08 la mia prima marchetta
by lory1972Посмотрели: 1504 раз Комментарии 12 Date: 13-10-2020 Язык:
Era più di un anno che frequentavo assiduamente Piero.
Il mio compagno Giuseppe non rappresentava alcun ostacolo. un po' con la complicità di Marcella, un po' con la scusa del lavoro, un po' perché Giuseppe era stato sempre preso più dai sui interessi che da me. Non avevo difficoltà a trovare il tempo per vivere la mia seconda vita.
Con Piero da subito si era instaurata una grandissima complicità, ci intendevamo in tutto, e non solo sotto l'aspetto sessuale. Certo, tutto ebbe inizio per la smania i fare le corna al mio compagno. Farlo cornuto mi dava soddisfazione ma fare la puttana era la mia ragione di vita. E Piero questo lo aveva capito e mi assecondava, anzi, invogliava ogni mi perversione.
Il mio nuovo amante mi adorava ed ogni mia fantasia era per lui una nuova scommessa. doveva mettere in atto i miei desideri. Non che lui non ne avesse e io a mia volta ero sempre pronta ed entusiasta di stupirlo.
Ci piacevano le novità, raramente ripetevamo per due volte la stessa esperienza. E questa era la parte complicata del nostro rapporto.
Vivere in una isola scarsamente popolata e forse anche un po' moralmente chiusa, complicava di molto la ricerca e la selezione dei candidati, sia maschietti che femminucce.
Avrei ripetuto volentieri l'esperienza con gli sconosciuti al porto canale. Ci sarebbe comunque stata la novità di incontri diversi ogni volta. e comunque quella volta non mi avevano scopato. Diciamo che qualche cosa mi era mancata. Ci ripensavo spesso che avrei potuto ripete l'esperienza facendomi scopare. Anche facendomi pagare. Perché no ? Potrei fare la prostituta mi dissi.
Ne parlai con Piero che in un secondo smontò subito la mia brillante idea. Farti pagare da chi ? da quelli del porto canale? Ma hai visto ? Non spendono un soldo per comprare dei preservativi, figurati se hanno soldi per pagare te!!.
Però voglio fare la prostituta insistetti. . Si, ormai ero intorno ai 40 e volevo capire. Essere pagata per il mio corpo.
Voglio prostituirmi gli dissi. almeno per una volta voglio essere puttana a pagamento. Voglio vedere chi è disposto a pagare per scoparmi.
Questa mia richiesta lo mise in crisi. Per la prima volta vidi Piero in difficoltà. Non sapeva come fare. Per strada lo escludeva in maniera categorica. In casa meno che mai. Come trovare un cliente affidabile ? Passò un po di tempo, non molto a dire il vero. Finché un giorno mi disse che saremmo andati a cena fuori io e lui da soli. Aveva voglia di giocare.
Pensai ad uno dei tanti incontri occasionali in qualche parcheggio o qualche cavallo di ritorno magari con qualche troietta che ci aveva già fatto compagnia.
Mi feci bella e mi vestii in maniera veramente provocante. il mio fisico ancora me lo permetteva. Mi bastava mettere in risalto il sedere e le tette e il gioco era fatto.
Andammo in un localino ai piedi delle collina appena fuori Cagliari. Già la cosa mi parve strana perchè Piero per queste cose è sempre stato abbastanza abitudinario, aveva i suoi riferimenti e difficilmente cambiava.
Voleva l'aria fresca della collina mi disse. in effetti la Primavera in Sardegna è spesso molto calda e questo favoriva il mio piacere di vestirmi leggera e provocante. Arrivati li capii invece che conosceva bene il locale e l'ambiente anche se era da tempo che non lo frequentava più.
Il locale era già pieno, per lo più tutti tavoli occupati da coppie.
Ne scegliemmo uno piuttosto in vista. Piero gongolava che gli altri mi mangiassero con gli occhi e la cosa mi eccitava non poco.
Nel bel mezzo della cena Piero mi fa notare che un ragazzo, molto più giovane di me non mi toglieva gli occhi di dosso malgrado fosse in compagnia di una ragazza.
Lo avevo già notato . Era un ragazzo di circa 30 anni, niente di speciale, non era il mio tipo in compagnia di una ragazza con un fisico minuto, non bella.
Ricordo che con Piero fui anche poco delicata nei confronti di quella ragazza. Gli dissi che avevo notato che lui mi guardava e che ne aveva tutte le ragioni visto con chi si accompagnava. Insomma feci un pò la stronzetta e la civetta.
Chiesi a Piero di lasciar perdere, non mi andavano a genio e se aveva pensato a loro come trasgressione serale non sembravano affatto la coppia giusta.
Ma quale coppia mi disse Piero. Tu oggi fai la prostituta con lui!!!!
Lo guardai interrogandolo cosa hai in mente ?
Volevi fare la Prostituta? Oggi è il tuo giorno, e quello è il tuo primo cliente mi disse.
Onestamente non capivo cosa volesse fare ne come. Gli dissi che non era fattibile.
Mi rispose di lasciar fare a lui e fare esattamente come mi avrebbe spiegato.
Ci siamo mi disse, preparati.
Cosa vuoi fare ?
Il ragazzo è uscito per fumare una sigaretta, adesso esco anche io mi risponde. Prende un tovagliolo di carta e scrive un invito per quel ragazzo.
Praticamente scrive un messaggio come se stessi scrivendo io. Se mi vuoi appena torni al tavolo io vado in bagno. tu raggiungimi nel bagno delle donne con 100 euro in mano, non hai bisogno di dire niente. Dammi i soldi e ti togli la voglia che vedo nel tuo sguardo.
Guardo Piero incredula. Ma cosa cazzo ti viene in mente gli dico ? Non è solo ma cosa credi che faccia ?
Muore dalla voglia di scoparti mi dice. lo farà lasciando lei da sola al tavolo. Tu fai esattamente quello che è scritto nel fazzoletto. se ti segue ... bene, se non ti segue non cambia niente. Io rientro dopo di lui.
Ma come pensi di darglielo ? Io davanti alla ragazza non glielo dò, gli dico. Mi risponde che ci avrebbe pensato il cameriere a quello. Si alza, si avvicina al cameriere, gli dice qualche cosa, gli da il fazzoletto ben ripiegato ed esce anche lui a fumare.
Seguo con lo sguardo il cameriere e lo vedo uscire dalla sala. Poco dopo
la vittima
di Piero entra nel locale e si siede al tavolo.
Mi alzo e lentamente mi avvio verso le scale che portano al piano inferiore dove ci sono i bagni. Spero di essere seguita. Il gioco che aveva architettato quel porco di Piero mi intrigava moltissimo. Ma ero scettica sul buon esito.
Stavo andando a fare la prostituta. Volevo farla. ero entrata pienamente nella parte.
La
vittima
mi voleva. non si è fatto attendere molto. Mi sentivo seguita, avevo camminato molto lentamente sperando di sentire qualche presenza dietro di me. prima di aprire la porta del bagno, mi volto verso la rampa di scale e lo vedo.
Sono contenta...... entusiasta...... inizio ad eccitarmi
Entro, mi trattengo davanti agli specchi dell'antibagno fingendo di sistemare il trucco.
Entra pure lui, gli sorrido, si avvicina e senza dire una parola, come da bigliettino stile anni 80 pre era SMS, mi porge una banconota da 100 euro.
Con una mano afferro i soldi con l'altra prendo la sua e lo porto dentro un box.
Mi inginocchio, gli tiro fuori il cazzo è imbocco. Il ragazzo è già bello carico e gonfio. Si è già presentato con tutta la sua voglia di me.
La cosa mi inorgoglisce e mi da piacere.
Pompo pensando che sono una troia e che Piero è un porco maniaco. Le escogita tutte.
Poche pompate e anche il ragazzo mi ricorda che sono una troia.
Mi dice che per 100 euro mi vuole anche scopare.
Gli offro un preservativo, mi giro, mi tiro sul il vestito e mi adagio sulla parete del cesso. Mi fotte, il giovanotto mi fotte senza nemmeno sfiorarmi. mi pianta quel cazzo in figa che allagata e pregna come era se lo risucchia fino ai coglioni.
Sfoga tutta la voglia di sbattermi accumulata mentre mi mangiava con gli occhi. Lo incito di fottermi, gli dico che mi piace il suo cazzo duro, che sono la sua puttana.
Gli piaccio, me lo ripete in continuazione. mi dice che sono bellissima. Mi sto eccitando anche io, sto per venire. Mi piace la situazione, sto facendo la prostituta in un cesso di un ristorante. La sto facendo con un giovane cliente che sbava per me. Quanto mi sento troia non è spiegabile. Il ragazzo non era il mio tipo, gratis non me lo sarei scopata ma adesso mi stava piacendo. Era educato, gentile, quasi timido, assolutamente preso dalla voglia di me. Mi dice che vuole sborrare. Mi ritraggo e mantenendo la stessa posizione gli dico di aspettare che volevo godere anche io del suo cazzo.
Allungo la mano per afferrargli il cazzo. Me lo punto sul buco del culo. Spingi gli dico, prenditi il culo. Spinge e affonda. Troia esclama sentendo il suo cazzo aspirato dalle mie viscere.
Mi sconquasso in un orgasmo folle e dirompente. Mi cedono le gambe. crollo in ginocchio. Non c'è stato bisogno di sbattermi. mi è bastato sentirlo entrare in me. Gli afferro il cazzo e gli ordino di sborrare. gli dico che la puttana vuole sborra. E allo stremo anche lui povero ragazzo. Sento il cazzo gonfiarsi e pulsare , lo afferro per le chiappe lo tiro a me facendomi inondare la gola dal suo piacere ululato. Risucchio e ripulisco fino all'ultima goccia.
Mi alzo e torno nell'antibagno a ricompormi. Lui va via.
Aspetto volutamente qualche minuto prima di tornare al mio posto.
Arrivo e Piero era al tavolo. La coppia vicina a noi si era ricomposta. Mi siedo e do i 100 euro a Piero. Non c'è niente da aggiungere. Mi da un bacio e mi dice che il gelato lo prendiamo da un'altra parte.
Ci alziamo per andare via, si rivolge alla coppia vicina a noi saluta la sua
vittima
con un gentilissimo Buona sera, buon proseguimento e Grazie, la prossima volta offriamo noi.
Usciamo , pochi passi e mi stringe a se e scoppiamo in una fragorosa risata.
In macchina durante il viaggio per fare rientro in città vuole che gli racconti tutti i dettagli dall'inizio alla Fine. Lo faccio mentre lo spompino. Succhio e racconto. Mi ferma quando arrivo al punto in cui mi sono inculata da sola.
Fermati mi dice, non voglio sborrare, adesso arriviamo e ti inculo io.
Ha mantenuto la promessa. Io ho ricominciato da capo il mio racconto e lui mi ha distrutto lo sfintere.
Il gioco ci è piaciuto, abbiamo fatto tanti bis. Ma dopo qualche mese di marchette ho capito che non posso fare la prostituta di professione mi coinvolgo troppo e godo davvero.