STORY TITLE: Parte 27 - Tutto iniziò così (racconto vero) 
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Parte 27 - Tutto iniziò così (racconto vero)


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Parte 27 - Tutto iniziò così (racconto vero)

by Andreacp32
Viewed: 441 times Comments 8 Date: 02-11-2021 Language: Language

Lasciai con estrema tranquillità Silvia e Filippo a godersela ma ero davvero sorpreso da quella sua incredibile voglia. Io, che comunque ho sempre avuto la fortuna di riprendermi velocemente da una scopata, non ero ancora duro mentre lui si stava scopando Silvia dopo averle sborrato in culo 5 minuti prima. Anna mi portò in una delle due stanze e mi fece distendere, poi aprì un anta dell’armadio e mi mostrò il contenuto. C’erano tre vibratori di diversa grandezza anche se nessuno con movimento elettrico, una serie di vestitini in lattex e mi sembrò di vedere anche una sorta di frustino oltre che a cose per legarsi. Mi chiese se volevo provare qualcosa e allora le feci prendere il vibratore più grande al quale mise immediatamente un preservativo. Era uno di quei vibratori con cazzo enorme, molto largo e molto lungo. Glielo feci appoggiare sul comodino e la invitai a baciarci. Dopo poco la ammirai nuda e tutta liscia ed era davvero più bella di come era alle terme. Le feci togliere anche le calze per vederla tutta nuda e le dissi che casa loro mi faceva uno strano effetto
Lei: in che senso
Io: sei ancora più eccitante e addirittura tuo marito ha il cazzo più grosso
Lei: io sto andando in palestra ogni giorno e mi fa piacere se lo noti. Per Filippo c’è il trucchetto
Io: ho notato la depilazione ma il cazzo mi sembrava anche più largo
Lei: non è per la depilazione
Io: cioè?
Lei: per le serate impegnative prende un rinforzino
Io: viagra??
Lei: una cosa simile, cialis
Scoprì in breve che probabilmente era venuto più di una volta ma che con quel farmaco il cazzo rimaneva duro per quasi tre ore e che però dopo ci voleva un bel po’ di tempo per farlo tornare su, quindi Filippo approfittava di quelle tre ore per dare il massimo e poi solitamente o rimaneva a guardare o andava a dormire. Ecco spiegato quel grumo gommoso che mi ero ritrovato in bocca mentre leccavo Silvia poco prima. La cosa mi caricò a mille anche perché mi sarebbe piaciuto godermi le due donne insieme e tutte per me, sapendo che lui non poteva intervenire. Non per competizione ma nel senso che mi sarebbe piaciuto giocare con loro senza eccessivi interventi esterni. Certo non dovevo spomparmi per le prossime due ore e dovevo essere pronto per quando Filippo si fosse ritirato. Nonostante il mio cazzo fosse pronto decisi di aiutarmi con il vibratore enorme (per fare comprendere la grandezza: con due mani lo tenevo a stento). Leccai Anna in ogni buco e ogni tanto salivo su di lei e le infilavo il cazzo ma poi mi ritraevo. Era vogliosa e voleva sentirsi riempire di cazzo. così appoggiai quel vibratore enorme per terrà sulla sua base e feci scendere Anna dal letto mentre la limonavo e la toccavo e poi la feci accucciare, o meglio, sedere su quel vibratore e piano piano glielo feci entrare aiutandola a divaricarle per bene la figa. La facevo muovere su e giù e vedevo il dolore di quel coso enorme tra le gambe ma sapevo che piano piano avrebbe lasciato posto al piacere. Intanto giocavo con le sue tette e le infilavo il cazzo in bocca. Mi sedevo sul letto e le facevo immaginare di saltellare su un bel cazzo africano visto che il vibratore era di colore nero. Le tiravo fuori fantasie di lei in spiaggia in mezzo a neri dal cazzo enorme. Lì capii perché le fantasie con Silvia mi piacessero così tanto. Anna ci stava alla fantasia ma rispondeva a monosillabi ed ero io a creare le situazioni e ad inventare. Con Silvia invece non si sapeva mai dove si potesse arrivare con le fantasie. La situazione iniziava a piacerle e il dolore era sempre meno evidente. Decisi così di giocare e pertanto le dissi che volevo che continuasse a saltellare su quel cazzo nero e piano piano aumentasse il ritmo. Io sarei andato a prendere di sotto da bere. Questa idea aveva alcune motivazioni: 1 volevo vedere cosa stessero facendo Silvia e Filippo, 2 mi volevo fumare una sigaretta, 3 mi eccitava lasciare Anna in balia del cazzo finto a fare quello che le avevo ordinato. Anna mi sorrise ed accettò ma poi mi disse
Lei: ok ma poi mi vieni dentro
Io: non vedo l’ora
Lei: ho voglia che mi sborri
Io: ti sborro e poi ti lecco
Scesi e non vidi Silvia e Filippo dove li avevo lasciati quindi andai per prendere il vino e camminavo lento ma li vidi sul tappeto con lei praticamente con la faccia sul tappeto e completamente sdraiata e lui che le saltellava sopra. Mi avvicinai per dare un bacio alla mia troia che stava visibilmente godendo e sentii il gusto che aveva in bocca. Le sorrisi e lei mi disse “bacio alla sborra”. Feci i miei complimenti a Filippo per la tenuta facendo capire che sapevo e instillando a Silvia qualche dubbio ma lui non le lasciò altro tempo e le rimise la testa sul tappeto. Uscii a fumarmi una sigaretta sul giardino e nonostante il freddo gelido e il fatto di essere solo in vestaglia il mio cazzo era più duro che mai. Rientrai e, una volta preso il vino, li salutai dicendo che andavo da Anna che si stava scaldando per bene. Tornai ed aprii la porta ed Anna stava esattamente facendo quello che le avevo chiesto, saltellava su quel cazzo gigante e mi attendeva. Provai a farla mettere in piedi con quel vibratore dentro ma non ci riuscimmo e lo lasciammo per terra. Le salii sopra ed iniziai a scoparla sentendo la sua figa bella larga ma comunque accogliente e bagnata. Me la stavo godendo e potevo durare ancora un po’ di tempo quando venimmo interrotti da Filippo e da Silvia che si affacciarono e ci chiesero se potevano unirsi. Non ci fu risposta perché erano già sul letto e vidi il cazzo di Filippo ancora bello duro che in un attimo era in bocca di Anna. Io mi ero tolto da lei per baciare Silvia e mi ritrovai a leccare la sua figa dove percepii perfettamente il gusto di sborra. Non mi interessava, non c’era competizione o altro, c’era solo gusto e divertimento unito alla trasgressione. Ed infatti convinsi Filippo a staccarsi da sua moglie e di fare giocare un po’ le due donne leccandosi vicendevolmente. Silvia allora intervenne
Silvia: sono piena di sborra. Mi pulisci tu Anna?
Anna: aspetta allora anche io voglio essere piena
Anna era una vera maestra in tutto, sapeva che suo marito non sarebbe venuto in poco tempo e quindi ne approfittò.
Anna: uno dei due mi deve venire dentro subito
Filippo: amore non subito
Anna: Samu vieni qui
Mi misi su di lei e iniziai a sbatterla forte mentre lei mi diceva
Anna: vienimi dentro, tutto quello che hai, lo voglio dentro
Filippo sembrava in trance, la situazione lo stuzzicava e si segava il cazzo ma si notava che insomma stavo violando sua moglie. Ci pensò Silvia a rendere tutto ancora più trasgressivo. Si avvicinò a Filippo ed iniziò a succhiarglielo. In pratica c’erano la mia testa e quella di Anna vicino a alla testa di Silvia che succhiava il cazzo di Filippo. Lui andava al mio ritmo che aumentava per sborrare dentro Anna. Chiusi gli occhi per velocizzare la mia venuta ma mi sentii sbattere sulla guancia. Silvia mi stava sbattacchiando il cazzo duro di Filippo sulla faccia. Aprii gli occhi e sentii la mia troia dire “apri”. Mi rifiutai e continuai a scopare Anna ancora più forte con il cazzo di Filippo a due centimetri che veniva segato da Silvia. La situazione mi piaceva e non mi piaceva. Mi piaceva perché avevo Anna che mi chiedeva di sborrarle dentro e Silvia che giocava con la mia nuca ed i miei capelli e attendeva che sborrassi dentro un’altra donna. Non mi piaceva perché, seppur tranquillo che non venisse, avevo sempre un cazzo che veniva segato a poca distanza dalla mia faccia. Ad un certo punto iniziai a sentire entrambe le due donne che mi incitavano a sborrare e il mio cazzo mi fece sentire il brivido della sborra che saliva. Mi inarcai su Anna e sborrai con loro che mi dicevano
Loro: dai sborra, vieni
E mi lascia andare a versi gutturali da animale e fu in quel momento che la presa di Silvia si fece più forte e mi ritrovai il cazzo di Filippo in bocca e lasciai che mi si muovesse dentro per qualche secondo per poi sputarlo fuori e cadere su Anna. Le due donne e Filippo ridevano mentre io mi toglievo da Anna e li insultavo senza cattiveria
Io: siete delle merde
A quel punto le due donne si presero in un 69 con Silvia sopra ad Anna a gustarsi le sborre dei rispettivi uomini. Io che guardavo la scena appagato e Filippo che si segava a fianco a me. Solo mentre le due donne erano al picco del piacere mi interrogai su quello che avevo fatto e se, inconsciamente, avevo capito che il cazzo di Filippo sarebbe finito nella mia bocca. Poi sentendo Anna venire sotto la lingua di Silvia capii che in quella casa tutto era ammesso e che non era una questione di gay, lesbica o altro ma era solo una questione di essere dei maiali e noi quattro lo eravamo. Proprio per questo e perché non volevo barriere, mentre le due donne si stavano staccando dopo i vicendevoli orgasmi, presi in mano il cazzo di Filippo e lo segai velocissimo. Guardavo le facce delle due donne e notai una certa soddisfazione nello sguardo di Silvia e una totale tranquillità nello sguardo di Anna. Non riuscii a farlo venire perché lui sorridendo mi tolse la mano e si indirizzo verso le due donne invitando le loro bocche al suo cazzo. si mise in mezzo, sdraiato, e le due donne che giocavano col suo cazzo, passandoselo di mano in mano e di bocca in bocca. Vedevo la scena e seppure eccitante sapevo che il mio cazzo non poteva di certo tornare subito duro. mi limitai a leccare un po’ il culo di una e dell’altra e poi mi alzai per andare a fumare. Mentre ero fuori al freddo mi sentivo appagato, era la notta più goduriosa e mi promisi che non mi sarei posto limiti. Quei due erano perfetti per noi. Poi pensai anche che mi sarebbe piaciuto provare il cialis e che ne avrei parlato con Filippo. Tornai in camera e la scena era quella di Silvia che saltava sul cazzo di Filippo con la sua schiena eccitante in primo piano e Anna che baciava un po’ entrambi. Anna mi chiamò lì e mi baciò mentre Silvia mi accarezzava le spalle. Guardavo dal basso verso l’alto Silvia che saltellava e mi piaceva. Mi piaceva non avere limiti. Poi finalmente Filippo disse che stava per venire e Silvia scese da lui e si avvicinò al cazzo, lo succhiava e mi guardava. Presi il suo cazzo con la mano e segandolo lo tirai fuori dalla sua bocca per baciare la mia troia e per poi rimetterglielo e farglielo sborrare e ripulire. Ero con il cazzo di Filippo in mano che dava scossoni per la venuta ma che continuava a non ammosciarsi. Lo lascia ancora duro e ripulito. Baciai Silvia, poi Anna e guardai Silvia baciare Filippo. Ci lasciamo andare tutti sul letto. Silvia poi Filippo poi io e poi Anna. Anna si prese la briga di spegnere la luce mentre Filippo prendeva le lenzuola e finimmo per addormentarci. Non mi interessava che non fossi riuscito a godermi le due donne da solo. Mi era piaciuta la serata ed ero appagato: lo eravamo tutti e dormimmo tranquilli e sereni. La mattina dopo venni svegliato da un barlume di luce e potei notare che tutti stavano ancora dormendo. Silvia era girata dal lato opposto al mio, Filippo era a pancia in su e verificai che il suo cazzo fosse moscio ed Anna mi dava le spalle, anche lei dormiente su un lato. Feci la cosa più naturale del mondo: abbracciai Anna a cucchiaio e le feci sentire il mio cazzo. non so se sia stato io a svegliarla o se fosse già sveglia ma si girò lentamente e mi bacio con dolcezza e senza lingua. Ci guardammo e la mia mano guidò la sua sul mio cazzo. Sgattaiolammo fuori per non svegliare gli altri due e chiudemmo la porta. Appena usciti la spinsi sul mio cazzo e assaporai la sua bocca che me lo leccava, la tirai su e la presi da dietro ma mi fermò e mi propose una doccia. Andammo nella loro camera e la doccia era fantastica, molto ampia e spaziosa con una serie di giochini per la cromoterapia e cose simili. Lei mise una lucina rossa soft e mi diede la schiena. La afferrai ed iniziai a scoparla con la classica foga della mattina e con il cazzo che, un po’ per la sera prima e un po’ per il durello mattutino, era abbastanza insensibile a venire. Le piaceva e sentivo che le piacevano le mie dita sul suo clitoride. Stava venendo ma la mia testa era fissa ad una cosa: volevo il suo culo. Sentivo crescere la sua voglia di orgasmo e mi bloccai quasi sul più bello tirando fuori il cazzo e fermando le mie dita. Anna si girò e mi disse “aspetta. Ancora un po’ ti prego”. Mentre puntavo il mio cazzo sul suo culo le dissi che non stavo venendo ma che volevo quello. Non disse nulla, mi prese solo la mano per continuare sul suo clitoride. L’acqua e il bagnoschiuma fecero da lubrificante e la impalai sul mio cazzo, inculandola e masturbandola fino all’orgasmo. Poi la girai, chiusi l’acqua e le sborrai in faccia e in bocca. La tirai su e la baciai con passione. Ci asciugammo e lei mi lasciò con il fon mentre andava a preparare la colazione. Rientrai in camera e notai che Silvia era sveglia e quindi le diedi un bacio e la sua espressione fu di stupore credo per il gusto. Le feci un sorriso e le sussurrai che ero sveglio da un po’ e che non solo io ero sveglio. Si alzò anche lei e mi diede del porco per poi baciarmi ancora. Presi la mia vestaglia e accompagnai Silvia a prendere la sua che era rimasta di sotto e ci dirigemmo in cucina dove trovammo Anna che aveva messo su il caffè e che stava scaldando delle brioches. Fu bello vedere Anna dirigersi verso Silvia e darle il buon giorno con un bacio passionale e con la lingua. Credo che se mi fossi iniziato a toccare avrei potuto farmelo andare duro. Anna ci spiegò che dopo queste serate, Filippo dormiva sempre un pochino di più ma che tanto lui beveva solo un caffè per colazione e che quindi potevano non aspettarlo. Anna ci chiese se ci sentissimo a nostro agio e se la situazione era come ce la aspettavamo. Rispose Silvia, specificando che era tutto bellissimo ed oltre le aspettative. Anna, poi, ci tenne a precisare che lei amava suo marito e che questo era solo sesso e puro divertimento. Anche noi precisammo che era solo trasgressione e che non cercavamo altro. Durante la colazione, percepivo il tentativo di Silvia di farmi eccitare di nuovo. Aveva voglia e forse voleva anche riprendersi ciò che era suo. Mi piaceva quel suo tentativo di eccitarmi senza farsi capire da Anna. Io però non volevo subito ricominciare e insomma la sborrata mattutina l’avevo già fatta e quindi cercavo di stemperare ogni sua voglia. Anna poi prese un caffè e guardando Silvia le chiese se volesse portarlo a Filippo. Silvia mi guardò con aria di gioco e non di sfida e andò verso le scale. Io rimasi con Anna che mi seguii a fumare sul giardino e mi baciava come fossimo una giovane coppietta. Poi mi guardò e mi disse:
Lei: secondo te stanno scopando?
Io: caffè e cialis?
Lei: no no. Dopo una serata non può mica riprenderlo subito. Scoppierebbe il cuore
Io: allora non saprei
Lei: la mattina di solito è pronto
Non mi scalfì minimamente e non ebbi la voglia di andare a vedere. Mi gustai la sigaretta e i baci di Anna per poi rientrare ed aiutarla a mettere a posto, schiaffeggiando ogni tanto il suo culo che effettivamente era più tonico di un mesetto prima. Fu Anna a propormi di andare su e vedere cosa stessero facendo quei due. Entrammo e c’era Silvia impegnata a succhiare Filippo che aveva le mani dietro la testa. Ci sorrise e mi disse che Silvia succhiava davvero bene. Anna sorridendo, senza cattiveria, si appropinquò al letto e si mise vicino a Silvia dicendo
Anna: ah ti piace di più come succhia lei?
Si fece passare il cazzo di Filippo e ci si buttò sopra come una pazza. Filippo rideva e anche Silvia mi sorrideva. Io ero in piedi e mi trastullavo il cazzo ormai duro. mi avvicinai rimanendo in piedi e mettendolo in bocca a Silvia che obiettivamente succhiava meglio di Anna.ma poi feci il giro del letto e mi proposi ad Anna che dicendo “vado da chi mi apprezza”, lasciò il cazzo di Filippo e prese il mio. A quel punto mi distesi a fianco di Filippo e le nostre donne iniziarono a giocare vicendevolmente con i nostri cazzi. Anna mi fece mettere su un lato ed avvicinò i nostri cazzi cercando di segarli insieme mentre Silvia passava da una ciucciata di cappella all’altra. La mia posizione non era comodissima perché ero praticamente sulla coscia di Filippo e il mio cazzo veniva tirato da Anna per averlo vicino a quello di suo marito. Anna ci guardava e ammirava Silvia nel suo movimento di testa. Poi passò a segarci, a me con la mano destra e a Filippo con la sinistra sempre tenendo i cazzi vicini il più possibile. Invitò Silvia a farsi leccare da uno e poi dall’altro mentre lei ci segava e il gusto della figa di Silvia mi mandò in estasi ma mentre avevo la sua figa in bocca sentii un calore forte e capii che era la sborra di Filippo. Silvia si spostò e potei vedere il mio cazzo imbiancato del suo sperma e poco dopo anche i miei fiotti iniziarono ad uscire per colpire il suo cazzo. Anna chiamò Silvia e le disse “scegli”. Silvia si buttò sul mio per ripulirlo e Anna su quello di Filippo. Quando ebbero finito non lasciai a nessuna delle due il tempo di fare altro e limonai prima Silvia e poi Anna. Filippo poi propose una bella doccia in quattro ma senza sesso. Decidemmo tutti di accettare e ci lavammo tutti a vicenda senza remore o taboo. Filippo accarezzo il mio cazzo e io feci lo stesso con il suo senza doppi fini o altro ma mostrando alle due donne come dovevano lavarci. Ci asciugammo e sinceramente pensavo di rivestirmi invece vidi che Filippo ed Anna prendevano le vestaglie e quindi feci lo stesso così come Silvia. La mattinata proseguì senza sesso ma solo con baci. Ci piacevamo e le due donne si piacevano. Pranzammo e poi Filippo ci propose di finire il film per poi salutarci.

Proseguo?

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