ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Salviamo un amico (6) 
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Salviamo un amico (6)


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Salviamo un amico (6)

by oibo
Посмотрели: 42 раз Комментарии 0 Date: 23-11-2024 Язык:Language

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Eravamo tutti abbracciati alle proprie consorti, l’unico che vagava 3 metri più avanti era Giulio, Lara disse: eccolo che mo ce cade in depressione e me tocca fargli un pompino per farlo ripigliare, ci ridemmo ma questo fu l’inizio. Chiamai Giulio che raggiungemmo e Lara gli disse quello che aveva detto a me, ci sentii anche la Lei che lasciando il Lui, abbracciò Giulio e Lara sussurrandogli, ok ci stò quando glielo facciamo? Uscimmo dal sentiero e ci spostammo tra le dune, le ragazze iniziarono subito, anche Alice partecipò mentre noi tre facevamo da paravento. Durò poco, la sborrata dai versi che si sentivano fu abbondante e le ragazze se la divisero. Arrivati al gazebo io in modo di sfottò dissi: se mi vedete triste sappiate che per risollevarmi mi ci vuole il culetto di Alice e di Altea, e tutti scoppiarono a ridere. Quello che mi lasciò a bocca aperta fu la Lei ( Altea) che avvicinandosi al mio lettino mi diede una leccata dal mento al naso e prendendo il cazzo tra le mani disse: quando vuoi caro. Ancora non era sazia, ma meritava. Dopo 2 ore e mezza causa digestione, ci tuffammo in acqua, c’era poca gente intorno, Altea mi si avvicinò in modo sospetto prese il mio cazzo in mano dicendomi, dai che non ho il costume, dandomi la schiena e appoggiando il suo viso sul torace del marito, mmmmmmmmm situazione invitante, Lara mi si avvicinò da dietro, aveva capito tutto prese il mio cazzo tra le mani e dopo averlo smanettato un poco lo avvicino al culo di Altea che come una calamita lo attirò dentro di se, Avevo Lara dietro di me, se avesse avuto un pisello mi sarei preoccupato da come si muoveva, era lei che attaccata al mio sedere con il bacino mi dava il tempo dell’inculata. Altea raggiunge un paio di orgasmi, per poi gustarsi la mia sborrata. Girandosi abbracciò me e Lara dicendo: Grazie ne avevo proprio bisogno. Ritornammo nel gazebo, ognuno al suo lettino e partì la pennichella tardiva. Si stava tutti sdraiati sui lettini, tranne io che mi ero seduto ai piedi del lettino di Lara che era al fianco di Altea. Quest’ultima aveva voglia di parlare e così intavolammo il discorso. Altea confessò che durante l’anno conduceva una vita casa chiesa, usciva la mattina alle 7 e se non c’erano problemi alle 19 rientrava, Marco rincasava verso le 17. Il sabato era dedicato allo sport che praticavamo insieme e la domenica si andava a passeggiare per qualche fiera o festa di paese. Il sesso era solo matrimoniale, ma si aspettava con pazienza l’arrivo dell’estate e il mese di ferie. Molte sere si addormentavano sul divano guardando la tv abbracciati come due bambini infreddoliti, per poi svegliasi la mattina e prepararsi di corsa per la nuova giornata, non raccontava con malinconia come spesso capita, ma felice della sua vita. Nel frattempo si unì a noi anche Alice, i maschietti stavano tutti sonnecchiando, che prese posto vicino le gambe di Altea. Lara curiosa, chiese quale fosse un suo desiderio e se c’è vista la sua esperienza. Si, rispose Altea, ne parlai con Marco e anche a lui piacque la mia proposta, Quale chiese Alice, l’ultimo giorno di ferie ci porteremo nel letto un trans e vediamo cosa ne esce fuori……….. Uauuuu esclamò Alice, che guardando tra le gambe Altea notò gli slip molto umidi lì . Allungò silenziosamente la sua mano, Altea aprì leggermente le gambe e si spostò il costume, era pronta a ricevere quelle carezze. Passammo un paio d’ore così, seguendo a volte il movimento di quella mano che sfiorava quella patata tutt’intorno senza penetrarla, Altea lo trovava molto rilassante. Si avvicinò l’ora di cena, come se qualcuno avesse suonato la campanella, vidi che tutti si erano messi seduti sulle rispettive sdraie. Altea prese la palla al balzo dicendo: ragazzi pronti per la cena? Questa è la nostra ultima notte, domani si parte per i propri itinerari, e con un sorrisino ironico aggiunse ,mi raccomando mettetevi in forza. Seduti al tavolo del ristorante, si parlò dell’itinerario da fare l’indomani, Marco e Altea proseguivano da dove arrivavamo noi e noi verso castellammare del golfo, alcamo, l’isola delle femmine e sosta a cefalù dando qualche consiglio a Marco dei posti dove eravamo passati. Verso le 22, dopo la cenetta veloce, eravamo gà nel camper a spogliarci a vicenda, ci furono molti ma molti baci, un fortissimo scambio di affetto. Altea prese l’iniziativa e con le mani messe sulla bocca a mò di magafono disse: I signori maschietti sono pregati di farsi trovare tutti e 4 sul lettone. Così facemmo trovando Alice al centro ad aspettarci, Altea e Lara si misero lì in disparte a godersi lo spettacolo. Ce lo prese subito tra le labbra, uauuuuu che idrovora, Marco che era al centro, fu subito cavalcato da Alice, mentre si portava il mio in bocca invitava Giulio ad entrare nel secondo canale, la sentimmo godere diverse volte, ci invertimmo dandole ancora più piacere fino ad un mio assolo con il suo culo. Non venimmo, ora era il turno di Lara, che come si sdraiò si ritrovò tre bocche fameliche sul suo corpo, era un suo desiderio da tempo, ad ogni goduta si cambiava posizione, ce la riggirammo come un pedalino, Lara si era persa nei suoi godimenti multipli, ovunque la toccassimo, tempo 2 minuti veniva. Ora era il momento di Altea che sino ad ora era rimasta lì in disparte a sditalinarsi. Giulio la prese subito a pecora per il suo culetto, io e Marco ci alternavamo con la sua bocca e Alfio le occupava la fica. Ci ripetè di non venire. Giulio uscì dal culetto di Altea sdraiandosi e tirandola a se per impalarla, Marco la prese da dietro e a me non rimase che la bocca da condividere con Alfio. Altea era fantastica in ogni suo buco. Diedi il cambio a Marco. Dopo numerosi orgasmi Altea fece cenno alle altre di unirsi, ognuna prese il suo pisello mentre Giulio volava di fiore in fiore, ogni donna si prese la razione di vitamine tranne Altea che assaporò anche quella di Giulio, ci rimischiammo, io con Alice, il pisellone di Alfio entrò subito in Altea e >Giulio in Lara, Marco si dedicò al culetto di Altea . Alle 2 circa dopo una lunga sborrata collettiva ci salutammo con Altea e Marco scambiandoci i numeri dei cellulari ed in primi il nome di quel resort sex in jamaica richiesto da Lara così li vedemmo risalire sul loro camper . Io e Giulio eravamo ancora in tiro, così ci dedicammo alle nostre due donne mentre Alfio si era abbioccato, era stato ben spremuto dal culetto di Altea. Dopo una stupenda sborrata ci addormentammo anche noi. Alle 7 sveglia caffè e cornetto alla marmellata e via per castellammare del golfo prima di entrare i paese ad un grande incrocio Lara ci suggerì di girare per alcamo, l’entroterra visto che erano già le 10 e che dopo pranzo saremmo ripartiti per il mare castellammare del golfo. Così feci. In mezz’ora eravamo ad Alcamo visitammo il castello dei conti di modica, la basilica di santa maria assunta, e il museo d’arte temporanea. La zona vecchia era molto bella , trovammo una trattoria invitante, era ora e così entrammo. Lara ordinò subito il barracuda alla brace, suggerito dallo scef, io vidi dei spiedini di pecora invitanti che li accompagnai con costolette di agnello fritte panate,e Giulio mi seguì, un po' di carne ci ridarà parte della forze spese, e guardando Lara aggiunse….. ancora pesce, pesce in tutte le salse, Lara guardandolo gli fece una bella linguaccia. Dopo 1 ora eravamo per strada e ci fermammo presso la spiaggia plaja, carina, rimanemmo lì come lucertole sino alle 18 per poi andare in visita al castello arabo normanno per poi risalire in camper fino al camping la playa all’isola della femmine. Arrivammo alle 21 e subito alla ricerca dei ristorante.
Di km ne avevamo macinati oggi e francamente proposi di ritornare in camper. Distesi sul lettone, Lara e Giulio iniziarono a limonare, mentre Lara pensava a come poteva essere la vacanza in Jamaica nel resort sex consigliatoci da Altea, Giulio la prese alla missionaria mentre io di lato le pompavo la bocca, poi ci alternammo, quando mancava poco a venire, Lara si staccò da noi in preda ad un furioso orgasmo, poi fece sdraiare Giulio dicendogli, dai ti faccio venire così, che me la riempi, e lo cavalcò, a me disse che voleva sentire lo schizzo dentro il culo, così si piegò sul torace di Giulio e con le mani si allargò i glutei. Avvicinai la cappella gonfia al suo buchetto, sentii la sua voce dire……. Appoggiati ma non entrare, non voglio essere inculata, così appoggiato iniziai a menarmelo, sentii i fremiti di Giulio, e sborrai pure io, Lara urlò un siiiiiiiiiiii lo sento ,venendo copiosamente pure lei. La mia sborra stava colando giù per la fica e Lara sfilamdosi da Giulio la tamponò con la mano. Si ho sentito lo schizzo caldo dentro, è stupendo, ha ragione Alice. La coppia in quell’oretta non era presente, era rimasta vicino al castello ad ascoltare un concerto. Tornarono dopo circa 2 ore, si spogliarono e si sdraiarono al lati di Lara e iniziarono un rumoroso triangolo per via delle forti venute delle donne, e bravo il pisellone. L’indomani mattina eravamo alle 8 a fare un giro per palermo con il camper, troppa confusione, poi già la avevaMo visitata qualche anno prima, così feci rotta verso cefalù. In 1 ora e mezza trovai anche una dislocazione al camper al lido angeli del mare. Bellissime le case a ridosso del mare, case dei vecchi pescatori, un po' come ponza. Quel giorno camminammo molto soprattutto in quei vicoletti stupendi. Trovammo un ristorantino gestito da una famiglia dove lui era il pescatore, niente menù, c’era il pescato della giornata. Iniziammo con una frittura di gamberi ottima, poi una seppia in padella con aglio e olio ed un po' di pan grattato, e non potevano mancare le alici fritte,stupende, ci consigliarono di saltare la pasta e così non la ordinammo. Ci passarono una grigliata mista con un fragolino, calamaro, 2 scampi, 2 mazzancolle, Guardando i ragazzi esclamai: uauuuu qua ci vogliono far ingrassare. Il vino bello fresco bianco e frizzante. Ma il bello doveva ancora arrivare,ci disse la cameriera,” L’aragosta in salsa”. Subito presi il cell per vedere la ricetta, il piatto prevede il saporito crostaceo cotto nel brodo bollente e successivamente diviso a metà e gratinato al forno per un ventina di minuti bagnato con un filo di sherry. Divino ci leccammo anche il piatto. mentre si brindava iniziammo a fare un toto prezzo, le nostre supposizioni partivano dalle 60 procapite per arrivare anche agli 80 visto le grandezze delle aragoste e l’abbondanza dei piatti. Nel chiedere il conto, uscì dalla cucina la moglie del pescatore con la figlia, le due cuoche che ci riempirono il tavolo di dolcetti tipici e liquori. Dicendo che era offerto dalla casa. Spazzolammo tutto, quel giorno eravamo sfondati, un pozzo senza fine. Come arrivò il conto io l’aprii per primo, mi sembrava che ci fosse un errore era 30 euro procapite. Come si riavvicinò la figlia del pescatore, le chiesi come mai nello scontrino non riportava le pietanze, sicuro che le avete messe tutte? Lei con un sorriso rispose che quello che Abbiamo mangiato è il loro menù fisso, e se aver fatto il bis di qualcosa il prezzo non sarebbe cambiato, le dissi: certo che con i piatti abbondanti che fate chi è che ha la forza di fare il bis….. e tutti ci facemmo una risata. Lasciammo una bella mancia e continuammo nella passeggiata verso la spiaggia che ci attendeva. Dopo esserci incremati, ci addormentammo su quei lettini. Dopo un’oretta era un continuo acqualettino, rimanemmo li sino alle 20. io proposi di ritornare dal pescatore. Come entrammo ci diedero il meglio tavolo e avevamo 1 cameriere fisso al nostro tavolo, che lusso, i 50 euro di mancia si vedono, venne al nostro tavolo la cef, che guardandoci negli occhi disse, avete dormito fino a poco fa, questa sera il menù ve lo faccio io, e dicendo questo si rifugiò i cucina. Poco dopo ci arrivò una paio di bruschette al pomodoro buonissime con accanto due bei gamberi grigliati, a seguire riempirono il tavolo con un piatto di coccio fatto a scodella a testa, un piatto piano al suo fianco ed un piattino dall’altra parte. Del pane appena fatto bello croccante che emanava non un odore ma parole…… mangiami mangiami. Ritornò la cef accompagnata dalla figlia che sosteneva un pentolone, Ci diede 3 mestoli di brodo rosato al primo giro, poi si avvicinò un altro cameriere con un vassoio da quadro, ci mise nel coccio anche uno scorfano, una gallinella, tracina, 2 cozze 4 moscardini e un’altro tipo di pesce che non riconobbi. Stupenda, mai assaggiata una zuppa di pesce così, poi con quel pane…………. Ci lasciarono riposare per una mezz’oretta, eravamo già sazi, ma ecco che arrivò la cuoca con un tortino di alici che già dall’odore era la fine del mondo accompagnata da una insalata mista. Dopo mezz’ora ci alzammo lasciando una bella mancia come al solito, e visto che l’indomani si partiva volemmo salutare tutta la famiglia con un abbraccio. Usciti dal ristorante Lara abbraccia al collo me e Alice stando in mezzo e baciandoci le guance ci sussurra: dai ragazzi mancano 3 giorni alla fine della vacanza, divertiamoci, e così saltellando fa la stessa cosa con Giulio e Alfio che al loro volta vediamo le loro mani afferrare il culo di Lara. Entrati nel camper i tre con una foga si tuffamo sul lettone dando inizio alle danze, io con Alice ci mettiamo sull’altro letto quello dei 2 divanetti. Siamo ancora vestiti, la bacio dolcemente accarezzandole il viso stringendola di nuovo a me. Le baciai la fronte più volte, poi lei si voltò dandomi le spalle e accoccolatasi cercava le mie braccia, La strinsi forte a me, sentivo che ne aveva proprio bisogno di tutto questo affetto, Le baciavo di continuo i capelli accarezzandole la spalla, la sentii rilassarsi al tal punto che pensavo si fosse addormentata, rimanemmo così per una mezz’ora buona mentre dal lettone ci giungevano i respiri affannati dei ragazzi e i godimenti di Lara, che ci lasciavano quasi insensibili.
(continua)

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