RACCONTO TITOLO: Per cena, solo un ovetto... 
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Per cena, solo un ovetto...


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Per cena, solo un ovetto...

by gea
Visto: 545 volte Commenti 7 Date: 18-02-2022 Lingua: Language

L’appuntamento è per le 20, sotto casa tua. Sono già lì da qualche minuto e ti sto aspettando passeggiando tranquillamente sul marciapiede. Sento alle mie spalle lo scatto della serratura del portone d’ingresso e ti vedo uscire. Mi avvicino rapidamente e ci salutiamo scambiandoci un casto bacio sulle labbra. Sei bellissima, sorridente ed elegante chiusa nel tuo cappotto nero dal taglio piuttosto aderente impreziosito da una pashmina dai bei colori avvolta attorno al collo che mette in risalto il tuo viso, con appena un filo di trucco. Il cappotto, lungo appena sopra le ginocchia lascia in mostra un bel paio di stivali neri con un po’ di tacco. Ti guardo, estasiato come ogni volta che ci vediamo perché non mi sembra neppure vero che tra di noi sia nata questa stupenda, intrigante amicizia, ringraziandoti per aver accettato il mio invito!! Il locale dove ho prenotato non è così distante e abbiamo ancora un po’ di tempo dalla nostra per cui decidiamo di avviarci a piedi, passeggiando tra le vie del centro, chiacchierando del più e del meno, scherzando e ridendo per ogni sciocchezza ci passi per la mente… sembra impossibile ma bastano pochi minuti insieme e tutta la fatica e la stanchezza di una giornata di lavoro scivolano via lasciando il posto unicamente alla nostra spensieratezza!!
E mentre passeggiamo dentro di me mi sento orgogliosissimo di poterti essere accanto, mi sembra che la gente attorno a noi capisca quello che sto provando e ne sia addirittura contenta e non riesco a non dirtelo e a non dirti quanto mi piaccia e quanto stia bene quando sono con Te. ‘Ma cosa fai adesso? Mi diventi romanticone??’ e ridi divertita!!
Dopo una decina di minuti entriamo nel locale dove ho prenotato, un ristorantino moderno ed elegante, e il cameriere ci accoglie e ci fa accomodare al tavolo.
‘Regalino!!’ esordisco non appena siamo soli ‘ma guarda che nonostante le apparenze’ il pacchetto piccolino può far pensare che all’interno ci sia un qualche costosissimo gioiello ‘è solo una delle mie stupidaggini!!’
‘Ma dai!! Lo sai quanto mi piacciono quelle che tu chiami 'le tue stupidaggini'! E mi piace anche il fatto che sei sempre pieno di attenzioni per me! Che saranno anche piccole stupidaggini ma che riescono a farmi sentire unica! e per una donna questo è tantissimo!!’ sorridendo mi guardi coi tuoi occhioni scuri che riescono sempre a farmi illanguidire ‘ma vediamo il regalo adesso!! Conoscendoti però forse è meglio che apra il pacchetto con una certa discrezione, vero?’
‘Ehm! Sì, direi che forse è meglio!!’ e sorrido alla tua deliziosa smorfietta di rimprovero addolcita dalla curiosità di conoscere quale sia il regalo! Scarti appena il pacchetto e quando vedi di cosa si tratta mi fulmini con lo sguardo ‘Ma guarda cosa ti sei inventato questa volta! Il Lush, il mitico ovetto telecomandato!! E cosa vorresti che ne facessi? Sentiamo un po’…’
‘Quello che desideri tu, Tesoro! Sai che con me non sei obbligata a far nulla che anche tu non desideri ma che al tempo stesso sono sempre pronto a seguirti…’ apprezzi le mie parole e il mio atteggiamento… ci piace giocare e divertirci e sperimentare cose nuove e per quanto possiamo esserci spinti avanti, nei nostri giochi non ci sono mai stati obblighi o costrizioni di sorta!
‘Lascio a te decidere! Tieni conto che l’app per comandarlo l’ho già scaricata…’ aggiungo ammiccando.
‘Fammi vedere meglio va…’
Prendi la confezione e la apri con le dovute cautele tenendola seminascosta sotto al tavolo, lo togli dalla sua scatolina che nascondi rapida bella borsetta e lo osservi, incuriosita e vogliosa, rigirandolo tra le dita, stando attentissima a non farti scoprire…
‘Bello è bello!! Hai avuto un’ottima idea, bastardello che non sei altro!!’ mi dici sottovoce ridendo piano per non attirare l’attenzione delle persone sedute agli altri tavoli…
‘Adesso vedo se riesco a infilarmelo dentro… per fortuna che ho messo le autoreggenti!!’ il solo pensiero di quello che stai per fare mi fa rimescolare dentro. Ti vedo armeggiare con una mano sotto il tavolo ‘Solo a vederlo e a pensare cosa potremo combinarci mi si è già inumidita la fighetta, sai!’ ancora qualche movimento che no so quanto possa essere passato inosservato e un momento dopo hai entrambe le mani, libere, appoggiate sul tavolo
‘È dentro? Com’è? Che effetto Ti fa??’
‘È fatto benissimo! Sono stati bravi… si adatta perfettamente alle pareti interne, mi riempie bene, senza essere fastidioso! Almeno adesso che è ancora spen… oh cazzo! Cazzo cazzo cazzoooooooooo!! Oddio spegni, ti prego, spegni!!’
mentre parlavi, senza farmi notare, ho fatto partire per un attimo la vibrazione, che ti ha colta di sorpresa!
‘Cazzo ma è potentissimo!!’
‘Era già un impulso forte ma non era ancora al massimo!!’
‘O mamma mia!! C’è da impazzire, allora…’
Nel frattempo si avvicina il cameriere… mi lanci uno sguardo severo
‘Non ci provare, eh! Non ci provare…’
‘Avete già deciso?’ ci chiede premuroso il cameriere
‘Tu cosa prendi? Io avrei scelto questi bigoli al ragù d’anatra, stiamo sulla tradizione, cosa ne dici?’
Deglutisci imbarazzata forse impaurita che possa di nuovo far partire l’ovetto e dici senza pensarci troppo ‘vanno bene anche per me i bigoli, grazie’ il cameriere si allontana
‘wow! per un attimo ho avuto paura che lo facessi vibrate! Sarebbe stato imbarazzantissimo!!’ abbassi lo sguardo tra le gambe come se si potesse vedere cosa c’è sotto ‘dai però riproviamo adesso ma piano!’
Clicco nella app e faccio partire la vibrazione al minimo, con l’app posso regolarne durata e intensità della cambiando le forme d’onda… sta vibrando piano ora, ti guardo e capisco che l’effetto seppure al minimo ti sta dando sensazioni molto intense, ti stai eccitando, si capisce anche se fai di tutto per nasconderlo, ma la paura che gli altri intorno a noi possano capire contribuisce non poco ad aumentare l’eccitazione stessa
‘mmmmmmm!! Oddio!!’ l’affanno cresce e i sospiri aumentano, usi la scusa di rimetterti a posto i capelli per nascondere almeno un po’ il viso che si sta arrossando… il cameriere si avvicina ci porge le nostre ordinazioni, lo ringrazi a mezza voce e preghi che se ne vada via subito… aumento le vibrazioni ora più forti e più profonde… non riesci a star ferma sulla sedia e non sai più come fare… hai gli occhi socchiusi e il respiro pesante… ma soprattutto hai voglia di lasciarti andare, di lasciare che l’orgasmo che sta ti montando dentro possa esplodere… allento il tiro perché tu possa ricomporti almeno un pochino…
‘buona cena, Tesoro!’
‘Oddio! ma siamo matti??’ e ce la ridiamo di gusto… iniziamo così a cenare chiacchierando del più e del meno e quando meno Te l’aspetti faccio partire un’altra vibrazione lunga e forte…
‘aaaaahhhhhhh’ appoggi il mento sulle mani cercando di nascondere il gemito che ti è uscito… allungo un piede sotto al tavolo e sento che non riesci a tener ferme le gambe, scosse da un lungo tremito… alzo e abbasso l’intensità dell’impulso… di nuovo cerchi di darti un contegno fingendo di sistemarti i capelli… da come ti stai muovendo capisco che avresti solo voglia di infilarti una mano sotto il vestito per masturbarti furiosamente, ma puoi solo toccarti furtivamente attraverso la stoffa… il Lush continua a vibrare dentro di te in modo perverso e il tuo corpo vorrebbe sobbalzare sulla sedia da tanto è il piacere che stai provando… non sai più come fare… interrompo il flusso vedendo il cameriere che si avvicina
‘desiderate altro? Abbiamo degli ottimo dolci…’ e mentre ci propone l’elenco dei dessert mi guardi implorante
‘per me una crema catalana… Tu invece cosa prendi?’ e faccio ripartire la vibrazione, forte e intensa che ti scuote profondamente
‘panna cotta’ hai scelto il dolce col nome più breve per non dover parlare troppo
‘tutto bene Signora?’ chiede premuroso il cameriere
‘si sì grazie… forse l’effetto del vino… non ci sono abituata!’ la tua voce esce interrotta da sospiri trattenuti… ora sei al culmine… eccitazione, vergogna, voglia di godere… un mix indescrivibile di sensazioni fortissime… senza pensarci troppo ti alzi e vai in bagno… ti seguo senza pensarci troppo neppure io e ci chiudiamo dentro la toilette… in un attimo sono dentro di te e ci scopiamo come due forsennati raggiungendo velocissimamente un orgasmo da toglierci il respiro… ci ricomponiamo al volo e torniamo in sala ancora affannati e mi dici in un sussurro
‘e adesso portami a casa che voglio che mi scopi per tutto il resto della notte!’

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