ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: 33 - SOLA NO 
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33 - SOLA NO


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33 - SOLA NO

by SlutDany
Посмотрели: 477 раз Комментарии 2 Date: 27-11-2022 Язык:Language

Max doveva partire una settimana per lavoro, ma Dany non voleva rimanere sola e gli chiese di andare con lui, ma non era possibile, lei lo scongiurava di non lasciarla per una settimana, non sapeva vivere senza di lui, era lui che organizzava la sua vita, sia quella giornaliera sia quella erotica, ma non ci fu niente da fare, però le promise che non sarebbe stata sola, penserà lui a organizzare per non farla sentire sola, a un patto, doveva vivere tutta la settimana in casa sempre nuda, con i tacchi alti, ben pettinata e ben truccata, qualsiasi cosa accadeva, lei fece un cenno con la testa con rassegnazione e promise a Max che avrebbe fatto quello che lui voleva.
Il giorno della partenza Dany si preparò e si presentò a lui mentre usciva di casa come gli aveva chiesto baciandolo e dicendogli di tornare presto.
Lui le disse che avrebbe chiamato tutte le sere per sapere come era andata durante la giornata e che era libera di fare tutto quello che voleva durante la sua assenza. Poi lei telefonò alla donna di servizio avvertendola di non venire a lavoro per quella settimana che avrebbe pensato lei a tutto.
Iniziò a sistemare la casa, rifece il letto e preparò qualcosa da mangiare e si sdraiò sul divano a leggere una rivista.
Alle 11 sentì suonare il campanello della villa e così come stava andò ad aprire, era un elettricista che quando la vide tutta nuda ebbe un attimo di esitazione non sapendo cosa fare, poi gli disse di essere stato chiamato per un guasto all’impianto, lei lo fece accomodare e non sapendo dove era il problema lo autorizzò a girare ovunque per trovarlo.
Il ragazzo non sapeva come muoversi, i suoi occhi erano incollati a quel corpo stupendo e si domandava come mai quella donna gli aveva aperto nuda e rimaneva coma mamma l’ha fatta con tanta naturalezza senza andarsi a vestire, iniziò a verificare l’impianto nel salone mentre lei si era rimessa sdraiata sul divano.
Dany si muoveva in continuazione mentre leggeva, allargava e chiudeva le gambe mettendo ben in mostra la sua figa rasata, che il ragazzo, in ginocchio vicino ad una presa di corrente, le fissava quasi volesse penetrarla con gli occhi.
Arrivò l’ora del pranzo e Dany invitò il ragazzo a mangiare con lei, seduti uno vicino all’altra, lei mentre serviva involontariamente gli strusciava il seno sul viso, le gambe si toccavano sotto il tavolo, lui rosso di imbarazzo cercava accidentalmente di carezzarle una coscia. Poi seduti vicino sul divano presero il caffè, Dany era quasi sdraiata con le gambe divaricate e il ragazzo con la scusa di mettere più zucchero le mise una mano su una gamba e con l’altra le sfiorò un seno scusandosi per averla toccata, ma lei disse che non aveva importanza e nel frattempo notando che all’uomo si era gonfiata la patta dei pantaloni, quel rigonfiamento la stava facendo eccitare, fece un sorriso e continuò a fissare il malloppo.
Quando l’elettricista passò in camera da letto per cercare il guasto si mise seduto sul letto per controllare la luce del comodino, Dany gli si sdraiò vicino con le gambe completamente spalancate, il ragazzo non capiva più niente e le disse che la sua resistenza aveva un limite, lei tranquillamente le mise una mano sulla patta, gli slacciò la chiusura lampo, gli prese il cazzo in mano e se lo mise in bocca spompinandolo. In un attimo lui si spogliò e le si avvinghiò addosso baciandola, tastandole il seno e mettendole due dita nella figa. Il ghiaccio si era rotto, iniziarono a scopare con foga, lui era talmente eccitato che doveva trattenersi per non sborrare, lei gemeva e veniva in continuazione, il gioco degli sguardi aveva fatto il suo effetto ed ora davano sfogo al loro desiderio.
Scoparono per tutto il pomeriggio, la sera mangiarono un breve pasto e Dany gli disse, se non aveva altri impegni, di rimanere a dormire con lei, lui rispose che aveva un appuntamento con la fidanzata, ma l’avrebbe volentieri saltato.
Telefonò Max per sapere come era andata la giornata e lei gli riferì tutto quello che era successo e che il ragazzo avrebbe dormito con lei quella notte, lui rispose che glielo aveva promesso che non sarebbe rimasta sola e che andava bene quello che stava facendo.
Il ragazzo si meravigliò sentendo la telefonata, ma aveva tra le mani quella bellissima e focosa donna e non ci pensò molto, ricominciò a scopare con lei per tutta la notte fino a che sfiniti si addormentarono abbracciati.
Al mattino lui era preoccupato per le reazioni che avrebbe avuto la fidanzata, anche perché doveva continuare a cercare il guasto, Dany gli disse che se era quello il suo problema di farla venire in casa per tranquillizzarla, lui telefonò e poche ore dopo arrivo la ragazza, bella mora alta e longilinea, aprì la porta Dany e quando la vide completamente nuda si arrabbiò molto inveendo contro il fidanzato, ma Dany le spiegò che doveva essere nuda in qualsiasi circostanza perché lo aveva promesso al marito, la ragazza non capiva, ma si tranquillizzò.
Le due donne si sedettero sul divano e, mentre Dany le raccontava come erano i rapporti fra lei e Max, il ragazzo che continuava a lavorare osservava cosa facevano.
Certo che una donna vestita e l’altra nuda creava un certo imbarazzo, allora Dany fece la proposta alla ragazza di spogliarsi anche lei.
Questa guardò il fidanzato, ci pensò un attimo e poi si spogliò anche lei.
Le due donne iniziarono a farsi i complimenti a vicenda, che bei capelli, che seni sodi, che gambe affusolate, poi la ragazza notò la figa di Dany completamente depilata, mentre la sua non lo era, e le venne la curiosità di sapere come sarebbe stata la sua così, Dany le disse di sentire con le sue mani e lei le carezzò la figa sentendola morbida e carnosa, non persero tempo, andarono in bagno a depilarsi.
Finita l’opera Dany le carezzò la figa insistendo con il massaggio, la ragazza cominciò a avere un senso di eccitazione, voleva quasi che smettesse, ma non aveva il coraggio di farla fermare, anzi allargò le gambe per permettere alle dita di entrarle dentro e così fu, le dita si infilarono nella figa e cominciarono a masturbarla, la ragazza era eccitatissima, stava per venire, è in quel momento che Dany avvicinò la sua bocca al viso della ragazza e la baciò con la lingua, a quel punto con gemiti di godimento le riversò i suoi liquidi sulla mano che Dany mise in bocca ingoiandoli.
Il ragazzo aveva sentito quei mugolii e faceva capolino dalla porta del bagno per vedere cosa accadeva, la scena lo aveva eccitato, entrò, prese la fidanzata e la scopò mentre Dany continuava a baciarla.
Si spostarono in camera da letto e iniziò un gioco di sesso a tre con continui cambiamenti di posizioni, lui le stava scopando a turno tutte e due, mentre le due donne lesbicavano. Infine lui sborrò sul seno della fidanzata e Dany con la lingua lo raccolse portandolo nella bocca della ragazza passandoselo l’un l’altra.
Alla sera i due andarono via contenti di quella esperienza che non avevano mai fatto e la ragazza ringraziò Dany per la lezione di sesso che le aveva dato che le aveva aperto nuovi orizzonti e sperando di poterla ripetere molto presto.
Quando Dany ricevette la telefonata di Max le raccontò che quel giorno si era fatta una coppia di fidanzati e che era stata molto bene.
Al mattino si alzò tardi e dopo pranzo si sdraiò sul divano a leggere, quando bussarono alla porta, si domandava chi poteva essere dato che non aspettava nessuno, aprì e davanti a lei c’era un uomo molto robusto che vedendola tutta nuda si bloccò e chiese scusa per aver disturbato, ma Dany tranquillamente chiese cosa voleva, lui rispose che era l’idraulico e che aveva ricevuto una telefonata per una perdita d’acqua dal lavandino della cucina.
Lei lo fece entrare, l’uomo cercava di distrarsi per non guardala, ma i suoi occhi erano sempre attratti da quel corpo nudo ed in particolare dalla figa depilata. In cucina l’uomo si sdraiò a terra e cominciò ad armeggiare con i tubi del lavandino, ma ad un certo punto serviva qualcuno che aprisse il rubinetto e chiese a Dany se poteva farlo, lei si avvicinò e mettendosi con le gambe divaricate sopra quelle dell’uomo e aprì il rubinetto.
Lui armeggiò per qualche minuto, poi alzando gli occhi vide la figa di Dany completamente aperta e non resistette infilandole dentro due dita dicendole che non poteva tentarlo in quella maniera, lei lo invitò a continuare il suo lavoro come stava facendo in quel momento, a l’uomo non parve vero, spinse con più forza mentre lei allargava ancora di più le gambe fino a che la mano dell’uomo si infilò completamente nella sua figa a stantuffarla, Dany cominciò a godere e a sbrodolare i suoi umori permettendo alla mano di infilarsi ancora più in alto dilatandole completamente le pareti.
L’uomo ancora sdraiato si aprì i pantaloni e tirò fuori il cazzo già in tiro, lei si abbassò, estrasse la mano dalla figa e si sedette sul suo cazzo facendosi penetrare e iniziando a fare su e giù, l’attrezzo si stava gonfiando ancora di più riempiendola tutta. Il godimento non tardò ad arrivare, lui sborrò copiosamente mischiandosi con i liquidi di Dany che subito si distese e prese in bocca il cazzo dell’uomo pulendolo con accuratezza con la lingua e ingoiando tutto.
Quella pulizia accurata provocò una nuova erezione e subito lei ne approfittò prendendo il cazzo e infilandoselo nel culo che era ben lubrificato dai liquidi usciti dalla figa. Il rapporto durò molto tempo, l’uomo spingeva sempre di più e lei lo incitava a sfondarle il culo.
Al momento della sborrata Dany senti il caldo liquido riempierle l’intestino provocandole un godimento estremo e i suoi umori schizzarono fuori a getto sul viso dell’uomo, lei si abbassò e li leccò tutti.
L’uomo era molto stanco, ma ricominciò a finire il lavoro, ma lei gli disse che il tubo lo aveva stappato e poteva andare via.
La relazione della sera con Max fu telegrafica, gli disse che l’idraulico le aveva sturato il culo in maniera perfetta.
Le cose successe in quei tre giorni avevano causato la trascuratezza della casa, quindi Dany decise di chiamare la donna delle pulizie e farla venire per il giorno dopo per dare una sistemata.
Al mattino si svegliò e sentì la donna che riassettava la casa e rimase nel letto tranquilla.
Sul tardi suonò il campanello e andò ad aprire la donna che si recò subito da Dany per avvisarla che era arrivato il falegname per riparare un armadio, lei disse di accompagnarlo dove doveva lavorare e si rimise a riposare.
L’uomo era un tipo abbastanza rozzo, basso, tarchiato e molto intraprendente, la donna delle pulizie era una signora cinquantenne divorziata, ben messa, media altezza e con un seno molto pronunciato, tutto sommato una bella donna.
Il falegname mentre ispezionava il lavoro faceva delle battute alla donna e ogni tanto allungava una mano toccandole il culo, lei cercava di evitare le attenzioni dell’uomo scansandosi, ma doveva rimanere vicino a lui per controllarlo e lui insisteva con le sue avance.
Tutto sommato alla donna non dispiaceva essere palpeggiata in quella maniera anche se non era certo il suo tipo, però un complimento, una battuta, una palpeggiata, lei iniziò ad avvicinarsi all’uomo fino a che lui l’abbracciò e la baciò. Iniziarono a pomiciare, lui la toccava sui seni, sulle gambe, sulla figa, lei le carezzava la patta dei pantaloni fino a che lui le alzò la gonna, le tirò giù le mutande, la girò a culo indietro e estraendo il cazzo glielo mise in figa.
I gemiti della donna furono sentiti da Dany che si alzò dal letto e andò a controllare cosa succedeva. Quando vide i due che stavano scopando si avvicinò a loro e iniziò ad incitarli aiutando l’uomo a spingere più forte dando poderose strattonate al suo culo e dicendogli di sfondarla. Poi infilò la mano insieme al cazzo dell’uomo nella figa della donna allargandola più possibile, quello smucinamento fece godere i due, l’uomo sborrò e la donna venne, Dany subito estrasse il cazzo e lo ingoiò avidamente pulendolo, poi si spostò sulla figa della donna e si fece colare la sborra e gli umori in bocca ingoiandoli.
Ora la donna poteva continuare a fare le pulizie, mentre l’uomo fu portato da Dany in camera da letto con la scusa di un’anta dell’armadio rotta ed invece lo sdraiò sul letto dicendogli che adesso doveva scopare lei.
L’uomo aveva il cazzo moscio e allora lei lo prese in bocca e con abilità lo spompinò facendolo rizzare di nuovo, a quel punto si mise sopra di lui, si infilò in cazzo in figa cavalcandolo con furia.
Quando l’uomo sborrò lei sentì il calore espandersi dentro di lei e venne con un grido di godimento.
Anche il quarto giorno di assenza di Max non era stato inutile, aveva avuto la sua razione quotidiana di cazzo ed aveva molto goduto e glielo riferì alla sera per telefono.
A questo punto si aspettava che il giorno dopo qualcun altro la venisse a trovare, ma non fu così, rimase delusa, era sul divano tutta nuda, ma nessuno suonava alla porta, andò a letto presto, ma non riusciva a dormire, aspettava la solita telefonata del marito.
Verso le 22 sentì dei rumori nel salone, si alzò e cercò di accendere la luce, ma non c’era corrente, si incamminò cautamente con un accendino, ma mentre entrava nella sala la fiamma si spense e qualcuno le mise una mano sulla bocca e l’afferrò per le braccia bloccandola, fu portata in camera da letto, legata e imbavagliata, subito penso a dei ladri, ma al buio non poteva vedere niente.
Completamente immobilizzata non poteva ne strillare ne cercare di reagire, quando sentì due mani che le carezzavano le gambe salendo sempre più in alto, ebbe una sensazione di impotenza, di paura e tremava, ma la luce si accese e vide due uomini tutti nudi e incappucciati che le dissero che era arrivato il momento di essere completamente sfondata sia in figa che in culo, a quelle parole lei smise di tremare, non era in pericolo la vita.
Gli uomini le fecero promettere di non strillare onde evitare percosse inutili, lei acconsentì e le fu levato il bavaglio, le gambe legate ai due lati del letto erano completamente larghe, ma i due le misero un bastone in mezzo per allargarle di più ed impedire che le stringesse, poi presero un fallo gigante e senza lubrificazione lo spinsero nella sua figa, lei si tratteneva, non poteva strillare, ma il dolore era intenso, sentiva le pareti della figa allargarsi e il fallo che la penetrava sempre più a fondo.
Era abituata a ricevere cazzi grandi, ma quello era troppo grosso, quando i due iniziarono a pomparlo sempre più in alto lei cominciò a passare dal dolore all’eccitazione, i suoi umori lubrificavano il fallo e lo scorrimento era più agevole fino a che lo sentì arrivare in fondo e non riuscì a trattenere un urletto di dolore e godimento insieme.
A quel punto i due estrassero il fallo dalla figa e la girarono, lei aveva capito e cominciò a pregarli di non farlo, era troppo grosso, ma i due non avevano pietà, con le mani le allargarono le chiappe e con forza spinsero l’enorme fallo nel suo culo, a lei non fu possibile evitare l’urlo di dolore, uno dei due prese un scudiscio e cominciò a frustarla sul culo dicendole che doveva stare zitta e di non strillare più, lei aveva le lacrime che le scendevano lentamente sulle guance, il dolore era forte e le frustate facevano male.
A due mani uno di loro cominciò a muovere il fallo su e giù, le pareti del culo si allargavano sempre di più e quel coso le stava arrivando fino in fondo, poi iniziarono a ruotarlo, era completamente sfondata, sentiva il fallo toccarle l’intestino.
Quella tortura invece di provocarle dolore la stava facendo eccitare, iniziò a muoversi per aiutare il movimento del fallo facendolo scorrere più velocemente.
I due uomini notarono che lei aveva ceduto e stava per godere, si fermarono ed estrassero il fallo dal culo, la slegarono e uno dei due si mise seduto sul letto, l’altro prese Dany e la fece sedere sul suo compare che le infilò il cazzo in figa, poi le si mise addosso e spinse il cazzo insieme a quello dell’amico, due cazzi insieme in figa, il dolore non esisteva più, anzi godimento assoluto, lei iniziò ad incitarli di spingere più a fondo, di sfondarla, la sua figa era completamente slargata e piena di cazzi, la sborrata fu contemporanea, la riempì completamente e lei ebbe una godimento intenso.
Dopo essersi riposati sul letto accanto a lei, i due decisero che era il momento di sfondarle il culo, la penetrarono con tutte e due i cazzi insieme, oramai era slargata e li prese facilmente, anzi voleva che penetrassero ancora più a fondo agitandosi per favorire lo sfondamento.
Quando sborrarono sentì che le stava entrando nell’intestino e sentiva il sapore in bocca, prese i due cazzi e li leccò pulendoli della sborra.
I due le si addormentarono ai lati, lei aspettava la telefonata di Max, ma stranamente non arrivava.
Per tre giorni fu violentata nella stessa maniera della prima sera, cazzo in figa e in culo, due cazzi in figa e in culo, oramai non sentiva nessun dolore, le piaceva essere sfondata e riempita di sborra, spesso li sbocchinava e ingoiava il loro sperma come fosse acqua.
La sera del terzo giorno era sfinita, sdraiata sul letto completamente distrutta, la sua figa era slargata al massimo e il suo culo era del tutto sfondato, il letto era zuppo di sborra e di suoi umori, sentì che nel salone i due parlavano con qualcuno, ma non aveva la forza di andare a vedere chi era, poi sentì chiudere la porta di casa, i due uomini erano andati via, fece un sospiro di sollievo e appoggiò la testa sul cuscino.
Una voce la fece sobbalzare, era Max che era rientrato e diceva che lui la promessa l’aveva mantenuta di non lasciarla mai sola e le chiedeva se si era divertita e se aveva goduto molto, lei si alzo da letto, lo abbracciò, lo baciò intensamente e gli rispose che aveva passato sette giorni da favola e che anche lei aveva rispettato la promessa, era rimasta per sette giorni completamente nuda, aveva preso tanti cazzi e tanta sborra sia in figa e che in culo e lo amava tanto perché comunque pensava sempre a lei anche quando non c’era.

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