Sacro e profano
by CorteggiatorehotVisto: 972 volte Commenti 15 Date: 18-06-2024 Lingua:
Era da un po’ di tempo che seguivo l’annuncio di un’affascinante coppia del Nord Est e dopo aver lasciato qualche commento piccante ed audace era nata una conversazione con lei che si era poi spostata su whatsapp.
L’intenso dialogo scaturito con questa calda, audace e stuzzicante mogliettina mi aveva confermato l’idea che mi ero fatto vedendo la loro inserzione corredata da molte foto e video: una vera hot wife che giocava non solo per compiacere il marito ma per un suo reale piacere di prendere cazzi in totale libertà.
Il consorte tra l’altro incarnava in pieno la filosofia cuck: uomo liberale molto porco, creativo e cerebrale sottomesso ai voleri sessuali della moglie. Grande organizzatore di sorprese per la calda consorte.
Gli intriganti racconti di Marta in chat erano insoliti, dettagliati ed estremamente eccitanti quindi trovai un’identificazione e complicità con lei dato che i suoi valori trasgressivi e peccaminosi erano quelli che abitualmente ricerco.
Dopo tanti anni di gioco infatti non mi accontento più di situazioni banali, routinarie e poco emozionanti con persone monotone e poco creative.
Chattando con questa gioiosa e pruriginosa mogliettina liberale c’era stato un racconto fantastico che mi aveva fatto comprendere ulteriormente a che livello di erotismo fosse la signora: mi aveva riferito di un’avventura in chiesa con un prete peccaminoso conosciuto in rete tramite il marito il quale dopo la confessione le aveva sborrato sulla collana di perle.
Questa storiella fu per me un invito a nozze dato che mi piacciono terribilmente le situazioni oscene e perverse come era questa.
Le proposi pertanto che quando ci saremmo incontrati la prima conoscenza sarebbe avvenuta in chiesa, una conoscenza fintamente casuale tra due sconosciuti.
L’idea fu apprezzata e condivisa dalla mia complice la quale era dotata di una mente acuta, brillante e viziosa.
Avevamo anche identificato il luogo del nostro incontro: la basilica di Sant’Antonio a Padova.
Purtroppo circostanze personali non mi permisero di raggiungere la mia amica come normalmente sono in grado di fare e quindi questo progetto stimolante e molto eccitante rimase in standby per alcuni mesi.
La buona sorte mi venne in aiuto e un sabato mattina di inizio primavera la gentildonna mi comunico’ con un messaggio che sarebbe venuta a metà aprile a Roma per un incontro di lavoro
La notizia mi rallegro’ed eccito’ terribilmente e quindi passai all’organizzazione della serata che sarebbe stata indimenticabile.
Lei prese un camera in un albergo vicino a Piazza della Repubblica e quindi feci la stessa cosa anche io.
Concordammo che ci saremmo visti nella suddetta piazza all’interno della Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.
Arrivai un po’ prima di lei e nell’attesa feci il turista che girovagava ad ammirare le bellezze artistiche del posto
In giro c’era tanta altra gente che faceva altrettanto e nell’attesa che la mia partner di gioco mi raggiungesse fremevo dalla voglia e dall’eccitazione.
Da gran troia qual è mi aveva mandato poco prima di vederci
una foto dalla camera dove mostrava il suo decolletè e nella situazione in cui mi trovavo ero estremamente inquieto.
L’accordo era che dovessi individuarla e che avremmo finto casualità dell’incontro.
Dopo circa 10 minuti di attesa tra le varie donne ne notai una elegantissima, sexy e decisamente superiore alle altre presenti in chiesa in quel momento.
Si aggirava tra le varie aree ed io la seguivo fino a che l’approcciai dandole rigorosamente del lei come si conviene ad un gentiluomo che si rivolge ad una donna che non conosce.
Iniziammo a dialogare in modo ambiguo, simpatico e sfizioso
Il suo look era davvero arrapante ed era intrigante che avesse saputo coniugare eleganza, malizia e sobrietà.
Qualità che questa splendida donna sa incarnare molto bene.
Il dialogo malizioso si fece via via più hot sebbene ci si mantenesse su un piano e un livello di distacco che man man mano si ridusse passando a darci del tu.
Visto che stava per iniziare la messa la invitai a seguirla e la devota signora veneta accetto’ e come 2 fedeli qualunque seguimmo la cerimonia.
Di tanto in tanto con tatto e in modo furtivo le accarezzavo le gambe che indossavano delle calze a rete color carne.
Percepivo la sua eccitazione e la classe con cui si conteneva
Fu difficile stare la’per tutto il tempo della messa e non andammo oltre i 15/20 minuti, a quel punto le proposi di fare un giro in taxi per il centro di Roma prima di dirigerci su una terrazza di un albergo in zona via Veneto dove avevo prenotato il tavolo per la cena.
Durante il viaggio le accarezzavo le gambe e salendo con le mani ero arrivato alla sua fica pulsante e bagnata. Ovviamente Marta era venuta in chiesa senza slip.
Tutto questo avveniva mentre l’autista era alla guida e quindi cercavo di stimolarla in modo non smaccato.
Arrivati dopo qualche minuto al ristorante in alto con vista sui villa Borghese iniziò un eccitante cenetta panoramica.
L’ eccitazione era a mille: la mia ma anche la sua.
Una delle cose che adoro il gioco è il turpiloquio, un turpiloquio elegante e rispettoso
Raramente trovo chi sa destreggiarsi anche verbalmente cosa che a me eccita terribilmente
In questo caso anche a lei dimostrò di apprezzare molto la sconcezza verbale pertanto durante la cena ci dicemmo cose oscene ed eccitanti in prospettiva di quello che avremmo fatto dopo.
Non restammo molto a tavola perché la voglia di poterci divertire liberamente era altissima.
Pagato il conto mentre stiamo per recuperare i soprabiti la portai in bagno, rigorosamente in quello degli uomini, ed iniziamo a dare sfogo ai nostri istinti selvaggi e depravati.
Ci demmo baci appassionati, poi la spinsi contro la porta e in ginocchio iniziai
a leccarle avidamente la fica che aveva un gusto delicato, una sensibilità e un livello di lubrificazione altissimo.
Non volli perdere l’occasione però di appoggiarla sul lavandino e infilarle il cazzo in fica ma senza
esagerare perché il meglio doveva avvenire nella comodità della stanza d’albergo.
Dopo esserci divertiti per un po’ in bagno uscimmo e notammo che il personale di sala aveva intuito la tresca perché eravamo ritornati a riprendere i nostri soprabiti non prima di 20 minuti.
Inutili dire che questa circostanza eccitò ancora di più quella gran troia.
Ritornammo sempre in taxi in albergo ed il breve viaggio
fu una sofferenza perché a quel punto l’eccitazione era veramente difficile da contenere ed anche lei aveva una gran voglia di concedersi liberamente e pienamente.
In camera Marta come
solitamente fa durante gli incontri in cui è da sola aveva predisposto in una posizione strategica la sua telecamera per poter immortalare il momento del nostro amplesso e concedere la gioia della masturbazione al remissivo marito rimasto a casa
Senza nessun limite facemmo esplodere la nostra passione alimentata nelle 2 ore precedenti e facemmo sesso senza tabù: fu infine fantastico esplodere dentro di lei.
Con tanti saluti al suo devoto marito.