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La serata perfetta. Storia vera
by Thedreamer
I nostri incontri sono stati sporadici ma molto intensi. La mia passione è sempre stata quella di guardarla, scoprire i suoi lati oscuri, vederla mentre si lascia andare con qualcuno che non sono io, scrutare i suoi movimenti su un altro corpo, il modo di baciare un altro uomo, come si arrende alle sue mani. Quella sera eravamo a cena da Marco e Francesca, le persone con cui avevamo iniziato il nostro percorso di trasgressione, due amici intimi che, oltre che con noi, amavano giocare anche in altre occasioni. Proprio in una di queste avevano conosciuto un ragazzo romagnolo molto bello, aperto e simpatico. Conoscendo la nostra fantasia di sperimentare qualcosa che andasse oltre a ciòche avevamo fatto, lo avevano invitato a casa loro e organizzato una serata con noi, che non necessariamente sarebbe dovuta finire in un determinato modo. Già dall'aperitivo in terrazza però si respirava un'aria divertente, frizzante, forse complice il vino bianco, le nostre fantasie pregresse, non so, ma la spontaneità con cui tutti noi ci siamo aperti senza veli, ci ha messo quasi subito in condizione di ridere e sdrammatizzare delle nostre debolezze, dei nostri angoli nascosti e segreti in una vita che scorre in modo normale nella quotidianeità.
Conosco mia moglie benissimo, ogni sfumatura dei suoi sguardi, del suo modo di parlare o di sorridere mi mostra il duo stato d'animo. E ricordo perfettamente l'istante in cui rimase affascinata da lui, l'esplosione della sua risata nello scoprire una complicità comune con lui aprì le porte a una cena che sapevo l'avrebbe portata a vivere qualcosa che ancora non aveva mai provato. E neanche io.
La cena in piedi è proseguita con lo stesso copione, scandita da risate e confessioni, il modo con cui implicitamente ognuno di noi si trovato a proprio agio nell' offrire se stesso agli altri.
La musica di sottofondo di Mario Biondi faceva da colonna sonora alla situazione che si stava creando, tant'è che cominciammo non dico a ballare, ma a muoverci con i bicchieri in mano al centro del salone, tra il tavolo e il divano.
A quel punto fu spontaneo baciare le nostre lei, con Marco che ruppe gli indugi proponendo a Francesca di baciare il ragazzo, visti anche i loro trascorsi. Appena staccati ho colto immediatamente l'occasione, morivo dalla voglia di vederla e sapevo che lei moriva dalla voglia di farlo, anche se sempre con quel suo atteggiamento raffinato che non sconfina mai nella volgarità. L'ho girata verso di lui che, accarezzandole il viso, ha appoggiato le labbra su quelle di lei, le braccia di mia moglie hanno avvolto il suo collo cadendo in un bacio appassionato, carico di voglia, passione e trasgressione. È questo il momento che amo di più ormai, quello in cui lei si lascia andare, quello in cui tutto diventa possibile. Io ho cominciato a baciare Francesca e Marco si è unito a loro due. Nonostante stessi con Francesca, non riuscivo a togliere gli occhi da mia moglie Martina che passava da una bocca all'altra mentre le loro mani passavano dal seno al culo, spogliandola piano piano...prima il top, poi la gonnellina, poi il reggiseno. Uno alla volta cadeva ogni suo indumento che, ai miei occhi, rappresentava la caduta inevitabile di ogni suo tabù. In pochissimo tempo si ritrovarono nudi, stretti su di lei in un ballo erotico fatto di baci, sensualità e voglia. Mentre ero sul divano, anch'io nudo con Francesca, l'hanno fatta sedere su una sedia con loro in piedi davanti a lei che ha cominciato a succhiargli il cazzo prima uno alla volta, poi insieme, con le loro mani che le tenevano la testa ritmando il movimento della sua bocca e spostandola sul cazzo dell'altro in modo alternato.
Poi l'hanno fatta rialzare, presa entrambi per mano e l'hanno portata in camera da letto. Ecco, quella è stata la scena più eccitante che abbia mai visto. Martina si faceva prendere, portare e guidare da due uomini insieme, concedendosi completamente a loro.
Dal salone sentivo i gemiti di loro tre, le voci di loro due che le dicevano cosa fare, mentre scopavo con Francesca immaginavo mia moglie in mezzo a loro che si godeva ogni istante di quell'avventura. Passò un tempo indefinito, non saprei quantificarlo, ma a un certo punto io dovevo vedere quella stanza, dovevo vedere quel momento. Così ho confessato a Francesca (non che non lo sapesse, anche lei era amante del vouyerismo) che non resistevo più, così in un impeto di ulteriore complicità ci siamo alzati e affacciati alla porta, vedendo proprio Marco, suo marito, che da sopra si stava scopando Martina che intanto, con la testa girata di lato e appoggiata sulla pancia del ragazzo, gli succhiava il cazzo con lo stesso ritmo del movimento di Marco. Quella scena è stata l'estasi di troppe cose, troppi aspetti di entrambi, del nostro percorso, personale e di coppia. I nostri sguardi si sono incrociati mentre lei era in quella situazione e io scopavo Francesca in piedi sulla porta.
Dopo pochi istanti, semprenoc hi negli occhi, ho visto la sua mano destra toccarsi il clitoride, ama venire con il cazzo dentro mentre si masturba. Quel suo gesto mi ha fatto capire cosa voleva, voleva godere accanto a me, dovevamo stare vicini, dovevamo sentire i nostri respiri addosso raccontare la nostra splendida e inaspettata follia. Ho preso Francesca, ci siamo sdraiati con lei vicino a loro tre. Francesca ha cominciato a masturbarsi insieme a me mentre teneva la sua bocca sul mio cazzo. Puo sembrare incredibile, ma la magia delle serate indimenticabili è proprio questa. In pochi istanti Martina è esplosa in un orgasmo che non dimenticherò mai. MAI. Io di seguito sono venuto nella bocca di Francesca, il ragazzo in bocca a Martina e Marco sul suo seno.
Avrei voluto che quella serata non finisse mai.
Non so spiegare quanto ci siamo amati la sera a casa, abbracciati nel letto, esausti, divertiti, felici. Complici. Uniti. Per sempre.
