STORY TITLE: COME MI SONO RESA CONTO DEL MIO ANIMO DA TROIA (2a parte) 
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COME MI SONO RESA CONTO DEL MIO ANIMO DA TROIA (2a parte)


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COME MI SONO RESA CONTO DEL MIO ANIMO DA TROIA (2a parte)

by Schiavafelice
Viewed: 751 times Comments 9 Date: 11-04-2024 Language: Language

Siamo ormai di fronte al negozio della frutta che frequento fin da quando ho ricordo e dentro c’è il signor Giuseppe padre di un mio amico e bell’uomo devo dire, non molto alto ma ben messo e con un sorriso magnetico; il mio accompagnatore mi invita a scendere, io sto per aprire la portiera ma lui mi dice aspetta, scende lui e viene ad aprirmi la porta, io penso, che cavaliere, ma poi capisco che lo ha fatto per ammirare la mia fichetta scoperta quando scendo e allora perché non fargliela vedere bene? Scendo con una gamba e poi mi fermo lasciando dentro l’altra, il vestito corto fa' il resto, lui ammira lo spettacolo deglutendo più volte e io maliziosa, alzando, con finto stupore il bordo vestito gli chiedo cosa c’è che non va?
Lui ingoiando l’ultima saliva mi dice… no nulla tutto ok!allora finisco di scendere eccitata e bagnata e vado verso il negozio e lui sale di nuovo in auto e mi dice che mi torna a prendere per portarmi a casa.
Dentro il negozio ci sono solo 2 persone che il proprietario sta servendo ed io che inizio a cercare la frutta e verdura che mia madre mi ha detto di prendere, inconsciamente mi piego più volte per vedere la merce senza pensare che sotto sono nuda, le mie manovre non devono essere sfuggite a Giuseppe che liquidato gli altri cliente viene subito da me per aiutarmi.
Mi saluta ma noto nel suo viso un certo rossore e allora mi ricordo del mio abbigliamento e cerco di ricompormi ma nel fare questo urto una casetta di pesche che cadono per terra, allora scusandomi cerco di raccogliere quanto caduto, per fortuna poche, anche lui lo fa’ e io mi accuccio e a gambe quasi aperte libero la visione della fichetta nuda al fruttivendolo.
Lui cerca di raccogliere la frutta ma è estasiato dalla visione che gli lascio ammirare e io mi sento felice di farlo guardare, sento l’umido delle mie secrezioni scendere, finito di raccogliere ci rialziamo, lui ancora più rosso e io ancora più eccitata.
Termino di prendere le cose e poi ricordo che manca ancora un barattolo di pomodoro, è nello scaffale in alto e allora dico a Giuseppe se può prenderlo lui, mi dice che posso prenderlo io salendo sulla piccola scala, capisco che lo fa' per vedermi ancora e allora io gli dico che va bene ma che deve sorreggermi per non cadere.
Inizio a salire e lui si posiziona per tenermi salgo ancora e lui ormai e sotto di me, mi rendo conto che vede tutto e io da troia in erba mi sporgo facendo finta di non arrivare al materiale, poi dopo secondi a culo quasi scoperto e fica in vista scendo e lui poggia le sue manone sulle gambe seguendo la mia discesa senza staccarle e allora arrivando quasi a terra il vestito sale oltre il necessario ed io resto col suo viso vicino al culo scoperto, lui non resiste e mi da dei baci sui glutei, io sospiro e lo lascio fare lui mi gira e inizia a baciarmi il sesso iniziando a leccare la fessura fradicia io vengo dopo pochi colpi e gli bagno il viso, poi in un momento di lucidità gli dico che potrebbe entrare qualcuno e allora lui si riprende e mi aiuta a scendere perché le gambe mi tremano, mi mette una mano sul seno, infilandola sotto il vestito e una sul culo e mi dice di sedermi sulla sua sedia nel retro.
Nel breve tragitto sento il suo cazzo duro sul fianco che preme e con una sfacciataggine che non credevo di avere allungo la mano e lo tocco, accidenti come è grande!
Mentre entriamo nel retro mi ricordo del mio accompagnatore in auto che potrebbe arrivare a momenti e lo dico a lui, con un gesto di disappunto allora mi dice che è meglio che torni da sola perché non vuole casini, io acconsento e lui però prima di lasciarmi andare mi chiede di vedermi nuda, non che fossi molto vestita, io con malizia alzo il vestito e lo sfilo, ecco sono nuda davanti ad uomo per la prima volta, lui si getta sui seni li bacia e con un dito mi tocca la fica, io vengo ancora; prendo il vestito e prima che lo infili lui tira fuori il cazzo e mi dice questo è per te! Sono senza parole lo guardo con voglia, lo tocco, sento il calore e lui mi dice: bacialo! Senza nessuna esitazione mi chino e lo bacio sulla punta dove c’è un liquido che trovo buono allungo la lingua apro la bocca e accolgo la cappella in bocca….mmmmm che buona, mi riprendo, vesto e prendo la mia roba chiedendogli quanto gli devo, lui mi dice che offre lui e per la prima volta mi sento una puttana.

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