Il piazzale
by pierella
Era una delle solite uscite serali, si presentò gonnellino di similpelle con cerniera, corsetto a balconcino di pizzo nero, autoreggenti nere, décolleté rosse tacco 12,chiodo nero aperto.
Io dissi: wow che sexy vuoi proprio farti notare
Lei rispose: certo, non ti eccita che altri mi guardino e mi desiderino?
Saliti in scooter ci recammo in un bar sulla passeggiata a bere qualcosa, appena seduta alzò la cerniera della gonna e immediatamente spuntarono le balze delle calze, aprì un po le gambe e subito si intravedeva la sua fica depilata divisa da un filo di perle. Il suo perizoma preferito.
Era una bomba e già alcuni cercavano di sbirciare com movimenti al limite dell acrobazia,il risultato era stato quello di indurigli i capezzoli che spingevano sul raso del corsetto,io notai qualche goccia sulle perle del perizoma, le piaceva essere guardata.
Dopo un paio di drink mi disse: cerchiamo un posticino tranquillo
Le piacevano posti panoramici isolati ma non necessariamente solitario,ci avviamo sulle alture ,sul piazzale di un santuario, a bordo alcune panchine in penombra,ci avvicinammo ad una e subito lei sfilò il giubottino e fece uscire le tette,io presi a baciarla e succhiarle con foga mentre lei mi diceva: ti eccitava vedermi come una puttana spogliata con gli occhi da quei tipi nel bar ed io risposi: è da allora che ho il cazzo di marmo.
Subito le sue mani si allungarono sui miei bermuda e in un attimo la sua bocca mi stava già succhiando con movimento lento e profondo, cercai con la mano la sua fica, era un lago e già dilatata , praticamente la mia mano entrava tutta,le sfilai il perizoma di perle e glielo infilai dentro. Lo infilavo e poi lo tiravo fuori lentamente più volte,la cosa la faceva impazzire e urlava di piacere, decisi di andare oltre. Le leccai l' ano per inumidito e poi iniziai ad inserire il cordoncino di perle che entrava senza fatica lubrificato dai suoi umori, una volta dentro iniziavo a tirarlo fuori una perla per volta, lo feci per parecchie volte.
Lei im preda ad un godimento smisurato mi urlò: aprimi il culo!!!
Le sputai sul buchetto per altro già dilatato e puntai il mio cazzo, entrò in un baleno e cominciai un movimento ritmico, ad ogni spinta lei urlava frasi sconcie: sono la tua troia,spaccami come una cagna, riempimi sborra, ti piace il mio culo rotto. Non resistetti più e le inondai l intestino di sborra appoggiandomi alla sua schiena, quando lo sfilai lei prontamente lo prese nuovamente i n bocca lo succhiò lo leccò e poi mi disse: ora è bello pulito questo devono fare le schiava ed io sono la tua schiava puttana.
Mentre faceva questo inizio a colargli dal culo sborra e un po di liquido marrone, le con la mano lo raccolse e se lo spalmò sul seno dicendomi: mi piace questo odore, se sei un vero porto leccami le tette.
Rimasi un attimo titubante e poi mi aventai a leccarla, la cosa eccitava anche me e il cazzo era nuovamente di pietra, la scopai come un forsennato, le sue urla riempivano il piazzale
Ps: secondo me qualcuno si è goduto lo spettacolo