Prima volta da bull senza sapere di essere un bull
by Kingbrahman
Questo evento risale a circa 15 anni fa' davo una mano come cameriere nel ristorante di un amica, dove c'era una sala interna grande ed una veranda con alcuni tavoli all'entrata che veniva utilizzata per lo più nel fine settimana dopo che la sala grande si riempiva.
Ovviamente durante la settimana questa veranda era sempre vuota.
Il mio compito era quello di accogliere i clienti, sia per il mio modo di fare e sia perché ero un buon biglietto da visita, servire il vino ai tavoli (sempre per il mio modo di fare, del vino capisco solo qual'è quello buono), e nei tempi morti prendevo anche qualche ordine.
Essendo una persona fidata l'unico ad avere le chiavi della cantina ero io, (salvate questo dettaglio) la cantina?! la cantina in buona parte dei ristoranti o è un sottoscala o un magazzino nel seminterrato che è più fresco, le volte in mattoncini sono nel immaginario di molti.
Una di queste sere entra una coppia, come mio solito lo accompagno nella sala interna durante la settimana si cercava di riempire una sala, in modo che a fine servizio ce n'era solo una da pulire e si finiva prima arrivati dentro lui mi chiede se era possibile mettersi in veranda che c'era più privacy e meno luce ( al cliente non si dice mai di no), li faccio accomodare nel tavolo più appartato dietro ad una rientranza del muro allora se vuoi la privacy te la dò io così potete dirvi quello che vi pare pensavo dentro di me.
Lui sui 50, capelli castano molto chiaro, mossi e lunghi alle spalle, barba incolta verso il biondo, vestito con un completino da casa insignificante che usi quando devi svaccarti sul divano dopo una giornata di lavoro, aveva più l'aspetto di un vichingo da quanto era sciatto, ma aveva occhi espressivi e da persona intelligente.
Lei credo abbia avuto sui 40 capelli scuri alle spalle tenuti moooolto meglio di lui viso carino e all'apparenza bel fisichetto, indossava una canotta rossa con spalline larghe e una scollatura abbastanza coprente per nulla compromettente e credo una gonna lunga chiara a fiorellini questo rilievo mi sfugge e due odiose ballerine ai piedi (non ce la posso fare).
Anch'essa sguardo da persona colta.
All'apparenza due persone comunissime che si fermano a mangiare qualcosa, visto che nel frattempo avevamo scambiato qualche battuta decido anche di gestirmi il tavolo.
Faccio accomodare la dama porto intanto pane ed acqua e nel mentre ancora qualche chiacchiera per metterli a loro agio e conquistare la loro fiducia in quel breve lasso di tempo devi capire chi hai davanti e cosa proporre.
Mi fermo a prendere l'ordine, ero vestito di nero, indossavo una tshirt non aderente ma di misura giusta, e pantaloni gessati di cotone elasticizzato che mi stavano giusti, tenevano bene sù sia il sedere che il pacco e scarpe nere.
Diciamolo pure che quando siamo al ristorante e il cameriere prende l'ordine specie ad un tavolo da due è come se mettesse il pacco a portata di mano e alle signore un pensiero malizioso ci scappa sempre.
Ero in ottima forma fisica, lo sono ancora adesso, sono alto 1,75 non un gigante per 70/72 kg dipende dai weekend faccio sport mangio bene mi prendo cura di me, ma un conto è avere 35 anni altro conto è averne quasi 50.
Vi risparmio alcuni dettagli della serata per non abbuffarvi la guallera, arriva il momento di portare via i piatti, temporeggiare alcuni minuti e chiedere se gradiscono un dessert, mi avvicino al tavolo con il mio solito fare e probabilmente complice un bicchiere di vino la signora rompe gli indugi, mette una gamba al lato della sedia verso di me tira su la gonna e mi mette al cospetto della sua patatina, era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere ed ero impreparato adesso cosa faccio ho pensato inside me d'istinto mi giro verso di lui e i suoi occhi mi rassicuravano come per dire:
vai sereno, cos'aspetti
non mi sono lasciato pregare, mi chino verso di lei e le metto la mano tre le gambe, scosto gli slip ed entro con due dita dentro di lei mentre mi guarda mi avvicino alla sua bocca e la bacio, era già ben lubrificata, nel mentre con il pollice le strofino il clitoride mentre le due due dita cercano il puntino magico, dopo alcuni istanti emette un gemito contenuto poverina e viene, tolgo le dita e le porto verso la sua bocca e le lecco insieme alle sua lingua.
Non vi nascondo l'imbarazzo ma avevo un pisello enorme e ho goduto nei pantaloni. Prima volta che mi capita, che sensazione strana.
Non ho idea di quanto tempo sia durato questo gioco, poco di sicuro ma a me è sembrata un eternità, fu come aver fatto l'amore con lei, aveva un sapore eccelso di cui non mi sarei mai saziato.
Questa cosa fu' possibile perché il tavolo era ben appartato e chiunque avrebbe potuto vedere solo la mia schiena.
Ricomposti, ritorniamo a svolgere ognuno le proprie mansioni.
Adesso fate mentalmente copia e incolla della parte sopra e seguite il resto, altrimenti devo farvi di nuovo il pippone a raccontarvi tutto.
Dopo alcune settimane il personaggio ritorna, questa volta con una persona diversa, e direi molto più esibizionista della precedente, lui sempre con la indole da vichingo e lei con un top corto che le esaltava il seno e una mini molto mini che già da seduta se vedeva tutto, di viso per i miei gusti molto più carina della precedente.
Solito tavolo solito giorno infrasettimanale, ormai sono esperto e dopo aver preparato il tavolo guardo lui mi giro verso di lei che mi sorride compiacente, le metto una mano tra gambe per sondare il territorio e la bacio in bocca, li lascio mangiare e chiacchierare serenamente.
Nel mentre immaginavo di volere qualcosa in più rispetto alla volta scorsa, ed ecco che mi si accende la lampadina, questa donna mi eccitava un casino, la volevo, ogni volta che mi avvicinavo al tavolo mi tastava il pacco e me lo faceva venire subito duro, ma non avevo intenzione di nuovo di imbrattarmi le mutande, quindi dopo svariate porcate al tavolo dico a lui cosa voglio, uno scambio di sguardi tra loro due e poi gli do le indicazioni.
La cantina
!! ho solo io le chiavi ma non posso farli entrare dal ristorante, troppi occhi.
Uscendo dal ristorante e tenendo la destra c'è un discesa dopo una decina di metri c'è una porta rossa in ferro che usiamo per lo scarico merci, si apre con una leggere spinta e da poi sulla lavanderia, e siccome stavano facendo dei lavori era possibile accedere anche al seminterrato del ristorante dove c'era la cantina, furtivamente li conduco dentro e chiudo a chiave, prima che portassi loro avevo già messo le cose in modo da essere quanto più
comodi
possibile, prendo lei e la faccio mia non sto a dimenarvela con il racconto della scopata, fatevela nella vostra immaginazione lui era in un angolo appoggiato agli scaffali che se lo menava mentre io simpatizzavo con lei.
Posso dire che mi è piaciuta molto e le avrei dedicato molto più tempo magari anche in una location più comoda, ma avevo poco più del tempo di una sigaretta, altrimenti qualcuno poteva cercarmi, e se non ero nel ristorante non potevo che essere in cantina.
Vi state chiedendo se l'ho fatto a pelle? No, quando lavori in un ristorante è sempre bene avere con sé dei cappucci, ci sono più corna nel personale di un ristorante che nei club privè.
Non ho più rivisto queste persone, anche perché poco dopo ho ripreso il mio lavoro ed al ristorante ci andavo solo per mangiare, però se qualcuno di voi che legge si rivede in questo racconto mi farebbe piacere conoscerlo o almeno sapere il tuo nome.
Grazie per il tempo che mi avete dedicato
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