RACCONTO TITOLO: Il collega – parte 1. 
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Il collega – parte 1.


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Il collega – parte 1.

by A-man
Visto: 1022 volte Commenti 2 Date: 18-09-2019 Lingua: Language

Racconto vero di vita vissuta, i nomi son ovviamente di fantasia.

Katy ed io a quel tempo eravamo ancora morosi.
Katy lavora nell' ufficio amministrazione di una azienda locale che sponsorizza una squadra di okey di livello nazionale.
Poiché alcuni giocatori son lontani da casa , l’azienda li ha assunti con mansioni di comodo, come impiegati amministrativi. Uno di questi, Claudio, un toscano col fisico da atleta, barbuto a cui piace molto la figa,l'hanno messo nell'ufficio con lei.
Claudio, nonostante sia sposato, vive da solo in un appartamento in città, ed ha la fama, molto gossippata dalle donne dell’azienda, di essere uno “struscia femmine”. Questa cosa attira l'ammirazione e la cupidigia delle femmine , sia sposate che no. Si dice che ne abbia battezzate diverse durante la sua presenza in azienda….
Questo era l’argomento di conversazione durante una cena tra me e Katy. Mentre Katy proseguiva nella “racconto” di Claudio e dei gossip su di lui, io mi immaginavo le scene erotiche di Claudio circondato dalle femmine. E sorridendo pensavo a quanto fossero becchi i fidanzati e mariti delle “battezzate” dal buon Claudio.
Mai e poi mai mi sarei aspettato quello che qualche mese dopo mi rivelo la mia dolce Katy, una sera dove ci confessammo l’un l’altro… l’inconfessabile…

Tornavamo a casa in auto dopo aver visto il film “Una donna allo specchio”, dove una scena di sesso in bagno, tra la Sandrelli ed il protagonista maschile, mi colpi profondamente scatenando la mia fantasia erotica. Proprio grazie a quello stimolo si avvio tra di noi una specie di “outing” sui desideri, sogni erotici e segreti che ognuno di noi aveva e non ci eravamo mai detti l'un l'altro.
Il buio complice dell’abitacolo ci aiutò nel gioco di raccontarci le ns cose.

Iniziai io, con baldanza maschile , raccontando cio che mi era capitato durante la recente fiera in germania, complice la distanza, una cena tra colleghi, vino alcool, danze e un collega figaiolo, ero finito a letto con la segretaria del ns importatore, scopando come ricci tutta la notte.Il mattino seguente tornammo insieme sullo stand, i colleghi tedeschi ci accolsero con sorrisetti maliziosi… ehehe. Pacche sulle spalle a me e un mazzo di fiori per lei,( mai vista gente cosi ..sportiva!).
Alla fine del racconto Katy, deglutì in silenzio, chiedendomi se mi fosse piaciuta la notte di sesso…
Risposi a basso profilo, “Si mi era piaciuta, inutile negare, ma mi sento in colpa nei tuoi confronti…” le dissi.
Silenzio....
Attesi un poper timore di averla offesa davvero. poi decisi di riprendere il gioco. Piccola pausa, poi continuai:
”Ma , dissi alzando il tono, ora tocca a te raccontare il tuo segreto, se ne hai” ( e lo dissi con leggera mascolina baldanza) !...

Lei attese qualche istante, poi con voce rotta dall’ emozione e con un nodo alla gola, mi disse :
“ beh, devi sapere che da qualche mese ho preso una sbandata e … scopo con Claudio… Si quello che “le battezza tutte”…pausa… non so come sia successo, ma abbiam fatto sesso, e mi piace farlo con lui. Cosi come mi piace farlo con te! “
( forse non voleva ferirmi, povera cara, ma ero becco e lo imparai cosi di colpo)…

Di nuovo silenzio, stavolta da parte mia. Solo il rumore del motore era nell’abitacolo….

Un silenzio gelido scese in auto come il gelo che sentivo lungo la schiena e le sue lacrime che mi bagnavano la mano. Una lunga pausa fino a casa sua…
Durante il resto del viaggio ero rimasto basito, immerso in una tormenta confusa di sentimenti: arrabbiato perché avevo scoperto di esser cornuto, ma al tempo stesso eccitato perché lei si faceva scopare da un altro e me lo stava dicendo, e la mia immaginazione perversa, godeva al massimo immaginando di fare sesso tutti e tre insieme. Insomma un bel casino di emozioni pervadeva la mia mente.
Lei in silenzio ogni tanto singhiozzava sommessa e si appoggiava a me come per chiedermi scusa.
Giunti a casa e ripreso un po il controllo delle emozioni le chiesi di narrarmi la storia nei dettagli ( la mia perversione aveva fame di dettagli anche se mi faceva male sentirli).
E lei comincio il racconto di come lui, l’avesse presa di mira. In ufficio aveva preso posto proprio davanti a lei, di proposito, mi raccontò delle lusinghe, dei complimenti, (eh si Katy era ed è una bella figa), degli inviti alle feste per le vittorie sportive, durante le quali si fece sempre piu ardito fino a baciarla di nascosto. Lei si sentiva lusingata, attratta, intrigata ed eccitata da tutte queste attenzioni. Mi disse anche delle bugie usate nei miei confronti quando in occasione degli inviti alle feste, giustificava in modo plausibile le sue uscite dicendomi che doveva frequentare corsi di aggiornamento amministrativo serali che sarebbero terminati tardi …(sic!!… ed invece…).
Il racconto di Katy proseguiva su dettagli poco importanti, cosi feci la domanda cruciale: “Ma quando avete scopato la prima volta?”. La domanda fu diretta, precisa. Lei incasso e candidamente me lo raccontò come fosse la cosa piu banale del mondo.
Cosi katy inizio il racconto:

Un giorno, in ufficio, Claudio mi fece una corte cosi pressante che riusci a farmi eccitare al punto che non sapevo come nasconderla. Lui , mascalzone, mi suggerì sottovoce: “vai in bagno che ti raggiungo”, e cosi feci. Entrai nel bagno delle donne, attesi l’arrivo di Claudio e quando chiusi la porta dietro di lui lo baciai per prima, con veemenza e passione, facendogli capire quanta voglia avevo di lui. Le mie mutandine erano talmente fradicie, che l’umido mi scendeva lungo le cosce . Claudio mise una mano sotto la gonna e me la infilo nelle mutandine. Senti quanto era bagnata la mia figa… allora si chinò e lentamente comincio a sfilarle mentre io ansimavo per l’emozione e per il timore di esser scoperti, li cosi. Lui capi e mi tranquillizzò con un bacio la sua lingua mi arrivo quasi in gola, non capivo più niente. Mi sfilò lo slip fino ai piedi, mi lecco la figa gustandone gli umori che uscivano fuori. Aprii le gambe per sentire la sua lingua leccare tutta la figa e la clitoride turgida e sensibile come non mai. Le sue mani erano dappertutto nella figa, sul buchetto del culo umido e pulsante, poi su su fin sulle tette infilandole sotto la maglietta. Un turbinio di sensi, stordimento, passione mi avvolgeva. Lo volevo dentro di me, glielo dissi. Allora si alzò, mi fece girare ed appoggiare al lavandino. Mise il cazzo davanti al buchetto pulsante della figa. Mi mossi un po’ per sentirlo meglio e per farmi penetrare nel modo giusto. Appoggiò la cappella e la fece entrare solo un poco. Una breve pausa piena di ansie, attesa e respiri profondi. Poi con un solo colpo me lo infilò dentro in figa… stavo per urlare dal piacere , ma riuscii a trattenermi, uscì solo un gridolino strozzato. Farsi sentire fuori dal bagno aziendale, sarebbe stato un grosso problema. Mi aggrappai con forza ai rubinetti, per non scivolare via, inarcai la schiena per sentirlo fino in fondo all'utero e mi lasciai pompare. Claudio mi dava dei colpi fortissimi, ci metteva tutta l’energia che riusciva a sprigionare… Claudio mise la sue mani sulle mie stringendole, cosi poté spingere ancora piu forte… una cavalcata furiosa, fatta di mugugni, colpi , risucchi. Io ondeggiavo i fianchi mentre i colpi violenti del cazzo di Claudio nella mia figa mi squassavano tutta. Finché venimmo insieme trattenendo a fatica l’urlo. Cazzo se ci sentono ci licenziano… pensammo insieme. Il sudore colava dai nostri volti e dai corpi seminudi. Ancora una pausa, dove pulii con passione il suo cazzo dallo sperma, quanta ne aveva fatta pensai, per fortuna prendo la pillola. Ripulimmo al meglio anche i segni sul pavimento, arieggiammo il locale per eliminare l'odore di sperma. Poi Claudio usci con circospezione per primo, raggiunse il suo posto con nonchalance. Attesi qualche minuto, approfittandone per sistemare il trucco ed essere in ordine, come se nulla fosse accaduto. Avevo la figa che pulsava ancora, gaudente ma non ancora sazia di quella cavalcata mi aveva solo fatto aumentare la voglia di rifarlo. Le mutandine fradice in borsetta…
Quella sera , se ti ricordi, disse rivolta a me, abbiamo scopato divinamente bene, e son venuta due o tre volte … indovina perché….



Cazzo era vero in effetti mi ricordavo di una sera dove Katy era particolarmente eccitata e non vedeva l’ora di andare sul letto a trombare…

Che porcella di morosa avevo!
Quanto fosse troia lo scoprii solo grazie a quel film e

all'outing

.
Ma non è finita....
Continua

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