STORY TITLE: tra colleghi 
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STORY

tra colleghi

by giula05
Viewed: 484 times Comments 5 Date: 19-06-2025 Language: Language

Ebbene si capita, i maschietti parlano… parlano delle loro avventure a maggior ragione se sono al di fuori del matrimonio, se riguardano “belle fighe” e soprattutto se sono anche troie a letto! Ero stata a letto con lui un paio di mesi prima. La moglie era via per un giorno e lui aveva pensato di portarmi a casa loro, un uomo grezzo, quasi selvaggio, di quelli che sembra non vedono una femmina da anni, il mio tipo quindi. Arrivati a casa si tolse subito la tshirt di sicuro non faceva palestra e non andava a farsi la ceretta ma meglio così, il suo petto mostrava segni del lavoro manuale io continuavo a guardarlo mentre si abbassava i pantaloni, cosce grosse e peloso come nelle foto che mi aveva inviato. I patti erano chiari, lo avevo incontrato solo per il suo cazzo, con lui avrei aperto solo le gambe, quindi niente smancerie abbracci e roba varia. Mi piaceva il suo cazzone, grosso scuro con il ciuffo di pelo che si vedeva solo nei video porno degli anni 80 e quelle palle grosse che spuntavano sotto imponenti. Lui aveva accettato, vedevo quei boxer larghi ma dentro c’era qualcosa che sballottolava, tirò giù e vidi il suo cosone già pronto per entrare nella mia fichetta che non vedeva l’ora. Rispettoso mi chiese cosa poteva fare, io lo guardai sorrisi e inizia ad alleggerirmi dai vestiti, tirai su il mio top preferito e mostrai le mie tettine con capezzoli ben evidenti sporgenti, poi alzai la gonna fino alla vita e spostai il filo di slip che passava dalle labbra della mia figa, lui era già impazzito vedo il suo cazzone completamente duro con la cappella che sembrava fissarmi e pensai che avevo fatto proprio bene a starci anche se non era proprio il mio tipo. A questo punto ero proprio davanti al tavolo, mi appoggiai e mi sedetti, divaricai le gambe e misi in mostra il frutto che quel porco voleva, si avvicino in tiro, con le mani grandi mi prese le caviglie e mi le aprii ancora di più e si fiondo con la bocca sulla mia patata. Devo dire che era molto piacevole e molto dedito a toccare con la lingua le pareti interne della mia figa, la lingua calda si faceva sentire e sentivo anche iniziavo a bagnarmi. Alzò la testa e lo vidi con le labbra e la bocca imbratta e lucida, a quanto pare mi ero bagnata tantissimo, qualcuno mi ha detto che il mio nettare è dolce, si sollevò e si avvicino al tavolo dove ero seduta a gambe aperte, con le mani sulle mie caviglie mi spinse un po’ indietro e piegò i polpacci sulle mie gambe in modo da essere completamente aperta verso di lui, distesi la schiena sul tavolo ma prima vidi quel bel cazzone duro che non vedeva l’ora di entrarmi dentro. Sentivo che lo puntava verso le labbra e pian piano entrava senza di più, non c’era bisogno di prepararla era già pronta, calda umida. Era tutto dentro e lo sentivo bene, movimenti decisi, dentro fuori che mi facevano andare giù di testa, sentivo la figa completamente rilassata a prendere quella circonferenza e sentivo che mancava poco ad un orgasmo e arrivo in pochi secondi… intenso e duraturo, in quel momento lui aumento il ritmo intensificando ancora di più il mio orgasmo, lo tirò fuori e usando la mano schizzo dei lunghi fiotti di sperma che arrivarono sulle mie tette e sul mio viso, ancora sotto l effetto dell’orgasmo presi con le dita la sborra dello stallone e lo portai alla bocca gustandola per bene. Lui dopo l’amplesso fu preso probabilmente dai rimorsi del tradimento, si rivestì in un lampo e mi chiese di rivestirmi che mi avrebbe riaccompagnata. Sembra strano ma capita con gli uomini sposati che dopo l’orgasmo si “pentono” ma è un pentimento di passaggio che scompare in breve tempo. Dopo un paio di settimane mi arrivò un suo messaggio, mi chiedeva se poteva passare il mio contatto ad un suo collega che a suo dire avrei apprezzato molto, chiesi dettagli e mi disse che aveva 28 straniero convivente con una donna italiana, padre di due figli, fisicamente e sessualmente prestante; la cosa mi incuriosiva molto, anche questo passarsi la donna mi faceva sentire molto troia…li dissi che poteva dare il mio nickname. Nel giro di qualche ora mi scrisse il pretendente, mi mando qualche foto e un video dedicato, devo ammettere tanta roba, corpo virile, pelo incolto, carnagione scura e un cazzo circonciso che sembrava un palo di ferro. Per i miei gusti era un po’ piccolo di età ma fisicamente aveva il corpo un uomo più maturo quindi pensai di provarlo. Ci accordammo per un appuntamento dall’altra parte della città dove poi saremmo andati nel suo garage. Giunto l’appuntamento lo vidi che mi veniva incontro, i miei capelli lunghi rossi mossi erano inconfondibili, dal vivo era carino bel viso scuro con tratti mediorientali, la tshirt faceva trasparire il corpo possente e peloso, ero già eccitata. Dopo qualche minuto di camminata con le chiacchere del caso arrivammo nello stabile dove lui aveva un garage, la situazione era eccitante, posto buio, non passava nessuno… aprii la porta del garage ed entrammo tra odori di gomme e plastica varia. Lui accese una luce tenue e subito si mise dietro di me e strusciando il suo pacco sul mio culo mi sussurrò “è vero che ti piace il cazzo grosso” … io risposi “si” …lui “il mio è molto grosso e ha sempre voglia di figa” queste parole mi eccitavano ancora di più, iniziai a toccarlo li sotto e sentivo già la mazza dura che si presentava. Mi alzò la gonna e inizio a toccarmi con le dita, poco dopo sentì la lampo dei pantaloni che si abbassava mi appoggiai e continuo a strusciarsi sopra con sentivo il calore del suo bel cazzo sul mio culetto… disse con il suo accento nord africano “lo preferisci subito dentro o lo prendi in bocca” dissi “ meglio dentro” lui rispose “hanno ragione che sei una troia” sputo due volte sulla mano la strofinò contro le mie labbra e inizio ad appoggiarlo, con poche balle sentì una fitta, lo stallone aveva fretta lo mise tutto dentro, iniziò a pompare con un certo ritmo e poi lo tirò fuori “succhialo un po’” mi piegai e vidi il suo petto villoso con capezzoli sporgenti e questo cazzone duro che sembrava dipinto dal miglior artista del rinascimento mi piegai e iniziai a gustarlo e poi leccai le palle grosse coperte da peli ricci, era strano vedere un 28enne peloso ma era per questo che ci ero andata. Ad un certo punto mi appoggio con parte dei glutei su un mobile e con le sue forti braccia mi teneva a gambe divaricate verso di lui… non aveva bisogno di prenderlo con le mani per infilarlo, stava su da solo, lo guidò verso le mia vagina e lo piantò dentro, inizio il suo lavoro di bacino che mi faceva godere come una matta, i suoi pettorali erano tesi e lo erano anche le braccia che mi tenevano ferma mentre il suo corpo spingeva quel pezzo di carne duro e caldo dentro di me, arrivo il mio promo orgasmo e poi il secondo a breve distanza …lui “ sto sborrando” aumentò il ritmo della scopata e sentivo lo sfregamento forte dento di me “la vuoi dentro troia”, inizio a gemere e poi esplose restando dentro e spingendolo in fondo “hai una figa fantastica”. Si rilasso e pian piano scivolo da dentro, portandosi dietro il succo caldo di uomo che finì in parte sul mobile a cui ero appoggiata e in parte dentro il mio utero. Mi ricomposi come potevo e mi avviai sola verso l’uscita mentre lui restò a togliere i segni del tradimento!

POSTED 5 COMMENTS:
  • avatar StallionToyBoy se questi racconti vengono dalle tue avventure vorrei darti l'ispirazione per un'altra storia ;)

    20-06-2025 11:27:45

  • avatar Hdemia Ci credo se provo

    20-06-2025 10:26:45

  • avatar giula05 si sono racconti delle mie avventure :)

    20-06-2025 09:47:06

  • avatar pfkcil belle storie..ben raccontate...sei veramente cosi troia? e' un complimento eh?!

    20-06-2025 09:34:10

  • avatar Bravomaturo Io sposato ho comunque modo di avere amante e godere con tranquillità senza scappare dopo le scopate, complimenti del tuo desiderio di cazzo troia bei racconti Giulia

    20-06-2025 05:54:48