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All'Università

by ImperatoreDiRoma
Viewed: 207 times Comments 1 Date: 19-05-2025 Language: Language

Anni fa, ma neanche tanti, ero uno studente universitario in una facoltà solo femminile scelta appositamente! Capirai venivo da una scuola superiore solo maschile, parificata, una scuola di preti. Mi rifiutai categoricamente di andare con persone del mio stesso sesso come facevano quasi tutti, a scuola. Piuttosto avrei fatto voto di castità. Mi accorsi subito che di ragazzi in quella facoltà ce n'erano pochissimi. Io ero un prescelto. Avevo l'occhio clinico, ero fuori dagli schemi ma dentro le regole, in più passavo le nottate a fare sesso virtuale al telefono..insomma ero li per studiare e frequentare, ma frequentavo solo per le mie colleghe! C'era la più bella della facoltà, Ambra, tutti le battevano i pezzi. Solo io non me la filavo perchè non aveva sedere, era piatta. Ma aveva un viso dolcissimo. Cosi' innamorato del suo visino di angelo iniziai ad accompagnarla al treno, era una studentessa fuori sede. Da cosa nacque cosa, e mi confidò che aveva un compagno da anni ma si era stufata, si annoiava, la passione era scemata, stavano insieme solo perchè si erano conosciute le famiglie ed ormai era diventata una cosa seria. Facevo le corse per prendere il posto accanto a lei a lezione, gradualmente la mia mano destra, sono mancino, si insinuava tra le sue gambe sempre in pantaloni neri, mentre la sinistra prendeva appunti o almeno cercava di prenderli. E cosi' passavamo i 90 minuti delle lezioni così: la mia mano nel mio punto preferito, coperti dal piumino. Un bel giorno mentre la accompagnavo al solito treno, avvenne che i nostri visi si avvicinarono forse un pochino troppo e le nostre labbra si unirono...in un lungo bacio che scopriva improvvisamente tutto un mondo fatto di emozioni represse, di atmosfere sognate e mai realizzate. La mia mente si mise in moto e io andai in esplorazione in facoltà per trovare un punto nascosto dove potevamo fare quello che entrambi volevamo. E cosi' scoprii una scala interna collegata alle uscite di sicurezza delle aule dove non ci andava mai nessuno. Sparivamo, andando fin lassù, tanto come al solito, le uscite di sicurezza delle aule non si sarebbero mai aperte. E lì sopra dopo un bacio che mi provocò come al solito una splendida erezione in stile statua greca, mi sbottonai i jeans e lasciai che le sue dita da futura professoressa, iniziassero a tirare fuori il mio frutto dell'amore, che fremeva. Ricordo ancora i suoi occhi...modestamente madre natura non è stata avara con me....io stetti zitto, non proferii parola...lasciai che parlasse il silenzio...le sue labbra iniziarono a dare tanti piccoli baci lungo tutta l'asta...io ero gia' sul bordo del paradiso, continuo succhiandolo prima poco poi sempre di più...poi lo prese in bocca e inizio con l'arte femminile del pompino. Io persi la nozione del tempo e del luogo e ad un certo punto non so neanche dove ma sborrai. Dopo un attimo interminabile per riprendere i contatti con la realtà mi rivestii e abracadabra, in un attimo eravamo già fuori, nell'atrio della facoltà, pronti per la lezione che sarebbe iniziata da lì a breve. Io cercai in tutti i modi di spegnere i miei occhi ancora carichi di desiderio e piacere. Non so se ci riuscii, mi sembrava di avere tutti gli sguardi addosso......

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