STORY TITLE: FIUME PO (seconda parte) 
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FIUME PO (seconda parte)


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FIUME PO (seconda parte)

by angelclaud
Viewed: 151 times Comments 2 Date: 25-03-2017 Language: Language

Il tipo si avvicina, è uno sui 50/60 anni, un po’ di pancetta, di aspetto piacevole, con barba e baffi! Subito la mia fichetta comincia a pulsare, e a bagnarsi; Claud abbassa il finestrino dalla mia parte e io me lo trovo davanti che si sporge all’interno dell’abitacolo: ha un buon profumo e il suo respiro sa da menta, da pulito, lo guardo negli occhi, socchiudo le labbra e la punta della mia lingua sporge quel tanto che invita a dire: dammi la punta del tuo cazzo che assaggio la goccia che fuoriesce!Lui non ha altri occhi che per me, passa dai mie occhi al mio seno, coperto, alle mie gambe, e nel frattempo ci dice: “Ciao, che fate? “. Claud risponde: “Stavamo facendo delle foto “. E intanto allunga la mano verso di me e mi scopre il seno, e inizia a stringermi forte una tetta e il capezzolo, sa che questo mi manda in visibilio, che mi fa sciogliere, oltre al fatto che già sono eccitata dalla visita ginecologica ( devo riuscire a farmi dare un altro appuntamento per una visita perché voglio trovare quella ginecologa e magari scambiarci il numero di telefono, chissà che non faccia “visite” a domicilio) e questo qui affacciato al finestrino con il viso che sfiora il mio, che mi eccita… non resisto più. Giovanni ( nome di fantasia) come sapremmo dopo che si chiama, allora allunga anche lui una mano e prende possesso dell’altra mia tetta e la stringe, la accarezza, la palpa. Io mi distendo sul sedile, sono eccitata al massimo: sono in auto, in pieno giorno, in mezzo a una strada con le mani di due uomini, di cui uno sconosciuto, appena visto, che mi stanno palpando le tette; chiudo gli occhi e lascio fare, intanto la mano di Giovanni scende lungo il mio corpo e mi tocca leggermente tra le gambe, io le apro per consentirgli di accarezzare il mio sesso anche se sopra ai jeans, il maledetto riesce a sfiorare il clitoride ingigantito che premeva sulla stoffa. Un languore unico mi pervadeva, avrei voluto che quella barba affondasse tra le mie gambe e mi facesse sentire lo struscio del pelo sulla mia vagina e la sua lingua che mi esplorasse all’interno. Mi giungono le loro voci soffuse, i miei istinti sono tutti concentrati sul piacere di quelle mani che mi stanno palpando.“ Io ho un’ora e mezzo di tempo, che ne dite di fare qualche fotografia assieme?” chiede Giovanni, Claud sta rispondendo sicuramente in modo positivo, allora mi “risveglio” dal piacere e chiedo che ora fosse. Era quasi mezzogiorno, troppo tardi, dovevamo andare a prendere qualcosa da mangiare e poi dovevo prepararmi per questa sera, e avevamo il cane da solo a casa da questa mattina. “ No è troppo tardi” dico, “dobbiamo tornare a casa”.Claud mi guarda interrogativo, come se mi chiedesse: ma abbiamo aspettato tutta la mattina qualcuno e ora finalmente che ce n’è uno a disposizione che ti eccita ( l’aveva capito dal mio comportamento), te ne vuoi andare? E mi dice: “ Sei sicura andiamo a casa?”Gli rispondo in modo affermativo, a malincuore, avevo voglia di provare quella bocca sulla mia fichetta.“ Mi spiace gli dice Claud sarà per un’altra volta” ( perché non lo inviti per stasera? Penso tra me e me, dai invitalo mi eccita terribilmente!), e Claud: “ Cosa fai questa sera?” ( bravo il mio amore che mi legge nel pensiero).“ Mi spiace, ma stasera non posso, l’avessi saputo un po’ prima mi sarei organizzato”“ Spiace anche a noi, stasera si era organizzato una festicciola con 8 singoli per il suo compleanno e saresti stato il benvenuto anche te!”“ Otto uomini solo per te? Capperi, e li reggi? Tanti auguri”! E così dicendo si sporge ancor più all’interno dell’abitacolo e mi bacia, mi trovo la sua lingua che forza le mie labbra, inaspettatamente, cedo e il contatto tra le lingue dentro la mia bocca mi fa salire la pressione a 1000, una sua mano mi stringe una tetta, l’altra affonda tra le mie gambe: il clitoride impazzisce, il capezzolo si fa duro, il piacere della sua lingua mista alla sua saliva mi fa sciogliere, gli afferro la testa con le mani e lo stringo ancora più a me, la sua lingua si attorciglia alla mia, me la succhia, mi ritrovo bagnata sul sedile. Un bacio che dura un attimo ma che mi ha eccitato al massimo, solo il mio amore mi sa baciare meglio!“Peccato veramente, comunque se vuoi ti diamo il ns numero di telefono così se venissimo ancora qui ti si chiama e ci si mette d’accordo”“Ok, datemelo che poi vi faccio una chiamata per darvi il mio perché non lo ricordo avendolo cambiato da poco” Claud gli dà il numero e Giovanni , dopo un’ultima palpatina alle tette me le copre e mi dà un bacio sulle labbra, “ Ciao bellissima, ci vediamo e complimenti, mi avrebbe fatto piacere giocare con te, chissà che pompini e che fica hai! Ma ci vedremmo presto!”Claud accende l’auto : “ Potevamo fermarci 5 minuti, tanto per fare due foto con lui, visto che ti piace, sarà per un’altra volta, sempre che chiami!”Avrei voluto fare come ha detto Claud, ma nonostante la mia voglia enorme, ha preso il sopravvento la ragione…. (peccato, avevo proprio voglia di provare quella barba).Per strada incrociamo un piccolo supermercato, e dato che si avvicinava l’ora di chiusura decidiamo di fermarci. Io intanto penso all’occasione perduta, ma, per fortuna mi consolerò stasera.Entriamo, prendiamo il carrello e non mi ricordo più cosa dobbiamo acquistare, la mente è pervasa dalla voglia di sentirmi oggetto sessuale ora !“ Ha chiamato?”, chiedo a Claud, che nel frattempo si era allontanato per prendere altri oggetti, mentre io mi sono soffermata la banco dell’affettato. E la sua risposta è sempre negativa. Ogni due minuti gli rivolgo la stessa domanda e la risposta è uguale. Ci stiamo dirigendo verso la cassa quando squilla il cellulare, Claud, risponde e sento che saluta Giovanni, poi ripete due tre volta “no”, e poi :“ le chiedo”, mi si avvicina e mi dice. “ Giovanni ha chiesto se ci abbiamo ripensato e che ci sta aspettando”. Gli rispondo di no, anche se la mia fica, le mie tette dicono all’unisono di sì! Claud, continua a conversare con Giovanni e poi si salutano, veramente non ho capito le ultime frasi che si sono detti perché si è allontanato un attimo da me che ero alla cassa, per prendere un pacco di biscotti. Cazzo, mi spiace, ma dovevamo tornare a casa. Saliamo in auto e Claud invece di attraversare la strada per dirigerci verso casa, rifà la direzione di prima in senso contrario. “Dove vai?” gli chiedo, pur sapendolo. Sei il mio grande amore che conosce ogni mio segreto, penso tra me e me! “Amore ti ho vista eccitata al massimo e conoscendoti so che questa era un’occasione perduta per te, e poi anch’io ho voglia di scoparti in mezzo alla natura!” Mai parole furono più dolci alle mie orecchie.L’auto correva oltre i limiti di velocità, ci mancava che prendessimo una multa con l’autovelox, ma a me sembrava che corresse meno di una lumaca, non vedevo l’ora di essere lì in quei capanni a fare la maiala, finalmente. Corri cazzo, corri incitavo mentalmente la macchina, finché eccoci sulla stradina, ancora pochi metri, eccola la macchia rossa dell’auto di Giovanni, ed ecco anche lui in piedi che ci sta aspettando. Claud ferma l’auto, la parcheggia e Giovanni viene dalla mia parte e mi apre lo sportello, mi allunga la sua mano in modo che scenda agevolmente, e poi mi tira a sé, finisco tra le sue braccia, mi stringe forte e la sua lingua si intrufola nella mia bocca, questa volta non mi hai colto di sorpresa, anzi , la mia lingua avviluppa la sua e lo risucchio procurandogli un’erezione che sento turgida addosso a me.Risaliamo un attimo di ciglio di strada e Claud si affianca a noi, io in mezzo a loro e due mani che si incrociano sul mio culo e lo accarezzano e lo pizzicano. Come vorrei che mi penetrassero dentro il mio buchino, se Claud me l’avesse detto stamattina avrei messo la gonna e ora avrei due dita in culo mentre stavo camminando, ma tra un po’ sarò soddisfatta! Ridiscendiamo la scalinata che porta ai capanni da picnic, e ci dirigiamo dove stamattina. Intanto Giovanni si fa più audace e mi spoglia della maglietta lasciandomi in reggiseno, finché arriviamo al capanno e anche questo sparisce, e lui si impossessa con la bocca dei mie capezzoli, li succhia, li morde, la sua barba e i suoi baffi mi danno una strana sensazione sulla pelle, mi eccitano, l’adrenalina mi sale al cervello, m piego indietro per agevolare, anche se non c’è certo necessità, il suo possesso delle mie tette, e mi trovo appoggiata a Claud, che mi bacia e mi stringe a sé, e lentamente mi sfila i jeans, Giovanni non sa più quale tetta scegliere, passa da una all’altra, da un capezzolo all’altro, succhia, lecca, bacia, è un forsennato, e io non sono certo da meno. Ho un uomo che ci sa fare con le mie tette, sono quasi nuda in mezzo alla natura e vicino a una strada, e per di più ora, mi sento spingere verso Giovanni dalla mano di Claud, mi tendo verso di lui, Giovanni risale con la bocca dal mio seno, la lingua mi percorre il collo, va verso un orecchio, un brivido di piacere mi fa tremare e sussultare, una mano mi allarga le gambe, un’altra mi spinge ancora di più verso Giovanni, la sua lingua passa dal lobo del mio orecchio, dopo avermelo mordicchiato, alla mia bocca e un altro bacio appassionato mi avviluppa, e intanto sento qualcosa di umido e caldo che si fa largo nel mio buchino posteriore, è la lingua di Claud che mi sta leccando il culo. Whaooo che piacere, Giovanni mi bacia e una mano stringe una tetta, l’altra massaggia il clitoride e si fa largo tra le grandi labbra per raggiungere la mia vagina, intanto la lingua di Claud, dopo essersi aperta un piccolo pertugio nel mio ano, scende e mi lecca da dietro la fica, rifacendo continuamente il percorso avanti e indietro, sono n un lago di piacere e se non fosse per la lingua di Claud avrei già fatto una pozzanghera a terra. Giovanni, allora mi prende di peso e mi distende sopra la tavola, mi sfilano i jeans e le mutandine. Sono completamente NUDA. Sono alla mercé di due assatanati sopra a una tavola da picnic e mi possono vedere dalla strada! Giovanni mi allarga oscenamente le gambe, io sono distesa e guardo il soffitto di legno del capanno, piego ancor di più la testa e intravedo la strada, una macchina sta passando, chissà se ci ha visti, e io invece di preoccuparmi mi eccito ancora di più, non capisco più nulla, le gambe mi vengono aperte dalle mani di Giovanni e sento il calore del suo fiato che si avvicina al mio sesso aperto completamente alla sua vista, sento l’umido della sua lingua, la punta che accarezza il mio clitoride per poi affondare tra gli umori della mia fica e darmi sensazioni uniche, sembra che faccia la stessa cosa che ha fatto con la mia bocca! E che differenza c’è? Manca solo la lingua proprio per essere pignoli. Sento il clitoride che viene sfiorato, preso in mezzo alle labbra, mordicchiato, dal mio interno esce continuamente del liquido che, stavolta, finisce nella bocca di Giovanni, sono un lago di piacere, chiudo gli occhi e assaporo questo momento di sesso puro, la sua barba inoltre mi dà sensazioni strane, mi solletica e allo stesso tempo mi eccita! La mano di Claud mi prende la testa, me la gira nella sua direzione e mi trovo il suo cazzo tra le mie labbra, lo ingoio tutto, finalmente un cazzo in bocca, con una mano lo prendo e lo tengo saldo per non farmelo sfuggire, con l’altra mano prendo la testa di Giovanni, gli tiro i capelli, e poi la premo sulla mia fica, dev’essere un tutt’uno! Mi sale un calore immenso, poi ridiscende e si ferma sul clitoride, allora premo ancor di più la testa di Giovanni sulla mia fica, quasi non lo faccio respirare, lascio la presa del cazzo di Claud e anche l’altra mano preme la testa di Giovanni, mi tendo come un arco, tutti i miei nervi sono tesi, il piacere sta venendo, sta arrivando, lo sento, dai muovi quella lingua, succhia, lecca, ecco : arriva siiiiiiiiiiiii un grido mi esce dalla gola, mi devono aver sentito fino a Ferrara, godo, cazzo godoooooo, premo ancor più la testa di Giovanni : sto godendo ancora, urlo di piacere, urlo e grido : “ Sì porci sono la vostra troia!!”Sento una mano afferrarmi una tetta non dalla parte di Claud, una bocca che mi risucchia il capezzolo, chi è? Mi volto e vedo un uomo sulla sessantina passata, che mi guarda estasiato e mi lecca con la lingua il capezzolo duro e dritto! Sono un po’ sorpresa, ma non faccio a tempo di stupirmi che un’altra volta la mia fica viene posseduta da una lingua, guardo e vedo Giovanni e Claud in piedi, accanto alla mia testa, con il cazzo in mano rivolto verso di me, alzo la testa e guardo tra le mie gambe e vedo una testa pelata che sta affondando nella mia fica, non faccio a tempo di dire una parola che mi trovo un cazzo in bocca, altre mani che si impossessano dei miei seni e un piacere che mi sale ancora dalla fica. Godo ancora anche se in misura inferiore a prima, ma ecco che un’altra lingua invade la mia fica, un’altra mano mi gira la testa in direzione opposta e un cazzo mi apre la bocca, intanto non so quante mani mi toccano dappertutto! Sono eccitata al massimo, sono una grande TROIA, sìììì mi piace, siiii è favoloso essere al centro dell’attenzione, delle mani dei cazzi di tanti uomini. Finalmente Giovanni e Claud mi alzano, posso finalmente vedere che sono in 5, gli altri tre ci avevano visti dalla strada e si sono fermati, hanno chiesto e hanno avuto il consenso! Una sorpresa favolosa! Magari fosse stato così anche stamattina! Mi drizzo in piedi e saluto i nuovi e invece di prendere la loro mano, prendo il loro uccello! Li tiro fuori dai pantaloni e comincio a succhiarli uno ad uno. Nel frattempo Giovanni mi alza, si siede sulla panca, e con il cazzo dritto mi impala, gli altri si avvicinano e mi danno i loro cazzi da succhiare e da menare. E no, cavoli, ora tocca a me prendere l’iniziativa, mi sfilo il cazzo di Giovanni dalla fica, e gli dico: “ Ora inculami” e così il suo cazzo entra immediatamente dentro al mio culo, provo un piacere infinito, faccio leva su di lui, alzo le gambe, i piedi sulla panca e dico a uno dei nuovi venuti, al pluri sessantenne, “ Tu vieni qui infilami il cazzo in fica!” Quello è rimasto un attimo interdetto, poi si è “svegliato” e mi ha infilato il suo cazzo nella fica bagnatissima dal mio godimento e dalla leccata di quelli che si sono succeduti al suo assaggio. Che bello avere due cazzi che ti riempiono tutti i buchi, e che si muovono assieme, mi hanno sbattuta alla grande, e poi con mia sorpresa, uno di quelli appena arrivati, è salito sopra alla tavola e mi ha messo il suo cazzo in bocca! “ Dai muoviti troia, ti piace prenderlo nel culo, guarda questa puttana come si fa scopare, ti piace il cazzo non è vero? Dì che ti piace, cosa sei?” E io: “ Sì sono una puttana , la vostra puttana” “ Sono solo una gran troia” “ Sì mi piace il cazzo, muoviti dammene tanto, ne voglio ancora, voglio tanti cazzi tutti per me” “ Fate di me quello che volete, sono la vostra puttana!”Sentivo il cazzo in culo che si muoveva e quello in fica che andava al contrario, sensazioni che solo chi ha provato una doppia può capire da quanto sono indescrivibili! Mi sentivo posseduta da quello che è il fine ultimo di una donna: il cazzo !! Ad un certo punto ho sentito che i cazzi stavano per cedere al loro godimento e mi sono fermata. “Basta voi due, tu e tu venite qui, tu inculami e tu scopami!” Quei due non stavano più nella pelle, e subito si sono dati da fare, devo dire che questi, perlomeno quello che mi scopava era migliore. Ho fatto una bella cavalcata anche con loro, ma il tempo trascorreva veloce e piacevole.“ Ragazzi ora un giro ciascuno” mi sono messa a pecorina – ora uno alla volta mi prendete alla pecorina e un altro si siede sopra alla tavola e gli faccio un pompino, ma non dovete venire, quello dopo, ho un’altra idea. Comincia tu a scoparmi e tu siediti qui, poi vi cambiate i ruoli e poi voi due! Tu Giovanni, invece mi devi inculare”! Al mio comando i due prescelti iniziali hanno preso il loro posto, quello che mi doveva scopare, ha preso i miei fianchi, se li è avvicinati al suo cazzo e me lo ha introdotto tutto d’un colpo, ho tirato un sospiro dì piacere e di godimento, mi sono abbassato sul cazzo dell’altro e ho iniziato a succhiare mentre ricevevo colpi fenomenali , uno si è precipitato sotto di me e con la lingua mi ha leccato il clitoride, subito non ho capito nulla e ho goduto tremendamente, tanto che tutti e due hanno sborrato assieme, uno in bocca e l’altro in fica. Quello in bocca l’ho ingoiato tutto, mentre la mia fica grondava sborra. “Sotto a chi tocca” e così sono arrivati gli altri due, Giovanni seduto per il pompino e l’altro nella mia fica. “ Possiamo anche noi godere dentro di te?” “Visto che l’hanno già fatto gli altri potete farlo anche voi, ma tu Giovanni mi devi sborrare in culo! Dai datevi da fare! “ A quello che mi scopava sono bastati pochi colpi era talmente eccitato che non ha resistito, però quanta sborra aveva nelle palle! Mi ha inondata!“Dai Giovanni il culo è tutto tuo! “ Giovanni non se lo è fatto ripetere due volte, mi ha messo a 90° e me lo ha infilato di brutto. E’ entrato come fosse burro e subito ho provato un piacere che partiva dal culo e andava al clitoride per poi risalire fino al cervello. Continuava a stantufarmi mentre gli altri lo incitavano. “Dai inculala, dai forza. Fai sentire a questa troia il cazzo di un uomo!” e Claud: “ tirale i capelli, tirale i capelli”Giovanni mi ha preso i capelli e mentre mi inculava li tirava forte a sé, subito mi è sfuggito un urlo di piacere e il mio corpo è stato passato da una corrente elettrica che mi ha fatto muovere come una marionetta, e allo stesso tempo Giovanni se n’è venuto anche lui inondandomi il culo con la sua sborra! Io sono caduta spossata sulla tavola, però mi sono ripresa subito, mi sono girata e inginocchiata davanti a Giovanni, gli ho preso il cazzo in bocca e l’ho pulito dalla sborra. Mi sono alzata e l’ho baciato n bocca, contraccambiata con grande passione. Ci siamo vestiti e salutati con la promessa di rivederci ancora con Giovanni. In auto Claud mi ha chiesto: “ Allora ti è passata la voglia?”L’ho guardato e gli ho detto: “ Amore questa sera ce ne sono altri 8 da soddisfare, questo era solo un antipasto!! E poi ci sei tu che mi devi soddisfare, lo sai che godo intensamente solo con te! Ora portami a casa che mi devo preparare e devo essere in forma!”

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