HISTOIRE TITRE: Fica e Fragole 
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HISTOIRE

Fica e Fragole

by ilmattiniero
Vu: 72 fois Commentaires 1 Date: 19-05-2025 Langue : Language

Non ce la facevo più.
Erano giorni che mi scoppiava in testa quel pensiero fisso: Lara. Le sue labbra carnose, quel culo da perderci la testa, le cosce che sembrano fatte per stringerti dentro. E Carlo, il marito? Sempre lì a guardare, zitto, con quegli occhi da cagnolino che sembra implorare di vedermela fottere di nuovo.
Alle 22:43 le ho scritto. Tre parole.
“Domani vengo a fotterti.”
Cinque secondi e mi risponde:
“La mia porta è sempre aperta.”

Il giorno dopo salgo in macchina. La giornata è stata durissima farla passare. Avevo tutt'altro che voglia di lavorare. La mia testa è vuota. Non penso a niente. Non alla strada, non a compiti. Solo alla carne. Entro senza bussare. Il salotto è in penombra, solo una lampada è accesa. Lara è in piedi, senza mutande, solo una camicia aperta che non le copre un cazzo.

Carlo è già lì, seduto, con quel suo sorriso da sottomesso. Ha in mano un bicchiere di vino e se lo stringe come se fosse l’unica cosa che stasera può toccare. Non saluto. Non parlo.
La prendo per il collo, la spingo contro il muro e le dico all’orecchio:
“Mi sei mancata, troia.

Lei geme già solo a sentirlo. Il suo corpo risponde come se fosse mio da sempre. Mi inginocchio. Ha il sapore del peccato. La lecco come se non l’avessi mai fatto. Come se avessi fame da settimane. Lara si contorce, geme, mi tira i capelli. Carlo respira più forte, lo sento che si agita sulla sedia.
Poi mi viene un’idea.

Sbircio il tavolino accanto: ha preparato un vassoio con qualche stuzzichino e un paio di fragole lucide, grosse, rosse come il peccato. Ne prendo una. Lara ansima ancora, piegata in avanti, la fica già umida, gonfia, aperta come se mi stesse implorando di finirla. Le appoggio la fragola sul su buco. Esattamente lì, dove voglio fotterla.
Lei sussulta.
“Cristo…” sussurra, tremando.

La mordo piano. Mentre le scivola il succo addosso, la lecco tutta. Lingua, denti, fica e fragola. E poi un altro morso, più forte. Fragola e fica, dolce e sporco. Le do una manata sul culo. Lei grida.

Mi alzo. Me lo tiro fuori. Lara si gira da sola, si mette a quattro zampe sul divano. Il culo in aria, lucido, teso, pronto.
Un’altra manata.
Guarda bene, Carlo,” gli sussurro mentre glielo infilo tutto dentro. “La tua mogliettina ama farsi sfondare.

Le do dentro forte, a fondo. Lara si apre tutta, mi accoglie come se fosse fatta apposta per me.
“Sì! Così! Più forte! Voglio che mi senti dentro. Voglio che mi spacchi la fica ” Il rumore è osceno, carnale. Lara si dimena, mi implora di continuare. Poi la fermo. La tiro su per i capelli.
Girati. A carponi. Voglio usarti la bocca.

Lei si inginocchia, mani a terra, la schiena inarcata. Mi guarda da sotto in su, la bocca già aperta. Glielo sbatto sulle labbra, poi glielo infilo dentro tutto. Le tengo la testa ferma, e la scopo in bocca.
Tossisce, sbava, geme.
“Godo come una porca… Non riesco a farne a meno… Amo farmi vedere così usata … davanti a te…cornutone

Poi la volto di nuovo. Le passo un dito tra le chiappe.
“Sai cosa voglio adesso?
Lei annuisce. “Sì… fammelo anche lì… voglio sentirti dappertutto… voglio che mi usi tutta…
Le sputo sopra, la apro con due dita, e ci entro. Il culo le si stringe addosso, poi si arrende. Comincio a scoparla lì, a fondo.
Guardala bene, Carlo. Guarda che fine fa tua moglie .
Sì! Sì! Dio sì! Amo farmi inculare !!! Amo sentirmi invasa, piena, usata, aperta…

La tengo per i fianchi, la scopo senza freni, fino a quando sento che sto per venire. “Tienilo tutto, troia!” E vengo. Dentro. Tutto. Nel culo.La riempio.Lei si lascia cadere in avanti, esausta, col culo aperto e il corpo tremante. Mi guarda, soddisfatta.
“È così che mi piace. Sentirmi tua. Sentirmi piena. E fargli vedere quanto è cornuto.

Carlo si alza in silenzio, va in cucina.
Prende un tovagliolo e lo porge a Lara, mentre lei si sistema lentamente, senza vergogna. “Grazie,” dice, mentre il seme le cola ancora tra le cosce. Lui annuisce, arrossisce, ma sorride.
“Vuoi restare per un drink?” mi chiede. Io mi infilo i pantaloni, ma non chiudo il bottone. “No. Ma torno presto.” Chiudo la porta. Sorrido. So che la prossima volta, sarà ancora più sporco.

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  • avatar Naughtypair Oh cristo santo ...Meraviglioso Smosso fino all'ultima cellula del corpo!..Lara mi ricorda sempre quando lui mi prende mi scopa come hai fatto tu con lei, sporco carnale profondo Bravo

    20-05-2025 08:37:44