ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: un organizzazione perfetta

un organizzazione perfetta

by antoinsieme

Avevo immaginato e studiato tutti i dettagli di questo incontro ogni momento, e lucidamente continuavo a dirmi che era perfetto e che non avevo dimenticato alcun particolare.
Mai avrei comunque potuto immaginare il salto di adrenalina quando l’occasione si è veramente presentata.
Le ho chiesto come facevo solito prima di fare sesso, di indossare reggicalze mutandine strette e restare senza reggiseno con i seni magnificamente esposti a promontorio dei comodi fianchi che da sempre la caratterizzano
Appena finito di indossare gli indumenti necessari, l’ho avvertita che questa volta avremmo fatto un gioco nuovo che le potevo spiegare in pochi istanti: doveva sedere e restare seduta sul letto a gambe divaricate , prendere in mano il cartello che avevo coscienziosamente preparato in anticipo con la dicitura “ sono una maialina” , poi con l’altra mano prendere il solito dildo per cominciare a farglielo succhiare e indossare la mascherina di discrezione.
I miei amici avrebbero suonato alla porta di lì a pochi istanti e sarebbero entrati pronti a possederla in bocca fica e culetto e per preparala all’evento le ho fatto guardare alcune foto di grandi cazzoni che amichevolmente ho battezzato essere dei miei amici Carlo Beppe e Ciro. A questo punto lei obbediente come solito si è predisposta a quanto le stavo chiedendo: ha indossato con un leggero fremito i reggicalze e autoreggenti indossato gli slip chiari molto stretti si è slacciata il reggiseno per restare come detto a seno nudo
Le ho detto di affrettarsi che il tempo stringeva e contestualmente le ho fato aggiustare la mascherina di discrezione a miglior copertura degli occhi e fatto prendere il dildo e il cartello di presentazione già preparato per l’occasione.
Si è seduta e ha cominciato a mugolare mentre si strofinava sulla bocca il dildo che ogni tanto faceva scivolare all’interno della bocca.
Mi sono assentato un attimo giusto il tempo di andare ad aprire alla porta mentre stavano suonando: i miei amici Ciro Beppe e Carlo in fila indiana sono entrati frettolosamente dalla porta mentre mia moglie mi chiedeva chi fosse alla porta: gli amici le ho risposto, quelli del gioco!
Appena fatto ingresso nella stanza da letto le voci sono diventate concitate: erano visibilmente eccitati nel vederla pronta a scopare con quel cartello in mano e quel dildo che stava ancora indugiando all’ingresso della sua bocca.
Avrei voluto raccomandare discrezione e garbo nell’approcciare questa situazione, ma non ho fatto in tempo ad aprire bocca che Carlo era già con i pantaloni abbassati e pisellone gonfio che stringeva gli slip troppo aderenti. A questo punto Ciro si è messo seduto accanto a lei ed ha cominciato col toglierle il dildo dalla bocca e infilare una lingua scivolosa e umida all’interno tra le sue labbra chiedendole di serrare in segno di amicizia e godimento istantaneo. Beppe nel frattempo non è rimasto senza guardare ma anzi era anche lui col pisello fuori dalle mutande già gonfio e duro.
Io cosa potevo fare: ho raccomandato la calma e la pazienza del momento che doveva consumarsi lentamente ma in cuor mio non vedevo l’ora che la cosa diventasse più intensa. Carlo ha estratto la sua mazza dallo slip stretto e scappellando il membro ha voluto chiedere a mia moglie se poteva togliere la banda agli occhi.
Ho risposto io in sua vece dicendo e asserendo che il gioco sarebbe stato più eccitante e divertente con l’aiuto di quella mascherina che di fatto le copriva solo gli occhi ma lasciava libero tutto il resto che poi doveva servire..
E mentre mi premuravo di chiarire questo concetto elementare, Ciro con un colpo di reni improvviso ha tirato fuori il suo membro già gonfio e duro per introdurlo nella bocca di mia moglie che estasiata di questa improvvisa situazione non poteva fare di meglio che allargare la bocca e fare entrare quel cannone enorme
Che scivolava fino a scomparire tra le pieghe della bocca riversa avidamente sul membro a conchiglia

Provate a indovinare