Veronica, gangbang BDSM in officina.
by AnalistaPsicViewed: 758 times Comments 2 Date: 13-04-2024 Language:
Veronica, gangbang BDSM in officina.
Il marito di Cloe mi aveva chiesto un incontro per conoscermi.
L’ho invitato direttamente in uno dei luoghi che utilizzo come scenario di divertimento trasgressivo: nella fattispecie un magazzino di macchinari per l’edilizia con annessa officina.
Giovanni, con mia sorpresa, si era presentato con una bella bionda sui 40 anni, dicendomi che non si trattava di Cloe, ma di una sua amante.
Dall’abbigliamento succinto e sexy della donna, Veronica, capii che non si sarebbe trattato di un semplice sopralluogo, perciò con una scusa presi tempo, feci accomodare Veronica sopra uno sgabello, e mi diressi nell’ufficio di Stefano, il mio riferimento per quel tipo di situazioni e titolare dell’impresa. Stava impartendo direttive a due operai mentre Giorgia, l’impiegata, emetteva fatture elettroniche. Mai guardava in modo strano. Riflettei: Stefano mi aveva detto che Giorgia era all’oscuro di ciò che io organizzavo nel magazzino di tanto in tanto. Evidentemente non era così, perché Giorgia prese a guardarmi accarezzandosi le labbra con un dito. Labbra impregnate di un rossetto dark. Stefano la vedeva, mentre i 2 operai non potevano vederla.
Inviai un messaggio a Stefano: “Vecchio porco, finisci di dare ordini ai tuoi operai, mentre io porto quella zoccola di Giorgia in magazzino dove ci attende una troia bionda col suo amante. Attendi 15 minuti, poi raggiungimi e porta i 2 operai che dovranno manovrare i carrelli elevatori.”
Mi avvicinai alla bruna Giorgia, che finse sorpresa, ma era come sempre agghindata in modo da attirare attenzione e rizzare cazzi. Probabilmente anche questo rappresenta uno dei motivi del successo dell’attività di Stefano.
“Meriteresti un calendario con foto tue da appendere nelle officine e nei cantieri del territorio.”, le dissi diretto in un orecchio, terminando la frase con una poderosa leccata del lobo.
“Vuoi iniziare a farmi delle foto?” Fu la pronta risposta.
Non le risposi, di nascosto dagli operai le misi un guinzaglio al collo e la feci alzare, strattonandola verso la porta del magazzino. Stefano malcelava la propria eccitazione…
Con una mano gli feci il segno del 5 per 3 volte: 15 minuti!
Giorgia si era già messa carponi a mo’ di cagna, con mio stupore ed eccitazione.
La trascinai e vidi che Veronica era bendata, legata mani dietro la schiena e le esili caviglie legate alle gambe dello sgabello sul quale l’avevo posta. Era nuda, completamente, salvo le scarpe di vernice blu coi tacchi altissimi; il corpo dalla pelle bianchissima era tutto un fremito.
Giorgia mi disse: padrone, posso leccare la fighetta di quella schiava disobbediente? Le mollai un sonoro schiaffo: “ Se e quando te lo ordinerò!”. “Okay,” mi disse. Altro schiaffo sulla medesima guancia: “Okay non è parola concessa. Devi dirmi Sì padrone, perdona padrone”
Giorgia obbedì.
“Dovrai meritarti questo privilegio” dissi.
MI spogliai e mi misi a cavalcioni di Giorgia, scivolai all’indietro, le sollevai la gonna corta a balze scoprendole l’ano dopo averle strappato il perizoma che gettai all’amante di Veronica, Pietro. Lui lo leccò, gli feci cenno di inserirlo nella bocca di Giorgia e di assicurarlo con un tratto di nastro adesivo. Giorgia mugolava.. si interruppe gettando un grande urlo quando la sodomizzai a secco.
(Segue)