In trepidante attesa.
by pennabiancaПосмотрели: 379 раз Комментарии 0 Date: 22-01-2025 Язык:
Mi chiamo Gianmarco, 42 anni, sono di media statura, capelli leggermente brizzolati, occhi scuri, fisico assolutamente normale, né grasso né magro. Da oltre 12 anni, sono sposato con Letizia, che di anni ne ha 40. Se io sono un maschio nella norma, lei è una strafiga da paura! Alta m. 1.75, capelli rossi e ricci, occhi verdi, una splendida bocca larga e labbra molto sensuali, una meravigliosa quarta di seno, un bel ventre piatto e un meraviglioso culo a mandolino, che sovrasta splendide cosce lunghe e ben tornite. Stiamo insieme da 15 anni e, sia durante il fidanzamento che, in particolare, dopo il matrimonio, ho preso ad apprezzare la condizione di cuckold. Mi è sempre piaciuto veder mia moglie corteggiata, insidiata e desiderata da altri maschi e, questo fatto, ha creato un'intesa tra noi, che va ben oltre i normali canoni del rapporto matrimoniale. La nostra complicità ci porta a vivere situazioni talmente intriganti e belle, da farci godere di situazioni che, a prima vista, potrebbero sembrare strane o sconvenienti. Una di queste situazioni si verificherà domani sera, quando Letizia andrà a cena con i suoi colleghi di lavoro. È impiegata in un gruppo finanziario e, nel suo ambito lavorativo, è abbastanza nota per esser una femmina calda e vogliosa che, quando decide di godere, si lascia scopare anche da più maschi insieme. Ciò che però mi fa impazzire, è come tutta questa cosa viene organizzata. Io e lei, con il tempo, abbiamo realizzato un vero e proprio percorso, che ci consente di godere, in maniera diversa ma, nello stesso tempo, uguale sia per sensazioni che per il piacere che ci dona. Quando lei esce a cena con i colleghi, o altre persone, per prima cosa si mostra ai miei occhi eccitati, mentre si prepara e si abbiglia per l’occasione. Segue sempre un rituale ben preciso. Dopo aver passato una mattina dall'estetista e dalla parrucchiera, una volta a casa, si prepara per la sua uscita serale. La prima cosa che fa è una doccia, poi, nuda, entra in camera da letto e, sull'intero corpo, si spalma una crema idratante, che fa diventare la sua pelle morbida e liscia, come una pesca. Nel frattempo io, dietro sua specifica richiesta, ho preparato sul letto tutto ciò che lei ha deciso di indossare per la serata. Intimo molto fine e bello. In buona sostanza, ciò che indosserà come intimo, sarà un reggiseno nero di pizzo finissimo, come il perizoma e reggicalze coordinato, per sostenere delle calze velatissime che fasciano le sue splendide cosce. Sopra avrà una gonna nera che le arriva a metà coscia e fascia il suo culetto, rendendolo ancor più invitante e sensuale. Infine una camicetta bianca, da cui trasparirà l’intimo, e sarà tenuta molto sbottonata, per mostrare il suo favoloso decolté. Ai piedi calzerà degli stivaletti dall’immancabile tacco alto e sottile. Naturalmente assisto a tutta la preparazione e lei si lascia guardare con estrema malizia. Una volta che lei è uscita, la prima cosa che faccio è quella di andare a controllare sotto il cuscino del letto, dove è posizionato un segnale particolare che serve a rendere il gioco ancor più eccitante. Se lei ha deciso di scopare con la persona con cui esce, posiziona sotto al cuscino, il perizoma che ha indossato per l'intero giorno, altrimenti, se non ha voglia, non vi mette niente. In questo caso, mi ha detto che sarà presente alla cena il suo direttore generale, con cui lei scopa regolarmente, quindi, so già che si farà sbattere da lui e farà la porcella con lui al massimo delle sue possibilità, per completare il tutto con me, quando rientrerà a casa. Ecco, è questo il bello del nostro gioco: sì, perché per noi questo è un gioco! Lei può scopare con chi vuole, ma non lo fa perché non sono in grado di soddisfarla, bensì perché con gli altri crea situazioni che, in realtà, ci sconvolgono da morire. Per noi è estremamente eccitante portare avanti questo gioco, che prevede che io resti in attesa del suo ritorno, affinché mi faccia godere a raccontarmi come si è fatta possedere, montare e riempire in ogni buco. È una cosa che fa con il piacere di entrambi, perché sa quanto saremo eccitati una volta che saremo di nuovo assieme. Può sembrare assurdo, pazzesco, assolutamente incredibile, eppure mia moglie gode dopo, ossia quando torna e gioca con me, raggiungendo un tipo di orgasmo che è assolutamente diverso da quelli che avrà provato con i maschi con cui è stata. È una questione celebrale, oltre che fisica, che rende il nostro rapporto unico, incredibile, e assolutamente pieno Ora, appena uscita, son andato in camera a prendere il suo perizoma ed ho iniziato ad annusarlo, per recepire l'odore della sua fica. Poi, verso mezzanotte, mi spoglio e mi infilo sotto le coperte tutto nudo, aspettando il suo rientro. Mentre aspetto, inizio a toccarmi, riprendendo ad annusare il suo perizoma, strofinandolo sulla cappella, ormai completamente eccitato. È una sensazione incredibile! Unica! Sono preso dall'eccitazione e comincio, mentre mi masturbo, a inveire contro di lei, con frasi sempre più pesanti.
“Ma che troia che sei! Una puttana da bordello! Una zoccola che si fa sbattere da tutti! Dai, torna a casa, lurida puttana! Torna da tuo marito, che non ne può più di aspettarti! Dai, torna dal tuo maritino in calore!
Io intanto continuo a toccarmi e sono eccitato al punto che devo rallentare, altrimenti vengo prima che arrivi mia moglie. Per qualche istante mi fermo, faccio dei profondi respiri, perché non voglio venire. Poi, però, la mia mente viene di nuovo sconvolta dall'odore della sua fica che promana dal suo perizoma e farmi riprendere lo strofinio della cappella contro le lenzuola. Chiudo gli occhi ed immagino lei stretta tra uno o più maschi, che gode, che urla di piacere, che viene riempita in ogni buco. Tutto questo mi ha eccitato così tanto, che mi sprona a scriverle un sms con cui l'imploro a tornare, perché non ce la faccio più. Lei mi risponde in maniera secca e categorica.
“Non provare a schizzare: resisti, che tra un'ora torno; se non fai come dico, non te la faccio più né vedere, né assaggiare!”
Naturalmente queste sue risposte hanno l'effetto contrario, perché io mi eccito ancora di più. I secondi sembrano minuti ed i minuti sembrano non passare mai. Alla fine, anche se dopo un po' di tempo, mi perviene un suo messaggio, con cui mi informa:
sto arrivando!
Incredibilmente la mia eccitazione si calma, sono pronto: adesso si gioca! Aspettare fino a questo punto, è stato qualcosa di eccitante, sconvolgente, forte e doloroso, ma, da questo momento in poi inizia il piacere vero e proprio. Mi infilo il suo perizoma che ho annusato per tutta la sera, mi sistemo a pecorina sul letto ed aspetto, come una vacca in calore, il suo arrivo. Anche questo fa parte del rituale del nostro gioco. Quando lei entra, deve trovarmi carponi sul letto, con il viso appoggiato al materasso, inginocchiato e con il culo in aria. Appena la sento entrare in soggiorno, ho un sussulto e devo trattenermi dal non sborrare: sono talmente eccitato, che basterebbe veramente poco ed è questo il momento più difficile dell'intera serata. Entra in camera e prima si gusta lo spettacolo di un uomo completamente eccitato e sottomesso ai suoi ordini; poi si avvicina e, da dietro, mi infila la mano tra le gambe, prendendo in mano il cazzo. Comincia a menarmelo da dietro, come se stesse mungendo una vacca e mi racconta quanto è stata porca e provocante, con i colleghi di lavoro, e di quanto si sia fatta sbattere dal suo capo.
«Molto bene! Vedo che hai eseguito alla lettera i miei ordini e questo mi fa molto piacere. Ora, mentre ti mungo come una vacca, ti racconto di come quel magnifico toro del mio capo, mi ha portato nel parcheggio del ristorante e, dopo avermi fatto sdraiare sul cofano della sua Maserati, mi ha strappato il perizoma ed ha preso a masturbarmi a cosce aperte, in mezzo al piazzale, con il rischio di esser visto da chiunque passava. Mi ha fatto godere, masturbandomi, poi mi ha fatto abbassare e mi ha infilato in bocca un cazzo che è il doppio del tuo: quasi mi soffocava, da quanto me lo ha spinto giù per la gola, dicendomi che ero la sua troia. Mi ha scopato un po' in bocca, poi mi ha sollevato e, dopo avermi aperto le gambe, mi ha fatto sdraiare sul cofano e me lo ha spinto tutto dentro; ha preso a sbattermi come una puttana da strada! Ho goduto molto nel sentirmi sfondare da lui e poi, quando ho sentito che era prossimo a sborrare, ha stretto le gambe dietro di lui e mi sono fatta riempire tutta per te!»
Sentire il suo racconto mi sconvolge e lei lo sa benissimo, perché aspetta solo che io sborri. Il mio cazzo esplode facendomi avere dei sussulti di godimento totale! Una sborrata, oserei dire, colossale! E lei sorride, contenta, mentre continua a mungere il mio cazzo.
«Bravo, il mio cornuto! Svuotati tutto! Lasciami spremere fino all'ultima goccia, perché adesso voglio godere anch'io!»
Finito di esser munto e di godere, mi giro verso di lei che si è già messa in posizione sul letto. È rimasta vestita, con stivali e tutto il resto. Apre le gambe in modo osceno e mi accorgo che il perizoma che aveva quando è uscita, ora non c’è più e, in qualche modo, conferma le sue parole. Tutto questo mi sconvolge ancor più e, eccitato, infilo la testa fra le sue gambe, prendendo a leccarle la succosa e bagnata fica, stracolma del nettare del suo amante. Anche lei, come me, resite per poco e, dopo un attimo, ha un orgasmo violento.
«Vengo, porco! Continua a leccarmi! Senti come mi ha sfondato quel maiale! Senti come mi ha riempito di crema prelibata, per te! Amore, vengo, continua! Leccami tutta!»
Gode e si rinnova il piacere del nostro gioco. Poi, mentre lei si gode il suo orgasmo, io mi riprendo in mano il cazzo, ancora eccitato, e lei di colpo mi spinge di lato e mi cavalca. Sento il mio membro scivolare dentro la sua vagina ancora intrisa di sborra e la sento aperta, dilatata; lei mi scopa muovendo il bacino avanti e indietro, fin quando gode di nuovo. L’orgasmo che ha provato è stato devastante per lei.
«Vengo! Finalmente, godo! Amore, mi fai godere solo tu! Quel porco mi ha scopato, son venuta, ma non ho goduto! Amore, è adesso che godo per davvero! Sborrami in faccia, dai, adesso!»
Lei se lo sfila, io lo impugno e mi sego davanti alla sua faccia, come un pazzo furioso, fino a farlo emettere altra sborra, ma, questa volta, sulle sue labbra e viso. Restiamo immobili, sconvolti e senza fiato, poi mi avvicino alle sue labbra e cominciamo a baciarla ed a limonare, gustando e trasmettendoci la sborra ancora calda da una bocca all'altra; mentre facciamo questa porcata, lei mi sega ancora ed io le pianto tre dita nella fica, prendo a masturbarla furiosamente, fin quando non raggiunge l'orgasmo totale, quello finale.
«Amore, vengo! Vengo, non ti fermare! Bellissimo! Amore, vengo!»
Mi abbraccia, mi bacia e si stringe forte a me con le lacrime agli occhi per la gioia. La sua voce e le sue parole sono la più bella melodia che un uomo possa mai sentire.
«Grazie, amor mio! Anche questa sera mi hai fatto vivere delle emozioni davvero sconvolgenti! Sei una persona fantastica, che ha capito che io ho bisogno di queste sensazioni forti, che si possono vivere solo se la coppia è unita e si ama come noi due. Come ti ho detto, ho scopato con lui, ma ho goduto con te. Non è il suo cazzo grosso che mi ha fatto impazzire, ma la sensazione che mi stava riempiendo la figa, perché sapevo che tu avresti voluto leccarla; ciò è servito a farmi tornare al più presto possibile da te. Ti amo. Sei la persona più importante che sia mai apparsa sulla terra ed io sono la donna più fortunata del mondo a poterti stringere fra le mie braccia e godere con te!»
Le do un bacio carico d'amore e poi ci lasciamo avvolgere dalle braccia di Morfeo.
Forse agli occhi di tanti, io sono un cornuto e lei una puttana, ma a noi non interessa niente di tutto questo. Noi siamo convinti che questo nostro modo di far sesso, sia quello più appagante e, nello stesso tempo, più trasgressivo tra quelli mai provati.
Quindi non c'interessa granché del giudizio della gente.