013 chiodo scaccia chiodo
by lory1972Viewed: 790 times Comments 8 Date: 16-02-2021 Language:
Confesso che la botta dei 6 ragazzini (Leggi i racconti voglia di giovanissimi ) mi aveva profondamente colpita.
Era una delle mie fantasie e Piero era stato in grado di organizzarmi la cosa più perversa che credo ci possa essere.
Mi era rimasto impresso di quanto avevo goduto durante l'incontro, e di questo ne parlavamo spesso con Piero. Ma non osai mai rivelare quanto avevo goduto dopo. Non osavo ne' rivelare tantomeno ammettere quanto godevo a masturbarmi con i miei dildo ripensando a quel pomeriggio.
No, non mi facevo schifo. mi eccitavo e godevo anche da sola a devastarmi figa e culo con quelle immagini e quei commenti che scorrevano nella mia mente. Nel tempo raggiunsi una convinta e definitiva decisione. Alessandro, il giovanotto nr. 1 e mio ex alunno, dovevo scoparmelo apertamente, senza separè che nascondessero le nostre identità. Volevo che mi sapesse e mi usasse da Troia. Gli altri erano stati un contorno, nulla di più, Per Luca il nr.5 non c'era alcuna possibilità. non esisteva che mi facessi scopare apertamente da quel giovane cazzo . Anche se devo ammettere che troppe volte mi masturbai immaginando a come sarebbe potuto accadere che ancora una volta sentissi il giovane cazzo nel culo.
No, non esiste . chiudiamola qui. E' stato bello ma non si ripeterà più.
Purtroppo avevamo fatto un passo sbagliato. Tutti i ragazzi sapevano cosa quella vecchia baldracca aveva fatto con gli altri. Ragiono che con potevo confessare ad Alessandro che quella troia segreta ero io. Non potevo dirglielo in nessun modo. Tutti i ragazzi si erano parlati abbondantemente con la regia di Piero. In particolare Alessandro e Luca si eccitavano ancora al pensiero di quel culo. No, questo non esiste. Potevo desiderare Alessandro ma senza che lui collegasse me a quel fantastico pomeriggio.
Questa privazione spense non poco i miei ardori. Non mi intrigava più niente. Mi stavo spegnendo. Cosa avrebbe potuto rendermi più puttana di quello che sono mi dicevo ? vero che avevamo ancora tante fantasie e tanti ruoli ancora da esplorare ma tutto mi sembrava banale.
Mi aveva stancato anche Franca che solitamente era la migliore compagna di giochi possibile, ma ogni volta che facevamo sesso con lei non potevo non pensare che il mio sogno fosse farmi chiamare Troia non da lei ma dal figlio Alessandro.
Un pomeriggio Piero mi disse che era ora di tornare alla nostra normalità e che il sabato saremmo partiti per un fine settimana da qualche parte. Dove vuoi andare? gli chiesi. A ritrovare la mia splendida baldracca mi rispose.
E cioè? domandai ....
Ti ricordi quando facevi la prostituta ? Certo che mi ricordo! Ecco hai fatto una promessa che non hai mai mantenuto.
Non ricordo nessuna promessa
Ricordi quel tipo di quel paesino piccolissimo della provincia di Sassari? Il proprietario di un bar che voleva scoparti assolutamente ma vista la distanza e i suoi orari al bar non era mai stato possibile concludere?
Certo che mi ricordo. Come potevo dimenticarlo, mi ha massacrato di messaggi, si è svenato con ricariche telefoniche per ripagarmi delle spese che avrei dovuto affrontare per raggiungerlo. Era sempre stato, carino, gentile, generoso, educato. un vero signore.
Bene è il momento di andare a trovarlo e sdebitarti con lui. Ti ha già pagato più di qualsiasi cliente e in cambio ha visto solo qualche foto e un piccolo video mentre succhiavi il cazzo a me.
Non ci ha più cercato.. .si sarà dimenticato. Provai a ribattere.
Dimenticato non credo mi rispose Piero. Gli abbiamo dato buca due volte, si sarà rotto le palle. Gli facciamo una sorpresa, se va ... bene, altrimenti ci facciamo un fine settimana da soli. male non ci fa.
Mettiti il vestitino rosso, quello lungo. Ti sta benissimo e con quello sei una figa da Paura.
Ma quello è un abito da sera!! ma che dici!! In un bar di un piccolo paesino in abito da sera. Chi ci vede chissà cosa pensa !!
E allora ? Sarà sera tarda, siamo di passaggio cosa ne sanno da dove veniamo ? Devi essere strafiga. punto!!!
Sabato in tarda serata ci mettiamo in viaggio, Sono scettica. Stiamo facendo tutta questa strada per farmi fare una marchetta? gli chiedo. No Tesoro, non sarà una marchetta come le altre. Ho ben altro in mente. l'importante è che lui non abbia cambiato idea e voglia ancora scoparti. Il resto lo decido li sul momento.
Arriviamo verso le 23. Sapevamo che il bar chiudeva più o meno a quell'ora quindi il nostro sconosciuto amico non avrebbe tardato a chiudere.
Il bar era piuttosto squallido a dire il vero. Vi era ancora qualche avventore, un gruppetto di 5/6 persone. Scegliemmo un tavolo distante da questo gruppo di uomini
Si avvicinò un ragazzo di circa 40anni. Speriamo sia lui dissi a Piero. Mi sembra un bel tipo.
L'uomo si avvicinò e ci salutò cordialmente con un
buona sera signori
.
Marco ? gli chiesi....
Si rispose lui
E allora? Mi hai sempre chiamato regina, Troia, Puttana e adesso mi dai del Lei ? Non ti piaccio più ?
Sei Lorena? Risponde lui .
Gli dico che sono Lorena.
Sei bellissima dice guardando Piero.
Non farti problemi gli dice Piero, leggevo tutti i messaggi che gli mandavi e so benissimo cosa vorresti fare e cosa pensi di lei. siamo qui per questo. Era una promessa e siamo qui per mantenere l'impegno preso. Ma adesso portaci due coca cola che il viaggio è stato lungo e siamo assetati.
Il tipo si allontana e si avvia verso gli altri avventori. Ci serve le bevande e ci chiede di avere pazienza qualche minuto di attesa poiché aveva già avvisato gli altri clienti che è ora di chiudere.
Non abbiamo fretta, la notte è lunga risponde Piero.
Rimaniamo soli, uno alla volta i clienti lasciano il bar.
Marco si avvicina a noi evidentemente spazientito.
Sono rimasti solo quei due ci indica. gli ho già detto che non gli servo altro. Finito quello che hanno ancora nel bicchiere devo chiudere.
Dipende da quello che ordinano gli dice Piero. Potresti ancora servire qualche cosa.
No no ribatte Marco, li caccio. Non voglio correre rischi che si faccia tardi e magari andate via!!
Se sono disposti a spendere la stessa cifra che hai speso tu puoi servirgli Lorena gli dice.
Istintivamente, ma non chiedetemi perché, rifilo un calcio in una caviglia a Piero;
Veramente non lo so se . ...... prova a ribattere Marco
Se dicono no li cacci lo interrompe Piero. Peggio per loro!!!
Marco esegue il compitino e va verso i due tipi rimasti ancora al tavolo. Mi aspetto di vederli alzarsi e andare via.
Sono una bella figa ma 250 euro a testa mi sembra una bella cifra pensai.
E in effetti di li a poco si alzarono ma non per raggiungere l'uscita, si diressero verso Marco e lo raggiunsero dietro il bancone. confabularono qualche cosa tra loro guardando verso noi, poi i due tornarono a sedersi.
Marco venne al nostro tavolo. diede dei soldi a Piero dicendogli che quella era la risposta dei due tipi.
Piero contò i soldi. Erano 500 euro. Abbassa la serranda e torna qui disse a Marco.
Marco sembrava un robot gestito a telecomando da Piero.
Marco si allontana e Piero non perde tempo a darmi le ultime indicazioni.
Come lo vedi arrivare siediti sul tavolino, allarga le cosce, sposta il vestito e dagli la figa da leccare.
Tutto chiuso, Marco si dirige verso di noi e io eseguo alla lettera l'indicazione di Piero. Mi siedo sul tavolino allargo le cose e sposto un lembo del vestito. Sono oscenamente aperta e offerta a tutti.
Marco arriva e si sofferma a guardare
Vuole essere leccata, tocca a te. Ordina Piero.
Marco si abbassa e inizia a leccarmi la figa.
Che baldracca!!!, questa mi mancava pensai. Tre clienti tutti insieme e il mio Piero a dirigere il traffico.
No, non a dirigere il traffico. si alzò e mentre Marco mi leccava Piero mi mette il cazzo in bocca.
Quando avete finito di bere c'è posto urla Piero.
Quanto ci hanno messo ad arrivare ? zero!!!! sento uno succhiarmi i capezzoli e un cazzo che vuole entrare in bocca.
C'è già Piero, sono costretta ad imboccarne due. Che dispiacere !!!
Sento mani dappertutto ma sopratutto sento Marco che smette di leccarmi e mi fa sentire il suo cazzo che massaggia la mia figa....
io sono già in estasi e gli impongo di scoparmi.
Il robot ubbidisce. Dardo infuocato in figa e movimento ondulatorio. La volevi vero ? gli chiedo.. Si, sei bellissima mi dice. Ti sei dimenticato come mi chiamavi nei messaggi? gli chiedo .
Che sei una puttana ti scrivevo, che sei una grandissima troia e che volevo il tuo culo. Marco mi dimostra tutto il suo desiderio accumulato in questi mesi.
E allora dimmelo che sono una troia, fammelo sentire.
Piero mi lascia e si allontana, quello che giocava con le mie tette prende subito il suo posto. Sempre due cazzi in bocca e uno in figa! che paradiso!!!
Ecco Piero di ritorno. Indossate questi che la troia ha voglia di cazzo. Erano i preservativi per i due clienti. Marco aveva provveduto da se.
Non passa molto che mi ritrovo Marco coricato per terra e io sopra di lui che lo cavalco. i clienti che mi sbattono il cazzo in faccia e in gola.
Piero sa cosa mi aspetto e mi penetra il culo. cazzoooooooo!! bestiale.... me lo godo da matta ma il porco non è mai banale e scontato ed esce dal culo. Me lo pianta in figa.
Due cazzi in figa, sono proprio sfondata e Troia!!!!
Ed è quello che continuano a dirmi i tre.
Grandu bagassa mi dicono
Uno dei due che spompino e smanetto si permette di dire che non è vero niente che è impossibile, che non posso essere così Troia. Che è il massimo.
No gli dice Piero, non conosci questa Troia. Vieni qui gli ordina!
Sono sempre sdraiata su Marco che quasi quasi è immobile, con Piero che mi monta e il terzo che mi scopa in gola.
Rompile il culo.
Perentorio e senza possibilità di replica Piero ordina al 4° tipo di mettermi il cazzo in culo in quella posizione.
Siete tutti scemi. Piero vuoi rompermi ? protesto!!
Si baldracca ti riporto a casa rotta.
Al 4° porco non gli interessa niente. ha pagato e vuole rompermi il culo. Lo sento che si mette a cavallo sopra di me.
Ma come cazzo fa? penso tra me e me
faaaaaaa Faaaaaaaaaaaaaaaaa è entrato ... mi ha spaccata..... Oddio che sensazione bestiale. aperta, sfondata rotta . Urlo, gli bestemmio tutto quello che mi passa per la mente.
Sopratutto a Piero, ed è li il mio grande errore. Lo so che più lo insulto e più mi fa fare porcate. devo stare attenta.
Fortunatamente il tipo che è dentro il mio culo è scomodo e patisce la posizione per lui scomodissima. pochi affondi ma violenti e decisi. sento il mio culo slabbrarsi e arrendersi a quegli affondi selvaggi.
Esce quasi subito e si finisce con una sega schizzandomi in faccia. E' la prima di una lunga serie di sborrate che mi ricoprono il viso il corpo e, grazie a Piero, anche il buco del culo.
Mi hanno sbattuta per ore fino alle 5 del mattino. Tutti hanno voluto assaggiare tutti i miei buchi e ho perso il conto dei miei orgasmi di figa e di culo.
Li ho lasciati a terra svuotati e distrutti ma avevo figa e culo in fiamme.
Sono disfatta, esausta e beatamente sorridente. Abbraccio il mio Piero e lui sa cosa gli vorrei dire.
Salutali come sai fare tu che andiamo via mi dice.
Mi alzo confusa con le gambe che non reggono ma riesco ad adagiarmi su ognuno dei 3 e farmi salutare con l'ultima leccata di figa schifosamente aperta e grondante di tutto.
Il lungo viaggio di ritorno verso casa è il solo vero momento di pausa. ci raccontiamo le nostre sensazioni. Gli giuro che ha avuto un idea brillantissima ed è stato speciale come mi avevano scopato. Avevo goduto tantissimo e tornavo a casa con 500 euro. mica male gli dissi.