IL TRADIMENTO, IL SESSO, LO SCAMBIO DI COPPIA…
by il_MedicoViewed: 442 times Comments 2 Date: 27-03-2023 Language:
Il calore umido di una luminosa serata di agosto e un’atmosfera ludica tipicamente estiva.
Il mondo che ci circonda viaggia a ritmi spudoratamente vacanzieri. Mentre scendiamo le scale di casa per avviarci verso il nostro “punto di non ritorno”, l’emozione dell’inconsapevole si trasforma in un brivido freddo sulla nostra pelle. Un gioco di contrasti… il caldo e il freddo, il desiderio ed il timore.
Un viaggio in auto in cui scherziamo e ci scherniamo dissimulando una tranquillità che sappiamo di non avere.
Mettersi in gioco va bene… sfidare le debolezze reciproche passando in un istante dal ruolo di carnefice al ruolo di vittima ci può stare… finché rimane tutto nella fantasia.
Ma la realtà ha un altro sapore.
Non è più solo una sfida tra noi, ma una sfida con noi stessi.
20 minuti interminabili.
Combattuti tra il desiderio di arrivare per vincere le inquietudini dell’attesa e dell’incognita e la voglia di tornare INDIETRO a rintanarsi nel limbo dell’ipotetico, del virtuale.
Le luci del litorale romano iniziano ad intravedersi, a diventare sempre più grandi, a definirsi in modo sempre più nitido, mentre percorriamo gli ultimi km della Cristoforo Colombo.
Ogni particolare di questa serata è l’emblema di un viaggio, del NOSTRO VIAGGIO. Partendo dal nome della strada, intitolata al più famoso degli “scopritori” o alla
scoperta più famosa…
La nostra “AMERICA” il nostro “NUOVO CONTINENTE”.
Consapevoli che una volta approdati al di là del muro del perbenismo, non sarà più come prima…
Un cocktail di silenzi e risate frenetiche agita l’abitacolo della nostra smart che ci traghetta verso due sconosciuti che sono entrati nella sfera più intima dei nostri pensieri reconditi attraverso poche e semplici parole “aperitivo stasera”.
Pensieri timori e fantasie scorrono rapidamente offuscando tutto ciò che ci scivola attorno.
In un attimo ci ritroviamo a varcare la soglia di un locale affollato da decine di villeggianti festosi senza un volto preciso. Ci districhiamo in un dedalo di tavoli e sagome di persone inconsapevoli di tutto il pathos erotico che scorre dentro la nostra pelle. Vanessa, al mio fianco, sfiora la mia mano richiamando la complicità esclusiva che ha da sempre contraddistinto il NOSTRO ESSERE COPPIA e non più solo Vane e Fra.
Io la osservo, splendida e sensuale, avvolta da un vestito leggero che descrive in modo sinuoso il suo fisico elegante e femminile; il suo seno si offre all’immaginazione di chi la osserva, attraverso una scollatura maliziosa ma mai eccessiva. Destreggiandosi su sandali gioiello con tacco alto, impreziositi dalle sue gambe ambrate dal sole estivo, cammina dispensando fascino erotico come solo una donna sa fare,.
I nostri sguardi si incrociano ancora una volta... complici...
Negli occhi il desiderio di godersi un'ultima volta prima di perdere per sempre l'esclusività di essere fisicamente l'uno dell'altra...
Quante volte abbiamo immaginato, temuto, sospettato il tradimento.... esorcizzandolo con battute indagatorie per scoprire cosa ci fosse dietro l'imbarazzo di uno sguardo, di un racconto, di una fantasia.
Complicità di coppia.. senso di possesso mal celato... e ora qui.... consapevoli dell'inconsapevole. paura ed eccitazione . eros e pathos. tutto in uno sguardo sostenuto... dolce... languido... per vincere le ultime reticenze... sfidandoci
Francesco
... Una voce sconosciuta pronuncia il mio nome riportandoci alla realtà.
I nostri sguardi vengono attratti da una coppia sorridente che ci invita a raggiungerli al tavolo. Luca é un uomo sui 40 anni, alto moro con un fisico slanciato ma non da palestra. Camicia bianca jeans e sneakers. Si alza per venirci incontro e guidarci al bancone dove Alessia, ci aspetta seduta su uno sgabello alto, con un vestito corto che mette in risalto gambe slanciate e un piccolo tatuaggio sulla caviglia coperto a malapena da una cavigliera color argento. Capelli biondi lunghi sciolti, occhi verdi e profondi valorizzati da un trucco sottile ed estivo. Un seno generoso che contrasta con il fisico snello.
Sono una coppia non navigata ma con alcune esperienze alle spalle e la differenza con noi si percepisce fin da subito. Smaliziati e consapevoli conducono la serata con leggerezza fino alla prima frustata di questa calda notte di agosto:
“vi va di spostarci nel giardino di casa nostra? ”
il
si
di Vane mi coglie impreparato per la naturalezza e soprattutto per la tempestività.
Senza renderci conto del tempo e delle distanze lo scenario cambia… e cambia anche quella sottile complicità che aveva segnato quel primo impatto. Un sottile imbarazzo ha raffreddato l’impeto caldo dell’irrequietezza dei desideri.
Seduti in giardino gli uni di fronte agli altri come se fossimo degli scolaretti, le parole disegnano discorsi di scarso interesse…
Alessia si alza, viene verso me e con un sorriso malizioso, mi offre la sua mano invitandomi a seguirla in cucina… cammino sfiorando il suo corpo ma la mia testa è rivolta alla mia Vane. Ogni passo mi allontana dal controllo della situazione. Alessia lo sente, lo legge nei miei occhi, nei miei passi incerti. Mi sorride, complice e maliziosa..
Arrivati in cucina, si pianta davanti a me e, sfiorando le mie labbra, mi invita a scegliere un vino… le mie mani prendono coraggio e iniziano a perlustrare il suo copro che si concede in modo sempre più sinuoso al mio tatto. I sapori delle nostre labbra si confondono tra le languide parole che descrivono la tipologia di vino da scegliere. una erezione improvvisa viene magnificata dalla sua mano e da una frase buttata li … “chissà se i nostri consorti sentono la nostra mancanza..” Alessia si stacca lentamente da me e si gira verso la cantinetta offrendomi i suoi fianchi che afferro senza esitazione… lei si inarca per sentire il desiderio che ho di possederla attraverso i pantaloni che contengono a stento la mia voglia. Movimenti che simulano un accenno di sesso, scandiscono il tempo, mentre lei si accinge a prendere una bottiglia ghiacciata… il tutto con una lentezza disarmante… l’ineluttabile è solo rimandato.
Ale sa giocare con l’attesa e con la seduzione.
Mi sbatte delicatamente il vetro ghiacciato di un Traminer sul petto costringendomi a prenderlo, mentre lei si accovaccia sfiorando con le labbra il mio ventre e il mio cazzo per poi aprire un cassetto e rovistare tra i mille oggetti contenuti li dentro alla ricerca di un cavatappi. Si rialza e con una voce calda mi ricorda che di la in giardino ci stanno aspettando
“mica li vorrai far morire di sete”
un ultimo intreccio di lingue suggella la fine di questa parentesi fedifraga. Mi guida di nuovo verso il giardino. Arrivati sulla porta finestra resto immobile senza varcarla, lo spettacolo che si offre ai nostri occhi è una frustata che non dimenticherò MAI
Vanessa, con Luca al suo fianco, su un divano in paglia rivestito da cuscini bianchi. I capelli raccolti in una coda alta, tenuta su dalle mani di Luca, mi offrono la possibilità di vedere il suo viso. Tra le sue mani il cazzo di uno sconosciuto, lo sta segando lentamente per accrescere una erezione già importante, mentre il suo sguardo è rivolto verso me ed Alessia. I nostri occhi si incrociano e mi lancia un’occhiata complice e magnetica… solo io so leggere attraverso quell’istante cosa voglia…. Timoroso di cosa stia per accadere… si piega lentamente senza interrompere il filo che unisce i nostri occhi… esibizionista e sfacciatamente lussuriosa prende quel cazzo in bocca così lentamente e profondamente che perdo la cognizione spazio temporale. Continuiamo a guardarci mentre lei continua succhiare, avida un cazzo diverso dal mio….. sotto i miei occhi, con il mio beneplacet