STORY TITLE: L'educazione sentimentale Cap. 6: L’esperienza erotica e sessuale con una Signora incinta 
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L'educazione sentimentale Cap. 6: L’esperienza erotica e sessuale con una Signora incinta


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L'educazione sentimentale Cap. 6: L’esperienza erotica e sessuale con una Signora incinta

by EnricoB
Viewed: 560 times Comments 1 Date: 27-05-2024 Language: Language


Nella mia educazione sentimentale, esperienza unica del mio erotico è stata quella vissuta con una collega sposata più giovane di me, nel periodo della sua gravidanza, col pancione che ogni giorno cresceva di più.
Il figlio che portava in grembo non era il mio.
Avendo deciso con il marito di avere un figlio, si era lasciata ingravidare intenzionalmente – mi aveva confidato da un ragazzo ancor più giovane di Lei bellissimo, che aveva incontrato in vacanza, al mare.
Questo all’insaputa del marito che sebbene fosse un cornuto consapevole felice delle iniziative della Moglie – credeva comunque e senza alcun dubbio il figlio fosse suo.
Lei lo fece senza dirlo neppure al giovane, che non rivedrà mai più dopo la vacanza.
Era bellissima col pancione, tanti chili presi (forse ad un certo punto più di dieci) e le mammelle grosse!
E bellissimo fu in quei mesi penetrarla scopandola in fica, Lei di spalle di fianco a me, entrandole dentro dolcemente pompandola piano, godendo a sentire il suo magnifico culo mentre la scopavo ed accarezzavo, tirandola a me piano, le poppe grosse ed il pancione strepitoso!
Sborrandola sempre dentro, in fica.
Chi non ha fatto questa esperienza non può capirlo e pertanto invito tutti a provare questa emozione.
Non l’ho mai inculata in quel periodo, nonostante praticasse con piacere anche il sesso anale, non solo per igiene, ma perché scoparla in fica era un piacere unico e stupendo.
Il calore all’interno del collo dell’utero credo aumenti o comunque questa è l’impressione che si riceve penetrando la vagina.
Non sono mancate le lunghissime leccate di fica, stupendi cunnilinguo con il pancione che la fica dominava!
E meraviglioso è il sapore ed il profumo di Lei pregna mentre lecchi e succhi la sua clitoride, godendo entrambi.
Devo confessare che adoro baciare, leccare, succhiare e bere la fica in ogni momento, compresi i giorni del mestruo, escludendo solo i momenti nei quali le perdite ematiche sono copiose.
La fica deve essere amata, adorata e goduta in ogni momento ed invito tutti a goderla appieno anche nel periodo del ciclo e soprattutto, ribadisco, appena ve ne capiterà l’occasione, con Lei incinta, pregna!
Ebbe una gravidanza molto regolare, che le consentì di condurre una vita normale fino alla sera prima del parto, continuando a godere appieno del sesso insieme a me e non solo.
Quando il marito era fuori per lavoro siamo andati spesso a cena insieme, Lei vestita molto scollata mostrando le mammelle grosse e la gonna che davvero diventava sempre più corta, nel periodo di giugno luglio di quell’anno, che furono mesi piuttosto caldi.
Di quel momento della mia educazione sentimentale ricordo con una particolare emozione ed un gran piacere erotico la sua esposizione al mare con il pancione già ben evidente, indossando il bikini, lo slip minuscolo che le copriva appena la fica con la peluria, pur corta, che un poco fuoriusciva e con le poppe debordanti il reggiseno.
Siamo andati al mare insieme diverse volte in una spiaggia nudista che frequentavamo anche prima che rimanesse incinta, quando il Marito la lasciava sola per lavoro.
Quasi sempre toglieva il reggiseno per sentirsi più libera e spesso, la spiaggia consentendolo, restava completamente nuda.
Vederla con le poppe grosse libere, le areole ancor più larghe, i capezzoli duri e, la peluria corta con la fica muda sotto al pancione esibita, distesi in spiaggia o passeggiando lungo il bagnasciuga, mi ha provocato momenti di eccitazione unici, che resteranno per sempre indelebili nella mia memoria, significativi per la mia educazione sentimentale.
L’eccitazione di aver vicino e poter esibire una donna incinta è particolare e credo anche per Lei esibirsi così, lo fosse.
Una sera, tornando dal mare, nonostante avessimo già scopato in una spiaggetta semideserta con un paio di guardoni vicino che si masturbavano, eravamo così eccitati che ci siamo dovuti fermare in una locanda ed andare in camera, adducendo al gestore quale motivazione dell’urgenza la sua stanchezza, ma in realtà perché non riuscivano a trattenerci dalla voglia di far sesso su un lettone.
Quella serata fu stupenda ed unica, anche perché poi siamo rimasti a cena ed a dormire là, dicendo Lei al marito che aveva ritrovato un’amica del luogo!
Partorì proprio nel giorno previsto un bellissimo maschio di quasi cinque chilogrammi!
Il giorno prima avevamo pranzato insieme.
Ridemmo del fatto che il suo cucciolo confermò di avere un pisello davvero sviluppato, come si vedeva già nelle ecografie su Compact disc che il ginecologo le aveva dato e Lei aveva mostrato a tutti noi, colleghi e colleghe, orgogliosa.
Il marito non era proprio un superdotato, ma Lei aveva scelto bene con chi fare il figlio ed a noi amici lo confidava senza pudore.
Ricordo che le invia un mazzo di rose in clinica, credo addirittura due dozzine di rose rosse! Le riempivano la stanza!
Il marito mi chiamò per ringraziarmi per quanto le ero stato vicino e per le rose!
Credo – per averlo anch’io provato con questa mia amica che il parto provochi sempre inizialmente, nel maschio, la paura che Lei oramai non sia più in grado di farlo godere a causa della violenza subita durante il parto.
La fica “spaccata”, slabbrata, non è più stretta, “vergine”, come prima!
Ma poi, quando tornai a penetrarla, avvertii subito un piacere ancora più forte ed intenso.
Così come poi aumenta il piacere che trasmette la fica violata dal parto baciandola, succhiandola, leccandola, bevendone il gusto e godendone il profumo che diventano più intensi, eccitanti,coinvolgenti.
La mia amica ha aggiunto alla mia educazione sentimentale anche queste sensazioni ed emozioni.

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