STORY TITLE: Come sogno di diventare cornuto.. 
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STORY

Come sogno di diventare cornuto..

by Esibizionistabsx
Viewed: 88 times Comments 0 Date: 24-06-2025 Language: Language

** LA PRIMA VOLTA COME SONO DIVENTATO CORNUTO

*

Era un giovedì umido, il giorno in cui ho capito che il mio destino era essere un frocetto sottomesso...

*

Marco, l'idraulico, era un toro di 50 anni con mani grandi come badili e un sorriso da predatore. Appena entrato, i suoi occhi si posarono su Francesca, che indossava solo un vestitino leggero, quello che le avevo regalato per il nostro anniversario.

Lo scarico è otturato?

chiese, sfiorandole il fianco mentre la superava per entrare in bagno. Francesca arrossì e io, Enrico, feci finta di niente, anche se qualcosa nel mio stomaco si contorse.

Lui si chinò per controllare sotto il lavello e non potevo non notare come il suo cazzo già duro deformasse i pantaloni. Francesca lo notò ma fingeva di essere concentrata sul cellulare. Poi Marco fece la mossa decisiva:

Devo provare la doccia per vedere se lo scarico funziona

. Si tolse la maglietta, mostrando un torso peloso e sudato, e Francesca lo fissò come ipnotizzata. Le chiese se volesse che uscisse dal bagno ma lui rispose non ce n’è bisogno si tratta di un minuto veda lei..

Quando aprì la cerniera e tirò fuori quel mostro di 21 cm, spesso, con la cappella violacea e vene nodose, Francesca sussultò:

Ma è... è finto?

. Mi scusi se l’osservo dissi all’idraulico (Lei era abituata al mio cazzetto da 12 cm.) Marco rise:

Vuole toccarlo per essere sicura?

. Lei esitò, poi allungò una mano tremante. Quando lo afferrò, le sue dita non riuscivano nemmeno a chiudersi attorno a quella massa pulsante. Mi scusi non sono cosa mi sia successo le disse.. Marco cerco di farla sentire a suo agio.. stia tranquilla non è la prima ma con il suo compagno a casa meglio fermarsi qua.. uscendo dal bagno venne verso me..:

Domani torno per finire il lavoro. Trovo qualcuno in casa al mattino? Mi fisso Marco, ed io risposi:

No, purtroppo lavoro

ignaro di quello che stavo davvero autorizzando. Lui sorrise:

Peccato. Però se Francesca è qui, posso installare il pezzo nuovo

. Signora lei c’è? Lei annuì in silenzio, evitando il mio sguardo. Ottimo allora a domani..

La sera quando ci mettemmo a letto sentivo Francesca strana ma non ci diedi peso più di tanto, dopo una giornata di lavoro in ospedale spesso e’ normale pensai e mi misi a dormire.. l’indomani usci come al solito salutai Francesca e mi diressi al lavoro..

Dopo un po’ suonarono alla porta Francesca tremante ando’ ad aprire, Buongiorno signora ben trovata.. tutta sola oggi? Sono qui con il pezzo mancante.. ma Marco l’idraulico sapeva cosa voleva.. Dove vuole che cominci le chiese sfiorandole il collo.. lei tremo e rimase immobile e lui iniziò a baciarle il collo.. sa signora Francesca molto più spesso di quanto si pensi girando per le case capisco al volo la situazione di molte coppie.. appena l’ho vista ho capito che probabilmente con il suo uomo non fosse completamente appagata e guardando lui io credo che sia anche bisessuale con quel suo modo di muoversi ha poco di maschio ma sembra più un frocetto se posso permettermi.. mentre sentiva cio’ che le diceva Marco continuava a baciarla e con la sua mano le aveva aperto la vestaglia che indossava arrivando a sfiorarle la fica che colava da ogni parte.. visto Francesca il suo corpo mi ha appena confermato ció che le dicevo.. e posso dirle che è davvero una bellissima donna nonostante la sua età guardi che effetto che mi fa… in quel momento Marco si caló i pantaloni ed estrasse una bestia enorme.. Francesca ne rimase ipnotizzata.. toccalo.. senti il calore di un vero maschio e dimmi se con il tuo uomo provi la stessa cosa.. Francesca iniziò a masturbarlo ma Marco mise le sue mani sulle spalle spingendola sulla ginocchia.. voleva sentire la sua bocca.. Francesca si trovó faccia a faccia con quel mostro buono.. un odore di pulito.. un cappella gonfia segno di un uomo circonciso.. vene che attraversavano quel pezzo di carne enorme.. si avvicino’ e iniziò a baciargli la cappella.. fece uscire la lingua e inizio a prendere confidenza.. sapeva che era impossibile prenderlo tutto in bocca ma voleva almeno ne entrasse la metà.. inizio a prenderlo mentre Marco accompagnava i suo movimenti tenendola per la testa.. gli umori di Francesca iniziarono a colarle tra le gambe.. era un pompino lento.. dolce ma pieno di passione.. il viso di Francesca si fece rosso perché l’immagine dello specchio del bagno mostrava lei in ginocchio seminuda con un uccello enorme in bocca e inizio a sentirsi come voleva da sempre il suo compagno… TROIA.. mentre baciava quel cazzo le mani di Marco giocavano con quegli enormi seni.. d’un tratto la fece alzare facendola sedere sul water avvicinando quel suo magnifico cazzo al suo seno non voleva perdersi nessun pezzo della sua carne e inizio una spagnola che le permetteva di baciare e succhiare il suo uccello ad ogni spinta.. andò avanti per almeno 5 minuti poi si fermo’ dicendole di voler immergere il suo viso nella sua fica.. la sollevo’ dal water portandola sul nostro letto matrimoniale li le strappó ogni cosa di dosso e immerse il suo volto e la sua lingua dentro lei.. oh Marco non avevo mai provato quest’estasi mi fai sentire troia.. Francesca tu fai parte di quelle donne che sono troie ma non si rendono conto di esserlo.. adesso voglio farti mia.. si fermo’ volle girarla a pecora è inizi’ lentamente a penetrarla centimetro dopo centimetro e quando le fu complemento dentro diede modo a Francesca di abituarsi.. Marco sento che mi stai lacerando.. la tua cappella sbatte contro il mio utero mi sembra piena e devastata.. e Marco lei diceva hai un culo da favola faresti resuscitare un morto quel frocetto del tuo uomo ha una perla e non se ne rende conto.. inizio a muoversi.. prima lentamente.. poi facendo sbattere i coglioni sul culo di Francesca.. un rumore sordo.. il letto che scricchiolava.. Francesca che urlava oh mio Dio oh mio Dio.. d’un tratto si fermo’ la giro’ mise una gamba sulla sua spalla e le rinfilo’ quel mostro dentro.. voleva baciarle il seno e metterle la lingua in bocca quasi a volerla scopare contemporaneamente anche li.. colpi profondi e decisi mentre lei si strinse completamente a lui con le unghie e con le gambe urlando: godo.. godooo.. sto venendo.. e preso dalla foga Marco raggiunse l’apice non riuscendo a sfiorarlo a causa dei suoi piedi che le si erano avvinghiati come le mani al suo corpo e le riverso’ dentro almeno mezzo bicchiere colmo di sborra.. mentre Francesca sentendo il calore della sua sborra che la invadeva gli diceva oh Dio sembra che mi stai pisciando dentro per quanta ne hai fatta.. rimasero cosi immobili per qualche minuto.. quando Francesco estrasse il suo cazzo semiduro Francesca si senti aperta del tutto con rivoli di sborra che le inondavano le gambe.. prima di alzarsi si chinó sul suo cazzo baciandolo ancora una volta e parlando al suo cazzo come fosse una persona dicendogli grazie per avermi fatto sentire tanto troia.. il suo cazzo inizio nuovamente a irrigidirsi.. Marco ma mi vuoi ancora? E senza dirmi nulla si stese e volle che gli montassi sopra.. Francesca voglio scoparti guardando le tue tette sobbalzare e mantenendoti per quel tuo stupendo culo.. mi sedetti sul suo scettro.. mi sentivo il cazzo fin dentro lo stomaco.. glielo dissi e scoppiò a ridere mi guardavo allo specchio mi sentivo femmina.. e troia mi muoveva come fossi una piuma e mi rigiro su me stessa in maniera che potesse guardarmi il culo mentre mi affondava quel cazzo divino.. co vollero oltre 25 minuti prima che una seconda ondata si sborra irrorasse il mio utero.. avevo oramai fatto quel passo.. Enrico era un cornuto poi scoprirò anche mezzo frocetto come sospettava Marco ed io.. io mi ero scoperta Troia.. insaziabile capace di farmi scopare da cazzo immensi.. prendendoli come la peggiore delle zoccole.. ritornai in me ci alzammo e Marco l’idraulico completo’ il suo lavoro saluto’ con un bacio lingua in bocca Francesca e con una mano tastandole il culo le disse se ci sara’ una prossima volta ricordati che… ti scopero’ il culo.. un sorriso un altro bacio e ando’ via..

La sera, quando rientrai dal lavoro, trovai Francesca stranamente silenziosa. A cena notai un livido sul suo collo, l'odore muschiato che le impregnava la pelle e le sue mutandine lasciate nel cestino, ancora umide di qualcosa che sapevo non essere i suoi soliti piccoli umori che le macchiano i perizomi..

Tutto ok?

le chiesi, cercando di sembrare normale.

Sì, caro. Solo un po' stanca

rispose, evitando i miei occhi. Ma quando ci mettemmo a letto, l'aria era carica di un odore che conoscevo bene: sesso sudato. Le posai una mano tra le cosce ma lei la scostò.

Cos'hai, amore?

.

Niente, mi fa un po' male

mormorò.

Scivolai sotto le lenzuola e quando le baciai la fica, sentii subito la differenza: era gonfia, calda, e quel sapore salato non era il suo. Un liquido più denso del solito mi riempì la bocca mentre continuavo a leccarla, sentendola diventare sempre più bagnata.

Immagina che sia l'idraulico di oggi

sussurrai scherzando visto che conosceva le mie fantasie perverse.. e sentii il suo corpo sobbalzare.

Amore... ma tu hai ancora fantasie di vedermi con un altro uomo?

chiese con voce tremante.

Il solo immaginarlo me lo fa venire duro

confessai, la mia erezione che pulsava contro la sua coscia.

Francesca mi accarezzò il viso mentre continuavo a leccarla.

Oggi... oggi ho realizzato la tua fantasia

. Il mio cuore si fermò.

In che senso?

.

Ho ceduto all'idraulico. Non so neanche io come sia successo, ma mi sono ritrovata a fissargli il pacco e lui... Dio, Enrico, aveva un cazzo che avevo visto solo nei sexy shop. Immenso. Non sono riuscita a fermarmi

.

Le mie labbra continuavano a lavorare sulla sua figa ancora piena di un altro uomo mentre lei raccontava:

Mi ha scopata a pelle come una troia. Nel nostro letto. Due volte, Enrico. È venuto dentro di me due volte

.

Amore, ma tu non sei in menopausa... se ti avesse ingravidata?

le chiesi, un velo di gelo che mi scendeva lungo la schiena.

Poi vediamo, non è così semplice

rispose, accarezzandomi i capelli.

Vedi da quanto ci proviamo noi...

.

Francesca cercò il mio cazzo e lo guidò dentro di sé.

Scopami anche tu, così se pure fosse... non potremmo mai essere certi se è il tuo o il suo

. La penetrai a missionaria, ma il mio cazzetto sembrava perso in quel tunnel che un vero uomo aveva appena violato. Ci misi una vita a venire, ma l'immagine di Marco che la possedeva mi fece esplodere dentro di lei con una forza che non credevo possibile.

Quella notte ci addormentammo avvinghiati, senza sapere se sperare in un miracolo o in un'altra visita dell'idraulico. Ma questa, come disse Francesca, è un'altra storia...

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