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by LukycuckVisto: 669 volte Commenti 1 Date: 24-08-2016 Lingua:
L'EVOLUZIONE DELLE CORNA - SECONDO UNO STUDIO DELL'UNIVERSITA' DEL TEXAS LA DONNA E' PROGRAMMATA PER TRADIRE, COLTIVA COSTANTEMENTE TRESCHE PER TESTARE IL PARTNER "SUPERIORE" E CREARE IL PIANO B, NEL CASO IN CUI IL PRIMO COMPAGNO MORISSE O NON RIUSCISSE PIU' A PROTEGGERLA
Sirin Kale per Broadly
Iniziamo sottolineando che molta gente - accademici e non - pensa che la psicologia evoluzionista sia totalmente fasulla e non crede a storie tipo che il colore preferito dalle donne è il rosa perché al tempo delle caverne le loro antenate andavano a caccia di bacche.
Una nuova ricerca dell’Università del Texas, rivela che le donne (soprattutto senza figli)hanno varie relazioni per testare partner “superiori”. Secondo il professore David Buss, le donne si creano alternative, nel caso in cui il compagno si ammalasse, morisse, o smettesse di provvedere alle necessità essenziali.
E’ la teoria del “mate-switching”, che va oltre quella secondo cui la femmina è in cerca dei geni migliori. Fosse solo questo, farebbe sesso con i partner migliori, senza legarsi emotivamente. Insomma sarebbero programmate per tradire, non monogame e sempre a caccia di un rapporto migliore per garantirsi il futuro.
I maschi scelgono le relazioni più per il sesso e sono meno soggetti ad innamorarsi. Buss sostiene di non farne questione di pregiudizi e psicologia sociale: «Sono le prove a dimostrare che il maschio separa più facilmente sesso e coinvolgimento emotivo. E’ universale, succede dall’Australia al Botswana».
Le donne monitorano costantemente il valore del compagno. Incontrano una persona nuova e si domandano se sia una alternativa valida al proprio partner. Le donne con figli hanno meno probabilità di seguire questo procedimento, perché, brutalmente, nel mercato dell’accoppiamento, fare figli con un altro uomo è un costo, non un beneficio.
Conclude Buss: «In Occidente valutiamo le relazioni in base alla loro durata. Da un punto di vista evoluzionistico è un errore. Probabilmente i nostri antenati si lasciavano e si riaccoppiavano. E forse è stata la strategia vincente che ha garantito la sopravvivenza».