STORY TITLE: il primo passo 
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STORY

il primo passo

by coppiaromamatura
Viewed: 154 times Comments 1 Date: 12-09-2025 Language: Language

Allora non c'era internet come impagabile strumento di comunicazione e di pubblicazione, e le uniche opportunità di assecondare i miei desideri, sperando anche che fossero i suoi, erano le riviste specializzate tipo

fermoposta

. Cominciai ad acquistarle con una certa frequenza per cercare non sapevo bene neanche cosa, anche perchè lei mi assecondava nella fantasia ma all'atto pratico come si sarebbe comportata?
L'attenzione cadde su due o tre annunci di single che si offrivano per le coppie il cui marito aveva le mie tendenze (non mi era noto allora il termine cuckold). Infine pensando che la situazione migliore per noi agli inizi fosse una persona matura, la scelta cadde su uno pseudo medico massaggiatore.
Cominciò la trafila con il nostro annuncio e l'indicazione di un mio recapito telefonico ad una casella postale di, ancora mi ricordo, Cinecittà Est.
Di mezzo ci furono le ferie estive, ed al ritorno ebbi il piacere di ricevere in casella vocale un messaggio del bull, che aveva gradito il nostro annuncio.
La persona aveva una bella voce e lasciava capire una buona capacità di gestire le situazioni. Nella vita privata è un poliziotto,, allora aveva superato i 50 anni.
Si poneva adesso il problema di far passare lei all'atto pratico con un opera di convincimento.
Come immaginavo dalla teoria alla realtà la differenza non è mai poca, e benchè eccitata e consapevole della mia euforia, titubava.
La parola magica che sbloccò la situazione fu quando le dissi che non si spacciava solo per massaggiatore, ma in realtà, detto da lui, aveva ottime capacità.
Convinta di andare a farsi

massaggiare

accettò l'invito in

studio

in una località di campagna presso Castelgandolfo.
Il luogo aveva tutte le caratteristiche di riservatezza richiesti. L'appuntamento era verso le 22 e per noi che abitiamo in centro di strada ne avevamo da fare e quindi avemmo tempo per parlare.
Lei era molto tranquilla, incuriosita e non solo. La scelta di un abbigliamento sobrio, gonna di lunghezza più che normale e camicetta, poteva far pensare ad un approccio molto prudente da parte sua, ma conoscendola sapevo che non era così ….. e aveva le idee molto chiare.

Per stemperare la tensione parlammo del più e del meno e quando di mia iniziativa accennai al motivo della nostra uscita cambiò tono di voce, si mise quasi sulla difensiva seppure con un sorrisetto malizioso che a me piace tantissimo.

Verso metà strada cercai di rendermi conto meglio di quale fosse il suo stato d’animo e cominciai ad accarezzarle la gamba sinistra, poi feci salire la gonna e posai la mano sulla coscia dalla pelle setata, la prova del nove del suo stato di eccitazione fu quando posai le dita sulla figa, letteralmente fradicia di umori.
La accarezzai per qualche secondo, inzuppai il dito che portai alla mia bocca per succhiarlo avidamente.
Era fatta!!! Lei era pienamente coinvolta e qualcosa avrebbe fatto di certo..

Il resto della strada proseguì senza che dicessimo più una parola.

Al punto convenuto riconobbi la persona, rallentai a superai di qualche metro la sua auto posteggiata sul ciglio della strada. Mi fermai, lui si avvicinò, si presentò velocemente e chiese se potevamo seguirlo.
L’idea immediata che ci facemmo corrispondeva esattamente a come si era descritto nei contatti che avevamo avuto.
Ci avviammo dietro alla sua auto ad andatura lenta e dopo aver percorso per circa dieci minuti, delle strade di campagna arrivammo davanti al cancello di una villa.
Aprì il cancello per permettere alle auto di entrare e venne ad aprire la portiera a lei.
Ci condusse all’interno e in effetti era un ambiente molto signorile e con un salone ampio con una veduta splendida su Roma.

In effetti in mezzo al salone c’era un lettino da massaggiatore ed alla parete un appendiabiti con dei camici bianchi.

Scambiammo qualche convenevole per allentare la tensione e lui, con voce molto suadente, le propose una seduta di massaggio rilassante.
Le chiese di prepararsi con calma e di farsi trovare distesa sul lettino, e disse che lui avrebbe fatto altrettanto andando ad indossare un abbigliamento consono.
Si allontanò in altra stanza e ci lascio soli per i preparativi.
Cominciai ad aiutare lei a togliere la camicetta, accarezzandole le spalle sia per darle tranquillità che per sentire la sua tensione.
Lentamente rimase in mutandine e reggiseno e si distese sul lettino a pancia in giù.
Dopo pochissimo tempo arrivo lui, in camice parzialmente sbottonato che faceva capire che a parte gli slip stto non aveva niente.
Prima di iniziare contribuì a creare le condizioni giuste riducendo le luci creando un'atmosfera soffusa e ideale che induceva alla calma e stemperava la comprensibile tensione che c'era in noi.
Io mi posizionai a cica un metro e mezzo dal lettino per non perdere una frazione di secondo della scena che si stava preparando.
Lui fece un intero giro del lettino per studiare se la posizione del lettino e di lei distesa fossero idel per l'inizio del massaggio.
Lei era distesa bocconi e nel silenzio dell'ambiente si sentiva il suo sospiro non so bene se dovuto alla tensione o alla voglia,
Una volta aappurata che la posizione era ok, prese da un tavolino li vicino un flacone e versò qualche goccia di contenuto lungo la schiena di lei a partire dal collo.
Un fremito di lei fu indice di una sensazione di freddo alla quale lui pose rimedio spalmandolo delicatamente sulla schiena e sul collo con dei movimenti lenti e finalizzati a fare assorbire il liquido alla pelle.
Ogni qualvolta il massaggio insisteva sul collo si sentivano dei gemiti di piacere da parte di lei a dimostrazione che si stavano ottenendo gli effetti desiderati.
Versò un altro po di liquido sulla schiena e riprese a spalmare e a massaggiare ma il reggiseno costituiva un impedimento ad un integrale trattamento della schiena,
Chinò quindi il viso e portò le labbra all'altezza delle orecchie di lei e subito dopo con una sapiente mossa di una sola mano fece saltare via il reggiseno. Lei aveva evidentemente acconsentito ad una sua richiesta convinta che sarebbe stato meglio cosi. Esaurita la schiena senza trascurare qualche incursione sul seno insinuando delicatamente la mano da sotto, decise di passare alle gambe.
Versò il liquido per tutta la lunghezza di tutte e due le gambe partendo dalla caviglia, massaggiando prima con un certo vigore e poi sempre più dolcemente soffermandosi sulle sue rigogliose cosce, suscitando in lei qualche estasiato gemito.
A questo punto l'impedimento al massaggio integrale era rappresentato dalle mutandine che, con un sussurro all'orecchio sparirono in un batter d'occhio,
A questo punto nessun ostacolo si frapponenva alle sue sapienti mani che a questo punto si concentrarono sulle su abbondanti natiche, oggetto di un lungo e morboso lavorio che non disdegnava il suo buchetto, ritimicamente sollecitato, e la sua oramai fradicia fica, i cui umori non mancavano di fare sentire il loro rumore. Trascorso qualche altro minuto di massaggio, durante i quali i gemiti si intensificavano al lavorio delle mani nei punti più delicati, lui le chiese di girarsi a pancia in su.
Lei, oramai completamente nella parte, non esitò un attimo e si girò mostrandosi in tutta la sua eroticità.
Intravedendo il raggiungimento di uno stato d'eccitazione ottimale il massaggiatore “trascurò” le cosce e si concentro su fica e seno con dei massaggi prolungati e delicati.
A un certo punto lui si avvicinò all'estremità del lettino del massaggio e chinandosi leggermente sul sviso di lei aprì il camice, fece scivolare lo slip e tirò fuori un cazzo monumentale che diresse verso la bocca di lei, che per niente sorpresa cominciò avidamente a leccare e poi a spompinare.
Dopo qualche minuto di avido lavorio di bocca lui si mette a cavalcioni sul lettino e tende la mano a lei invitandola a fare la stessa cosa. In tale posizione erano tutti e due a gambe spalancate, lei con la sua figona pronta a ricevere quanto da tempo desiderava.
A questo punto i due corpi si avvicinano, vengono a contatto e lui punta il suo cazzo eretto sulla figa spalancata e affonda penetrandola prima lentamente e poi in modo sempre più ritmico trascorrendo qualche minuto di fuoco, quando giunti all'estasi sono venuti all'unisono e un caldo fiotto di sborra ha inondato la fica della mia lei provocandomi un piacere incredibile.

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