RACCONTO TITOLO: La nostra prima esperienza cuck (pt. 2) 
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La nostra prima esperienza cuck (pt. 2)


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La nostra prima esperienza cuck (pt. 2)

by thomeruz
Visto: 911 volte Commenti 2 Date: 05-03-2024 Lingua: Language

CI siamo, arriva il giorno dell’incontro...
La mattina è un fremito di preparazioni, pulizie, riordini (come se al nostro ospite potesse fregare qualcosa…) e trepidante attesa di sentire il campanello che suona... Lei è bellissima, trucco leggero, jeans e maglietta nera che finisce appena appena sopra la cintura… Lo attendiamo a casa
Suona il campanello… Io e mia moglie ci baciamo appassionatamente, poi andiamo ad aprire. Lui si presenta nel suo solito abito elegante impeccabile, con un mazzo di fiori e valigetta 24 ore (per far sembrare ad occhio esterno un appuntamento di lavoro).
Ci beviamo un bicchiere di vino rosso, facciamo due parole ma nonostante l’eccitazione sia palpabile, nessuno ha il coraggio di prendere l’iniziativa e dire: “dai, andiamo...”. Lo faccio io dopo una decina di minuti, dico “voi andate pure di là, io metto a posto e vado a fare una passeggiata”, lei si alza, gli porge la mano, lui si toglie la giacca e la cravatta e si avviano verso il salotto, chiudendosi la porta alle spalle...
Dopo pochi minuti, passo vicino alla porta e provo a guardare dal buco della serratura: l’immagine che vedo mi riempie di eccitazione (considerate che il divano è messo a 90 gradi rispetto alla porta, quindi li vedo di profilo). Lui è seduto con la camicia slacciata, lei si sta inginocchiando senza maglietta e con i pantaloni slacciati… io sono pieno di desiderio, eccitato come un grillo. Una volta in ginocchio si guardano profondamente, e lei comincia a slacciargli i pantaloni, gli tira fuori il cazzo che, vista la situazione, è durissimo, lo guarda con gli occhi pieni di desiderio e comincia a prenderlo in bocca…
Nell’istante preciso della prima “pompata” sono esploso e mi sono sborrato nelle mutande… ma questo è un dettaglio…
Il cazzo del mio amico è bello duro, leggermente più grande del mio (non sono un superdotato) ed evidentemente a lei piace perché lo gusta con piacere, e anche lui si sta gustando il servizio di mia moglie a dovere… A questo punto mordendomi le labbra mi ricordo quanto avevo promesso a mia moglie, e esco di casa... Quindi il proseguo del racconto è un mix dei racconti di lei e di lui (che coincidono praticamente in tutto).
Il pompino prosegue con reciproca soddisfazione per qualche minuto, con lui che si diverte a dargli il ritmo spingendole la mano con la testa, e lei che ogni tanto lo guarda negli occhi bene negli occhi prima di rimetterselo in bocca… Lui le ha anche slacciato il reggiseno e lasciato cadere in terra, quindi ogni tanto gioca con le sue tette, immaginando di averle in bocca e pregustandosi di poterlo fare di lì a poco… la cosa che lo fa impazzire (e che fa impazzire anche me quando lo fa) è vederla prendere il cazzo in mano e segarlo mentre lo lecca di lato, mentre si guardano occhi negli occhi…
Ora lui è “pronto” e vuole di più, la fa alzare e si alza anche lui, e con una mossa molto delicata le infila la mano negli slip, gustandosi con le dita la sua figa piena di umori e facendola sussultare. Passano solo pochi secondi però che lei gliela toglie e gli dice “Scusami, ma non me la sento” … Per lui è come essere travolto da un TIR in corsa e ci resta malissimo, pensando di aver fatto qualcosa che non andasse... Ma capisce subito non essere lui il problema quando gli dice “…però se vuoi posso farmi perdonare”. In effetti lei riferisce di averlo visto particolarmente abbattuto, e per quello ha voluto farsi “perdonare”. Lo “spinge” di nuovo sul divano e si inginocchia di nuovo, pronta a riprendere quello che aveva finito pochi secondi prima. Nella foga del momento le se erano abbassati leggermente anche i pantaloni, e lui ha avuto la possibilità di gustarsi alla vista il suo intimo nel riflesso della televisione spenta.
Il pompino prosegue avidamente, fino a quando lui con educazione le fa un cenno con “ci sono quasi”… Lei segna di avere capito, ma non si ferma e continua con il suo lavoro facendolo impazzire. Il proseguio dura pochi secondi, finchè lui con qualche gemito di piacere che non è riuscito a trattenere sborra, riempiendole la bocca di tutto il suo seme caldo. Qui il racconto dei due differisce leggermente.
Lui è certo che lei abbia ingoiato, mentre lei invece mi ha raccontato di avere, con molta discrezione, sputato sul pavimento... sono sincero che, se proprio devo credere a qualcuno, credo a lui, visto che non si era neanche mai fatta sborrare in bocca da me probabilmente non aveva il coraggio di dirmi anche che aveva ingoiato (cosa che le chiedo da almeno 10 anni).
Una volta sistemati, si sono salutati con un bacio sulle labbra (senza lingua) e si sono salutati con un “…magari ci riproviamo…”..
….continua pt. 2…

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