RACCONTO TITOLO: 99 QUESTA VOLTA SOLA 
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99 QUESTA VOLTA SOLA


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99 QUESTA VOLTA SOLA

by SlutDany
Visto: 1272 volte Commenti 14 Date: 10-10-2024 Lingua: Language

Cari amici, sono la vostra amica Dany, vi racconto cosa è successo di insolito questa estate.
Quando facciamo incontri io e mio marito Max stiamo sempre insieme, lui si eccita a vedermi fare sesso con altri e a me piace farlo mentre lui mi guarda.
In una giornata di settembre eravamo andati sulla spiaggia nudista che noi frequentiamo normalmente, ero sdraiata a prendere il sole nuda con Max vicino a me, a gambe spalancate assorbivo i caldi raggi sulla mia passera.
Non c’era molta gente e neanche qualche amico con cui scambiare qualche parola.
Nel pomeriggio arrivano due uomini che si mettono a una decina di metri da noi, Max si alza dal lettino e si avvicina a loro iniziando a chiacchierare.
Nella mia mente pensavo che stia confabulando per combinare qualcosa come lui spesso fa, gli piace vedermi giocare nell’acqua mentre uomini sconosciuti mi toccano ovunque.
Mentre immagino cosa poteva succedere un uomo di colore che vendeva costumi si avvicina a me e senza chiedermi se poteva si siede sul mio lettino proprio davanti e mi mostra la merce, i suoi occhi puntano insistentemente in mezzo alle mie gambe.
I costumi non mi interessavano più di tanto, ma essendo molto esibizionista mi piaceva che quell’uomo mi guardava in quel modo.
Pochi minuti dopo arrivarono altri due venditori, sempre di colore, uno aveva dei cappelli e l’altro occhiali, si fermarono e iniziarono a parlare con il loro amico, io non capivo niente, parlavano la loro lingua, ma anche loro mi guardavano fissi tra le mie cosce, la cosa mi faceva un enorme piacere, anzi allargai di più le gambe per fargliela vedere bene la mia passera depilata.
Max si era accorto di tutto e non si avvicinava per non interrompere il tutto, sapeva che se lo faceva sarebbero andati via.
Un quarto uomo di colore si aggiunse a loro, erano tutti amici.
Mostrandomi le loro merci si accostarono di più a me e mi strusciavano le mani sulle gambe, fecero cascare un paio di occhiali sul mio seno e per riprenderlo me lo tastarono.
Quel continuo toccarmi mi stava facendo eccitare, istintivamente mi misi una mano sulla passera toccandomi il clitoride, vedendomi farlo i loro costumi si stavano gonfiando.
La cosa non passò inosservata a Max, si avvicinò subito, ma facendolo gli uomini di colore, quasi spaventati, se ne andarono velocemente.
Mio marito mi si accostò, sperava in qualcosa di più, aveva capito la mia delusione, senza dirmi niente si recò verso quei neri e iniziò a parlare con loro.
Ero molto curiosa di sapere cosa si stavano dicendo.
Quando tornò vicino a me mi disse che doveva andare via e io potevo rimanere in spiaggia fino a sera, a casa mi avrebbero accompagnato quei ragazzi.
Mi parve molto strano, non volevo stare sola, cercai di convincerlo a portarmi via con lui, ma non ci riuscii, anzi mi disse di essere molto gentile per la loro disponibilità.
Lo guardavo negli occhi, forse avevo capito, non era mai successo, sarebbe stata la prima volta sola, gli sorrisi, lui si accostò, mi baciò e andò via.
Rimasi a prendere il sole per alcune ore, tutti quelli che passavano mi guardavano tra le gambe che continuavo a tenerle spalancate, la cosa mi aumentava il senso di eccitamento immaginando poi cosa poteva succedere dopo.
Verso il tardo pomeriggio tornarono i ragazzi di colore, si sedettero intorno a me scambiando poche parole, ma nel frattempo mi toccavano, mi carezzavano, uno mi propose un massaggio e io accettai subito.
Le grandi e calde mani dell’uomo mi solleticavano al punto giusto, mi stavo eccitando, quando arrivo vicino alla passera un rivolo di umore scese bagnando il lettino.
Si era fatto tardi, era l’ora di rientrare, mi misi un pareo che non copriva quasi niente e con loro ci incamminammo verso la loro auto.
Dentro di me pensavo cosa poteva succedere, un senso di eccitamento ma anche di timore mi pervadeva, non ero mai stata sola, mio marito mi era stato sempre vicino.
Mi fecero sedere dietro in mezzo a due di loro, ero quasi intimorita, avevo perso la mia spavalderia di quando sto con altri uomini, ma ben presto tutto sparì.
Mi sentì toccare le gambe dai due e gradatamente le mani salivano più in alto, chiusi gli occhi godendomi quelle carezze.
Tenevo le gambe chiuse, ma quando arrivarono vicini all’inguine le allargai completamente e sentii le loro dita intrufolarsi dentro la mia passera iniziandomi a masturbare.
Stavo eccitandomi, mi abbandonai completamente, allungai le mani infilandole dentro i loro costumi e prendendogli in mano i cazzi.
Quegli ammassi di carne nera presto divennero di marmo, li stringevo tra le mani muovendole velocemente, non resistetti, mi abbassai e uno per volta li presi in bocca.
Era belli grossi e lunghi, mi piaceva farmeli scorrere tra le mie labbra e inserirmeli fino in gola.
Stavo godendo. gettiti di umori scorrevano sul sedile, avevo voglia di sentirmi possedere, tutti i miei timori erano spariti.
Sentì la macchina fermarsi, alzai gli occhi e vidi che stavamo dentro la pineta lontano da occhi indiscreti.
Scesero tutti dall’auto e io li seguii, uno di loro mise un telo a terra, senza che me lo dicessero mi ci sdraiai a gambe spalancate e subito venni penetrata da quello a cui avevo fatto il bocchino, gli altri mi misero i loro cazzi vicino alla bocca e io uno per volta li presi con ingordigia.
Il nero mi scopava con forza, me lo sentivo tutto dentro, era stupendo, godevo in continuazione.
Sentirmi tutta bagnata aumentò l’eccitazione dell’uomo che aumentò il ritmo e stava per venire, volevo farlo uscire, ma lui continuò incurante delle mie richieste e con una ultima botta mi sborrò dentro.
Sentendo il caldo liquido invadermi venni con un urlo di godimento.
Non ci fu il tempo di riprendermi che un altro si mise sopra di me scopandomi, ero abituata a prenderne più di uno, ricominciai a godere.
A uno di loro che nel frattempo stavo facendo un bocchino era talmente carico che non resistette, mi riempì la bocca di sborra, volevo sputarla, ma lui mi bloccò e volle che la inghiottissi tutta, a me piace, ma pensavo che non era il caso, lo feci stando ai suoi voleri.
Anche l’altro che mi stava scopando era pronto, non dissi nulla, oramai mi avevano già riempita, ricevetti la sua sborra e venni anche io sentendomela penetrare dentro.
Ne rimaneva solo uno, ero piena nella passera, pensai che era il caso di cambiare, ancora non mi avevano soddisfatto completamente, era rimasto quello che a me piace di più, mi gira e allargandomi le natiche con le mani gli offrì il culo.
Con una forte spinta mi sentii penetrare, le pareti si allargarono subito, ero abituata a prenderlo dietro, lo sentivo tutto dentro, era bello lungo e mi arrivava fino alla bocca dell’intestino, iniziai a godere incitandolo a spingere più forte.
Mi piaceva, godevo, urlavo, spingevo il bacino all’indietro per farlo entrare più a fondo.
L’uomo era molto resistente, mi sbatteva con forza, la cosa durò abbastanza per farmi venire più volte e quando lui mi riempì con il suo sperma che mi saliva nell’intestino e me lo sentivo in gola feci un gigantesco urlo squirtando sul telo e abbandonandomi distrutta.
Dovevamo tornare a casa, volevo ripulirmi, ma mi dissero di non farlo, mi diedero dei panni da mettermi davanti e dietro come per impedire che lo sperma uscisse, io non capivo, ma feci come volevano loro.
Entrai a casa di corsa per andarmi a lavare, ma Max mi bloccò, mi mise una mano nella passera e poi nel culo ancora pieni di sborra, voleva sentirla, sapeva tutto, era lui che aveva detto a quei uomini di farlo, mi baciò appassionatamente che ancora avevo il loro sapore in bocca dicendomi che aveva sposato la più grande e meravigliosa troia che esiste e che sapendo di quello che stavo facendo si era masturbato più volte.
La vostra amica Dany per tutti voi.

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