ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Cinzia 
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Cinzia


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Cinzia

by dom
Посмотрели: 43 раз Комментарии 1 Date: 27-07-2014 Язык:Language

La tavola perfettamente imbandita…..il profumo del risotto all’ortica…..le luci soffuse……niente da dire….l’ospitalità di Cinzia e consorte era sempre impeccabile. Il marito era venuto a prendermi alla stazione di Parma, uan sosta doverosa prima di proseguire per Milano. Non ci vedevamo da oltre 3 mesi ed in tutto ci eravamo incontrati non più di 5-6 volte. La cena volò via rapida ed il divano ampio del soggiorno si accolse per l’immancabile caffè. Uscii fuori al balcone per fumare la mia sigaretta ed al rientro trovai Cinzia intenta a spompinare il marito…le aprii le cosce….ci ficcai in mezzo la mia testa e ritrovai il suo sapore…la sentii gemere col cazzo del marito tra le labbra……la portai ad un punto avanzato di eccitazione sapendo la difficoltà che aveva nel raggiungere l’orgasmo….mi tirai su e la scopai con decisione facendo aderire il mio pube al suo ventre e roteando il mio cazzo nella sua figa…..finchè gridò forte il suo piacere….e si lasciò andare appagata….la feci girare di fianco….le leccai il buco del culo e con decisione le spinsi il mio cazzo in culo strappandole un grido….sapevo che non gradiva ma lo feci lo stesso riempiendole rapidamente il culo di sperma caldo. Il marito guardava eccitato. Quando le scivolai accanto dopo aver goduto, mi ringhiò a denti stretti ….”stronzo”….feci finta di non aver sentito. Era tardi, quasi le 3…ci addormentammo rapidamente. Alle 7 puntuale suonò la sveglia. Il mio treno per Milano non poteva attendere ed anche loro dovevano lavorare. Salendo in auto, Cinzia mi volle sul sedile posteriore accanto a lei. 1 circa 20 minuti da casa loro alla stazione di Parma furono un lungo interminabile pompino mentre il marito guidava eccitato. Una vera troia…..era il suo modo di salutarmi. La giornata trascorse veloce tra una riunione e l’altra ed alle 20 circa, finalmente libero salii sul taxi diretto al Milan Marriott. Una lunghissima doccia mi riconciliò con la vita. Uscito dalla doccia sentii il cellulare bippare. Un sms…..”in che stanza sei?”….era Cinzia…..”perché?”….le risposi….pochi attimi e nuovo sms…..”noi siamo alla 314….vieni”. Rimasi perplesso. Mi avevano raggiunto a Milano. Una coppia davvero incredibile. Mi vestii, preso l’ascensore e scesi al piano di sotto. Percorsi il corridoio e quasi alla fine trovai la 314…..notai che aveva la porta accostata non chiusa….spinsi piano la porta, entrai e richiusi la porta alle mie spalle. La luce soffusa della lampada d’angolo mi restituì l’immagine di Cinzia nuda….inginocchiata sul letto….china a fare un pompino al marito….il culo oscenamente esposto……mi avvicinai lentamente e li salutai con un cenno del capo….Cinzia sollevò la propria testa e mi sorrise….il marito la tirò su di sé e la costrinse ad infilarsi nella figa il suo cazzo eretto. Mi svestii rapidamente…e mi posi sulla sponda del letto….avevo intuito le intenzioni del marito…..accarezzai i suoi glutei…li schiusi e con la punta della lingua leccai il suo buchetto….gradì molto….gemette piano chinandosi in avanti e rstando ferma col cazzo del marito nella figa….leccai ancora….il suo buco era gonfio eppure cedevole sotto la mia lingua…..mi drizzai….avvicinai rapidamente il mio glande al massimo dell’erezione al suo sfintere stringendole i fianchi con le mani…….”no….no…non puoi….fermati….non puoi….”. La ignorai e spinsi….il suo buchetto si schiuse….restai fermo qualche istante mentre lei continuava a protestare…..attesi finchè sentii che non era più contratta…..affondai con forza…..gridò forte e gridò ancora mentre spingevo il mio cazzo fino in fondo scivolando lungo quello del marito che le occupava la figa…..una stretta membrana di tessuto li separava…..dalla bocca di Cinzia usciva un interminabile lamento…..non protestava più…..mi tirai fuori quasi del tutto lentamente ed altrettanto lentamente lo rispinsi dentro di nuovo, volevo che sentisse ogni cm del mio cazzo entrare ed uscire dal suo culo…una….dieci….cento volte…….un gemito roco le fuoriusciva dalla gola….sapevo che le stavo devastando il culo……accolse il mio orgasmo violento con un grido di liberazione…..e con un altro grido accolse l’uscita del mio cazzo dal suo culo…..anche il marito aveva goduto nella sua figa….si rovesciò esausta e dolorante sul letto….gli occhi socchiusi…..lasciai al marito il compito di coccolarla…..e mi infilai sotto la doccia. Mi rivestii e chiusi quanto tempo avevano intenzione di fermarsi a Milano…..ancora una notte, fu la risposta del marito. Mi rivolsi a Cinzia, prima di uscire, e le dissi….riposa allora troia, perché stasera si replica……

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