STORY TITLE: Inconsapevolmente cornuti. Le prime corna 
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Inconsapevolmente cornuti. Le prime corna


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Inconsapevolmente cornuti. Le prime corna

by pennabianca
Viewed: 634 times Comments 3 Date: 17-04-2021 Language: Language

Inconsapevolmente cornuti. 06 La svolta decisiva.


Mentre le ragazze erano in cucina, a farsi raccontare da Stefania tutto quello che era successo durante il viaggio di nozze, fuori i quattro maschi parlavano liberamente fra di loro di quanto era successo in questi ultimi tempi.
Il primo fra di loro, a raccontare le sue impressioni, era stato Luigi.
La sera delle nozze, mentre si recavano all’aeroporto dentro la vettura guidata da Alberto, lui aveva dormito a lungo in maniera profonda. Quando si è ritrovato disteso sul letto, in uno strano di dormiveglia, gli era sembrato che la sua donna, che aveva sposato poche ore prima, si stesse facendo scopare da un altro uomo. Era così confuso e intontito dall’alcol, che tutto gli sembrava alquanto strano, ed era anche dubbioso sul fatto che questo fosse realmente accaduto.
Poi il sonno aveva avuto di nuovo il sopravvento su di lui.
Alle prime luci dell’alba, prima del suono della sveglia, aveva aperto gli occhi, si era girato ed aveva guardato la sua donna da vicino, notando fra i capelli, sul lato della guancia, delle strane macchie bianche.
Dopo averle annusate e assaggiate, portandole alle labbra, si era reso conto che doveva essere dello sperma essiccato. Per un attimo aveva pensato che, forse, quelle immagini confuse che aveva visto la sera prima erano reali e non frutto dei fumi dell’alcol.
Per un attimo aveva avvertito come un forte dolore, una rabbia quasi indescrivibile, nel constatare che la sua donna lo aveva tradito con un altro. Dentro di sé, era emersa prepotente una domanda: da quanto tempo Stefania si faceva sbattere da Alberto?
Allora si è alzato, è andato in bagno, mentre ripensava alla faccenda, ha avuto un'improvvisa e tremenda erezione. Da questo era giunto alla conclusione che, se Alberto aveva scopato sua moglie, lui ne era eccitato e ne era anche felice. Durante la permanenza in Giappone, non avevano avuto molto tempo per fare sesso, in quanto ogni volta che arrivava la sera erano particolarmente stanchi, ma, giunti a Bora Bora, le cose sono decisamente cambiate.
Subito si è reso conto che fra i suoi compagni di viaggio, in quella mini crociera, sia il capitano che Giorgio, erano particolarmente attratti dalla bellezza di Stefania, mentre lui era attratto dallo splendido culo della signora Eleonora, mentre della ragazza francese, apprezzava le splendide labbra carnose, ideali per succhiare un membro.
Si era reso conto che l’idea che Giorgio, essendo molto più dotato di lui, avrebbe potuto far godere Stefania molto di più, gli procurava una forte erezione, quindi, aveva fatto in modo che i due avessero, praticamente, campo libero, in quanto aveva notato che anche a lei, la dotazione extra di lui, non era passata inosservata.
Sembrava che tutto fosse destinato a rimanere un sogno, che lo eccitava in una maniera incredibile, portandolo a scopare Stefania in maniera quasi furiosa, fin quando una sera, ormeggiati in un piccolo e deserto atollo, ha finto, dopo cena, di esser ubriaco e di voler tornare a bordo.
Il suo barcollare ha attirato l’attenzione sia di sua moglie che di Giorgio, che si è prestato ad aiutarlo a tornare a bordo.
Una volta sul letto ha finto di dormire, così, quando Giorgio e sua moglie sono saliti di nuovo sul ponte, lui li ha seguiti in silenzio.
Stava per uscire fuori, quando Giorgio si è girato e lo ha notato; allora lui gli ha fatto un cenno, sia con le mani che con il capo, di osare con Stefania.
Quando ha visto sua moglie inginocchiarsi e iniziare a succhiare quello splendido membro, ha avuto una erezione così forte, che ha iniziato a segarsi. Quando Giorgio ha iniziato a scopare Stefania, lui è emerso dal suo nascondiglio, si è messo accanto a lei e gli ha succhiato il cazzo, facendolo venire.
È stato un orgasmo sconvolgente, che l’ha svuotato, sfinito e lasciato privo di ogni energia. Si è seduto ed ha continuato ad ammirare quel magnifico toro che sfondava sua moglie, facendola godere in maniera incredibile.
Al culmine del suo godimento, Giorgio le ha riversato in faccia tutto il suo sperma per poi andarsene, lasciandoli soli.
In quel momento ha avvertito forte il desiderio di possedere il corpo della sua donna, cosa che ha fatto, appena tornati in cabina.
Scopare Stefania, dopo il passaggio di Giorgio, era stato qualcosa di incredibilmente delizioso e, nello stesso tempo, sconvolgente.
Era talmente aperta che quasi non riusciva a sentire le pareti della sua fica; la sentiva tanto slabbrata e dilatata e questo, anziché essere un problema, si è rivelato essere uno stimolo enorme per portarlo ad avere un orgasmo ancora più abbondante.
Sia Alberto, che Luca e Matteo, hanno ascoltato Luigi parlare in silenzio, ma quando stavano per chiedere ulteriori dettagli, di punto in bianco sono comparse le donne, che portavano vassoi con stuzzichini e bevande.
Per un lungo istante tutti sono rimasti in silenzio, mangiando e sorseggiando dei drink, poi Marco si è alzato in piedi e, con il calice in mano, ha proposto un brindisi:

«Voglio dedicare tre brindisi: il primo a Stefania, che ha meravigliosamente reso cornuto e felice, il mio caro amico Luigi, nello stesso giorno delle nozze, un primato difficile da battere. Voglio anche brindare, alla mia Lucia che, spero a breve, possa diventare mia moglie e quindi regalarmi, a sua volta, delle emozioni così forti. Purtroppo ho il rammarico di non averla vista all’opera, mentre inginocchiata sulla torre, succhiava il cazzo al nostro amico Alberto. Infine voglio anche brindare a Silvia che, spero, renda il mio amico Luca un marito cornuto e felice, come spero di divenire presto anch’io».

Tutti sollevano il calice e brindano compiaciuti, poi Alberto solleva anche lui il calice e ricambia il brindisi.

«Anch’io voglio brindare a queste tre splendide femmine, che sono qui davanti. Sono felice di sapere che Luigi ha apprezzato il fatto che, la prima notte di nozze, ho scopato sua moglie, anche se non nella maniera totale e profonda come mi sarebbe piaciuto, ma, in ogni caso, è stato un momento di puro e intenso piacere. Ho anche piacere nel sapere che anche Silvia è sulla buona strada per rendere cornuto, a tempo debito, il suo amore Luca e, per quanto riguarda Marco, che considero un amico, se vuoi, possiamo rimediare subito al piacere che non hai provato, quando io e Lucia eravamo in cima alla torre.»

Tutti bevono, poi, Marco si gira verso Lucia, che lo guarda con occhi carichi di desiderio. I due si scambiano un'occhiata complice, poi Marco si volta verso Alberto e, con un cenno della mano, lo invita ad avvicinarsi alla sua donna. Alberto si alza in piedi, fa due passi e si avvicina al lettino dove è seduta Lucia, poi, con un gesto semplice, abbassa il costume che indossa, mettendo subito in mostra uno splendido membro, non del tutto eretto, che Lucia, senza alcuna remora, afferra con la mano e lo porta direttamente alla bocca.
Nel silenzio più assoluto, lei esegue uno stupendo pompino ad Alberto, che geme nel sentire quella bocca calda e vogliosa di giocare con il suo membro che, da quel preciso istante, è divenuto magnificamente eretto e duro.

«Sei meravigliosa! Ho desiderato le tue labbra, fin dalla prima volta che ti ho visto, cioè da quando venivi, insieme a Stefania, in ufficio a trovare suo padre. Ho soffocato dentro di me, per tanti anni, il desiderio di avere il tuo corpo, ma vederti al matrimonio, così bella e desiderabile, mi ha fatto letteralmente impazzire».

Silvia è seduta vicino a Luca, mentre Luigi ha già tirato fuori il cazzo e si sta segando lentamente, mentre guarda Lucia che sta succhiando Alberto.
Marco è rimasto immobile, poi, ad un tratto Alberto si gira e lo invita ad avvicinarsi.

«Marco, vieni qui vicino a me, vieni a vedere che splendida femmina stai per sposare. Guarda che meraviglia questa sua bocca mentre mi succhia il cazzo e se lo infila tutto in gola. Sono sicuro che sarai molto fiero di lei; ti assicuro che, per avere una femmina così nel mio letto, al mio fianco, darei dieci anni della mia vita.»

Marco lentamente si avvicina, si siede sullo stesso lettino dove ora è seduta Lucia, che continua, imperterrita, a leccare e succhiare quel membro bello e duro. Poi, si inginocchia davanti alla sua donna, la fa spostare e distendere parzialmente sul lettino.
Così, mentre Lucia continua succhiare il cazzo di Alberto, lui le apre le cosce e infila la lingua nel taglio della fica della sua donna, che ora è bagnata e fradicia di umori.
Un lungo gemito di piacere promana dalla sua bocca, che, in parte, viene soffocato da quel membro, tutto infilato fino in gola.
Alberto incita Marco a farla impazzire, ancora di più.

«Bravo! Continua a leccarla così! Falla impazzire! Dai... Marco, continua! Falla bagnare tantissimo che ho voglia di penetrarla fino in fondo».

Silvia è seduta vicino a Luca e nota che il suo uomo si è già eccitato nel vedere Lucia godere con Alberto; allora allunga una mano, afferra con decisione il membro del suo ragazzo e lo sega lentamente, mentre, dentro di sé, immagina il piacere che proverà anche lui, quando lei sarà fra le braccia di Roberto.
Luigi accarezza sua moglie da dietro, mentre osserva quella scena erotica che si svolge a pochi passi da loro.
Marco, dopo aver leccato abbondantemente Lucia, solleva lo sguardo, incrocia quello estasiato della sua donna che, sfilato il membro dalla bocca, gli sorride e gli fa un cenno d’assenso con il capo.
Marco si sposta e lascia il posto ad Alberto, che si inginocchia fra le gambe di Lucia e, dopo aver appoggiato la punta di quel palo duro e nodoso, lo spinge con decisione tutto dentro di lei.
Marco solleva le gambe di Lucia per agevolare l’introduzione; lei inarca il corpo e prende a gemere di piacere, mentre tutto il corpo viene scosso da ogni affondo. Alberto la scopa con calma, facendole assaporare lentamente il membro che la sta penetrando. È un ritmo calmo e metodico, che non sfugge all’attenzione di Silvia, che subito comprende la diversità che c’è, dall’essere scopata da un ragazzo giovane, rispetto ad un uomo maturo.
Ripercorre con la mente il piacere provato fra le braccia di Dario, quando anche lui, con la stessa tecnica, calma e decisione, l'ha scopata come ora vede Alberto fare con l'amica.
Lucia esplode in un orgasmo lungo e prepotente, che la fa gemere sebbene avesse la bocca piena. Infatti Marco, dopo aver lasciato il posto ad Alberto, le ha di nuovo infilato in bocca il suo cazzo, che lei succhiava spingendolo il più possibile in fondo alla gola.
Alberto la scopa a lungo e con la lentezza di chi si gusta l'amplesso nella sua completezza. Dopo averle fatto provare ancora altri orgasmi, cambiano più volte posizione, fin quando Lucia viene penetrata da dietro da Alberto, che la pompa davanti agli occhi estasiati di Marco che, disteso sotto di lei, continua a leccarle la fica.
Il sesso di Lucia è stimolato dalla bocca di Marco, che indugia particolarmente su quella parte, mentre il pene di Alberto entra ed esce da lei, con forza e vigore, portandola nuovamente all'orgasmo.
Lucia freme e geme di piacere, sempre con la bocca piena il cazzo di Marco che, dopo averla sentita godere, con un grido soffocato le riversa in bocca tutto il suo piacere.
Lucia ingoia, aspira e ripulisce ogni singola stilla di piacere sgorgato dal membro del suo uomo, che continua a restare disteso sotto di lei per ben imprimere, nella propria mente, l'opera di Alberto, che adesso la pompa con ritmo accelerato, finché, con un grido, che sembra quello di un animale ferito, si sfila da lei e le schizza tutto il suo godimento sui glutei.
Un lungo rivolo di sborra cola lungo il solco e passa fra le labbra della fica, ancora aperta e dilatata, per poi colare direttamente nella bocca di Marco, che è rimasto immobile sotto di lei, in attesa di quel momento; ora lecca e assapora, direttamente dalla fica della sua donna, il cocktail di umori che detiene sul corpo. Nello stesso istante in cui loro raggiungono il piacere, anche Luca, eccitato da quello che ha visto, schizza tutto il suo seme sulla mano di Silvia, che lo ha proseguito a segarlo, mentre continuava a guardare quei tre corpi, intenti a darsi piacere.
Anche Luigi, eccitato dalla performance, spiccatamente erotica, che si è svolta a breve distanza da lui, non resiste; si solleva in piedi, presenta il suo cazzo davanti alla bocca di Stefania, che lo accoglie e ne assapora il piacere che lui le riversa direttamente in bocca.
Per un lungo istante tutti restano in silenzio, poi è Stefania che prende ad applaudire compiaciuta, e immediatamente imitata da tutti gli altri.

«Bravissimi! Meravigliosi! Alberto hai dimostrato di esser veramente un toro!
Tu, Lucia, sei veramente una forza della natura! Una giovane vogliosa di sesso, che sicuramente, da questo momento in poi, regalerà al suo uomo tutto il piacere che il gioco, appena iniziato, sarà in grado di donarvi».

Lucia si sposta, si siede sul lettino e viene baciata da Marco, con il quale condivide il sapore degli umori che lui ha leccato, mentre colavano fra le sue cosce. Lo abbraccia lo stringe forte a sé, con occhi carichi di lacrime di gioia. Alberto, dopo un attimo di contemplazione, si aggrega a quell’abbraccio, anch'egli molto emozionato.

«Vi adoro! State rappresentando l'apoteosi dell'amore. Tu, Lucia, sei la donna, che mi sarebbe piaciuto incontrare in questa mia vita. Marco, tesoro mio, spero per te, che le emozioni che abbiamo appena vissuto, siano solo le prime di tante altre, che mi piacerebbe vivere insieme a voi due. Vi amo! Vi adoro! Se vorrete, da oggi completerete la mia vita!»

Tutti e tre si stringono in un forte abbraccio, con occhi carichi di lacrime di gioia, poi, sollevati di nuovo i calici, brindano a questa nuova ed intima amicizia, destinata a durare nel tempo.
Dopo questo idilliaco momento, trascorrono il resto della giornata in allegria e piacevolezze varie; solo Luca, mentre rimira la sua donna ridere e scherzare, dentro di sé prova un velo di malinconia, per dover ancora aspettare quell’attimo di piacere che ha scorto negli occhi del suo amico, quando Alberto, con forza e decisione ha scopato Lucia, sotto i suoi occhi, per poi ricoprirla di sborra.
La sua mente gli fornisce immagini della sua Silvia nella stessa condizione e, questo, gli provoca una immediata erezione, che lui nasconde, chiudendosi in bagno. Quel pensiero impudico, ma di una forza tremenda, gli provoca un orgasmo immediato.
All’inizio della settimana seguente, Silvia riceve la telefonata di Roberto, che la invita a cena, lasciando intendere un seguito della serata molto piccante.
Lei accetta con entusiasmo, ma chiede, come condizione ineludibile, la presenza di Luca.
Roberto rimane indeciso per un breve momento, poi accetta e fissano un appuntamento per il venerdì successivo.
Il giorno dopo questa telefonata, a metà della mattina del mercoledì, Roberto resta vittima di un incidente, in cui rimane ucciso.
La triste notizia lascia tutta la città sconvolta, perché egli, in qualità di vicepresidente della regione, era molto conosciuto e benvoluto da tutti.
Anche Silvia e Luca ne restano profondamente addolorati; in particolare Luca, che informato da Silvia della imminente serata, in cui lui, finalmente, avrebbe visto la sua donna fra le braccia di un altro, ora vede sfumare quel progetto.
Per circa una decina di giorni, sono tutti molto tristi per quanto avvenuto, poi è Dario che, avendo osservato attentamente Silvia, decide che è giunto il momento di scuotere la ragazza dal torpore in cui è caduta, dopo la notizia della perdita di Roberto.
In un momento in cui sono soli in ufficio, Dario la avvicina e le comunica che è giunto il momento di provvedere al trasferimento di Luca.
Silvia lo guarda dritto negli occhi e, dopo un attimo di riflessione, con un sorriso, che Dario non vedeva da giorni, gli dice di sentirsi pronta, pregandolo di organizzare tutto nei minimi dettagli.
Le due sere più adatte, sono il mercoledì o il venerdì, cioè quando Luca e Marco, giocano a calcetto e lei, di solito, esce con qualche amica.
Il giorno dopo, Dario informa Silvia di tenersi libera per il mercoledì sera, in quanto, insieme andranno a cena con Franco.
Il mercoledì pomeriggio, Silvia chiede a Dario di inventare un pretesto per poterla far allontanare dall’ufficio per un paio d'ore, tempo occorrente per recarsi dall’estetista ed essere in perfetta forma fisica per la serata.
Quando Dario passa a prenderla davanti casa, rimane folgorato dalla bellezza della ragazza che si trova davanti.
Silvia, indossa un abito molto leggero, color salmone chiaro, che mette in risalto i suoi capelli neri e che le arriva a metà coscia. Ai piedi calza dei sandali, con tacco 12, che le mettono in evidenza il suo splendido culo a mandolino, ben fasciato dalla stoffa del vestito che, sul davanti, presenta un’ampia scollatura, sotto cui si intravedono i suoi splendidi seni, completamente liberi da qualsiasi costrizione.
Dopo, circa una ventina di minuti, raggiungono un piccolo agriturismo, in mezzo alla campagna fuori città, dove, ad attenderli, c’è Franco.
Quando Silvia lo vede, viene assalita dalla delusione.
Davanti a lei c’è un uomo che è l’esatto opposto di Dario.
Molto più basso, pancetta abbastanza pronunciata, quasi calvo, con le mani grassocce, dalle dita corte e tozze.
Egli, invece, rimane piacevolmente colpito dalla bellezza di Silvia e le esprime il suo compiacimento, gratificandola di molti complimenti.
Dopo pochi minuti che sono seduti a tavola, Silvia ha modo di ricredersi sulla prima impressione ricevuta dalla persona che ha davanti.
Franco non sarà certo un uomo dall’aspetto imponente e autoritario, come lo è Dario, ma si rivela, fin da subito, essere una persona molto aperta e simpaticissima, dall’ironia a volte pungente, ma, nello stesso tempo, carico di una certa dose di umiltà, che la fa sentire al centro della sua attenzione.
La cena si svolge in maniera simpatica e divertente, dove l’allegria e la simpatia di Franco primeggia in ogni occasione della serata.
Ad un tratto Dario, con la scusa di andare in bagno, li lascia soli e Franco, invitandola a sorseggiare un po’ di vino, divenuto serio, le parla con voce calma, ma dal tono deciso:

«Quando Dario mi ha parlato di te, per un attimo ho pensato che fossi una delle tante puttanelle, disposte ad inginocchiarsi davanti a chiunque, pur di avere dei benefici. Invece prendo atto che sono davanti ad una persona infinitamente simpatica, colta ed intelligente, che ha saputo, in tutto e per tutto, conquistare la mia simpatia, dimostrando di essere una donna stupenda, capace di avere il mondo ai sui piedi. Per quanto riguarda il tuo fidanzato, fin dalla prossima settimana, quando faremo l’inaugurazione della nuova filiale presso il centro commerciale sarà trasferito insieme Marco. Per questo mio interessamento, non voglio alcun compenso; mi basta un semplice 'grazie'.
Non posso non riconoscere che sarebbe bellissimo giacere fra le tue braccia, godere del tuo corpo e assaporare il tuo piacere, ma c’è una cosa, che questa sera ho notato, tu, per il mio amico Dario, sei una persona speciale. A suo tempo, ebbi modo di vedere quanto dolore, abbia provato alla morte di sua moglie.
Da allora, non avevo più visto il suo sguardo vivo e attento nei confronti di una donna. Questa cosa mi ha davvero riempito il cuore di gioia e, quindi, non intendo affatto approfittare della situazione.»
Silvia lo guarda lusingata da quelle parole, gli sorride e, dopo averlo ringraziato, decide che, in qualche modo, vuole stuzzicarlo.

«Ti ringrazio anche a nome del mio fidanzato che, sicuramente, sarà molto felice di sapere del suo trasferimento. Anche per me Dario è speciale, ma questa sera sarò costretta, nel buio della mia camera, a masturbarmi ad occhi chiusi, immaginando quanto piacere avrei potuto avere da due splendidi maschi come voi.»

Franco la guarda un po’ colpito da quella frase, poi, sorridendo, le esprime il suo pensiero.

«Ti ringrazio della gentile offerta, molto più gradita soprattutto per il fatto che ti ho detto che non era assolutamente indispensabile. Se il mio amico, vorrà concedermi il piacere di condividere il tuo corpo con me, ne sarò estremamente felice».

Appena finito di parlare, Dario ritorna, si siede con loro e li guarda, cercando di capire quale sia la cosa che li rende entrambi estremamente felici.
Ora è Franco che si allontana per andare a pagare il conto, mentre Dario viene messo al corrente da Silvia di quanto lui le ha detto. Dario sorride, poi guarda Silvia e girando lo sguardo verso Franco, che sta parlando amicalmente con il proprietario, le risponde in maniera calma e tranquilla.

«Che gran porco! Purtroppo tu non lo conosci, ma lui è capace di fare questo ed altro.»

Silvia lo guarda incredula, senza capire a cosa vuol alludere Dario con quelle parole. Lui, sorseggia un po’ di vino, poi le spiega il suo pensiero.

«Franco è divorziato da oltre cinque anni; in tutto questo tempo, ogni volta che, come in quest’occasione, ha dovuto concedere qualche favore ad una donna, non l’ha mai costretta a giacere con lui, per ripagarsi del favore concesso. Ti ha detto esattamente che non hai nessun obbligo nei suoi confronti, perché sapeva bene che questo avrebbe fatto scattare in te il senso di gratitudine. In breve, lui preferisce avere nel letto una femmina pronta a godere, al contrario di una costretta a scopare. Ti basta riflettere un attimo, per capire la differenza. Naturalmente, puoi sempre lasciar perdere. Ti assicuro non muoverà un dito per indurti a cambiare la tua decisione, ma ti posso garantire, e parlo per esperienza vissuta, che se tu, questa sera accetti di stare insieme a noi due, vivrai un’esperienza assolutamente, indimenticabile».

Silvia annuisce e conferma la sua volontà di godere insieme a loro.
Circa un’ora dopo, sono nella casa di Franco, un magnifico appartamento nel centro storico della città.
Dopo aver sorseggiato un drink, Dario abbraccia Silvia da dietro e lei, appoggiando la testa all’indietro, si lascia baciare sul collo, mentre le mani di lui indugiano sui suoi seni.
Franco li osserva con il bicchiere in mano, poi si avvicina a sua volta e, dopo averla guardata negli occhi, la prende per mano e la porta in camera da letto, seguiti da Dario. Le indica il bagno, qualora lei ne avesse bisogno, e inizia a spogliarsi molto lentamente, imitato dal suo amico.
Silvia va in bagno, si concede una breve rinfrescata intima e, quando esce, li trova entrambi nudi, sdraiati sul letto, che l’aspettano a braccia aperte.
Impiega un attimo a denudarsi, poi si distende in mezzo ai due uomini, i cui membri, duri e tesi, attestano quanto desiderio ha instillato in loro.
Franco non è molto dotato, ma appena nella norma; questo, per un attimo, delude ancora Silvia, la quale, però, è costretta a ricredersi, ancora una volta, più in là. Ben presto, scopre che, se non ha una dotazione extra, è capace di farla impazzire, utilizzando le mani, ma soprattutto la bocca.
Nelle due ore successive, i due la scopano in maniera tanto intensa ed appagante, che lei, ben presto, perde il conto di quante volte ha raggiunto l'orgasmo fra le loro braccia. Alla fine, entrambi i maschi sono venuti due volte, sono riusciti a penetrarla in doppia, con Franco disteso sotto di lei e Dario le sfondava il culo, facendola urlare come una bestia.
Quando la serata finisce, mentre lei si sta rivestendo, Franco le si avvicina, l’abbraccia, la stringe forte, poi, con voce rotta dall’emozione, le esprime tutta la sua soddisfazione.

«Sei una femmina stupenda! Dario è un uomo fortunato ad avere il privilegio di godere del tuo corpo, ogni volta che ne ha voglia, ma, soprattutto, invidio il tuo uomo, che ogni notte può dormire con te ed aspirare tutta la femminilità che riesci ad esprimere. Questa sera, mi hai regalato un momento che, nella vita che mi resta, difficilmente riuscirò a dimenticare.
Sia ben chiaro che, se tu non avessi voluto che tutto questo avvenisse, io non ti avrei costretto in nessun modo. Ti ringrazio, e spero, se mai vi sarà ancora occasione, di poter inebriarmi ancora il tuo piacere, qualora tu decidessi di rendermene partecipe. Ti aspetto alla cerimonia di inaugurazione della filiale».

Mentre la riaccompagna casa, Dario le rivolge la parola, chiedendole quali impressioni abbia ricevuto nei confronti del suo amico.
Silvia, dopo una veloce riflessione, gli parla con voce calma, ma leggermente malinconica.

«È stata una serata bellissima; immaginavo che, se fra le tue braccia ero già impazzita di piacere, aver anche la presenza di Franco, avrei ottenuto un piacere doppio! Il mio unico rammarico è che, con la morte di Roberto, per Luca, in un certo senso, è sfumata l’occasione di vedermi goduta fra le braccia di un altro uomo, cosa che lui desidera da tempo e non vede l'ora che succeda.
Se la mia relazione con te deve restare segreta e, ovviamente non posso raccontargli di Franco, credo che dovrò approfittare di un altro momento per regalargli lo stesso piacere che lui ha visto negli occhi di Marco quando, la domenica che siamo stati a casa di Stefania, Lucia si è fatta scopare da Alberto, sotto lo sguardo estasiato del suo partner».

Il sabato successivo, tutti e quattro escono a cena assieme: Marco e Luca comunicano, alle rispettive donne, che la prossima settimana saranno insieme trasferiti, nella nuova sede che verrà inaugurata in un'altra zona commerciale. L’evento segnerà, in qualche modo, l’inizio del loro lungo cammino sul sentiero della trasgressione.


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