STORY TITLE: P.O.V. 
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P.O.V.


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P.O.V.

by Adamsberg
Viewed: 257 times Comments 3 Date: 18-02-2023 Language: Language

non una di quelle bellezze che ricordi, no.
piuttosto una di quelle bellezze che risultano da una sostanziale assenza di difetti e che, proprio per questo, sono difficili da ricordare.
ricordo il suo nome, Cristina, o almeno il nome che lui usò nel presentarmela.
Il loro profilo era molto esplicito a partire dal nick, che rendeva una chiara preferenza quasi esclusiva per il sesso anale, ed era lui a gestire i contatti.
qualche scambio di messaggi, qualche scambio di foto, poi la proposta: un Motel a nord di Milano, di mattina.
L'incontro in un parcheggio di fronte al Motel. Arrivano su di un suv, arrivano un po' tardi, lui affabile, lei mi viene presentata come sua moglie, cordiale e al tempo stesso composta, direi quasi timida.
Ricordo pochissimo di tutto che che avvenne prima, dei preliminari, dell'ingresso nella stanza. ricordo solo che entrammo insieme e che presto mi ritrovai su questo letto di design, il mio cazzo eretto, il suo culo offerto, e una lunga, lunga cavalcata anale, io che la prendo da ogni posizione e lui che filma e fotografa con il telefono.. però..
lo fa male, non inquadra bene, non è capace o forse è semplicemente troppo eccitato, allora si siede sula poltrona messa nell'angolo della stanza e da lì continua a filmare, mentre io le stantuffo il culo.
Ad un certo punto si riavvicina, lei si stacca, ansima ma è chiaro che lei stessa sta vivendo il momento nutrendo le perversioni di lui.
ci spostiamo in bagno, lei beve dell'acqua, poi io la prendo anche nella doccia, lei che mi si offre poggiata alle piastrelle con le mani e il viso, io che le cingo i fianchi e la penetro, lui si avvicina, cerca di riprendere ma ancora non trova un'inquadratura decente. allora gli prendo il telefono dalle mani e comincio a scattare l'amplesso visto dal punto di vista del Bull. Il dettaglio, la luce, il riflesso sulla schiena sudata, il mio cazzo che le scivola dentro, che apre, che si fa strada ad ogni colpo. Lei ansima piano, sottolinea il ritmo con il respiro, e si inarca mostrandomi il culo violato.
ma c'è un prima e un dopo, in questa storia,
il prima è tutto quello che ho già scritto, quello che nella memoria di lui rimarrà come un bull cazzuto tra i tanti, e nella memoria di lei (spero) un uomo gentile e attento ad ogni sua reazione, forte e dolce allo stesso tempo.
quello che c'è tra il prima e il dopo è quello che avviene mentre un bull sta scopando il culo di una bella donna, e mentre la possiede scatta foto con il telefono che l'altro gli ha ormai ceduto, ad un certo punto quel telefono mi vibra in mano e compare l'anteprima di un messaggio. Io la guardo, leggo, lo restituisco al proprietario guardandolo negli occhi, e poco dopo mi fermo. Non è necessario che io venga, dico, va bene così.
il dopo ci vede uscire da quella stanza in silenzio, un saluto cordiale, e il giorno dopo qualche foto scattata da me e e riproposta sul sito.
'amore dove sei?'

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