ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Seguito della vacanza al camping

Seguito della vacanza al camping

by sexybionda

Seguito INIZIO CARRIERA:

Devo precisare che il camping non era sul mare, ma all’interno, fra Costa azzurra e la Provenza.
Il giorno dopo, io e Giuliana andammo a visitare una città vicina, senza pensare alla sera precedente.
Solo nel pomeriggio, sulla via del ritorno, lei mi chiese cosa avevamo in programma per la sera. Io dissi a lei che potevamo limitarci dopo cena a fare un passo in piazzetta del camping e fare due chiacchere con i nuovi amici. Lei mi sorrise maliziosa e mi disse: “Cosi mi vuoi vedere un po' porca?” Io le risposi “ Non solo io cara”.
Arrivammo cosi al camping. Cenammo e poi verso le 21 ci dirigemmo verso la solita piazzetta; lei indossava un'altra canotta a rete, di colore oro, da cui sbucavano i capezzoli e calzava dei sandali con lacci alla schiava con tacco 10 (allora già sufficiente per essere indicata come una vacca, ora, al contratio i 14 cm sono normali).

Una volta arrivati, lei si avvicinò al bancone del bar e subito venimmo attorniati dalle coppie amiche. C’erano i francesi , i tedeschi e anche Luigi, con il suo pendolo fra le gambe. Arrivò anche il secondo italiano, successivamente. Si comincio a parlare del più e del meno, un po' in inglese (io) e lei in francese. Luigi salutò Giuliana e le cinse con un braccio la vita chiedendole: “ Allora cosa devo fare come tuo difensore? Giuliana rise e le disse: “avevi voglia di vedermi?” Io rimasi attonito, di fronte a me e agli altri, gli fece questa domanda da troiona. Lui rispose certo. Dopo una birra, Giuliana si sedette su una panca chiacchierando del più e del meno con gli amici/amiche. Francois, un francese, sposato, ultra 60, minuto ma di mano veloce, le chiese se voleva sedersi sulle sue gambe per evitare di sporcarsi..
Mia moglie sorrise e disse: Certamente, ben volentieri. E piantò il suo culo e la sua figa sulle gambe del francese. Da quella sera e per tutta la vacanza , la sera lei si sedeva cosi, culo e figa nudi sulle cosce di un uomo del gruppo.
Non ci fu molto altro, ovviamente gli anziani amici approfittavano delle seduta oscena di mia moglie per toccarla con qualche scusa, per avvicinare il cazzo di turno vicino alle sue intimità. Qualcuno le aveva anche toccata la patata da fuori, indugiando un po'. Solo una volta si eccitò molto perché un tedesco su cui era seduta le aveva passato sulla figa il collo di una bottiglia di birra che stava bevendo. Lei non disse nulla e l’uomo le strusciò le labbra per un po' fino al suo stop.

Era comunque eccitante vederla parlare a gambe aperte seduta su un uomo con altri, i cui cazzi era a 30 cm dalle sue tette o labbra. Quando doveva andare in bagno si faceva accompagnare da Luigi e lasciando sempre la porta aperta si faceva vedere che faceva pipi o la doccia da lui. Qualche palpata all’uccello ealle palle di Luigi gliela diede, mi raccontò oiu, soprattutto lontano dagli sguardi degli altri.
Un paio di volte si fece accomapgnare al bagno da singoli, cui permetteva di farsi vedere mentre pisciava e mostrarsi in una situazione sconcia. Poi mi raccontò che se la faceva asciugare con un fazzoletto e ringraziava cona semplice palpata di cazzo, nulla di più.

La sera poi scopavamo come maiali mentre lei mi raccontava le sue sensazioni e le sue libidini.
La vacanza terminò cosi (con Luigi ci rivedemmo un anno dopo perché ci scambiammo i recapiti), con la ns consapevolezza che eravamo cambiati. Io cominciai, d’accordo con lei, a pubblicare foto su una famosa rivista dell’epoca, Fermo Posta, cercando persone interessanti e dopo aver noleggiato una cassetta postale. Incominciammo cosi le ns avventure , prima calde, poi man mano sempre più porche e aperte. Cosi all’inizio conoscemmo varie persone, con alcune scatto’ un feeling, con altre una amicizia, con altri ancora nulla. Lei cominciò a farsi palpare, sditalinare , leccare per ricambiare, sempre più convinta ad esibirsi e mostrarsi in tutti i modi.
Sicuramente quella esperienza estiva le aveva consentito di fraternizzare con i cazzi, che successivamente trattò con naturalezza ogni volta che ne tirava uno fuori dai boxer.

Incominciammo cosi…