STORY TITLE: SUL PO ( prima parte) 
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SUL PO ( prima parte)


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SUL PO ( prima parte)

by angelclaud
Viewed: 313 times Comments 1 Date: 25-03-2017 Language: Language

Il giorno precedente era il mio compleanno e lo abbiamo festeggiato in intimità io e il mio amore Claud, per questa sera, invece lui aveva preparato un piccolo intrattenimento per me con 8 singoli. Ero già eccitata al pensiero di quello che sarebbe accaduto quella sera: AVERE BEN 8 CAZZI TUTTI PER ME!!! WhaoooAvrei voluto rimanere a letto per riposare e poi dedicarmi al mio aspetto per la serata, non volevo fare brutta figura con tutti quei maschioni, dovevano trovarmi molto più bella di quello che apparivo nelle foto del sito, e di quello che immaginavano. E poi sapevo che tra loro c’era anche qualcuno che “conoscevo” per telefono e per cam su skype ed ero curiosa oltre che eccitata nel pensare che avrei impugnato, finalmente , quei bei bastoni di carne che mi avevano mostrato in cam. E potevo finalmente sentire la loro lingua perlustrare dentro la mia fichetta. E invece ho dovuto alzarmi prima perché dovevo fare la visita ginecologica che avevamo programmato da tempo. UFFA, che rottura.Mi sono vestita normalmente con jeans leggere e attilate, che facevano vedere il solco tra le grandi labbra, e maglietta un po’ trasparente, ma non troppo, anche perché dovevamo recarci in ospedale per la visita e non sapevo se avessi trovato un medico uomo o donna.La visita non mi andava a genio, ne avrei fatto volentieri a meno, ma un controllo è d’obbligo, e non veniva male che lo facessi stamattina, dato che stasera la mia fichetta sarebbe stata esplorata da tutt’altre mani che avrebbero avuto tutto fuorché aspetto professionale. Inutile dire che lungo i corridoi dell’ospedale tutti gli uomini, e anche qualche donna, si voltavano al mio passaggio: buongustai!!Ci siamo seduti in sala d’attesa e mentre parlavamo del più e del meno, e chiedevo informazioni per la serata a Claud, la mia mente fantasticava: mi vedevo nello studio del ginecologo, un uomo sulla sessantina, brizzolato, abbastanza alto, un bel viso, seduto alla sua scrivania e Claud in una delle due sedie davanti a questa, mentre io, su invito del dottore andavo a spogliarmi dietro al paravento, solo che lo lasciavo aperto quel tanto che bastava che il ginecologo mi vedesse mentre mi toglievo e i jeans e le mutandine, non senza avergli rivolto uno sguardo invitante mentre lentamente la mutandina scivolava giù dal pube, lasciando intravedere quel filo di pelo che nascondeva a malapena il monte di venere. La mia lingua intanto umettava il labbro superiore e quello inferiore facendogli immaginare il piacere che avrebbe procurato. (intanto in sala d’attesa stavo parlando con Claud ma non riuscivo a connettere da tanto che ero impegnata nella visione di quello che avrebbe potuto accadere di lì a poco). M sarei diretta verso il lettino e mi sarei seduta comodamente, mi sarei sdraiata e avrei alzato le gambe sugli appositi appoggi lentamente facendo vedere come si apriva la mia fica finché non sarebbe stata bella spalancata alla loro visione; allora il ginecologo si sarebbe avvicinato infilandosi il guanto. Io mi sarei ancora più aperta per facilitare l’entrata del suo dito, e quando l’avrebbe introdotto mi sarei mossa in sincronia della sua mano e mi sarei fatta scappare un gemito di piacere, poi gli avrei preso la mano e con impeto dettato dalla voglia, gliela avrei spinta ancora di più dentro di me facendo in modo che penetrasse e mi facesse godere, ma prima lo avrei fermato e gli avrei detto di leccarmela e di farmi venire così. Nel frattempo Claud si sarebbe avvicinato e mi avrebbe filmato mentre venivo masturbata da quell’uomo maturo. Una volta goduto, sarei scesa dal lettino, gli avrei sbottonato il camice guardandolo negli occhi, avrei cercato la sua bocca e mentre sentivo la sua lingua sforzare lentamente le mie labbra e aprirsi una via tra i denti fino a toccare la mia di lingua, e sentivo un bacio travolgente, appassionato e eccitante, la mia mano scendeva lungo il suo ventre, trovava la cintura, la slacciava, apriva il bottone, faceva scendere la zip , si intrufolava tra la sua pelle e le mutandine, e trovava un cazzo duro, allora abbassava i boxer, scopriva il cazzo e dopo una ultima slinguata mi sarei abbassata e gli avrei preso in bocca quel cono di carne pulsante e arei iniziato un pompino fino a quando non lo avrei sentito rantolare di piacere e non avrei avuto la bocca piena del suo godimento, uno sperma dolce e salato allo stesso tempo…. Non avevo ancora terminato il mio fantasticare quando arriva il ginecologo in carne ed ossa: era una donna! Sono rimasta un po’ delusa, il mio sogno era svanito!Comunque… era destino che non iniziassi la giornata con mani di uomo che mi palpavano. Vabbè mi sarei rifatta la sera.. MMM che voglia, solo al pensiero mi stavo bagnando. Chiamano il mio numero e ci alziamo, io e Claud, per entrare, ma l’infermiera ci fa capire che sarebbe stato meglio se fossi stata da sola; noi di solito facciamo tutto assieme, e mi sarebbe piaciuto che fosse entrato anche Claud , ma purtroppo, sarà per un’altra volta, magari trasformando in realtà il mio sogno. Entro, mi accomodo sulla sedia e dopo le varie domande di rito, la dottoressa mi fa accomodare sul lettino, dopo essermi spogliata. Si infila il guanto e inizia a introdurre le sue dita nella mia vagina. Sarà per il pensiero di quello che mi aspettava la sera, sarà stato per il mio fantasticare di poco prima, sento che il toccarmi da parte della ginecologa, comincia a farmi salire un calore dalla fica, il clitoride si gonfia e le sue mani mi stanno dando un piacere immenso che però non arriva al suo culmine e alla sua soddisfazione. La mano continua a girare all’interno della vagina, il dito tocca parte che non erano mai state esplorate in quel modo da mano alcuna: stavo per urlare che continuasse e che volevo che quella diga in piena tracimasse oltre all’ostacolo, quando, repentinamente toglie la mano dalla mia fica, lasciandomi con tanta voglia e mezza delusa…. Meglio così, vorrà dire che stasera sarò carica e “poverini” quelli che capitano sotto le mie labbra con il loro cazzo.Esco dallo studio, ma intanto i jeans mi sollecitano il clitoride gonfio, provocandomi mezzo piacere e tanta voglia di essere toccata, leccata, impalata.Claud mi guarda e capisce in parte quello che sto provando; mi chiede cos’è accaduto e gli rispondo: “ te lo dico dopo in auto, sappi solo che ho una voglia pazza!”Attraversiamo la hall dell’ospedale e sento addosso gli sguardi di tutti gli uomini. Sarà una mia impressione, ma mi sento spogliata dei miei abiti, come fossi in un campo nudista, e sarebbe anche il mio desiderio ora quello di camminare nuda in mezzo a tutti quegli occhi che mi guardano e sdraiarmi per terra e gridare: “ Sono tutta vostra, fate di me quello che volete!”Intanto Claud, il disgraziato, comincia con nonchalance a toccarmi il culo e con il gomito del suo braccio a sfiorarmi la tetta, non senza premere contro il capezzolo. La fica pulsa, e si bagna, povere mutandine!Saliamo in auto e Claud mi dice: “ Allora com’è andata? “Taci gli rispondo lasciami un attimo tranquilla, poi ti spiego.Usciamo dal parcheggio e noto che Claud non prende la strada per casa, ma si dirige in tutt’altra direzione.“Dove stai andando?” – gli chiedoLui alza la mano, la introduce tra la maglietta e il reggiseno, si impossessa del mio seno, e lo fa uscire allo scoperto, tanto che anche quelli delle macchine che ci sorpassano possono vederlo: “ Pensavo facessimo molto più tardi e dato che è abbastanza presto che ne dici di andare a fare due foto?”Whaoo il mio amore mi sorprende sempre!“ Potevi dirmelo che mi sarei messa la gonna”“ E’ una decisione che ho preso prima mentre ti aspettavo durante la visita, e poi quando sei uscita ho visto che eri su di giri e allora ho pensato di andare in un posto, tanto per prendere un “aperitivo” prima della “cena “ di stasera.L’auto però fa una strada diversa dal solito e si dirige verso l’argine del Po, quello in provincia di Rovigo. L’argine è solitamente frequentato da persone che vogliono fare incontri “particolari”.E infatti, mentre noi procediamo lentamente per trovare un posto dove fare foto con sullo sfondo il fiume, una macchina blu ci incrocia, prosegue per qualche centinaia di metri e si gira nella nostra direzione.Claud rallenta e questo ci sorpassa e si allontana. Non vi sono auto questa mattina. Peccato perché la voglia invece di diminuire è aumentata.In prossimità della località Garofolo, dove c’è un motel molto discreto che ha visto i ns primi incontri prima di affittare casa, dalla parte del fiume vi sono un paio dei “capanni” per il picnic con tanto di tavola e panche.Lasciamo in strada l’auto e ci dirigiamo verso i capanni, intanto l’auto blu ritornata indietro, rallenta, l’autista ci guarda e poi prosegue.Ci dirigiamo verso il posto picnic più lontano e inizio ad abbassarmi i jeans e a scoprirmi le tette per fare le foto, poi mi avvicino a un albero con lo sfondo del fiume.Claud intanto fotografa e si guarda intorno per vedere se ci sia qualcuno. Sul fiume sta passando un piccolo battello, allora mi avvicino di più all’acqua e quasi nuda li chiamo a gran voce e li saluto. Dal battello arrivano urla e il suono della sirena. Cazzo che peccato, non possono avvicinarsi causa la secca, avrei potuto fare per la prima volta dei pompini su un battello lungo il Po.Ormai di foto ne abbiamo fatte e di gente non ne passa nemmeno l’ombra, m rivesto e ci mettiamo seduti a guardare le foto e a scegliere quelle da mettere su Lmo o da cancellare perché mal riuscite.Intanto l’auto blu, dopo l’ennesimo giro, decide di fermarsi e l’autista scende. Percorre lo spazio tra la sua auto e la scalinata che porta allo spazio, scende e si siede nel primo capanno. Noi continuiamo a guardare le foto non senza osservare il tipo. Lo vediamo che prende un binocolo e lo dirige verso di noi e rimane così per parecchio tempo. Claud allora, continuando a guardare le foto inizia a palpeggiare una mia tetta e la espone, come invito al tipo. Io speravo che questo si avvicinasse, avevo voglia di più mani sulla mia pelle, il posto mi eccitava, eravamo nascosti e allo stesso tempo in vista anche dalla strada per chi avesse provato ad osservare meglio. In più, in strada c’erano anche le ns auto come un “segnale” per chi passasse. Il tipo invece, rimaneva imperterrito al suo posto e ci degnava solamente di qualche sguardo con il binocolo.Si stava facendo tardi e dato che volevamo fare altre foto con il fiume in evidenza, ci siamo alzati e ci siamo diretti verso la scalinata per risalire sulla strada. Il tipo si alza anche lui e si ferma a metà della scalinata, io prendo per mano Claud e saliamo, arrivati alla sua altezza, ci soffermiamo un istante pensando che questi volesse attaccare bottone, invece ci ha guardati e ci ha lasciati proseguire. Siamo risaliti in auto e il tipo si è fermato sul ciglio della strada e ci seguiva con lo sguardo. Claud, dato che andavamo verso di lui mi ha abbassato la maglietta facendo uscire prepotentemente i miei seni, i capezzoli erano turgidi e ritti, desideravo che quello allungasse le mani e me le stringesse forte. Claud abbassa il finestrino e gli fa: “ Vuoi vedere le sue tette?” Quello, quasi senza degnarmi di uno sguardo, ha risposto: “ no, io voglio altro!” Al che ci è rimasto il dubbio che invece di me desiderasse Claud! Mah, avrebbe sbagliato comunque! Nel mentre parlava ha aperto la bocca e ha messo in mostra una dentiera di carie nera. Meno male che non si è offerto!Non senza una sonora risata ci siamo allontanati finché abbiamo trovato un posticino da dove si poteva ben vedere il fiume senza l’intralcio degli alberi.Sono scesa dall’auto e mi sono tolta la maglietta e il reggiseno e, solo coperta da una giacchettina perché tirava un po’ di vento, con le tette, appunto, al vento mi sono messa in posa mentre Claud mi fotografava. In quella si stava avvicinando un piccolo pullmino e io stavo per nascondere il mio seno con la giacchettina, quando Claud, mi ha bloccata e mi ha trattenuto un braccio lasciandomi con una tetta nascosta e una fuori ben in vista. Quelli del pullmino erano in quattro, mi sono passati accanto e io ho sorriso invitante, quattro contemporaneamente rappresentavano un buon antipasto per stasera, eppoi avevo una gran voglia!! Mi sembrava di essere una puttana che aspettava i clienti. Sì in quel momento avrei fatto anche la “puttana” per la voglia che mi infuocava il basso ventre! Dai fermatevi , gridavo tra me e me. Sembrava che quelli mi avessero ascoltato, finalmente quattro cazzi per soddisfare in parte la mia voglia. “ Dai venite, fateci salire e vi faccio di quei pompini favolosi, ma voi dovete leccarmi la fica e farmi godere!” Il pullmino ha rallentato, le luci dello stop si sono accese, stavamo per incamminarci verso di loro, quando, invece della retromarcia, questi hanno ingranato la prima e sono partiti! Ok, oggi non me ne va bene una! Comunque mi consolo stasera alla grande! 8 cazzi tutti per me!!Altre due foto e poi ce ne saremmo andati, mi stavo rimettendo la maglietta e avevo tolto la giacchettina rimanendo nuda nella parte superiore, quando arriva un’auto in senso contrario, Claud aveva già acceso la ns di auto e stava per partire, quando l’auto in senso contrario, rallenta e quasi si ferma accanto per potermi guardare mentre mi sto vestendo. Poi riparte e dopo due / tre metri si ferma sul ciglio della strada. Claud lo osserva dallo specchietto retrovisore e comincia a segnalare con gli stop. Anche questo fa tipo lampeggio con gli stop, spegne l’auto e scende, allora Claud spegne a sua volta l’auto e mi dice: “ questo si è fermato, ora lo faccio avvicinare”.CONTINUA

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