RACCONTO TITOLO: Viaggio di Nozze 
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RACCONTO

Viaggio di Nozze

by iado74
Visto: 145 volte Commenti 0 Date: 03-07-2025 Lingua: Language

Ciao, mi chiamo C., 38 anni, fisico importante, 1.80 di altezza per 88 kg, come hobby faccio il triatleta e allenarmi per queste gare mi mantiene in forma. Dopo 3 anni di fidanzamento mi sono sposato con mia moglie Dora, bella ragazza alta 1.70, bel culo, una bella quarta/quinta di seno e un viso che mi ha fatto innamorare di lei con meravigliosi occhi verdi. A letto le piace essere fantasiosa, ma il culo non me l’ha mai dato così come pompini mai con ingoio (mio cruccio da sempre), non mi ha mai fatto tante spagnole perché dice che non si diverte e con quelle meravigliose tette che si ritrova è veramente uno spreco. Nella nostra intimità più volte abbiamo fantasticato su avere un altro partner presente con noi (uomo o donna), ma finito l’atto non ne abbiamo mai parlato seriamente.
Viaggio di nozze programmato in sud – America, 20 giorni nella natura più selvaggia tra Argentina, Brasile, Perù e Colombia. Sono conoscitore della zona perché con la mia azienda abbiamo preso un po’ di lavori tra Colombia e Perù, e volevo far vedere quei posti magnifici a mia moglie.
Ultima tappa del viaggio era la meravigliosa Cartagena, splendida città sul Mar dei Caraibi, molto turistica e con spiagge meravigliose. Ci aspettavano gli ultimi 5 giorni di estremo relax in questa località da sogno, avevo prenotato un resort poco fuori la città. Lusso estremo.
Appena arrivati al resort noto che il personale è variegato, uomini e donne tutti bellissimi. Le donne colombiane mi fanno impazzire, fino a prima di fidanzarmi mi sono divertito tantissimo nei miei viaggi in Colombia, da 3 anni a questa parte sono rimasto fedele, anche se è stato molto difficile. Si fa notare subito la ragazza alla reception, mulatta, una quinta da urlo con una camicia leggermente sbottonata con le tette che vorrebbero uscire, molto gentile e premurosa; parlando bene lo spagnolo le faccio anche qualche complimento, lei sorride e Dora conoscendomi capisce che sto facendo lo scemo infatti mi fa un’occhiata cattivissima. Arrivati in stanza comincia a punzecchiarmi.
Dora: “Come hai visto una bella ragazza hai subito cominciato a fare lo scemo!”
Io: “Ma che dici, stavo solo chiedendo le informazioni per come funziona la spiaggia.”
Dora: “Come no, non fare troppo lo scemo, che se comincio io a provocare finisce male.”
Alla fine di questa frase mi viene duro, e da sopra il pantalone comincio a toccarmi il cazzo. Lei lo vede ma sembra non farci molto caso.
Andiamo subito al mare, lei vestita con un bikini, slip brasiliana e un bel triangolo di mezza misura più piccolo, con le tette che si fanno notare. Continuo a toccarmi da sopra il costume.
Dora: “Basta a toccarti, neanche un ragazzino di 13 anni in piena tempesta ormonale”
Io: “Colpa tua e di questo costume da sballo”
Dora: “Non ci credo, stai ancora pensando alla tettona alla reception”
La prendo da dietro e le do un bacio, nel mentre infilo le mani nel pezzo di sopra, ma lei mi ferma.
Dora: “Sono ancora arrabbiata”. E mi lascia con una voglia immensa.
Arriviamo sulla spiaggia. Sembra un paradiso. Dopo un paio d’ore ho una telefonata dal mio contatto Colombiano che mi informa di un problema su una gara d’appalto. Guardo Dora e le comunico che devo risolvere il problema, dicendole che poteva rimanere in spiaggia, io sarei stato via giusto un’oretta; lei accetta.
Salgo su in camera e mi metto a lavorare al pc. Passano più di 2 ore ma fortunatamente risolvo la situazione, un po’ incazzato rivado in spiaggia, arrivato nel nostro posto non trovo Dora, penso sia andata a fare un bagno. Dopo una decina di minuti mi preoccupo, mi faccio un giro, vedo i campi da beach volley, c’è un capannello di gente a vedere giocare. Mi affaccio anche io, vedo Dora giocare con un ragazzo di colore, contro una coppia (penso siano americani). Mi fermo a vedere anche io la partita, è uno spettacolo vederla giocare, le tette le ballano ad ogni balzo, e quando si mette a pecora per ricevere è uno spettacolo. Ci sono uomini vicino a me che fanno apprezzamenti su mia moglie, sentili dire che ha un fisico da panico e che se la farebbero direttamente sulla spiaggia mi ingelosisce ma me lo fa venire duro nello stesso momento.
Mi affaccio per farmi notare da lei. Mi guarda e mi saluta con un sorriso. Dopo poco lei e il ragazzo di colore fanno il punto della vittoria e lei si butta su di lui per festeggiare, lui le mette le mani sotto al culo (sicuramente l’ha fatto apposta) lei invece le braccia intorno al collo. Si avvicinano verso di me.
Dora: “Ciao C., questo è Juan, fa parte dello staff del resort, mi ha vista da sola in spiaggia e mi ha chiesto di giocare con lui. Ti è dispiaciuto?” Non posso fare la figura del marito bigotto.
Io: “Nessun problema. Piacere C.”
Juan: “Piacere Juan. Tua moglie è veramente forte a beach volley” tra me e me sono abbastanza incazzato pensando che sicuramente lui non l’aveva invitata per il beach.
Dora: “Ok, Juan. Ci vediamo nel pomeriggio.” Dicendo ciò ci allontaniamo.
Io: “Che significa che vi vedete nel pomeriggio?”
Dora: “Mi fa un massaggio gratis, era la promessa se vincevamo la partita, lui è uno dei massaggiatori del resort. Ti da fastidio?”
Io: “Non voglio fare quello bigotto, ma almeno potevi avvisare. Non hai visto come ha menato le mani?”
Dora: “Non fare il gelosone. Io mi so controllare, non come te che come visto un paio di tette hai cominciato a fare lo scemo”
Io: “Non hai visto tutta la gente come guardava le tue di tette durante la partita.” Dicendo questo mi sta tornando duro. Lei se ne accorge.
Dora: “Sembra che non ti dispiaccia che mi abbiano guardato le tette” e mi guarda il cazzo. “Comunque se non ti fidi vieni anche tu al massaggio”
Io: “Non ti preoccupare, mi farò un giro nel resort”
Dopo pranzo, risaliamo in camera. Provo di nuovo un attacco ma niente, non me la da. Verso le 5 si prepara per il massaggio, si trucca leggermente, super perizoma e canotta senza reggiseno.
Io: “Andiamo vestiti aggressivi per sto massaggio”
Dora: “Che devo andare con il burka? Se non ti fidi vieni con me”
Io: “Mi fido” in realtà mi fido pochissimo ma la situazione mi intriga.
Lei esce. Le sale massaggio e Spa sono in un’ala vicina alla nostra camera. Io l’ha accompagno, c’è lì Juan vestito con il camice, sono soli le sale sono vuote, ci diamo un bacio e faccio finta di andare via. Mi nascondo subito dietro la porta di ingresso, lasciandola socchiusa, dalla serratura vedo che loro si sistemano in un box. Rientro dentro, entro nel box affianco, non son di muratura, ma solo di tende. Con una luce centrale per ogni box, il mio è spento, il loro acceso perciò vedo le loro ombre.
Juan: ”Ok Dora, togli la maglietta e metti l’asciugamano. Io mi giro ehehe” risatina di lui
Dora “Ok, non sbirciare, mi raccomando” ridacchia anche lei. Lei si toglie la canotta e mette l’asciugamano e si stende petto in giù sul lettino.
Lui si vede che comincia con il massaggio. Vedo solo le ombre, voglio vedere di più, vedo la tenda di ingresso leggermente aperta e butto un occhio da lì. Juan è molto professionale e Dora si sta rilassando. Forse sono stato esageratemene geloso.
Juan :”Ora girati” Nel fare questa operazione l’asciugamano si muove e si intravede il capezzolo. Lei un po’ vergognata si copre.
Dora: “Scusami”.
Juan: “Succede spesso, siamo preparati” A me comincia a venire duro.
Lui continua il massaggio, in questa posizione sembra molto più preso dalle forme di mia moglie e comincia a avvinarsi molto al perizoma e abbassa l’asciugamano quel tanto che basta per far rimanere coperti solo i capezzoli. Dora sembra godersi molto il massaggio, conoscendola mi sembra eccitata, ma non ci voglio credere. Lui continua e con movimenti sempre più decisi riesce a togliere completamente l’asciugamano. Ora mia moglie è tette al vento di fronte ad uno sconosciuto. Io sono duro e mi sto segando da sopra il pantalone.
Lui comincia a massaggiare anche il seno. Lei non lo ferma, penso sia impazzita. Si sposta dietro la sua testa e vedo nettamente che gli appoggia il pacco in faccia mentre scende con le mani verso il perizoma. Ad ogni affondo vedo Dora gemere. Con un ultimo movimento riesce ad entrare dentro al perizoma. Lei lo prende con le mani da dietro e gli cala i pantaloni. Esce un randello da 25 cm. Anche io l’ho tirato fuori e ci sto dando di mano. Lui risale, gli struscia il cazzo sulla faccia, lei lo cerca con le labbra, ha ancora gli occhi chiusi, dopo un paio di tentativi lo trova e comincia un pompino al contrario. Lui si toglie anche il camice mostrando un fisico scolpito. Gira intorno al lettino e le sfila il perizoma e lo lancia, finisce vicino a me, è tutto bagnato. Ormai ci siamo, quel cazzo gigante sta per entrare nella fica di mia moglie; lui avvicina la cappella e lentamente entra dentro.
Dora: “Siiiiiiiiiiiii”. Comincia a pompare, è uno stallone da monta. Ad ogni botta Dora gode sempre più. Lui si ferma, la fa inginocchiare. Lei finalmente apre gli occhi e si ritrova quel cazzo di fronte.
Dora: ”Che cazzo” comincia con un pompino da favola, lui non cede di niente sotto quelle pompate nel mentre le tocca le tette e stuzzica i capezzoli, lei capisce, sfila il cazzo dalla bocca e se lo prende in mezzo alle tette cominciano una spagnola da panico e ogni tanto va di lingua con il cazzo di lui che fa su e giù. Vedendo questa scena vengo e cerco di trattenere i miei gemiti.
Dora: “Ti piacciono le mie tette. Durante la partita mio marito mi ha detto che tutti me le guardavano mentre ballavano”.
Juan: “Sono perfette” Lei rallenta il ritmo guardandolo con aria da troia, si ferma si alza e si mette a pecora sul lettino.
Dora: “Fammi il culo” Lui non se lo fa ripetere due volte e lubrificando un po’ comincia ad entrare. La troia è stretta essendo vergine ma sono più i gemiti di goduria che le urla di dolore. Io ho ripreso vigore e ricomincio a segarmi.
FAP FAP FAP I colpi di lui sono decisi e potenti. Lei gode. Dopo 15 min di pompate io sono al limite, lui si sfila si mette sul lettino e lei gli salta sopra a smorzacandela cominciando a saltare su quel cazzone. Mi sporgo un po’ meglio per vedere le tettone di mia moglie ballare, ma facendo così lei mi vede e fa un sorriso senza smettere di scopare con Juan.
Dora: “Quel cornuto di mio marito come gli piace vedere la mogliettina scopare con un altro uomo. Entra cornuto.” Io entro con il cazzo in mano che mi sto menando.
Sonai: ”Io sono una troia, ma tu sei un cornuto guardone” Finito di dire ciò mena un urlo di goduria, è venuta. Si alza, fa mette Juan seduto sul lettino e riprende con il pompino. Lui è al culmine, ma anche io.
Juan: “Vengoooooo” penso lei si sposti, invece prende i primi fiotti in bocca, il resto tutto sulle tette.
Si gira verso di me per farmi vedere la sborra e butta tutto giù, pulisce il cazzo del suo massaggiatore, poi si avvicina a me e mi sussurra nell’orecchio.
Dora: “Ora puoi venire” do l’ultimo colpo di mano e vengo per la seconda volta in 20 min.

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