Intimo
by BigMax1959Посмотрели: 606 раз Комментарии 2 Date: 22-09-2023 Язык:
L’inverno si avvicina, arrivano i primi freddi e così sabato, nel tardo pomeriggio, decido di andare a comprare un bel pigiama caldo per contrastare il freddo. A Sanremo il clima è abbastanza mite, ma quando fa freddo, fa freddo veramente e viste le tariffe del gas che si prospettano, preferisco coprirmi un po' di più. Giro due o tre negozi, prima de arrivare in un negozietto, di quelli di una volta, che vende abbigliamento intimo, dove sono attratto da un bel pigiama felpato, esposto in vetrina. Entro, mi accoglie una bella signora sui 60 anni, probabilmente tutti spesi dentro quel negozio. Ha modi di fare molto gentili, di altri tempi. Vestita elegantemente, con una gonna sotto al ginocchio, che mette in risalto un bel culetto ed un maglioncino attillato, che sagoma bene un bel senso ancora sodo, sormontato da due bei capezzoli in evidenza. Mi tira fuori il pigiama che ho visto in vetrina e mi invita a provarlo. Mi accompagna nel retro, dove c’è un camerino, mi fa entrare e tira la tenda.
“Faccia pure con comodo – mi dice – io intanto comincio a chiudere, perché è tardi, sono stanca e voglio andare a casa un po' prima. Io vivo da sola e ho ancora tutta la casa da sistemare”
Continua dicendomi che sono quattro anni che è separata, che vive con il suo gatto, non ha figli e fa poca vita sociale, visto che il marito le è stato portato via da una sua amica.
Mentre dice così, sento il rumore della serranda che si abbassa, le chiavi che girano nella serratura e vedo spegnersi le luci della vetrina.
La cosa mi fa galoppare di fantasia e mi eccito.
“Come va il pigiama? Le va bene?
Indosso il pigiama, esco dal camerino e le chiedo:
“Come mi sta?”
Lei si gira, mi squadra e noto che il suo sguardo si sofferma sul mio membro, eccitato.
“Le sta bene – mi dice, schiarendosi la voce – ma gliene farei provare un altro”
“Va bene” annuisco e rientro nel camerino, mi sfilo il pigiama e glielo passo attraverso la tenda.
“Tenga, provi questo, intanto gliene cerco un altro”
Indosso il secondo pigiama, esco e le chiedo come mi sta.
Mi squadra di nuovo e rinoto che il suo sguardo si posa di nuovo sul mio pacco, ancora più eccitato
Mi sorride e mi dice:
“No, questo non le sta bene, rientri dentro che gliene faccio provare un altro.
Rientro, mi sfilo il pigiama e di nuovo glielo ripasso attraverso la tenda.
Mentre sono il in piedi in mutande, si apre di colpo la tenda e me la trovo davanti con uno sguardo che non lascia presagire niente di buono.
Appoggia una mano sul mio cazzo, accarezzandolo dolcemente, così come dolcemente mi bacia sulla bocca.
Mi infila la mano nelle mutande e comincia ad andare su e giù con un ritmo ben cadenzato.
Si china lentamente, baciandomi il petto, la pancia, il basso ventre e si inginocchia davanti a me.
Mi fa sedere su una poltroncina che si trova nel retrobottega e con la bocca si avvicina al mio cazzone, nel frattempo diventato duro come il granito.
Lo prende in bocca con dolcezza e comincia a leccarlo per tutta la sua lunghezza, la sua lingua si infila nel buchino della cappella, sensazione meravigliosa. Mi lecca tutto per bene, arrivando fino al buco del culo. Risale, mi prende in bocca i coglioni, mi mordicchia l’asta e poi la cappella. Le sue mani mi stringono fortemente le chiappe, alla fine mi pianta le unghie nella carne, facendomi inarcare, in modo da infilarle tutto il cazzo in bocca, fino in gola.
Esplodo in una sborrata da paura, vedo il mio sperma colarle dalle labbra, che prontamente raccoglie e beve tutto fino all’ultima goccia.
Mi tremano le gambe. Mi bacia e mi sussurra:
“Scusa, ma non ho potuto resistere. Quando ho visto cosa avevi li davanti, mi è subito venuta voglia di prenderlo in bocca.”
Mi eccito di nuovo, le prendo la mano e la appoggio sul mio cazzo, che si sta rianimando.
“Io sono sola, abito qui sopra il negozio, vuoi salire da me?”
Accetto al volo l’invito, vado nella bottiglieria di fronte.
Una buona bottiglia di vino e una di champagne e la serata può iniziare….