124 - L’HO LASCIATO SOTTO CASA DELL’AVVOCATO
by SlutDany
Avevo appena pranzato, mi sono sdraiata sul divano a leggere una rivista, ha squillato il telefono, è mio marito.
Max: “Ciao, tutto a posto? Guarda che più tardi ti chiama uno che ho contattato, vuole parlare con te”.
Dany: “Si tutto bene, chi è questo tizio?”.
Max: “Un avvocato, mi sembra una persona a posto, ha visto le tue foto e gli piaci molto”.
Dany: “Va bene, ma cosa gli devo dire?”.
Max: “Non so, senti cosa ti vuole dire lui e fammi sapere”.
Dany: “D’accordo a più tardi, ciao”.
Mi sono rimessa distesa sul divano e mi sono appisolata.
Dopo circa un’ora è arrivata la telefonata.
Dany: “Pronto chi è?”.
Avvocato; “Suo marito mi ha contattato e mi ha dato il suo numero del telefono, volevo sapere come dovevamo fare per vederci, mi piace molto, è bellissima”.
Dany: “Grazie, ma non poteva accordarsi con mio marito?”.
Avvocato: “Preferisco parlare con lei o te se me lo permetti”.
Dany: “Certo dammi pure del tu”.
Avvocato: “Ho letto sui vostri racconti che tuo marito è sempre presente quando incontrate qualcuno e si masturba”.
Dany: “E’ vero, a lui piace concedermi ad altri uomini per eccitarsi al massimo e vedendomi usata si masturba”.
Avvocato: “Ecco io vorrei che tu venissi sola”.
Dany: “E lui?”.
Avvocato: “Lo lasci a casa oppure sotto al portone”.
Dany: “Non so se è d’accordo, e quasi sempre stato presente, non lo ha mai fatto in questa maniera”.
Avvocato: “Cerca di convincerlo, ho tanta voglia di te e vedrai che non te ne pentirai, ho una cosa per te che ti farà piacere”.
Dany: “Mi hai messo in curiosità, proverò a dirglielo anche se penso sarà una risposta negativa”.
Avvocato: “Ti richiamo tra poco, ciao”.
Dany: “Va bene, ciao”.
Dany: “Pronto Max, l’avvocato mi ha chiamato, vuole che io vada sola senza te”.
Max: “Come mai questa richiesta?”.
Dany: “Non lo so, ma mi ha messo in curiosità, mi ha detto di avere una cosa che mi piacerà molto”.
Max: “Sono stato sempre presente ai tuoi incontri con altri uomini, non so come può essere in quel modo, tu cosa ne pensi, sei proprio curiosa di sapere cosa ha per te?”.
Dany: “Hai ragione, ci sei sempre stato, ma sai come sono curiosa, comunque decidi tu”.
Max: “Va bene, togliti la curiosità, proviamo questa nuova esperienza, ti accompagno io”.
Dany: “Ok allora quando chiama gli dico che posso andare da lui, tu rimani sotto al portone, ciao”.
Non ho fatto in tempo a riattaccare il telefono che ha squillato.
Avvocato: “Ciao Dany sono io, cosa ha detto tuo marito?”.
Dany: “A detto di si e mi accompagna lui, rimarrà sotto casa ad aspettarmi”.
Avvocato: “Bene!!!!! Ti do il mio indirizzo e ti aspetto tra due ore”.
Dany: “Va bene sarò puntuale, ciao”.
Dany: “Max tra due ore devo stare dall’avvocato”.
Max: “Arrivo a prenderti, preparati, vestiti elegante che mi pare un tipo molto altolocato”.
Sono corsa in bagno, doccia calda, creme profumate, trucco non molto pesante, rossetto rosso e pettinata ai miei lunghi capelli biondi, sono pronta, a no i vestiti, che mi metto?
Guardo nel mio armadio, devo trovare un vestito elegante ma anche provocante, vediamo, trovato, vestito nero lungo con un profondo spacco ad un lato che mi arriva all’inguine e un paio di scarpe nere a tacco alto, sarà il caso di mettermi gli slip? Ma no non li porto mai.
Max: “Eccomi sei pronta?”.
Dany: “Che dici vado bene come mi sono vestita?”.
Max: “Benissimo, sei bellissima, quello sviene quando ti vede, andiamo che facciamo tardi”.
Arrivati all’indirizzo datomi, palazzo signorile, Max ferma la macchina e mi guarda alquanto amareggiato, mi giro verso di lui e gli do un bacio in bocca.
Max: “Vai e divertiti, promettimi che dopo non ti lavi e quando torni giù mi fai sentire come ti ha riempita”.
Scendo dall’auto, mi incammino e mi giro varie volte verso di lui, sembra un cane bastonato, ma lo accontenterò.
Suono al campanello della porta e mi apre un uomo ci circa cinquanta anni, ben vestito, media altezza, robusto, capelli brizzolati.
Avvocato: “Ciao Dany, accomodati, sei in perfetto orario, caspita quanto sei bella, sei meglio in persona che in foto”.
Dany “Ciao, grazie del complimento”.
Avvocato: “Accomodati nel mio studio”.
Dany: “Hai una casa stupenda”.
Avvocato: “Sono contento che ti sei convinta a venire, e tuo marito?”.
Dany: “Mi hai messo in curiosità, sai come sono fatte le donne, adesso voglio vedere cosa hai per me, Max mi aspetta sotto al portone”.
Avvocato: “Facciamo così, vieni in camera da letto e ti spogli, io ti faccio vedere la cosa che ti piacerà”.
Abbiamo preso un lungo corridoio e siamo entrati in camera da letto, sembrava quella di un sultano.
L’avvocato ha messo una musica di sottofondo e io ho iniziato a spogliarmi con movenze erotiche, ho allargato la gonna tirando fuori la mia lunga gamba, ho sganciato il vestito facendolo calare lentamente, i miei seni sono saltati fuori, mi sono girata e ho fatto scendere il vestito ancora un po’ fino a mostrare il mio culo tondo e sodo, infine ho fatto cadere il vestito a terra e mi sono girata verso di lui.
Avvocato: “Mamma mia quanto sei bella nuda, sei spettacolare”.
Lo ho osservato. La patta dei pantaloni sta scoppiando.
Avvocato: “Brava, hai fatto quello che ti ho chiesto, adesso posso farti vedere quello che ti ho promesso”.
Ha aperto la zip dei pantaloni e se li è levati, ha abbassato le mutande e sono rimasta stupefatta.
Dany: “Ma che hai in mezzo alle gambe, sembra una proboscide, ma non è possibile, ti arriva alle ginocchia, è stupendo”.
Avvocato: “Sono contento che ti piace, te lo avevo detto, ora mettiti in ginocchio e vieni verso di me”.
Dany: “Subito mio bel elefante”.
Ho camminato carponi verso di lui lentamente, sembravo un ghepardo che ha visto la sua preda, come sono arrivata a pochi centimetri, l’ho preso con tutte e due le mani, l’ho indirizzato verso la mia bocca, è entrata la cappella e un pezzetto di asta, il resto è rimasto fuori, ho iniziati a pomparlo e con le mani lo masturbavo, è lungo, molto lungo, si sta rizzando, è pure grosso, lo sento diventare grande sempre di più, non riesco a prenderlo tutto in bocca, ma è bellissimo un cazzo così.
Avvocato: “Datti da fare troia, non ti dispiace se ti chiamo così vero”.
Dany: “No anzi mi fa piacere”.
Avvocato: “Ora basta, sdraiati sul letto e allarga bene le gambe che te lo voglio mettere in figa”.
Mi è venuto un po’ di timore, così grosso riuscirò a prenderlo?
Vediamo fino a che punto riesce a mettermelo dentro.
L’avvocato mi ha prima leccato lasciando abbondante saliva dentro e poi mi ha appoggiato il cazzo sulle labbra della figa, pian piano me lo spingeva dentro, si stava allargando, caspita che cappella grossa, fa fatica ad entrare, eppure la ho abbastanza larga con tutti quelli che ho preso.
Sta facendosi strada, entra, la cappella è entrata, quanto è grossa, sta entrando anche il resto, mmmm mi piace, è entrato solo una parte, è bellissimo sentirsi un cazzo così dentro, te la riempie completamente, ti da un gusto da non poter descrivere.
Me lo sta spingendo con forza, è arrivato in fondo, non è entrato completamente è troppo lungo, allungo le mani afferrando l’asta, lo aiuto masturbandolo.
Cavoli come spinge e come mi piace, sto sgorgando umori a fontanella, mi piace, godooooooo!!!
In quel momento ho ricevuto un gigantesco gettito di sborra in figa, ne ha una quantità enorme, esce dalla figa e una parte del suo sperma cola a terra per quanta ne ha.
Avvocato: “Bene adesso che hai goduto, girati”.
Guardo il suo cazzo, è ancora in perfetto tiro, penso, ma cosa vuole fare?
Avvocato: “Ti ho detto di girarti puttana”.
Mi giro lentamente, immagino il motivo, ho un po’ di timore anche se è quello che mi piace di più quando faccio sesso, è troppo grosso, mi farà male anche se lo ho abbastanza largo a forza di prenderli.
Mi mette un cuscino sotto il ventre, il mio culo è in alto, mi allarga le gambe al massimo, una colata di saliva mi arriva sull’ano, due dita si infilano dentro, mi si allarga, sento la sua cappella farsi spazio tra le natiche, arriva all’ano, si infila, entra, si sta entrando, hooooo siiiii, entra ancora, è arrivato in fondo, mi giro, ne è entrata metà, che gustooooo, mi piace, ho il culo tutto pieno, mi piace da morire.
Inizia a spingere, prima piano poi sempre più con forza e velocemente.
Dany: “Pianooooo mi sta arrivando dentro l’intestino, lo hai troppo lungo, mi sfondi, però mi piace”.
Avvocato: “Zitta troia e godi”.
E’ troppo bello, non ho più detto niente, mi sono presa in culo quell’ammasso gigantesco di carne, me lo ha completamente sfondato, mi ha fatto impazzire, ho goduto in continuazione.
Lui continua a pomparmelo dentro con forza fino a che l’ho sentito gemere e in quel momento mi è arrivata nel culo una quantità di sborra enorme, sembra che mi sta facendo un clistere, mi è penetrata fino all’intestino, saliva, l’ho sentita arrivarmi in gola, un sapore che mi piace e io appresso a lui sono venuta.
Sono distrutta, immobile su letto, ho la sborra ovunque, non riesco a muovermi.
Avvocato: “Troia ti è piaciuto?”.
L’ho guardato alzando un po’ la testa e gli ho fatto un sorriso come per confermare quello che ha detto.
Avvocato: “Bene, di a tuo marito che ti deve prestare a me per un periodo, ti userò a mio piacimento e poi ti restituirò a lui”.
Dany: “Grazie per la proposta, ma sono sicura che non lo farà, sono la sua troia e non mi cede a nessuno”.
Mi sono rivestita e sono andata via.
Si è fatto molto tardi, è buoi, vedo in penombra mio marito sdraiato sulla poltrona dell’auto con il cazzo in mano che si masturba, apro la portiera, lui mi guarda, mi alzo il vestito, mi mette una mano in figa poi in culo, guarda la mano è piena di sborra, in quel momento schizza la sua sul vetro della macchina, mentre mi aspettava stava pensando a cosa stavo facendo e si è eccitato a tal punto che quando ha sentito che mi ha riempita non ha più resistito.
Dany