STORY TITLE: La rivoluzione silenziosa 
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STORY

La rivoluzione silenziosa

by cpswatch
Viewed: 291 times Comments 1 Date: 16-05-2025 Language: Language

Siamo nell’anno 2007 i protagonisti erano ancora tra i 27 di lei ed i 31 anni dei maschi

Massimo e Marina erano una coppia collaudatissima, sempre molto affiatata ed attenta, lui alto ed anche abbastanza grosso fisicamente ma non grasso, anche se non proporzionato (al ribasso) nelle parti intime e lei classica ragazza mediterranea un po' in carne ma tutto sommato una gran bella donna con un culo come da foto solo quasi 20 anni in meno.
Lui era un libero professionista e lei una funzionaria affidabile, apprezzata per la sua professionalità e dedizione. Ogni giorno, trascorreva ore al suo ufficio, concentrata sui progetti, cercando di mantenere un rapporto disteso con tutti i colleghi.
La coppia dopo anni di relazione stabile e monogamica come molte coppie per ravvivare il rapporto, prima da fidanzati e poi da giovani sposi, era solita raccontarsi fantasie e vivere giochini di pura provocazione.
Massimo aveva il sogno segreto (ma non troppo) di vedere Marina tra le braccia di un altro uomo; non era un gran segreto, perché spesso raccontava questo tipo fantasia nella loro intimità, utilizzando ed introducendo personaggi improbabili; mentre Marina era divertita da queste fantasie e pensava che tutto potesse essere ricondotto in un gioco a cui non dare peso ne seguito finito il relativamente soddisfacente rapporto; un po’ lenta nell’accendersi Marina era, una volta partita una sorta di diavolo della Tasmania a letto, finito l’amplesso tornava dolcissima e spensierata come solo può esserlo una persona che non ha ne mai avuto particolari problemi ne familiari ne personali ne economici.
Massimo era stato il primo e l’unico uomo di Marina.
In azienda da Marina c’era un collega (a sua volta sposato), Luigi trentenne come loro impiegato e sottoposto in ufficio a Marina (ma in quell’ufficio di fatto non c’era la corte marziale), che faceva battute divertenti e al limite della provocazione con tutte le collaboratrici, meno che con Marina, con la quale manteneva un certo distacco (anche in virtù del ruolo), era molto bravo nel suo lavoro e con il tempo, tra loro si era instaurato un rapporto di stima reciproca, una complicità si ci dava tranquillamente del tu.
Marina a casa parlava spesso di Luigi e delle sue battute, alcune davvero esilaranti anche se da contestualizzare.
Un giorno, però, nel periodo natalizio dell’anno 2007 qualcosa cambiò.
La sera di una cena aziendale in cui vi erano anche mogli e mariti dei dipendenti, un evento accidentale, fece cominciare una rivoluzione lenta e silenziosa ma radicale nelle vite dei tre protagonisti.
Andiamo per gradi. Quella sera Marina indossava un tailleur nero con gonna al ginocchio, giacca avvitata ed una normalissima camicia bianca ornata da perle e decolleté nero; su invito di Massimo e per i loro giochini post serata, aveva deciso di mettere calze e reggicalze sempre in tinta, era molto sexy, ma lo sapevano solo loro perché nulla poteva trasparire in alcun modo, la mise di un notissimo stilista non lasciava intravedere null’altro che una elegante sobrietà.
A metà serata un commensale non sapendo sgusciare i gamberoni, inavvertitamente fece schizzare sul davanti della gonna di Marina parte del crostaceo ed a nulla valsero i suoi riflessi; sul davanti della coscia sinistra fu visibile da subito una macchia.
I camerieri prontamente portarono l’attrezzatura per smacchiare ma logicamente Marina dovette recarsi in bagno tra le mille scuse del povero impacciato.
Marina agitata e nervosa si recò nel bagno senza accorgersi che stava sbagliando ingresso, entrando involontariamente in quello dei maschi.
Il bagno aveva un lavandino con specchio di fronte alla porta ed era come l’intero locale molto elegante e marmorizzato; a lato c’erano diverse entrate con i water richiudibili dal di dentro.
Marina per comodità tolse la gonna (pensando che al massimo sarebbe entrata un’altra donna) e a ridosso del lavandino iniziò con polverina smacchiante e spazzola il lavoro di ripulitura.
Dopo meno di un minuto, per sue impellenze, Luigi si recò a sua volta in bagno.
Aprendo la porta si trovò di fronte il culo seminudo in culotte di Marina (alto anche grazie ai tacchi ed in perfetta evidenza con l’aiuto del reggicalze), sontuoso e leggermente arcuato per via della spazzolatura che Marina stava effettuando nel lavandino.
“O cazzo…!” esclamò e guardò in alto la porta credendo di aver sbagliato bagno; lei d’istinto si girò e coprendosi disse: “che cazzo fai…esci”.
Luigi uscì velocemente ma oramai il bellissimo culo di Marina aveva fatto il patatrac nel suo cervello.
Aspettò fuori pochi secondi che lei uscisse per entrare e per dirle che era lei ad aver sbagliato bagno. Lei si ricompose ed uscì nel farlo nemmeno lo guardò, per ritrosia e senso di smarrimento, aveva una strana sensazione, si era accorta dell’errore. Non poteva addebitargli nulla.
Tornò al suo tavolo ed appena le fu possibile raccontò l’accaduto a Massimo, il quale sorrise e la guardò con uno sguardo tra la compassione e il compiacimento poi le disse: “era ora, so come ti senti non te ne curare adesso divertiti stasera ci invento una fantasia” e le baciò la guancia che si fece immediatamente rossissima.
Durante la serata ogni tanto Marina di sottecchi guardava Luigi per coglierne impressioni o altro, lui sembrò non guardala mai.
Quando la festicciola iniziò a movimentarsi ed entrare nel vivo anche grazie ad un pianista bravo, alcune coppie iniziarono a ballare, tra esse: Marina e Massimo, ma anche Luigi ed un’altra collega racchietta, forse innamorata segretamente di questo giovane ma affascinantissimo uomo (c’è da dire che Luigi era solo a quella festa perché la fidanzata era raffreddata a casa).
Dopo il primo ballo Luigi si avvicinò alla coppia e chiese a Massimo il permesso di ballare con Marina che, malgrado le occhiatacce di lei, acconsentì gioviale (sapendo l’accaduto) per godersi un po’ sadicamente la sua eccitazione e l’imbarazzo della moglie.
Mentre ballavano (in modo abbastanza ordinario sulle parole di Mia Martini nel capolavoro di Califano “Minuetto”), Luigi si scusò chiarendo che non l’aveva fatto apposta, le sorrise vedendola in imbarazzo mentre lei biascicava un: “tranquillo non fa nulla”, poi le disse, leggero e tutto d’un fiato: “intanto non lo hai detto a tuo marito o non mi avrebbe concesso di ballare con te…”.
Marina arrossì ancora ma decise come d’istinto di non dirgli che si sbagliava e che lei a massimo lo aveva già detto poi lui aggiunse la frase che diede il via alla rivoluzione che ha cambiato le loro vite: “… però consentimi, hai il culo più bello che io abbia mai visto”.
A quella frase lei si sentì sciogliere le gambe, ebbe paura di cadere tanto era emozionata ma si trattenne dal mostrare quella sensazione di fortissimo eccitamento che le faceva colare la figa come non era mai successo in vita sua.
Finì il ballo e lei tornò dal marito apparentemente come se nulla fosse successo ma dentro loro tre era accaduto di tutto.
Marina eccitata ai limiti dell’inverosimile, Massimo dubbioso sperava di scrutare il volto della moglie per coglierne le sensazioni che lui sperava di cogliere, e Luigi… beh Luigi era troppo esperto e non gli era sfuggito praticamente nulla del loro linguaggio corporale, prese un bicchiere di Bourbon torbato e mentre sorseggiava pensò: “e chi poteva prevedere tutto questo? Stavolta ci divertiamo davvero amico mio!”. Riferendosi al suo enorme cazzo, barzotto e non duro solo perché erano in pubblico.

POSTED 1 COMMENTS:
  • avatar ziomax Il seguito, Ti prego.....E' molto eccitante

    16-05-2025 23:33:40