STORY TITLE: Prima del Risveglio 
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Prima del Risveglio

by ilmattiniero
Viewed: 118 times Comments 0 Date: 17-04-2025 Language: Language

Buongiorno, Lara.
Stanotte sei apparsa nei miei sogni, ed è stata una notta vorticosa piena di desiderio e piacere. La scena si apriva nella splendida dimora che condividevi con Carlo, un’elegante casa immersa tra le colline, avvolta dal profumo delle vigne che curavate con passione.
Un pergolato ombreggiava il giardino, e l’aria era intrisa dell’aroma dolce del mosto in fermentazione. Per una ragione ignota, avevo appena terminato proprio in casa vostra una lezione di canto, quando l’atmosfera ha preso una piega inaspettata.
Il desiderio si era insinuato tra me e altri miei due colleghi e come un richiamo irresistibile, ci aveva condotti verso un gioco di seduzione intenso e senza freni. Ti abbiamo infatti presa e portata ad abbandonarti a ogni sensazione, la tua pelle vibrava sotto le carezze, il tuo respiro si mescolava al nostro, il piacere si rinnovava in un crescendo di passione sfrenata. Ci alternavamo a penetrarti a turno. Mi ricordo che tutti ti abbiamo schizzato sulla faccia abbondantemente. Eri bellissima scompigliata e schizzata.
Ma la notte non si era ancora conclusa.
Mentre preparavi la tavola per la cena, proprio nell’istante in cui la tovaglia si spiegava tra le tue dita, ti ho sorpresa da dietro, attirandoti a me con decisione. Il tuo corpo si è offerto senza esitazioni, rannicchiato sul tavolo, mentre le tue labbra accoglievano il mio desiderio con una dolcezza peccaminosa. Il mondo intorno è svanito: c’eravamo solo noi, intrecciati in un ritmo primordiale, incuranti del tempo... e di Luca, che, fermo nel corridoio, ci osservava, incredulo di fronte a quella scena densa di verità carnale.
Poi il sogno si è dissolto in un salto temporale, e il mattino mi ha trovato nel piccolo piazzale davanti casa, in attesa che mi accompagnassi a valle. D’improvviso, una figura femminile è comparsa tra le vigne: un’alta ragazza mora dai capelli a caschetto, la pelle chiara e perfetta, il portamento etereo. Aveva perso l’equilibrio, scivolando da un poggio, ma per fortuna nulla di grave: un semplice ruzzolare nell’erba.
L’abbiamo soccorsa subito, tu sei rientrata a casa a cercare qualcosa per aiutarla, mentre io l’ho fatta sedere, le ho parlato, lasciandole persino il mio biglietto da visita. Quando siamo saliti in macchina, mi hai rivolto uno sguardo complice, lasciando scivolare sulle labbra una domanda audace:
“Ti piacerebbe farla tua?”
Ho sorriso, senza alcuna esitazione.
“Perché no? Magari potremmo farlo insieme.”
E così, il sogno si è dissolto nell’alba, lasciandomi addosso il brivido indelebile
di un desiderio ancora vivo.

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