STORY TITLE: Il Giro Del Mondo: lui, lei, io. 
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Il Giro Del Mondo: lui, lei, io.


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Il Giro Del Mondo: lui, lei, io.

by Adamsberg
Viewed: 299 times Comments 1 Date: 12-04-2024 Language: Language

vieni?
..sí.
non sono proprio 24 ore, ma mi piace pensare che siano 24 ore, il tempo che ci impiega la terra a ruotare una volta su se stessa, a farsi scorrere addosso tutto il firmamento e a ritornare a vederlo esattamente come prima o quasi.
Un viaggio in auto intrapreso il venerdì sera per quasi due ore di autostrada, fino ad arrivare in un luogo la cui bellezza mi si sarebbe rivelata solo l'indomani, col sole.

lui, lei, io.

ci siamo già visti, abbiamo già giocato, lei è già stata presa in ostaggio tra le nostre voglie e compressa tra le spinte di due uomini, e forse per questo l'arrivo in un luogo nuovo rappresenta comunque per me un ritorno. Se il gioco è affidarsi, allora io ho cominciato ad affidarmi a quella casa prima che a loro, alle stanze che si offrono mute, ai dettagli, al legno, alla sauna e alla taverna. La cena è leggera ma squisita, si parla di tutto, si parla di questo luogo, delle storie incrociate, dei desideri più intimi.


Poi, mentre lui si dedica al focolare, io e lei giochiamo con la macchina fotografica, cerchiamo situazioni, cerchiamo luce, cerchiamo sfocature e linee della pelle e delle mani. prima sulle scale, poi sul letto, e sul letto comincia la danza, quella che vede me che mi tuffo di faccia sulla moglie offerta, e assaggio ogni sapore di quel piatto, mentre siamo ancora all'inizio della degustazione. Poi altre foto, poi altri preliminari, e finiamo spogliati su quel letto a mangiarci a vicenda. La danza pian piano prende il ritmo ed è mentre io la prendo da dietro che lui ci raggiunge e offre il cazzo alle labbra di lei:sono quei momenti in cui la parola troia risplende come un complimento.Lei ci prende a turno, i nostri cazzi la possiedono in ogni modo, la sento rantolare esausta sotto i miei colpi, mentre lui mi esorta a sfondarle il culo per interi minuti di intensità e leggerezza. quando ci fermiamo è solo per darci una tregua, per mangiare qualcosa, bere acqua, e poi riprendere con la medesima intensità.

La qualità delle persone diventa qualità del gioco, l'attenzione, le parole che diventano dure, che scalfiscono le regole, le mani che si fanno forti, il gioco che parte a due per poi divenire a tre, per poi provare le combinazioni che hanno un'unica cosa in comune: Lei.

Il mattino successivo mi sveglio in una camera di legno, apro gli occhi e le tende e mi trovo davanti a un panorama unico: le colline che si susseguono in ogni direzione, il cielo è azzurro, l'inverno ha allentato la presa, dopo due giorni di piogge intense. Mentre osservo incantato sento bussare.. mi giro, è lei, con un babydoll di seta color vinaccia, senza slip, con un vassoio, un caffé fumante e uno sguardo eloquente. Lei mi guarda e ammicca, è bella, è donna, è femmina ed è anche bimba cattiva: mi bacia la bocca, mi lascia bere il caffè e si accuccia nel letto con me. Forse ancora non sa bene cosa potrà accadere, ma certo si aspetta che nella prossima ora verrà violata ancora e ancora, fino ad offrire culo e fica ai suoi due stalloni, in una doppia che lascerà lei e noi senza fiato.

e mentre il il mondo continua la sua rivoluzione sotto il firmamento, noi consumiamo la nostra, fatta di gioco complice e di intesa.

ci sono giorni che scorrono senza lasciare traccia, e ci sono giorni come questo, che sembrano la fine del primo capitolo di un romanzo che voglio leggere fino in fondo. 


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