ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Anna e Antonello 
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Anna e Antonello


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Anna e Antonello

by Bazucone
Посмотрели: 355 раз Комментарии 0 Date: 04-01-2023 Язык:Language

Mi contattò una coppia di Taranto. Con lui ci intrattenevamo su skype dove mi raccontava della sua donna, delle loro esperienze e fantasie.
Dopo alcuni mesi trascorsi così, ci furono le condizioni per un incontro da loro.
Li raggiunsi percorrendo un'ora in auto sempre eccitato. Lei era una donna stupenda, bionda, capelli lunghi e lisci, occhi chiari, fisico tonico, culo sodo e una terza abbondante di seno.
Appena in casa, ci presentammo, due parole e poi chiesi di poter andare in bagno a rinfrescarmi. Terminato in bagno, me li ritrovai in piedi, abbracciati, che si baciavano. Lui vedendomi mi fece segno di avvicinarmi. Lei indossava un jeans aderente che la fasciava risaltando il suo culo. La prendemmo a sandwich, iniziai a toccarle il culo, per poi salire a sfiorarle il seno. Lui aveva iniziato a liberarla dai jeans. In pochi secondi aveva solo il perizoma e le nostre mani dappertutto.
Ci spostammo sul divano, con lei in ginocchio a leccarci gli uccelli, con profondi affondi, Se li gustava con foga, poi lui la girò piantandole il cazzo nella figa ormai grondante di piacere. Lei continuava a succhiare il mio cazzo.
Dopo alcuni minuti ci scambio di posizione e potetti affondare il mio cazzo nella sua figa.
Continuammo scambiandoci in altre posizioni, lei era una vera cavalla, vogliosa di farsi scopare dai suoi uomini. Terminammo sborrandola entrambi sul viso e sui seni.
Successivamente, ci incontrammo nuovamente ma questa volta in giro per il centro commerciale. Loro erano già arrivati, iniziai a cercarli tra i negozi. Eccoli, impossibile non notare lei. Era eccitantissima, fasciata da un tubino stretto che le risaltava le forme, i capelli raccolti con una coda, calze velate e scarpa con tacco. Inizia a seguirli tra i negozi di abbigliamento, dovevamo far finta di non conoscerci e dovevo spiarla quando lei entrava nei camerini a provarsi gli abiti. Aveva un intimo da escort di gran classe, rigorosamente in pizzo nero. L'eccitazione era al massimo, tra la voglia di mostrarsi e il timore di essere scoperti dalle commesse. Il culmine lo raggiungemmo in un negozio di intimo dove lei riuscì a lasciare la tenda del camerino aperta per circa venti cm e io riuscì a posizionarmi in un punto da cui riuscivo a vederla per intero. Lei si spogliava e mi guardava con uno sguardo pieno di eccitazione. Avevo il cazzo duro, avevo bisogno di toccarmelo, di farmi spompinare da lei e di scoparla.
Presi dall'eccitazione, uscimmo dal centro commerciale e prese le auto, cercammo di appartarci nelle campagne vicino. Ci spostammo nei sedili posteriori, il suo tubino ormai era quasi inesistente, la gonna le era salita fino a scoprirle la fica. Anche sopra era totalmente nuda, col seno esposto ai nostri sguardi e alle nostre mani.
I capezzoli erano duri sia per l'eccitazione che per il leggero venticello.
Così, a gambe aperte, aveva appena iniziato a spompinarci. Poi il suo uomo era passato dall'altro lato per continuare a godere della sua bocca e della sua lingua, con lei che si era posizionata a carponi, offrendo la sua fica e il suo culo alla mia lingua.
La stavo deliziando in quella posizione, penetrandola con la lingua, alternando lunghe leccate, quando ci disturbarono alcuni rumori provenienti dalle campagne vicine dove i contadini stavano per andar via. Non sapendo cosa stesse succedendo, lei si bloccò e decidemmo di cercare un altro posto.
Purtroppo non riuscimmo a trovare un'alternativa che la tranquillizzasse e ci dovemmo salutare. Nonostante il finale, l'esibizione per i negozi è tra le esperienze più eccitanti che ho vissuto.

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