LA COLLEGA 2
by SPbigfanVisto: 422 volte Commenti 0 Date: 28-05-2020 Lingua:
Avevamo preso un'abitudine, ideata dal marito, che alla sua signora e a me garbava molto. I venerdì pomeriggio in cui rientrava dagli impegni di lavoro senza aver recuperato la figlia dalla sua dimora universitaria, il cuck voleva trovarci nel letto già in azione. Quando era possibile, mi avvisava lui la mattina. Io, ogni volta, chiedevo per scrupolo alla mia collega se le fosse andato bene. Lei, ogni volta, era sempre al corrente e, ovviamente, d'accordo. Lei scopava solo con me e mai con il marito; anche se non me lo avevano detto esplicitamente lo capiva anche un inesperto del gioco come me. Io scopavo solo con lei e loro lo sapevano e si fidavano. Inoltre, la mia collega dall'inizio del nostro rapporto aveva iniziato a prendere la pillola, per cui le monte escludevano il preservativo (anche perché lei soffriva di una leggera allergia al lattice) e prevedevano, di contro, le venute interne. A me piaceva anche schizzarle addosso, su quei seni meravigliosi, quel ventre dai lineamenti eleganti e quella pelle freschissima, ma lei invece preferiva sentire le pulsazioni del cazzo in fica e i fiotti caldi che le inondavano l'utero. Quei venerdì, quando il marito si presentava sull'uscio della loro camera matrimoniale, avevo già provveduto ad uno o due pieni della sua signora. Lei gli spalancava le gambe davanti e con le mani allargava dolcemente la fica, in modo che lui potesse ammirarne gli umori del piacere e il ripieno. Lui non la sfiorava mai; al massimo si avvicinava con il viso per odorarne il profumo. Compiuto il controllo, la monta riprendeva. La pompavo fino all'ora di cena, o anche più tardi. Soprattutto, lei pompava me; era diventata una troia insaziabile, non ne aveva mai abbastanza. Purtroppo, questo fu il preludio della fine.