RACCONTO TITOLO: Una gita in barca 
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Una gita in barca


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Una gita in barca

by pertepervoi
Visto: 663 volte Commenti 2 Date: 07-03-2024 Lingua: Language

Io e la coppia non ci eravamo mai conosciuti ancora, solo qualche messaggio su whatsapp dopo che avevo proposto una gita in barca con un last su un noto sito di incontri.
Diciamo che per me era un incontro al buio, a loro avevo mandato una mia foto pochi giorni prima.
Li attesi con ansia in un parcheggio del mio paese per poi condurli al molo.
Uno sguardo ad entrambi, una stretta di mano decisa e via, la gita era iniziata.

Appena fuori dal canale tra Sant'Andrea e Porto Buso cercai un posto isolato e abbastanza fuori da occhi indiscreti, a circa due miglia dal faro che quell'inverno era rovinato in mare, questo perchè, anche se la lei della coppia non aveva problemi ad essere guardata, c'era sempre qualche bavoso su qualche altra barca che fingendo manovre azzardate passava abbastanza vicino da spiare cosa si faceva.
Calai l'ancora in un bellissimo mare color smeraldo e sotto un sole che si era fatto spazio tra le nuvole, lei andò a prua e, dopo aver steso due asciugamani, si adagiò sul cuscino che copre la superficie del ponte di coperta. Io intanto scesi nella cabina, presi 3 flute ed aprii una bottiglia fresca di prosecco.
Dopo aver riempito i bicchieri per circa 3/4 risalii e trovai i due distesi a prendere il sole. Il brindisi in mezzo al mare verde smeraldo e la dolce brezza fresca che accarezzava la pelle fece in modo che lei si sentisse libera di togliere il costume per farsi fare qualche foto dal marito, mentre teneva il flute in mano e guardava il mare ed il sole, un marito indaffarato a riprendere ogni momento rendeva la signora come una diva delle copertine patinate.
La sua pelle abbronzata in ogni punto rendeva l'idea del naturista vero e proprio.
I capelli biondi liberi al vento fluttuavano con dolcezza riadagiandosi ogni tanto sulle spalle.
Dopo il brindisi, mentre la coppia si divertiva a fare delle foto mi tolsi il costume, una leggera erezione era già in atto, la signora, nelle sue pose sexy ma non sconce, mi aveva fatto un certo effetto, forse complice il prosecco, la location, il fresco dell'aria, fatto sta che il momento era magico. Quando il marito mi vide, si accorse che ormai sia sua moglie che io eravamo nudi, si sfilò anche lui il costume mostrando un bell'arnese in corso di estensione, fose in attesa di qualcosa di più.
Finito il primo calice lei pensò bene di chiedere se volessi distendermi assieme per prendere il sole informandomi che il marito intanto avrebbe fatto un bagno nell'acqua fresca.
Già iniziava a formarsi in me l'idea di un bellissimo pomeriggio assieme a questa coppia.
Dopo essermi disteso lei gentilmente mi chiese se con il sole che splendeva quel giorno sarebbe servita la crema solare. IO, guardando quel bel colore ambrato, le dissi che a lei non sarebbe servita, a me forse si in quanto l'inguine era ancora un chiaro rispetto al resto del corpo.
Si spremette un po' di crema sulla mano ed iniziò a massaggiarmi l'inguine con delicatezza, scese verso il basso in modo da ungere tutta la parte dell'interno coscia, guardava la sua mano mentre accarezzava dolcemente la mia pelle e fissava la mia erezione che ormai era quasi al massimo. Notai la sua pelle unta di crema splendere al sole, il seno rotondo color ambra ed il mare da sfondo.
Chinò il capo e con le labbra socchiuse avvolse il glande bagnato che luccicava sotto i raggi del sole, muoveva l'asta con grazia, senza troppa fretta e contemporaneamente la faceva sparire dentro la sua calda bocca. Riuscivo a sentire la lingua strusciarsi sulla pelle, avvolgere il mio membro come un serpente con la sua preda.
Le spostai dolcemente i capelli che le avrebbero potuto dare fastidio e così riusii a guardarla meglio in viso, aveva gli occhi socchiusi, si stava gustando il mio sapore pensando a qualcosa di intenso, mi accorsi che gli angoli delle labbra accennavano perfino ad un sorriso.
Io iniziai ad accarezzarle il collo, la schiena, i fianchi, per poi arrivare ad un seno rotondo e tenero come non avevo mai apprezzato, lo massaggiai un po' e sentii la sua morbidezza nella mia mano.
Dalla poppa della barca si sentivano movimento nell'acqua, era il marito che stava risalendo la scaletta, quando mi girai lo vidi avvicinarsi piano, come se non volesse disturbare, la sua erezione ormai era al massimo, si portò una mano tra le gambe ed iniziò a massaggiarsi fissando la sua dolce signora mentre si divertiva ad assaporarmi.
Dal suo sguardo (e dai discorsi che facemmo più tardi) capii che quella giornata era un regalo per la moglie.
Lei, udendo la presenza del marito, si distese sulla schiena e divaricò leggermente le gambe scoprendo un pube completamente rasato, tra le gambe si intravedevano due dolci labbra finemente disegnate dalle ombre che il sole creava sulla pelle, con la mano accarezzai l'interno coscia, i fianchi e le natiche, mi avvicinai per guardare meglio, le piccole labbra erano di in colore rosa chiaro all'interno e si rinvigoriva verso l'esterno per finire con le estremità delle due piccole labbra colore della pelle abbronzata.
A questo punto non riusii a trattenermi ed avvicinai le mie labbra per poter gustare il dolce sapore misto tra salsedine e bagnoschiuma fruttato.
Con la lingua iniziai a massaggiarle l'esterno per poi farmi spazio tra le piccole labbra creandomi uno spazio fino al clitoride duro e gonfio, con la punta della lingua premetti delicatamente sulla parte più erogena di una donna ed iniziai a frtuscairala e succhiarla dolcemente con le labbra. Lei mi prese la testa con due mani e mi premette a se, io le presi i fianchi e mi immersi tra le sue gambe facendole il solletico con la barba incolta.
La sentivo ansimare, reagire in maniera inebriante a quel tipo di massaggio, ci prendemmo entrambe le mani incrociando le dita come per creare un unione al fine di avere una presa più salda e tirarci ancora di più uno contro l'altro.
Nel mentre il marito scattava foto e faceva qualche filmato, da quel che ho capito per poter rivedere il tutto con la moglie nel loro nido d'amore.
Poco dopo si avvicinò anche il marito e si accomodò dall'altro lato della sua dolce metà porgendole il suo membro ormai bagnatissimo di acqua salata e dei suoi umori, lei mollò le mie mani, lo prese e ne gustò tutta l'asta massaggianto lo scroto in un movimento lento ma deciso. A quel punto mi alzai e mi misi dall'altro lato per lasciarla nel mezzo dei due uomini che la stavano sollazzando. Lei prese in mano entrambi i membri ed iniziò a deliziare il suo palato un po' a destra ed un po' a sinistra.
Dopo qualche minuto la dolce signora mi guardò diretta negli occhi e sotto voce mi disse:

Puoi metterti il preservativo?

.
Detto fatto, scesi in sottocoperta mentre la coppia si divertiva e farfugliava tra loro, mi ripresentai sotto quello splendio sole in un battibaleno, lei si era già adagiata comoda e mi seguì con lo sguardo finchè non fui sopra. Le sue piccole labbra erano già presente per accogliermi, una piccola goccia faceva capire che la sua voglia era già cresciuta abbastanza da lubrificare abbondantemente il mio membro.
Quando iniziai a penetrarla sentii avvolgermi dalle calde e morbide pareti, le onde del mare ci muovevano dolcemente uno contro l'altro, un movimento dapprima lento e sinuoso, la sentivo farfugliare qualcosa ma non riuscivo a capire...
Il marito si faceva masturbare e succhiare dalla moglie mentre guardava e riprendeva con il suo cellulare.
Dopo alcuni minuti lei iniziò ad ansimare e dimenarsi, cercai di stringerla nei fianchi ma non era così semplice, sfuggiva dalle mani a causa della crema solare, la sentivo che stava godendo, sempre più. Io continuai a muovermi dentro di lei finchè non finì di dimenarsi. I suoi occhi erano chiusi, il respiro affannoso, il viso sorridente veniva baciato dal sole d'agosto, mi distesi a fianco in attesa che si gustasse il suo meritato momento. Nessuno disse nulla, c'erano solo il rumore delle onde sullo scafo e quello della brezza marina che faceva sventolare una parte del tendalino.
Il marito la fissava compiaciuto con la mano di lei ancora tra le gambe.
Quando si destò dal suo piacevole torpore, mi guardò in viso, scese con lo sguardo e vide che ero ancora attivo. Si rigirò con il suo viso verso il mio, mi scavalcò con una gamba in modo da starmi sopra e poter comandare i movimenti, mi prese l'asta in mano e la adagiò davanti la sua fessura, lentamente scese per far scomparire il mio membro dentro di lei, i suoi fianchi roteavano su di me, si appoggiò sulle braccia ed iniziò a muovere il sedere in su ed in giù, le presi le natiche a piene mani ed ogni volta che sendeva la premevo su di me, prima lentamente poi con più foga, lei si alzò leggermente e rimase ferma per consentirmi di penetrarla solo con il glande, aveva gli occhi chiusi e si bagnava le labbra con la punta della lingua. Iniziò ad ansimare per la seconda volta ma a quel punto dovetti lasciarmi andare, non riuscii più a trattenermi, la strinsi sui fianchi e la tirai a me, mentre venivo copiosamente le avvolsi le braccia in un caldo abbraccio per farle sentire i miei brividi di piacere.
Quando riaprii gli occhi mi accorsi che c'era ancora il marito che aspettava, tutto contento e con quell'erezione ancora bella dura.
Lei si mise a gattoni, alzò il sedere e lui prendendola da dietro si gustò quella bella donna ancora vogliosa del marito, Vedevo che l'asta di lui la penetrava fino ai testicoli per poi uscire completamente bagnata degli umori femminili, come un coltello caldo nel burro.
Io scesi in sottocoperta per bere qualcosa mentre i due amanti continuarono tra di loro a godersi quel bel mare calmo ed i dolci raggi di sole.
quando tornai su si erano spostati a poppa, lei appoggiata sullo specchio di poppa con lo sguarddo rivolto sul mare e le gambe divaricate, il marito la teneva per i fianchi e si gustava il bellissimo momento, anche lui ammmirando il panorama.
Io intanto preparai la scaletta ed una cima di sicurezza.
Immersi una mano nell'acqua, era stupenda.
Quando ebbero finito lei si tuffò in acqua per prima, tutta contenta, seguita dal marito ed infine, mentre li guardavo sorridenti che si complimentavano per la bella giornata, mi tuffai anche io.

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