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by 80voglia
Viewed: 1161 times Comments 9 Date: 16-08-2022 Language: Language

Book fotografico

La mia compagna non vede come è lei in realtà. Mi spiego meglio, io la trovo bellissima ma anche, e soprattutto, con sex appeal molto forte.
Lei non è d'accordo e per quanto io cerchi di farglielo capire, non ci riesco, quindi ho pensato di farle delle foto allo scopo di farle vedere come io la vedo e come anche gli altri uomini la vedono.
Purtroppo le foto che ho fatto non mi esprimevano assolutamente quello che cercavo di mostrarle.
A quel punto mi è sembrato logico cercare qui sul sito un fotografo che potesse farle un book fotografico. È stato un totale fiasco, escludendo i perdi tempo, i millantatori, chi era troppo lontano o non aveva mai tempo non è rimasto nessuno.
Dopo qualche tempo però sono stato contattato da un utente che ha avuto un approccio completamente diverso nei miei confronti, ovvero era lui a cercare di capire se fossi io sono un perdi tempo. Ho capito perfettamente che lui si era ritrovato nella stessa situazione ma dall'altra parte. Evidentemente tanti lo hanno contattato per farsi fare delle foto, ma poi non sono andati fino in fondo. Lui è un fotografo professionista, ha uno studio, e appassionato di fotografia ritrattistica in generale ed erotica in particolare. Tutto bene? No, perché il suo studio e non solo nella nostra stessa città ma addirittura nella stessa via, ci sono stato anch'io un paio di volte per una stampa o perde le fototessera e sicuramente anche la sweet un paio di volte.
Gli esprimo subito i miei tumori legati alla vicinanza ma lui è bravo a tranquillizzarmi dicendo che in tutta la sua lunga carriera ha fotografato migliaia di donne della nostra città e non è mai successo nulla di negativo.
Mi pone però una condizione imprescindibile, dobbiamo avere totale fiducia in lui seguire in tutte le sue indicazioni perché altrimenti gli sarà impossibile attraverso le sue foto far risaltare la personalità della donna.
Quando ne parlo con la sweet mi ascolta con un misto di intrigo e perplessità ma quando arriviamo al punto della vicinanza e della conoscenza del fotografo mi chiude subito la porta in faccia. Come spesso le accade però col passare dei giorni inizia ad abituarsi all'idea ed il no iniziale parlandone e riparlandone si trasforma in un timido ni E poi addirittura in un timoroso: proviamo!
A questo punto rimane solo da fare un appuntamento con il fotografo nel suo studio e di scegliere vestiti e lingerie da portare.
Anche in questo caso il fotografo ci rassicura dicendoci che ha degli attrezzi e costumi di scena che può utilizzare con noi. Come sempre rimango stupito vedere come la mia splendida compagna nel momento in cui ha deciso di fare qualcosa, fresca da affrontarlo in maniera almeno apparentemente tranquilla e decisa. Un'ora prima dell'appuntamento si prepara doccia capelli trucco eccetera e prende una borsa che so che contiene dei vestiti ma non so quali.
Fotografo ci accoglie nel suo studio in modo gentile e professionale dicendoci che si ricorda di averci già visto nel suo studio. Lui è un uomo piacente di almeno 60 anni che evidentemente sa come trattare questi momenti grazie alla sua lunga esperienza. Appena entrati chiude a chiave lo studio quindi nessuno ci disturberà, ci offre nel prosecco e ci fa accomodare per darci la possibilità di togliere quel misto di timore di imbarazzo nei primi momenti.
Dire la verità mi sembra di essere l'unico teso un fotografo ovviamente è tranquillo anche la mia compagna sembra assolutamente rilassata e decisa.
L'ammiro sempre più.
Dopo un paio di brindisi inizia a grandi linee a spiegarci lo spazio e le funzioni delle attrezzature nello studio, mette la mia compagna sono sgabello in un punto prestabilito sistema le luci ed inizia a fare delle semplici foto di prova.
Dopodiché Le indica uno spogliatoio per poter indossare il primo vestiti con cui desidera essere fotografata.
Quando lei esce dallo spogliatoio lo servo lo trovo più bella del solito Ma soprattutto sono stupito della reazione del fotografo sembra davvero contento quasi citato di avere una modella così bella e sexy. Tutta la fase successiva è di nuovo una sorta di test di luci e posizionamenti delle fotocamere ma soprattutto mi è messa in posa della mia compagna. Non possono nuotare che mentre all'inizio il fotografo le dice come mettersi poi passa a sistemarla toccandola spostandola con le mani toccando il vestito le gambe mi sembra anche delicatamente che nei sfiori il seno ed il culo!
Lei non fa una piega di questo atteggiamento spinge il fotografo a dire brava brava così ti devi affidare assolutamente a me e vedrai che faremo un bellissimo lavoro. Finalmente scatta qualche bella foto che riesco a intravedere dallo schermo posto in un angolo dello studio, devo ammettere che sono totalmente eccitato dalla situazione e di vedere il fotografo professionale sì ma pur sempre un uomo sessantenne che tocca la mia donna sempre più eccitatao anche lui.
Le foto iniziano ad essere davvero interessanti e belle. Dopo l'ennesima volta che il fotografo per sistemare meglio il vestito praticamente la tocca dappertutto, e dice di cambiarsi per fare foto più erotiche ovvero deve mettersi in lingerie. Non dimenticherò mai il sorriso di lei come lui ha risposto va bene torno subito.
Come altrettanto Non dimenticherò mai in un momento in cui è uscita dallo spogliatoio indossando solo un baby doll per una coulotte rossi, calze autoreggenti nere e le scarpe rosse con tacco 12.
Il fotografo ha sgranato gli occhi ed è letteralmente corso verso di lei per sistemarle meglio in babydoll fanno sedere sullo sgabello poi metterla in pratica a 90 sono sgabello su un altro poltrone dello studio. In quel momento sembrava più interessato a toccarla dappertutto che a fare foto. Devo ammettere che fin qui andava tutto bene anzi oltre le mie più eccitate fantasie. Che il fotografo era agitatissimo così come me e anche la mia compagna era molto su di giri. Dopo aver scattato qualche foto in questa nuova situazione il fotografo è andato da lei che ne ha parlato sottovoce in modo che non potessi sentire. Lei ha annuito e poi lui è venuto da me dicendomi in modo deciso che da quel momento avrebbero lavorato, era proprio questo il verbo: lavorare, da soli! Non ho avuto né la forza e forse la voglia di oppormi, sono uscito dallo studio e mi sono seduto nell'anticamera.
Ho atteso e atteso, ogni tanto sentivo qualche voce, qualche rumore dallo studio ma non potevo vedere nulla. Dopo almeno mezz'ora il fotografo aprela porta dello studio e mi chiede di andare a prendere al negozio vicino un'altra bottiglia di prosecco perché nello studio fa caldo per colpa delle luci e bisogna rinfrescarsi.
Il suo tono non ammetteva replica, Ma la cosa sconvolgente è che lui era a petto nudo e a piedi nudi! ovviamente ho guardato dentro la mia compagna per vedere se era tutto a posto e ho visto che aveva quell'espressione un po' sognante che ha quando è totalmente eccitata, mi ha fatto un bel sorriso e mi ha mandato un bacio. Quando dopo un quarto d'ora sono tornato dal negozio con la bottiglia in mano, ho trovato la porta nello studio che ovviamente era chiusa, ho suonato e ho aspettato quasi dieci minuti prima che il fotografo mi aprisse. Quando sono entrato ho visto che avevano ormai finito di scattare foto, lui aveva solo un paio di boxer addosso mentre lei era in lingerie ma non la stessa di prima. A terra c'erano i vestiti  del fotografo, apparecchi, oggetti e lingerie che evidentemente non era nostra. Abbiamo brindato nuovamente e bevuto tutta la bottiglia, loro dimostravano ormai un grande feeling tra di loro e mi sentivo un po' escluso, però comunque la situazione era piacevole e allegra tanto che loro erano seduti sempre vicini e ogni tanto si toccavano senza nessun imbarazzo. Finita la bottiglia era chiaro che era finita anche la serata, anzi

il lavoro

come diceva in continuazione il fotografo, la mia donna si è rivestita Uscendo dallo studio, il fotografo, rivolgendosi a lei ha detto che gli serviva una settimana per rivedere e sistemare le fotografie e quindi l'avrebbe chiamata per vedere insieme i provini, mettendo in chiaro che sarebbero stati solo loro due a fare questo lavoro, mentre poi, rivolgendosi a me, mi ha chiesto la prima parte del compenso per il lavoro svolto.
Appena fuori dal negozio, rimasti soli io e lei le ho ovviamente chiesto cosa fosse successo quando io non ero con loro.
Lei mi ha sorriso, mi ha baciato, con una mano mi ha stretto il pacco e mi ha semplicemente detto: non è ancora il momento di raccontartelo…

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