RACCONTO TITOLO: Nel solstizio d’estate il profumo del mirto bianco 1/4.Il preludio 
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Nel solstizio d’estate il profumo del mirto bianco 1/4.Il preludio


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Nel solstizio d’estate il profumo del mirto bianco 1/4.Il preludio

by Flavio.HOTROOOM
Visto: 195 volte Commenti 0 Date: 26-11-2020 Lingua: Language

Pensavo di non tornare più a giocare. Erano passati molti anni. Ogni tanto entravo sul sito per curiosità, voglia di tenermi un po’ aggiornato e trovare qualcosa che alimentasse le mie fantasie e tenesse viva la fiamma dell’eros. Ma mai con l’intento di giocare. Non ha senso giocare di nascosto se coltivi un sentimento sincero verso una persona estranea e tendenzialmente contraria a questo mondo. E’ una questione di rispetto, non solo per lei, ma per entrambi (almeno per come sono fatto io).
Ma a volte le storie finiscono e ti ritrovi a partire da zero. Se poi ti capita nell’anno sbagliato (come quello in corso) allora parti da meno zero. Sembra quasi come se volevo dare un po’ di vantaggio alla fortuna, come se quest’ultima ne avesse bisogno ..
E cosi, questo 2020 che era partito sotto il segno della …. LUNA NEEEERA …. sembrava essere magnanimo … e sembrava prospettarmi una bella sorpresa...

Rientro in possesso del mio vecchio profilo, comincio a fare un po’ di pulizia. Posta piena, richieste banali, 60% gay, 40% coppie o presunte tali. E di quest’ultime, di coppie vere, vai a vedere era solo il 20% (di quelle regolari escludendo le clandestine, praticamente la metà).
A parte queste noiose analisi statistiche, si fa viva qualche vecchia conoscenza, qualche amico di penna (come si diceva una volta), con cui avevamo condiviso diverse storie e fantasie… Allora loro erano agli arbori, adesso affermate coppie molto famose qui sul sito, altri invece hanno conservato la loro riservatezza.

Una sera mentre volevo staccare un po’ dal lavoro dopo cena mi metto a guardare un paio di profili. E tra questi, uno su tutti attira la mia attenzione. Aveva qualcosa di magnetico. Poche foto della lei. Foto glamour, ma che lasciavano la curiosità nel navigante di saperne di più.

Mi aveva colpito per la serietà dell’annuncio, oltre alle foto artistiche e per nulla volgari, una rarità.
Poi queste emozioni andavano sintetizzate in un messaggio di presentazione che avesse senso compiuto. La cosa più difficile è comunicare le nostre emozioni. A volte ci lasciamo andare agli impulsi e commettiamo degli errori imperdonabili. Dando una sbagliata immagine di noi.
Il problema era che non incontravano singoli. Un vero peccato!!

La mattina mi sveglio, vado in bagno mi do una rinfrescata in viso, mi guardo allo specchio e rivedo quelle foto passarmi in mente.
La giornata prosegue, sono da un cliente, quando entra la amministrativa, una bella donna mora di media statura. Su tutto spicca un seno imperiale. Cerco di non cadere nella tentazione di fissarle il seno quando parlo con lei. Tutto ad un tratto mi viene in mente, la lei del profilo. La segretaria parlava ed io immaginavo la lei del profilo. Avverto il pacco ingrandirsi. La stavo guardando intensamente senza accorgermene. Complice il cellulare che squilla mi riprendo. Mi alzo, senza badare al gonfiore, ma sicuramente lei si.. ed infatti non è cosi discreta come lo ero stato io, e butta bene l’occhio. Non mi ero reso conto che la stavo fissando negli occhi in un modo che forse ha trapelato i pensieri che mi giravano per la testa in quel momento, tralasciando per un attimo la mia solita compostezza. Quando mi risiedo. Noto un nuovo sguardo da parte della segretaria, più sensibile. Probabilmente vuole giocare, a provocarmi, e comincia a mettere una mano sul collo e finisce per sbottonarsi il primo bottone della camicia e giocare con la collana di perle. Faceva finta di nulla, ma mentre parlava con la sua collega vedevo che con la coda dell’occhio mi controllava. Non che non fossi interessato a quel seno. Ma in testa avevo il corpo dell’altra, l’unica cosa che cercavo era dare un volto a quella creatura che aveva catturato la mia attenzione dalla sera prima e distratto per tutto il giorno.
La sera torno a casa e prendo la decisione di contattarli. Poche righe provando a sintetizzare le emozioni che mi avevano regalato quegli scatti.

Qualche giorno dopo il lui mi risponde. In modo molto garbato e interessante. Mi spiega che non sono interessati ai singoli, ma che potrebbe essere una fantasia chissà. E mi chiedono se ho qualche desiderio fantasia da realizzare. Tentenno prima di rispondere. Di fantasia ne ho diverse. Ma devo trovare qualcosa di speciale che faccia al caso loro e qualcuno che apprezzi un certo gioco cerebrale. Prendo spunto guardando al loro profilo, mi focalizzo su qualcosa che mi faccia fantasticare su di loro. E non una fantasia preconfezionata. Passa qualche giorno e sto lì di nuovo a pensare. L’idea mi è venuta e la espongo. Un messaggio molto lungo. Quando l’ho inviato ho pensato, forse ho esagerato. Non lo leggeranno mai. Troppo lungo.

Ed invece, la fantasia sembra averli intrigati. Questo accresce in me il desiderio, mi fa apprezzare ancora di più loro, perché ancora più cerebrali. Ho fatto bene ad affidarmi al mio intuito. Il che va a conferma della bella impressione che mi aveva fatto il loro profilo. Una cosa che ho capito e che come in molte circostanze bisogna andare ad intuito. E questo aspetto lo perfezioni solo col tempo e le situazioni che vivi.

La fantasia era piaciuta, ma non sarà quella che verrà realizzata. Da lì in poi parte uno scambio fitto di messaggi con il lui. Fino a che capiamo di stare sulla stessa lunghezza d’onda. Mi domando se sia vero? Oppure uno dei tanti fake. Quelle pseudo coppie di cui è pieno il sito. Ci accordiamo per un giorno e fissiamo una videochiamata.

Non avevo la più pallida idea di chi avrei trovato. Sarebbe stata una chiamata tra me ed il lui.
Trovo un uomo che dimostra molto meno di quello che c’era scritto in profilo (almeno per quello che dimostrava), ben piazzato con il viso di un buono però. Iniziamo con i soliti convenevoli, e poi tutto ad un tratto, scopriamo di avere molti interessi in comune, anche professionalmente parlando. Questo mi ha sorpreso. Tant’è vero che il dubbio se fosse un profilo falso, si dileguò, mi passò via per la testa. Parlammo di tutto in modo delicato ed educato, anche della bella consorte. Mi piacque molto il suo modo di porsi. Ed a lui forse il mio. Questo interesse lo avverti, tanto che ci siamo sentiti anche i giorni seguenti.

Parlammo un po’ delle loro fantasie, e del modo come vivono la trasgressione. Indipendentemente se ci saremmo visti o meno, qualora fosse successo qualcosa, per loro sarebbe stata la prima volta con un singolo e per questo ci andavano con i piedi di piombo. E per questa ragione si avvertiva nell’aria una certa pressione, qualcosa che non deludesse l’aspettativa, come normale che fosse. E’ una fantasia, ma come tutte le fantasie quando la vai a realizzare è un altro paio di maniche. Finché giochi a poker (in 4) con un’altra coppia si crea un certo equilibrio implicito. Ma quando giochi a blackjack tenti la sorte ti affidi al caso. L’ingresso di un terzo può rovinare una fantasia se la persona che viene scelta non si attiene alle regole. Piccoli dettagli che si acquisiscono con qualche anno di esperienza. Mi ritengo fortunato, ho avuto dei buoni maestri di vita in passato che mi hanno trasmesso e condiviso non solo la cosa più preziosa che avevano, ma anche la pazienza di trasmettere, data la mia giovanissima età di allora.
E anche il lui (Alfredo) di una decina di anni più grande di me l’aveva capita bene e non voleva giocarsi tutto. Quindi patti chiari e amicizia “lunga”. Mi confessa che lui è dominante con lei. Questa è la loro fantasia. E il singolo che fosse scelto dovrebbe accettare e non imporsi in questo sottile equilibrio tra loro due... (continua)

Tutti i miei racconti non sono frutto della mia fantasia, ma esperienze realmente vissute in prima persone e storie assolutamente reali, delle quali forse un giorno, quando mi ritirerò dall'attività, pubblicherò un libro
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