Quando Lo Sport Fa Godere
by DeepПосмотрели: 515 раз Комментарии 1 Date: 01-02-2023 Язык:
Che lo sport faccia bene alla salute ormai ne siamo tutti consapevoli, ma scoprire che possa far godere e regalare piaceri viziosi sicuramente lo rende ancor più interessante.
E' facile e consueto leggere di esperienze trasgressive vissute in ambienti come palestre e, per questo, il mio titolo potrebbe farti pensare all'ennesimo racconto letto e riletto...ma non credo sia così.
Un po' perché la mia è stata un'esperienza imprevista e imprevedibile (non ricercata né rincorsa)...un po' perché, forse, ma lascio a te il giudizio, non è stata la solita,
scontata
, scopata fugace, tante volte narrata.
Ma non mi dilungo oltre, ti lascio al mio racconto...così che potrai farti un'idea da te ed esprimere il tuo pensiero.
Amo lo sport, in tutte le sue sfaccettature e per questo non mi tiro indietro dal cimentarmi in tante attività, sperimentare e mantenermi in forma sia fisicamente che mentalmente.
Qualche anno fa, ad agosto, sono stato invitato da alcuni amici che avevano organizzato tre giorni di sport e divertimento per il weekend. Il programma prevedeva trekking, calcetto, running e altre attività.
Naturalmente non erano tre giorni tra soli uomini. Avevano organizzato tutto coinvolgendo un po' di conoscenti, di varie età...ragazzi, ragazze, uomini e donne. Un bel gruppetto che potesse garantire la partecipazione, secondo gli impegni, in ognuna delle tre giornate.
Io avevo approfittato per staccare dalla routine e dagli impegni così da vivermi ogni attività e ogni momento di relax. Questo mi dette modo di entrare in contatto con tutte le persone coinvolte, molte delle quali ovviamente non avevo mai conosciuto prima.
Ho subito notato con piacere che i miei amici avevano coinvolto diverse ragazze e donne che non passavano inosservate, attiravano la mia attenzione e, talvolta, mi attraevano particolarmente. Il caldo e il conseguente abbigliamento succinto, misto alle endorfine generate dall'attività sportiva, facilmente avrebbero acceso desideri ardenti che, però, per la situazione, sapevo di dover tenere
sotto controllo
considerando anche che diverse di loro erano in coppia.
L'appartamento in cui mi ospitava Luca (nome non reale) era abbastanza ampio ed in quei giorni sarebbe stato il riferimento per tutti i partecipanti, una sorta di campo base. Per questo dopo avermi fatto accomodare, Luca mi indicò che per praticità aveva deciso di dedicare i due bagni dell'appartamento uno alle donne ed uno agli uomini.
Mi disse quindi:
Questo vicino al soggiorno è per le donne. Noi maschietti useremo invece quello in fondo. E' nuovo ed ancora non è collegato al resto dell'appartamento, bisogna entrare dal terrazzino. Quindi sacrifichiamoci noi e lasciamo la comodità alle ragazze.
Era effettivamente così, il bagno ricavato da una parte di portico era stato appena messo su, ma per accedervi bisognava uscire all'esterno in quanto ancora isolato dalle altre stanze. Su una cosa, però, mi aveva fregato Luca. Quello in realtà sarebbe stato il bagno delle donne, proprio perché più riservato rispetto al resto dell'appartamento.
Aveva pensato di prendersi gioco di me e provare a creare qualche situazione imbarazzante così da prendermi in giro. Scherzi banali, ma che strappano sempre una risata tra amici, si sa.
Non sapeva che, al contrario, la risata me la sarei fatta io per il gusto di ciò che sarebbe accaduto!
Ci siamo divertiti e abbiamo fatto tanto sport già il primo giorno. Fino a concludere la giornata uscendo per una corsetta in un percorso misto tra la natura. Eravamo in sette.
A metà percorso bisognava scegliere se imboccare un nuovo sentiero o prendere quello che ci riportava verso casa.
Chi, come me, aveva intenzione di partecipare a tutte le attività dei tre giorni, scelse di tornare indietro e dirigersi verso casa per una doccia.
Siamo tornati all'appartamento in cinque. Io e Francesco (altro nome non reale) ci siamo fermati in soggiorno a chiacchierare con una sua amica ed il compagno di Elena (nome di fantasia) che intanto si era subito andata a fare la doccia.
Dopo qualche chiacchiera sul divano, ho pensato bene di andare a fare la doccia anch'io, così che quando fossero rientrati gli altri del gruppo non avremmo avuto la fila per il bagno degli uomini.
Mi sono avviato spedito verso il terrazzino. Nessuno lo ha notato perché il corridoio non era visibile dalla posizione degli altri ed io ero ancora inconsapevole dello scherzo che mi aveva tirato Luca sullo scambio dei bagni.
Uscito sul terrazzino, ho aperto con disinvoltura la porta del bagno che, essendo momentanea appunto, era a soffietto e senza serratura. Con lo sguardo basso per salire il piccolo gradino dell'ingresso, non mi sono reso conto della situazione. Mi è sembrato solo per un frangente di percepire un movimento sulla mia destra. Ma solo dopo aver chiuso dietro di me la porta...ho visto che Elena era lì! Era di fianco la vasca da bagno, girata a me di spalle, un piede sul bordo della vasca, indossando solo il tanga, con le mani che avvolgevano a protezione i suoi seni e gli occhi spalancati e girati indietro verso di me come a dire
e tu che ci fai qui???
.
Ero spiazzato, imbarazzato...e timoroso che potesse generarsi una situazione poco simpatica e che mi avesse fatto fare una figuraccia con gli altri presenti in casa, per non palare del compagno che era in soggiorno!
In un attimo ho realizzato che quel mio
sbaglio
di bagno era il frutto di uno scherzo di Luca...ma la mia testa non ha potuto fare a meno di mettere a fuoco il quadro della situazione che avevo di fronte.
Elena era appena uscita dalla doccia, aveva addosso solo il tanga e presumibilmente si stava serenamente incremando la gamba usando il bordo della vasca come appoggio. Alla mia vista istintivamente si era girata di spalle e si era coperta i seni ancora nudi con le mani.
Per fortuna, però, era rimasta senza parole e tutto era accaduto in un istante...evitando figuracce con gli altri.
A quel punto è stato inevitabile incrociare il suo sguardo...lei pietrificata, io imbarazzato...sono riuscito a dire semplicemente, quasi balbettando:
Oddio, scusami!
...
Ero davvero sorpreso dalla situazione ed era chiara, sincera e senza malizia la mia espressione...e lei, forse percependo tutto ciò, si è trattenuta da reazioni particolari...considerando il fatto che oltretutto non ci conoscevamo più di tanto e quindi nemmeno c'era molta confidenza tra noi, sembrava semplicemente indicarmi con lo sguardo di voltarmi e uscire.
Questa sua pacatezza però è come se mi avesse levato di dosso l'imbarazzo, per accendere invece l'eccitazione di una situazione del genere.
Un corpo davvero in forma il suo, il tanga che esaltava il suo culetto sodo, snello, ma ben definito...e poi quelle tette, erano coperte dalle mani e dalle braccia serrate a protezione, ma sembrava contenerle con difficoltà, erano di sicuro una quarta, che abbinata al suo fisico snello risaltava ancor di più!...poi la sua gamba appena riempita di crema, la pelle splendente e lucida...come un'autostrada sensuale che conduceva al suo piede saldo sul bordo della vasca, curatissimo ed elegantemente femminile!
Insomma in un attimo la mia eccitazione è salita alle stelle!!!
Sapevo che qualsiasi mossa diversa dal girarmi ed uscire, sarebbe stata un azzardo...ma era come se fossi ormai andato in tilt!
Ho aperto la bocca di nuovo per dire:
Scusami ancora, non volevo...
e quelle furono le ultime parole che sarebbero volate in quella stanza.
Non sono indietreggiato verso la porta, anzi ho fatto un passo verso di lei...l'ho fissata, ho incrociato il suo sguardo ed era come se accarezzassi il suo corpo eccitantissimo con i miei occhi.
Elena è rimasta immobile, sembrava non riuscire a dire una parola...però era come se il suo sguardo inizialmente terrorizzato, ora lasciasse trasparire qualche cenno di eccitazione.
Era praticamente nuda, di fronte ad un semi sconosciuto che l'ammirava e che, ormai palesemente, non desiderava altro che assaporare quel corpo.
Questo avrà accesso la sua vena da Dea, il piacere di essere adorata e sentirsi in grado di dominare il piacere altrui...l'ho percepito subito quando ormai ad un passo da lei, con la mano le ho sfiorato la gamba andando verso il suo piede.
Lei ha avuto come un sussulto, un fremito di piacere che è arrivato fino alle sue dita...ha iniziato a muovere il suo piede con fare sensuale e provocante...
Mi sono abbassato lentamente per sedermi sul bordo della vasca e lei subito, istintivamente, mi ha appoggiato il piede tra le mani, come se non aspettasse altro.
Non appena ho iniziato a massaggiarlo con passione ed eccitazione, lei ha iniziato a sciogliersi...e le mani che prima erano a protezione delle sue tette, ora le accarezzavano. L'eccitazione aveva avuto la meglio, non resistevo ad ammirarla come si stuzzicava quelle tette meravigliose e sode mentre avevo il suo piede tra le mani. Mi sono lasciato prendere dalla situazione, mi sono abbassato ed ho iniziato a baciarle e leccarle il piede. Sembrava lo desiderasse da sempre...si sono accese tutte le sue voglie! Man mano che assaporavo il suo piede si eccitava da impazzire, si palpava con decisione le tette...poi non ha resistito e si è infilata una mano nelle mutandine. Si intravedevano le sue dita sgrillettare la figa in modo frenetico e gli umori che iniziavano a bagnare la stoffa.
Non ho più resistito, ho lasciato il suo piede e con decisione mi sono tuffato sulla sua figa. Sentivo il suo profumo misto alla sua eccitazione, mentre con la mani salde sul suo culetto la spingevo verso di me!
Questo l'ha fatta impazzire definitivamente. Con una mano mi ha afferrato la testa, con l'altra si è scesa il tanga...e mi ha sbattuto la sua figa nuda sul viso! L'ho assaporata e slinguazzata con passione mentre lei diventava un lago e tratteneva a stento i gemiti di piacere.
Quando era ormai fradicia, ho preso il predominio. Mi sono alzato, l'ho girata, ho accompagnato in avanti la sua schiena...ora aveva le mani poggiate sul bordo della vasca, il corpo a 90...ho allargato le sue gambe...volevo vedere la sua meravigliosa figa fradicia e il suo culetto ben offerti alla mia vista!
Era irresistibile ed impazziva per l'eccitazione...sentivo il suo desiderio!
Ho tirato fuori in un attimo il mio cazzo che ormai era diventato di marmo, e senza titubanze ho puntato la sua figa...gliel'ho affondato dentro tutto d'un colpo, era talmente bagnata e calda che è entrato scivolando senza la minima resistenza!
L'ho scopata a fondo, con passione, alternando la presa delle mie mani sul culetto stupendo e sui suoi fianchi per sbatterla con decisione!...tratteneva a stento i gemiti di piacere, tanto che più volte doveva tapparsi la bocca con le mani per paura che il suo compagno sentisse i suoi gemiti dal soggiorno.
Ho avuto la lucidità di percepire che i minuti passavano ed avrebbe creato sospetti il prolungarsi della sua assenza, così ho aumentato il ritmo, ho alzato il suo busto verso di me, ho preso le sue tettone tra le mani mentre il mio cazzo pompava nella sua figa...e nel momento in cui mi sono accorto che stava per venire, ho affondato i colpi finali nella sua intimità accogliente, fino ad arrivare al limite anch'io...ho tirato il cazzo fuori ed ho inondato di sborra il suo culetto delizioso!
Era venuta anche lei e i suoi umori sgocciolavano lungo le gambe. Era talmente eccitata dalla situazione che si è voltata verso di me con uno sguardo da troia difficile da dimenticare, accarezzandosi la mia sborra sul suo culetto e mordicchiandosi le labbra!
Le ho fatto segno che purtroppo il tempo stava scorrendo e lei, con estrema disinvoltura, si è ripresa da quello stato di lussuria, si è velocemente ripulita ed ha iniziato a rivestirsi mentre io, ricompostomi, mi avviavo ad uscire dal bagno.
Varcando la porta i nostri sguardi si sono incrociati e lei, ancora eccitata, mi ha sorriso e mandato un bacio provocante accarezzando le sue dita con la lingua!
Luca era riuscito nel fregarmi, ma, fortunatamente per me, lo scherzo si era rivelato l'occasione per un'esperienza indimenticabile e viziosa come poche.