Come una mia amica divenne una troia....ed il marito un cuck
by Passion65Visto: 309 volte Commenti 0 Date: 27-02-2011 Lingua:
Oggi vi racconto come una mia amica diventò una gran troia ed il marito un vero cuckold!! Per vivere meglio certe emozioni lo riporto come se fosse stato scritto da lei.
Era già da un pò di tempo che mio marito mi parlava di "nuove esperienze" e di cercare di "ravvivare" il nostro rapporto. A dire il vero qualche pallido tentativo glielo avevo lasciato fare. Cinema porno dove, dopo pochi attimi esserci seduti, già qualcuno provvedeva ad accarezzarmi le cosce o tentava di raggiungere i miei seni. Ma non mi azzardavo ad andare più in là più di tanto e finiva che uscivamo ... poco dopo essere entrati.
Giorgio, mio marito, ogni volta usciva da questi tentativi con una bella maschera di delusione dipinta sul viso.
Nella nostra città esiste un luogo famosissimo dove si dice che le coppie in cerca di avventure possano mettersi in mostra e cercare partner. La sera dell' ultima befana, dopo essere stati in giro per pub a bere qualcosa, in quel luogo siamo andati più per curiosità che per altro, almeno da parte mia. Guidava Giorgio ed io cercavo di osservare ogni cosa. Non ho visto scene particolari a dire il vero, ma quando siamo ripartiti, guidando molto lentamente dallo specchietto mi sono accorta che eravamo seguiti da un auto e dalla motrice di un camion. Giorgio me lo ha fatto notare ed ha continuato a guidare con molta lentezza. Si è diretto verso la casa di un suo fraterno amico di cui aveva in consegna le chiavi, in quanto il proprietario era assente per vacanza. Nonostante il luogo non fosse proprio vicino nessuno dei due nostri "inseguitori" mollava.
Siamo giunti a destinazione e Giorgio mi ha proposto di salire per "fare qualcosa di diverso" in una casa per me sconosciuta. Ok gli ho risposto, sali tu e apri che io aggancio uno dei due e ti raggiungo! Giorgio non mi ha creduta per un solo attimo e ubbidendomi, si è messo a ridere. E invece......
Quello della vettura ha fatto una rapida inversione ad U e mi ha raggiunta in pochi attimi, non so dove ho trovato la forza e la sfacciataggine di chiederglielo, ma gli ho proposto di salire a bere qualcosa. Non mi riconoscevo, non ero già più io.
Siamo saliti e Giorgio non credeva ai propri occhi. Ci siamo presentati reciprocamente e con un bicchiere in mano ci siamo messi a parlare di "quelle cose". Mi diede subito l' impressione di essere un uomo molto esperto in merito. ma mi colpì molto anche la sua gentilezza e la sua educazione. Poi, in fondo, non era nemmeno brutto.
Dentro di me avevo un gran subbuglio, sapevo molto chiaramente di essere ad un bivio importante, fu così che gli chiesi il numero di telefono per un eventuale incontro futuro, pensando di finirla lì. Ma così non fu, mi diede il numero poi con tutta la gentilezza possibile guardandomi mi disse:
- Tutto quello che vuoi o che non vuoi va bene per me, ma mi mandi via così senza nemmeno offrirmi la vista del tuo corpo, che deve essere splendido?-
Forse ero predisposta in quel momento, forse mi aveva saputo dire le parole giuste, forse la cosa mi stava intrigando, il fatto è che mi sono tolta la gonna e sono rimasta in piedi davanti a loro con la camicetta semiaperta ed un minuscolo paio di slip rigorosamente innalzata dai miei tacchi a spillo che è l'unica calzatura che mio marito mi concede d'indossare ogni volta che usciamo.
- Ora però Giorgio mi devi dare una mano tu - Furono le sole parole che riuscii a pronunciare.
Mi sedetti sul divano in mezzo a loro e mio marito mi mise subito il seno allo scoperto cominciando a baciarmelo. Aspettavo di sentire le mani di Loris, questo era il suo nome, sul mio corpo ma non accadeva. Guardava e basta. Solo dopo che mio marito, me lo ha detto successivamente, gli ha fatto a mia insaputa un cenno quasi di via libera, ha cominciato a darsi da fare.
Mi ha tolto gli slip e ha cominciato a sgrillettarmi, poi si è chinato tra le mie cosce e la sua lingua ha cominciato a leccarmi la figa, mi stava scoppiando la testa. Da lì in avanti il comando delle operazioni l' ha preso in mano Loris, mi ha fatta chinare davanti a Giorgio e mi ha detto di prenderglielo in bocca, cosa che ho fatto, intanto lui si è spogliato mi è venuto da dietro e mi ha cominciata a penetrare, da impazzire, non pensavo mai che al mondo potesse esistere un cazzo di quelle dimensioni, mi squarciava, ho cominciato a godere come mai prima in vita mia, era un orgasmo dietro all' altro, mi sentivo sciogliere, ma non so perché a Giorgio non lo volevo lasciare intuire.
Ci ha messo poco Giorgio a venirmi in bocca, dopodiché Loris si è riseduto sul divano e mi ha invitata ad ipalarmi. E’ stato il momento in cui ho potuto vedere la sua meravigliosa verga, incredibile, ed incredibile era che per quanto lunga e grossa potesse entrare tutta nella mia figa senza sforzo alcuno e procurandomi solo piacere. Mio marito seduto accanto a noi a guardarci era già tornato in erezione e si stava masturbando. Mi dondolavo con quel meraviglioso e bollente perno dentro la figa mentre il mio montone mi schiaffeggiava dolcemente i glutei e con l'altra mano mi tormentava i capezzoli che erano diventati duri come sassi. Loris mi ha chiesto dopo un pò di prenderglielo in bocca per vedere se ero brava a fare i pompini, non finivo più d' ingoiarlo, mi ero inginocchiata davanti a lui e glielo leccavo con tutta l'abilità di cui ero capace. A sentire i suoi gemiti di gusto la cosa non gli spiaceva affatto. Giorgio intanto si era alzato in piedi e masturbandosi mi era venuto in pieno viso. Sentivo Loris dentro la mia bocca che stava pulsando in modo frenetico ed immaginai che stesse per venire, mi sono fermata subito perché volevo ancora cavalcarlo e così ho fatto cominciando a godere fino ad avere delle vere e proprie convulsioni. Dopo un attimo di riposo durante il quale in due mi tormentavano le tette e la figa mi sono nuovamente dedicata con la bocca a quel meraviglioso membro maschile. Intanto che lavoravo con la bocca, Loris mi ha chiesto di mettermelo dietro. Non l'ho mai lasciato fare nemmeno a Giorgio, perché le poche volte che ci abbiamo provato non sopportavo il dolore, quindi gli ho detto che se lo poteva scordare. Non mi parve particolarmente deluso, ma aveva un sorrisino che era tutto un programma.
Mi è venuto in bocca pure lui, ma a differenza di mio marito, i suoi fiotti di sperma non finivano mai, e per la prima volta nella mia vita sono venuta senza avere nulla dentro alla figa. Ho deglutito il tutto con molta naturalezza, cosa che con Giorgio non avevo mai fatto, nemmeno pochi momenti prima. Non avevo mai ingoiato sperma, con quello di Loris mi parve la cosa più naturale del mondo.
Sconvolgente, ma la cosa per me impressionante è che lo era stato in positivo. Mi sembrava di aver sostenuto "la tesi di laurea da troia" e oltre ad essere stata promossa ero felicissima, cosa che mai e poi mai avrei immaginato.
Ci siamo salutati e Loris si è raccomandato di richiamarlo ogni volta che lo avessimo voluto, sapevo già che lo avrei fatto.
Tornando a casa nostra ne io ne Giorgio eravamo sazi, mi ha scopata in macchina in garage prima di salire. Per un lungo periodo siamo stati entrambi talmente eccitati al ricordo di quei momenti che abbiamo fatto sesso con una frequenza e con una intensità fino a quel punto della nostra vita sconosciuta.
Poi un giorno ho telefonato a Loris...era il momento di fargli quel dono…il mio culo…