RACCONTO TITOLO: Il Gloryhole 
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Il Gloryhole


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Il Gloryhole

by DoubleB
Visto: 210 volte Commenti 4 Date: 09-11-2012 Lingua: Language

Lui l'aveva schiusa a tutta la sua voglia di sesso e di piacere, prima facendola godere come mai in un rapporto esclusivo a due, poi sottomettendola fino a diventarne padrone fisico, poi mentale. Ogni sua cellula celebrale vibrava di desiderio di lui, il Sublime lui.
Poi le aveva cominciato a raccontare di situazioni più complesse, un talamo più abitato da umori ed odori, cazzi e fighe e lei ora languiva e aspettava che le mettesse in scena quel sesso multiplo che oramai agognava.
Consapevole di quale razza di troia stesse plasmando, lui preparò l'evento di cui però nemmeno lui conosceva in fondo tutti i particolari, soprattutto...quanti particolari potessero essere presenti.
Una sera un po' fredda ma giusta le cominciò a scrivere fin dal mattino sms in cui le ordinava come prepararsi da vera puttana e troia. Un collare rosso, autoreggenti, molto rossetto rosso e soprattutto senza intimo, ben sapendo quanto avrebbe bagnato la gonna ed il suo cappottino fighetto fino all'incontro.
La fece guidare fino a quel recondito rifugio caldo e buio, messaggiando con il porco del suo complice e provocandola con la sua calda e bassa voce.
Le batteva a impulsi irregolari la figa quando arrivò.
Poi l'ingresso, la spinta sul letto, il complice che smorza una tensione che vuole esplodere.
Lei lo vuole già sentire dentro di sè e gli si mette sopra mentre si riempie la bocca con l'uccello del complice.
Poi, da un angolo del locale semioscurato, rumori di piccole finestre di legno ad altezza strategica che si aprono e...la sorpresa per entrambi, due cazzi, uno enorme e uno appena meno imponente ma dritto e duro che invitano e che fanno impazzire la mente: la vista che si annebbia, la tentazione in cui è dolce cadere.
Si avvicina e si avvinghia sul primo cazzo, quello grosso, come piace a lei...ma anche a lui.
Poi un trionfo di pompini, di lui e di lei. Insieme leccare e pompare cazzi. La gioia e il piacere.
La voce del più grosso, attraverso la sottile parete di legno posticcia, chiede di saggiarle la figa colante e bruciante, lei si appoggia a quel divisorio ma la foga li assale.
La puttana li vuole ora, tutti e quattro, dentro, nel profondo di tutti i suoi anfratti.
Quando sul letto si compone l'intreccio dei cinque corpi, gli orgasmi sono sempre più vicini.
Lei lo prende il Sublime, se lo mette sotto e offre le sue umide grotte alle tre anguille turgide e lunghe. E vogliose di godere in lei e di lei.
Lei: annusa odori diversi, speziati e dolci, diversi e intimi, vuole che il Sublime senta tutti gli orgasmi che prova in un sussegguirsi incalzante, vuole che senta tutte le sue vibrazioni, pulsazioni e gli urla nelle orecchie tutte le sua foia incontinente.
La posseggono ovunque: ma davvero ovunque, in ordinata ma implacabile alternanza, anche in doppia penetrazione – un inedito per Lei che così ora sa finalmente cosa significhi - poi di nuovo il tripudio di pompini che solo insieme sanno rendere unici. Zampilli di sborra che nn cadono mai nel vuoto.
Sopraggiunge un quarto cazzo eccitato e riposato che rintuzza e riaccende il fuoco. Ma anche questo si appaga e si arrende a quel fuoco bruciante.
Lui ha la testa in corto circuito e un sesso Imperiale sempre più turgido che ora vuole il suo posto là dentro dove tutti gli altri hanno goduto e più volte.
La gira e la possiede con foga, incitato dai suoi porci amichetti, gode...........e si accascia su di lei.
E' il momento magico, gli altri corpi se ne vanno, silenti e appagati, complici fino all’ultimo, per lasciare integro il quadro di 2 amanti spossati ma felici. Trasgressivi e innamorati, umidi e con sapori diversi fra lingue e labbra.
Quello è l'attimo che diventa eterno, un abbraccio espresso di desiderio appagato. Ma anche un desiderio inconsapevole, venuto alla luce con prepotenza.

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