ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Il marito assaggiatore..... 
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Il marito assaggiatore.....


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Il marito assaggiatore.....

by zoot
Посмотрели: 276 раз Комментарии 3 Date: 06-04-2022 Язык:Language

Tra un avventura e l’altra con la pazzerella Giulia mi concedevo le mie esperienze con le coppie giocherellone. Fin dal mio “svezzamento” al cinema ho cercato la complicità della coppia. Una dimensione in cui mi sento a mio agio.
Sui soliti canali mi misi a cercare qualche nuova coppia che volesse mettersi in gioco. Ad un certo punto trovai un annuncio di un marito cuck che voleva fare una sorpresa alla sua lei.
Le caratteristiche dell’uomo cercato mi corrispondevano. Come me ovviamente mille altri. “Se non scrivi non avrai mai risposta, ovvio” pensai.
Caso volle che il Cornuto mi rispose, forse anche ad altri, comunque iniziammo un contatto via mail. Dopo alcuni passaggi arrivammo ai messaggi telefonici e poi ad una telefonata. Tutto nell’arco di mezza giornata.
Ci trovammo entrambi simpatici.
Decidemmo di vederci l’indomani. Lui stava in una cittadina vicina.

Ci incontrammo al parcheggio dell’autostrada.
Lo feci salire sulla mia auto e parlammo. Mi spiegò il suo intento.
Voleva fare una “sorpresa” alla moglie.
O meglio, la moglie, gran zoccola, voleva essere sorpresa da uno sconosciuto mentre faceva un pompino al suo uomo, all’aperto ovviamente.
Mi chiese di trovare una situazione bucolica, un bosco.
Mi venne subito in mente un posto adatto.
Andammo insieme con la mia automobile.
Salimmo una delle colline attorno alla città fino a fermarci in un ampio parcheggio sterrato. Da lì si proseguiva a piedi nel bosco.
Ci addentrammo fino a trovare un luogo ideale. Abbastanza protetto.
Provammo la scena. Ci immedesimammo nell’azione, provammo i tempi, trovammo il mio nascondiglio. Era tutto stabilito.
Loro si sarebbero appoggiati a quel grosso albero, io mi sarei nascosto dietro i cespugli e poi sarei spuntato casualmente davanti alla pompinara.
Tutto stabilito.
Stavo per tornare alla macchina quando lui, il cuck, mi disse.
“Devo solo provare se è buona”
Non capii o non volli capire.
Lui si inginocchio.
Il gesto era eloquente.
Beh, farsi spompinare dal marito non era esattamente quello che mi aspettavo.
Pensai subito che fosse una scusa, tutta una messinscena per farmi un pompino. Però non aveva senso tutta quella perdita di tempo.
Gli credetti, o meglio sperai. Mi sbottonai e lo tirai fuori, evidentemente in stato di riposo, non avevo alcun elemento per eccitarmi. Poi li nel bosco.
Ci volle tutto il suo tempo ma il Cuck era tenace, succhiava, leccava, pompava. Si capiva che ne aveva presi tanti. Insomma non so come fu che alla fine, con un estremo sforzo di fantasia venni.
Riempii la sua bocca.
La assaporò per bene, poi la ingoio.
Qualche secondo per il retrogusto e poi disse “Si”.
Avevo passato l’esame.
Al ritorno mi confessò di essere quasi più goloso della moglie.

Arrivò il giorno stabilito e mi avventurai. Parcheggiai nel luogo stabilito e cercai il mio cespuglio nascondiglio.
Non vidi nessuno, aspettai un po’.
La delusione stava per calarmi addosso.
Un attimo, eccoli. Riconobbi lui.
Una bella coppietta mano nella mano che passeggiava allegramente nel bosco.
Dal mio punto di osservazione vidi una bella donna sui 40, gambe lunghe guantate da un bel paio di calze nere, una gonnellina corta, maglietta scollata e pulloverino azzurro.
Capello corvino lungo legato a coda.
Attesi con ansia.
Il marito si sbottonò, un bell’esemplare mi parve.
Lei si inginocchio e comincio a leccarlo, succhiarlo.
Il marito guardava nella mia direzione. Attese un po’ poi mi fece il segnale convenuto.
Uscii dal mio nascondiglio e mi diressi verso di loro cercando di far il minor rumore possibile per non apparire a lei troppo presto.
Anche se di giochi con le coppie ne avevo fatti oramai parecchi, ogni volta era come se fosse la prima volta, emozioni su emozioni. Il cuore mi batteva forte, Vedevo la mogliettina intenta a pompare il porco maritino, ora stavo per farle la sorpresa gradita.
L’eccitazione a mille.
Mi ricordai che la moglie gradiva il turpiloquio pesante.
A pochi passi da lei pestai un rametto e il rumore fece girare la mogliettina, Sara.
Avevo già il cazzo duro in mano, come stabilito.
Mi guardo e fece la scena di quella spaventata. Fece per alzarsi.
“No Troia, dove vai?” dissi
“Continua a pompare che mi piace guardare le vacche pompinare”, mi feci sotto a pochi centimetri dalla sua bocca.
“ Dai pompa, fai vedere quanto sei brava a succhiare cazzo”
Non aveva certo bisogno di incoraggiamento.
Ma il cuck mi aveva spiegato come avrebbe dovuto svolgersi la scena.
“Dai, ingoiati anche quest’altro cazzo Troia”
le misi una mano in testa e la premetti contro la mia cappella.
La prese tutta in bocca e comincio a pompare.
Davvero notevoli le sue abilità.
Si dedicò ad entrambi gli uccelli con devozione, leccava succhiava, gola profonda. Una vera maestra golosa.
Come sempre il tempo in quei frangenti non è determinabile. Continuai ad insultarla e a chiamare in causa il Cuck su quanto fosse Troia la mogliettina.
Ad ogni insulto entrambi parevano estasiarsi.
Fu lui il primo a venire. La moglie ingoio con gusto.
Poi toccò a me, aveva voglia di farsi sborrare contemporaneamente dai due quindi diede due pompate da vera esperta e mi fece venire.
Non staccò la bocca. Se la fece riempire per bene.
Fece uscire il mio cazzo senza far fuoriuscire neanche una goccia di sborra e si alzò.
Bacio il marito con trasporto. Si slinguarono come due golosi con tutta la mia sborra a contorno delle loro lingue sapienti.
Finito di slinguarsi si ricomposero e ci presentammo. “Piacere son Sara” mi disse.
“Grazie per la partecipazione, noi siamo due golosi di sborra” confessò, qualora non me ne fossi ancora accorto.
“Siamo innamoratissimi” aggiunse “ e sono felice che Carlo condivida con me questa passione per la sborra”.
Ci avviammo fuori dal bosco visto che oramai stava per tramontare il sole.
Mi disse lei che si era trovata bene e se avessi gradito un appuntamento a casa loro.
Ovviamente accettai.
Il sabato successivo fui loro ospite.
Mi accolsero nella loro comoda abitazione.
Cominciammo a chiacchierare sul divano. Si andò subito al sodo e in poco tempo si decise per il lettone.
Sara era proprio una bella donna. Avevo potuto godere solamente della sua bocca nella prima avventura ma ora, nella sua completezza appariva come una splendida amante.
Ci deliziò con uno spogliarello. Tenne le calze a rete, che sulle sue gambe slanciate accendevano tutte le lampadine dell’ecitazione.
Un ciuffeto di pelo nero le ornava il monte di venere. Cominciai col baciare quella delizia. Il sapore della sua fica era inebriante. Lei distesa con la mia faccia completamente immersa tra le sue cosce a dispensarmi umidi umori femminili di cui sono estremamente ghiotto, questa fu la prima vera scena della serata. Conoscevo le predisposizioni del marito e lasciai fare. Si era messo sotto di me e mi stava pompando con un buon ritmo. Diversamente dalla prima volta questa volta ero molto più eccitato. Infatti il porco si gustava la mia erezione.
Sarà fu una splendida amante lasciandosi penetrare da me e dal marito. Giocammo per molto tempo ma con in mente il fatto che lei era molto golosa e voleva la sua soddisfazione.
Fu così che con un cenno d’intesa tutto al maschile ci scaricammo all’unisono nella bocca della dolce golosona. Questa volta se la tenne tutta per se la copiosa sborrata.
Se la assaporò e la ingoio. Dopodiché cambio.
Divenne ancora più disponibile, appena tornato della giusta consistenza lo appoggiai dietro e non dovetti nemmeno spingere. Fu lei a cercarmi il cazzo, mise una mano dietro e lo diresse nel culo e si impalò.
Cominciò a proferire oscenità.
Carlo mi disse che dopo la sborrata faceva sempre così, la caricava come un indemoniata.
Faticammo quella volta in due a tenerle testa.
Dopo alcuni giri di doppie il mio cazzo stava per scoppiare. Vedere una vera cagna in calore come si era trasformata Sara era veramente eccitante. Stavo per avvicinarmi al suo viso per riempirla con il mio getto quando arrivò Carlo a bocca aperta e mi spompinò.
Capii il gioco di coppia e a malincuore mi adeguai.
Sara si avvicinò e mi spompinarono in coppia, poi lasciò che riempissi la bocca di Carlo.
Mi accasciai e mi godetti la scena.
Ora Carlo riverso la mia sborra nella bocca di Sara e si slinguarono felicemente. Erano veramente una coppia affiatata.

Ogni volta tornavo a casa soddisfatto per le godute ma con un sentimento di sana invidia per quelle coppie così ben assortite ed aperte.
Ci rivedemmo altre volte...

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