STORY TITLE: Andiamo a salutare un amico 
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STORY

Andiamo a salutare un amico

by soloperamore
Viewed: 38 times Comments 0 Date: 12-08-2025 Language: Language

Olimpia e Francesco sono al mare, meritato riposo estivo per i due professionisti, uniti da anni da una sfrenata passione oltreché da un amore senza fine... Giornate serene, bagni, sole, cene romantiche e sempre tanto sesso, pronti a prendersi con il consueto trasporto, a saziarsi, prede di appetiti deliziosamente rari.

Su Facebook mi ha trovato un vecchio amico, non lo vedo da tanti anni, il suo nome è Massimo, studi legali, ora importante dirigente bancario. Lo ricordo bel ragazzo, disinvolto, interessante...


Pensa Olimpia, amico, chissà, forse una nuova idea trasgressiva di Francesco, della sua inesauribile fantasia.
Dopo qualche giorno arriva l'invito per un aperitivo serale, casualità vuole che anche Massimo sia in vacanza non lontano da loro, nella sua fresca dimora sul mare.
Si va e si rivedono Massimo e Francesco: quanto tempo è passato, lei è Olimpia, compagna di vita ed anche moglie.
Che bella donna, complimenti caro amico, davvero una bella donna. E si, Olimpia, poco più che quarantenne, mora, occhi scuri quanto vivi, labbra disegnate, profilo mediterraneo, terza abbondante di seno, culo imperiale, armonia e controllo, praticamente un corpo per l'amore; stasera con una magliettina bianca che fatica a contenere con i floridi seni i maliziosi capezzoli ed una minigonna leggera, in tinta, a scoprire le tornite gambe, pelle liscia, profumata di mare e di sole.
Massimo prepara spritz per tutti e ci si cala lievemente nelle atmosfere dell'elegante salotto, lasciandosi avvolgere dagli odori dell'estate...
Conversazione gradevole, i due amici ricordano e si confrontano, sono quasi coetanei, cinquantenni affascinanti, culture profonde ed eloquio sciolto ma fisicamente diversi: entrambi robusti, da peccato per signora si direbbe, più alto e potente Francesco, dinamico e pronto Massimo, espressioni intense di chi vive a fondo. Olimpia e Massimo sembrano studiarsi, cercare di capirsi; a Francesco non dispiacerebbe, sono una coppia molto libera e vederla con un amico è uno dei suoi desideri da sempre...
Ogni volta che Olimpia accavalla le gambe, a scoprire cosce che lasciano sognare, si sente nell'aria qualcosa, si percepiscono, quasi palpabilmente, desideri, ricerche, approdi...
Una telefonata e Francesco deve allontanarsi, restano Olimpia e Massimo che azzarda ulteriori complimenti e lei non si sottrae, sono soli per la prima volta: variegati pensieri a varcare una linea invisibile, vanno a vedere il piano superiore, lei lo precede sulle scale, lui dietro con lo sguardo fisso su quel culo che parla e sulle splendide gambe, tornite, rese abbronzate dal sole agostano. Ora sono nella zona notte, lei è ipnotica nell'incedere con il suo corpo invitante, lui le mostra rapidamente le stanze, i bagni, quello mediterraneo nei toni azzurri e blu; aleggia qualcosa nell'aria, chissà se Francesco ha voluto e costruito questo, comunque si sentono attratti, un calore crescente, quasi irresistibile...
Si ritrovano uno di fronte all'altra, respiri affannati dall'emozione e
Massimo si lancia, braccio sullo stipite della porta a non farla uscire del tutto e la bacia...
Sembra un bacio estorto, sicuramente inatteso, ma la sua parvenza di timidezza svanisce, e lei risponde positivamente, bocche e lingue che si mescolano, vogliose, intense, tanto tanto intrecciate. Euforico per le nuove emozioni e per la sua partecipazione, molla lo stipite e con le sue mani avide inizia a cercare le sue forme...il suo viso... i suoi fianchi... le sue tette...
Decide di scendere per scoprire la pelle liscia e vellutata delle gambe, la accarezza voglioso come ad imprimere nella memoria ogni centimetro di quel delizioso velo umano che arde tra le sue mani e lei, come fosse la cosa più normale del mondo, in realtà con la malizia della vera puttana, gli sussurra all'orecchio:

Non porto le mutandine...

Splendida intuizione, dopo qualche secondo l'avrebbe verificato lui stesso ma, ascoltarlo da Olimpia, dalla sua voce dolce e delicata, è una fitta di eccitazione che gli trapassa il cervello e una scarica di sangue che gli riempie i vasi del cazzo...
Lui è eccitatissimo adesso, le mani risalgono l'interno cosce, alla ricerca della conferma delle sue parole e lei asseconda il suo frugare, divaricando le gambe e consentendogli di arrivare più facilmente alla sua figa nuda, viva, vera, priva di quella, sovente eccitante, ma stavolta inutile barriera fisica e morale costituita da un, mai come adesso, superfluo perizoma...
Ormai irresistibilmente turbati si spogliano nei pochissimi metri che li separano dal letto matrimoniale, fino a ritrovarsi stesi e, finalmente, nudi.
Massimo adesso si prende una pausa di qualche secondo per ammirare il corpo sensuale di Olimpia completamente scoperto ai suoi occhi, bramoso di segnare ancora nel ricordo la bellezza e la magnificenza del suo seno, delle sue gambe, del suo pube, ornato da un fitto ed ordinato, nerissimo pelo...
Vuole imprimerla nei suoi pensieri da non poterla più dimenticare...
L' ammirazione non dura molto, comunque, perché lei gli fa capire

chi comandasse

e cosa le piacesse, prendendolo per la nuca e spingendolo in basso con decisione per farsi leccare la figa.
Tuttavia lui risale, la ricopre ancora di baci per riscendere poi con la bocca impaziente, gustando ogni curva, ad omaggiarne la sfrontata libertà e la conturbante bellezza.
Torna tra le cosce, oscenamente aperte, a perdersi in quella meravigliosa apertura, calda, pulsante, bagnata. Lei si contorce, gli stringe la testa, mugola il suo intenso piacere...
Rientra in casa Francesco, non li trova, silenzio ma, mmmh mmmh, qualche mugolio, via via più evidente, li ascolta: bravi, divertitevi, ci avrei scommesso, ho soltanto aiutato gli eventi, bella serata, atmosfera giusta, una donna ed un uomo liberi, si trovano, si sentono e si amano...
Si, si amano, scopano, giocano, comunque piacevolmente coinvolti, a cercare, a scoprire, seguendo gli impulsi primordiali, quelli più autentici, selvaggi, carnali.
Massimo continua a leccarla con attenzione, prima lento poi vorace, quasi feroce, con colpi profondi, circolari, compiuti.
Le sue labbra, la sua lingua, la sua bocca, esplorano in tutti i modi quella figa succosa e piena di umori, indugiando sul clitoride, sulle grandi labbra e su ogni lembo che potesse darle scariche di piacere.
E la fa venire una prima volta, riempiendosi la bocca del suo dolce nettare, assaporandone la femminilità.
Olimpia ora lo fa allungare prendendo i suoi boxer, ancora indossati, facendoli scivolare giù e scoprendone la prepotente erezione: si avvicina con le mani e la bocca al suo cazzo, lo guarda vogliosa, famelica,
lo stringe lentamente, assaporandone la consistenza e lo bacia, un bacio profondo, a scolpirne il sapore per sempre. Lo accoglie nella sua bocca, con precisione, con consapevole sensualità, è duro, forte, lungo.
Lui sente il calore della sua lingua, la pressione avvolgente, la grande attenzione; poi le mani, una ad accarezzare la muscolosa coscia del maschio e l'altra a soppesarne quasi giocherellando, delicatamente, i virili coglioni, prima di leccarli con maestria e trasporto.
Che pompino !!!
Girandosi gli sale sopra, i corpi tesi, pronti a vibrare, lui torna con la lingua ad allietarla e lei continua ad ingoiare, quasi soffocando, quel membro turgido che ormai vuole dentro...
Naturalmente, secondo l'istinto, Massimo la rovescia sul letto, le spalanca le gambe e la penetra, con forza, un durissimo colpo a segnare il territorio nella tana umida e calda; lei sbanda in avanti, inarca la schiena, si si così, più forte, dammelo, si spinge protesa, offerta all'uomo che la sta possedendo.
Francesco intanto da un'occhiata, quanto gli piace vedere Olimpia godere, seguirla immersa nel piacere: stasera di più, aveva immaginato che potesse accadere, lasciando una piccola telecamera che registra tutto, ma c'è sempre l'incognita dell'incontro, di come le persone si percepiscono, si annusano, entrano in sintonia.

La vita è un incontro

dice il poeta brasiliano Vinicius de Moraes, confermando che le modalità, le condizioni e le aspettative di come ci si trova determinino lo stesso andamento dei rapporti, quanto l'importanza del saper interagire, accogliere e capire.
Proseguendo nel loro

incontro

, Olimpia accoglie Massimo con slancio e naturalezza, con il suo generoso bacino, ogni affondo è ritmo, lo avvolge e lui si scioglie nel calore del corpo infuocato della donna.
Quindi lei si sposta sopra, con eleganza suadente, il suo corpo vibra sotto la pelle: muove i fianchi con andamento sicuro, fluidamente, non solo piacere ma padronanza, consapevolezza.
Scende sul cazzo e lo accoglie dentro, aprendo e chiudendo gli occhi, trattenendo ogni sensazione; lui la sente stretta, avvolgente, profonda, gli arriva ogni pulsazione, come una musica silenziosa che trasferisce onde vive attraverso la carne.
Si sposta ancora, piegandosi, le ginocchia affondano nel materasso, il bacino si inarca, si offre, teso, alto, disponibile, la schiena a disegnare una irresistibile linea, ardente tra abbandono e volontà.
Quello splendido culo, rotondo, lucido, perfetto nella sua forma si apre allo sguardo del maschio che vede il fiorellino dell'ano e la sua figa, pulsante, grondante umori.
E lui affonda, spinge, profondo, il membro potente si impone e la donna ansima, gode, mentre un dito impertinente la stuzzica tra i glutei.

Ancora, così, non fermarti

implora ed il suo corpo si apre di nuovo, carne contro carne, pelle contro pelle, il cazzo la sfonda quanto brama esserlo...
La penetra fino in fondo, fin dove riesce ad arrivare, la accarezza, la tocca, la sfiora, la lecca e di nuovo la scopa, continuamente cambiando le posizioni.
Sentirla sussultare, gemere, godere, venire più volte, senza fermarsi...
Ora lui è disteso con lei girata tra le sue gambe, alla francese: che culo stupendo hai...
E la prende ancora, colpi decisi, intensi, definitivi, per poi arrivare ad un potente orgasmo, spruzzando un fiume di sborra su quel posteriore da copertina...
Caro Francesco, amico mio, vivi con una femmina speciale, dalla sensualità e dalla generosità più uniche che rare e, soprattutto, posseduta da una voglia di sesso e di piacere infinita.
Donna indimenticabile lei e coppia indimenticabile voi: siete avanti, tanto avanti...
Un ultimo brindisi, fresco prosecco frizzantino a sugellare la serata da ricordare, sperando tutti di rivedersi presto...









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