RACCONTO TITOLO: sono un cornuto seconda parte 
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sono un cornuto seconda parte


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sono un cornuto seconda parte

by giusbor
Visto: 144 volte Commenti 1 Date: 06-09-2016 Lingua: Language

La relazione con Diego andò avanti per qualche mese, ma lei nel frattempo era tornata a vivere a casa con me, e a sentire lei sembrava tutto risolto, tra noi non c’erano più rapporti, però, è lei dormiva nello studio, per capire, diceva. Ma io che ormai sapevo tutto immaginavo che ogni sua uscita straordinaria serviva per godere insieme al suo stallone. Lei ormai si era fatta furba e non riuscivo più a coglierla in flagrante, la cosa mi faceva impazzire, non tanto di gelosia, quanto per la voglia di riprovare quella sensazione incredibile e sconvolgente che avevo provato vedendola scopare con un altro uomo. Desideravo fortemente che questo accadesse e non potendo più spiarla usavo altri sotterfugi per sfogare la mia voglia. Ormai sapevo quando lei usciva per incontrare lui, e poiché mia moglie mi negava in quel periodo ogni intimità, mi trovavo costretto a sbirciare dal buco della serratura del bagno appena lei tornava a casa per scoprire quali slip indossava, in seguito, quando andava a dormire, mi intrufolavo in bagno per frugare tra i panni sporchi alla ricerca dello slip indossato per l’incontro clandestino. Ogni volta puntualmente lo trovavo zuppo di umore acre e salato, segno dei molti orgasmi sopportati, e a volte con tracce di seme, a riprova che si faceva anche sborrare dentro dal suo capo. Le avevo inoltre infilato un miniregistratore mp3 in un angolo scucito della fodera della borsa recuperandolo poi la sera. E più di una volta mi ero masturbato mentre succhiavo il suo slip bagnato ascoltandola nel registratore gemere e gridare scopata dal suo Diego. In quelle occasioni gli orgasmi per me erano dirompenti, quasi dolorosi, con schizzi che arrivavano perfino sui capelli, a mia memoria le sborrate più liberatorie della mia vita. La storia col capo finì e il nostro rapporto tornò ad essere normale, ricominciammo a fare l’amore e lei mi chiese anche di perdonare se ero stata assente in passato e che non aveva mai smesso di amarmi. Anche se non mi confessò il tradimento. Ma per me ormai qualcosa era cambiato, non riuscivo più a desiderarla così, semplicemente come mia donna. Il sesso tra noi era abbastanza ordinario, finchè non imparai a immaginare, mentre facevamo l’amore, lei mentre si faceva scopare dal suo amante. La prima volta che provai il cazzo mi diventò improvvisamente di marmo e Claudia lancio un piccolo grido sentendolo, io pensai a che genere di cazzo aveva potuto accogliere e il solo pensiero mi fece sborrare dentro di lei fiotti e fiotti di seme caldo, scatenando in lei l’orgasmo. Quando non mi bastò più immaginarla in questo modo, cominciai a cercare in rete, cercavo qualcosa. E scoprii che c’era un mondo che girava intorno alla pratica di mostrare la propria moglie….da lì le cose cambiarono di nuovo.
Il nuovo desiderio era quello di mostrarla, visto che non potevo più vederla scopata da un altro uomo. Iniziai cercando delle foto dove Claudia fosse vestita in modo provocante e trasparente e censuravo il suo viso, nel timore che le sue foto potessero finire in rete. Le mostravo a uomini incontrati su msn che scaricavano le sue foto mandandomi in cambio foto di ragazze prese da facebook o set fotografici di pubblico dominio. Naturalmente in questo caso il fatto che io offrissi le vere foto della mia stupenda e adorata mogliettina non aveva alcun valore: chi commercia con merce falsa neppure riconosce quella vera… Allora affinai la mia tecnica, pubblicai degli appelli, solo mariti desiderosi di scambiare foto delle mogli. Scoprii una nuova tecnica, la certificazione. Non mi azzardavo a mostrare Claudia senza vestiti o con il volto non censurato, ma scoprii che se mostravo una sua foto vestita e poi una foto dello stesso vestito accanto ad un cartello preparato su richiesta dell’altro marito, si passava ad un livello più intimo rispetto a quello dei cazzari. Cominciai allora a mostrare delle foto di Claudia che le avevo fatto a 19 anni, con il tenero seno scoperto, il viso censurato, ma lasciai scoperta la sua bella bocca, atteggiata in una smorfia di imbarazzo. La foto originale era favolosa, un viso celestiale e infantile, la smorfia imbarazzata e gli occhi da porcellina mentre mostrava il seno nudo ancora da adolescente. L’effetto su di me fu dirompente, mi eccitava da impazzire mostrarla a uomini sconosciuti che in cam si masturbavano guardando la mia Dea, con commenti triviali. Mi sembrò per minima parte di rivederla porca e puttana sotto i colpi di cazzo dell’amante. Il massimo della felicità fu quando un estimatore di Claudia, dotato di un grosso cazzone, stampò la foto a seno nudo e si masturbò sulla foto fino a schizzare sulle tettine e sulla boccuccia del mio amore. Tutti questo in un video con commento che poi mi inviò per posta. Cominciai a masturbarmi all’inizio del video e sborrai esattamente quando lui sporcò la foto di Claudia in quel modo animalesco. Dopo essermi masturbato per qualche giorno con il suo video lo ritrovai in chat, e lui mi disse che era molto eccitato da Claudia e voleva vedere di più, io al parossismo dell’ eccitazione abbandonai ogni ritegno e gli inviai una foto di Claudia che si apriva le grandi labbra della fica con le dita, naturalmente senza volto. Al vedere la bella fica bagnata di Claudia dopo averla tanto desiderata, l’uomo scaricò fiotti di sperma in diretta davanti alla cam, e il giorno dopo trovai nella posta un suo filmato in cui gridando scaricava sulla foto della fichetta di Claudia una miriade di fiotti di sperma denso e cremoso che ricoprirono le labbra, il clitoride e le stesse mani della mia mogliettina….purtroppo solo in foto….
Dopo qualche mese avevo creato un piccolo gruppo di ammiratori di Claudia pronti a tutto pur di poterla vedere sempre più esposta. Naturalmente mi mettevo al riparo intrattenendo rapporti solo con mariti disposti a mostrare le mogli certificate, in questo modo mi proteggevo da possibili fughe di materiale, essendo entrambi a rischio, dal momento che mostravamo le nostre reali mogli, nessuno aveva interesse a sputtanare l’altro per paura di ritorsioni. Io avevo notato che quando mostravo Claudia nuda mi eccitavo in maniera incredibile, e spesso l’eccitazione mi portava a perdere il controllo e a rischiare…avevo voglia, desiderio fisico di mostrarla sempre più esposta, a viso scoperto e in pose da troia, e sentire altri uomini desiderarla e usarla per godere. Un marito che incontrai on line mi insegnò che con skype per smartphone potevo mostrare in diretta a lui che stava davanti al computer, immagini di mia moglie a sua insaputa. La mia fortuna fu che Claudia ha il sonno piuttosto pesante e una volta addormentata difficilmente si sveglia e se lo fa è tutta assonnata e non capisce quello che sta succedendo.
Approfittando di ciò una sera sul tardi stavamo tornando da una festa in un locale, lei era stupenda, truccata pettinata e con un tubino nero che le disegnava il corpo in maniera sublime. Il tragitto per tornare a casa era di alcuni chilometri e l’ora era tarda, ad un certo punto vidi che Claudia reclinava un po’ il sedile, come faceva quando aveva sonno e dopo pochi minuti si addormento, complice qualche bicchiere bevuto durante la serata. Feci passare dieci minuti buoni, e poi provai a toccarle una spalla con la scusa di sistemarle la cintura… dormiva profondamente e neppure se ne accorse. Presi lo smartphone e controllai su skype: c’era in linea uno dei voyeur di claudia, gli dissi di tenersi pronto a minuti, posai il telefono e con un gesto deciso ma delicato abbassai la pettorina del tubino e il reggiseno, scoprendo il seno di Claudia morbidamente adagiato…lei si agitò un istante nel sonno e si mise in una posizione da cui potevo ammirare il suo bel seno nudo con i capezzoli che si cominciavano ad indurire per la differenza di temperatura. Andavo in macchina lentamente, nella notte, con mia moglie sul sedile, addormentata e con il seno nudo esposto. Presi il telefonino e feci partire una videochiamata. Dall’ altra parte vidi che il mio “amico” avendo intuito la situazione, aveva puntato la webcam sul suo cazzo duro, e quindi cominciai a mostrarle Claudia che dormiva, prima con primi piani sulla bocca semidischiusa e sul volto e poi allargando sul bel seno turgido. Lo mostrai con calma e con doviziose zoomate sui capezzoli duri mentre vedevo il socio che si masturbava come un forsennato. Quando fu all’apice gli mostrai le caviglie di Claudia e risalii lentamente tra le cosce col telefonino, fino ad infilarlo sotto il tubino mostrando le mutandine leggere dietro le quali si intravvedeva il boschetto della fica. Dallo schermo dello smartphone vidi gli schizzi di sperma dell’orgasmo dell’uomo, e quasi mi stupii di non vedere le gambe di Claudia sporche di sperma, da tanto la cosa fu realistica. Non pago e eccitato allo spasimo accostai in un area di servizio deserta in cui parcheggiava un camionista in riposo, parcheggiai la macchina col motore acceso vicino alla cabina del tir, in una posizione da cui il camionista poteva comodamente vedere Claudia a seno nudo ma non vedere me, mentre io con lo specchietto vedevo la cabina del grosso autotreno. Il nerboruto camionista ci mise un attimo a rendersi conto della situazione e dopo aver guardato un po’ di sottecchi le belle tette di mia moglie perse ogni ritegno e si alzo in piedi in cabina per sporgersi a vedere meglio. Io lo vedevo sempre più eccitato finche estrasse il grosso membro dai pantaloni e cominciò una frenetica masturbazione senza staccare gli occhi dal tenero seno di Claudia esposto alla pubblica lussuria. La scena mi eccitò in modo parossistico e dopo poco mi trovai a masturbarmi in silenzio vicino a mia moglie che dormiva ignara a seno nudo mentre un metro più su vedevo un camionista sconosciuto masturbarsi per lei. Quando sentii, attraverso i vetri chiusi, il gemito dell’orgasmo del camionista che si liberava le palle grazie a mia moglie esplosi in un orgasmo liberatorio nel kleenex che mi ero procurato. In un istante mi ripresi e svicolando in retro, in modo da non esporre la targa al camionista ormai stremato, mi riimmisi sulla strada e tornai a casa, dopo aver sistemato ad arte il vestito della mia troia inconsapevole e dopo aver scattato qualche foto per la gioia dei miei nuovi amici che amavano rendermi cornuto virtuale…

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