STORY TITLE: Il Filo della Morbosità 
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STORY

Il Filo della Morbosità

by MisterFive
Viewed: 96 times Comments 1 Date: 10-09-2025 Language: Language

Andrea era un uomo che aveva sempre creduto nelle certezze. Il suo matrimonio, il suo lavoro, la sua vita: tutto era stato una linea retta, prevedibile e sicura. Ma ora, quella linea si era spezzata, contorta in curve inattese, e il centro di quella vertigine era Matteo. Accettare il suo nuovo ruolo di cuckold fu per Andrea un processo lento e doloroso, una fatica che gli stringeva lo stomaco come un pugno. Ogni fibra del suo essere resisteva, gridando alla vergogna e al tradimento. Eppure, sotto strati di repulsione e gelosia, un'inattesa, quasi impercettibile, scintilla di curiosità e persino eccitazione cominciò a farsi strada.

Sono impazzito?

si chiedeva Andrea, la mente in subbuglio.

Come posso provare questo? Disgusto, sì, ma anche... un brivido? Una scarica di qualcosa di proibito?

Era un paradosso crudele, la paura di perdere Chiara si mescolava a un fascino morboso per ciò che stava accadendo.
Matteo, d'altro canto, si muoveva con la disinvoltura di un regista navigato. Era nel suo elemento, un burattinaio esperto che tirava i fili di una commedia che per lui era solo un altro, eccitante, capitolo della sua vita disinibita. Quando parlava ad Andrea, la sua voce rimaneva ferma, quasi clinica, come quella di un terapeuta che pone domande scomode.

Questa non è la fine del tuo matrimonio, Andrea,

gli aveva detto con tono persuasivo.

Può essere l'inizio di qualcosa di nuovo, qualcosa che non avresti mai immaginato. Un sentiero diverso, ma non meno intenso. E d'altronde, meglio con me che con un estraneo. Almeno sai con chi è e posso garantirti che non la perderai

. Matteo presentava la sua

regia

non come una manipolazione, ma come una soluzione non convenzionale al problema di Andrea, quasi un atto di benevolenza per salvare il matrimonio del cugino.
Fu Chiara a farsi portavoce di questa esplorazione, maestosa nella sua ritrovata libertà e consapevolezza. Durante le serate, quando la prole era a letto, Chiara raccontava. Ogni dettaglio delle sue avventure con Matteo era dosato con precisione, un veleno dolce che Andrea beveva avidamente.

Matteo mi ha accarezzato la schiena, Andrea,

sussurrava, mentre le sue mani scivolavano sul petto di lui, rievocando i tocchi dell'amante.

Era come se un fulmine mi avesse attraversato,

le sue parole un sussurro caldo, il profumo muschiato che Matteo le aveva consigliato si diffondeva nell'aria, inebriandolo.

Mi ha baciato qui... e poi qui...

e le sue labbra umide si posavano sul collo di Andrea, poi scendevano, in un gioco di imitazione e seduzione che lo torturava e lo eccitava allo stesso tempo. Lo masturbava, spingendolo piano piano oltre i suoi limiti, un'escalation di desiderio e trasgressione. Andrea scopriva un'eccitazione straordinaria, una nuova passione che si accendeva nel suo matrimonio. Non era amore nel senso convenzionale, ma un fuoco inatteso, un'attrazione viscerale che lo legava a Chiara in un modo nuovo, perverso ma innegabilmente potente. E con Matteo? Una complicità impensabile. Matteo non era più solo il cugino traditore, ma una guida, un complice in questo viaggio inesplorato.
Il giorno della partenza di Andrea per il suo primo viaggio di lavoro dopo la scoperta del tradimento arrivò con una tensione quasi palpabile. Tutti e tre erano eccitati, seppur con sfumature diverse. Chiara era inebriata dal suo nuovo senso di potere e controllo, una libertà che non aveva mai osato sognare. Matteo sentiva finalmente il campo libero per la sua

regia

, pregustando la sua libertà. Andrea era un fascio di nervi, una miscela vertiginosa di paura e fascinazione. La sera prima, Andrea era stato giù di morale, un peso sullo stomaco che gli toglieva il respiro.

È una follia,

mormorò a Chiara, stringendola forte, il suo viso celato nei capelli di lei,

Non so come farò a gestire tutto questo. L'idea che tu e lui...

Il suo respiro si ruppe. Chiara, ormai esperta nel dosare le parole, lo rincuorò, le sue dita che gli accarezzavano i capelli.

Una follia meravigliosa,

gli sussurrò, sollevandogli il mento per incrociare il suo sguardo, i suoi occhi scuri e profondi che brillavano di una scintilla maliziosa.

Questa è un'opportunità per noi, Andrea. Per riscoprirci, in un modo che non avremmo mai pensato. Forse è proprio questo di cui avevamo bisogno per ravvivare qualcosa che sembrava morto

. Le sue parole erano un balsamo, e Andrea sentì un'ondata di inaspettato potere mentre il suo cuore cominciava ad accelerare. Il pensiero che lei desiderasse lui in un modo nuovo, perverso, gli accese una fiamma inattesa.
Le regole per quella prima esperienza erano state chiarite con precisione chirurgica: Andrea sarebbe stato al corrente di ogni incontro, ogni bacio, ogni tocco tra Chiara e Matteo per tutto il periodo del suo viaggio. Era un patto di trasparenza perverso, un modo per Andrea di essere parte di ciò che stava accadendo, anche a distanza. Appena Andrea partì, gli smartphone si accesero. Chiara e Matteo, divertiti e complici, iniziarono a inviare messaggi e foto stuzzicanti. Selfie osé di Chiara con un sorriso malizioso, messaggi di Matteo che alludevano a ciò che stava per accadere. Andrea, nel suo albergo, sentiva l'adrenalina pompare, il suo corpo che reagiva involontariamente a ogni notifica. Non solo messaggi di testo, ma brevi video, sfocati e suggestivi, dove si intravedevano corpi nudi e movimenti ritmici, senza mostrare esplicitamente l'atto, ma suggerendolo fortemente. E poi, chiamate a tarda notte, in cui Andrea sentiva i gemiti di Chiara o i sussurri di Matteo in sottofondo, o magari audio che descrivevano l'inizio dell'incontro, il rumore di baci famelici e vestiti che cadevano.
Gli incontri tra Chiara e Matteo si susseguirono, rubati al tempo e al controllo, in luoghi che aggiungevano un brivido ulteriore alla trasgressione. Un pranzo veloce in un ristorante appartato, dove i loro sguardi si incontravano carichi di desiderio. Una passeggiata al parco dove le loro mani si sfioravano con una complicità crescente. Ma il più esplosivo di tutti fu una notte, nel letto coniugale di Andrea e Chiara. Andrea era solo nella sua stanza d'albergo, la mente in subbuglio, quando il telefono vibrò. Erano le due di notte. Le immagini che seguirono furono un pugno allo stomaco e un'esplosione di piacere. Chiara e Matteo nel loro letto, le lenzuola sfatte, i corpi intrecciati. Messaggi vocali, ansimanti, in cui si sentivano i gemiti di Chiara e la voce profonda di Matteo che la incitava.

Sono tutta tua,

sussurrava Chiara, una frase che era ormai diventata il mantra delle loro notti proibite. E poi, le foto: Chiara che succhiava avidamente il cazzo di Matteo, facendolo gemere, il corpo sinuoso di lei che si muoveva contro il suo, le sue mani che stringevano i glutei di lui. Matteo che la penetrava analmente, in una posizione che ne esaltava la schiena e quel corpo meraviglioso. Andrea si masturbava furiosamente, l'immagine dei due amanti che si consumavano nel suo letto, e le loro parole che riempivano l'aria della sua solitudine, lo portavano a un culmine di desiderio che rasentava la disperazione. Il

senso di vertigine

era una morsa alla gola, un misto di disgusto e un'eccitazione che lo sommergeva, facendogli sentire il sangue pulsare in ogni vena.
Al ritorno di Andrea, l'aria era intrisa di una strana normalità, ma sotto la superficie, un terremoto aveva scosso le fondamenta del loro matrimonio. Andrea si sentiva sprofondare, in bilico tra il disgusto per la sua nuova realtà e l'eccitazione proibita che non riusciva a negare. Matteo e Chiara, con una complicità quasi innaturale, gli stettero vicini. Matteo, sempre il regista, suggerì ad Andrea ulteriori passi avanti.

D'altronde,

gli disse, con il suo solito tono persuasivo,

non c'è gioia più divina di questa, Andrea, ma anche la consapevolezza del rischio, del filo sottile su cui camminiamo

. Gli suggerì di essere più sottomesso, di farsi guidare di più da lui e da Chiara. Andrea sentiva la proposta di Matteo risuonare nella sua mente. La sua

titubanza

non era solo esitazione, ma una battaglia campale tra la sua vecchia identità e il nuovo sé che stava emergendo.

Sottomesso? Io?

pensava, un misto di ripugnanza e un formicolio inaspettato che gli correva lungo la schiena. Il suo corpo tradiva un'attrazione innegabile, un desiderio oscuro che lo terrorizzava. Eppure, la possibilità di esplorare un territorio impensabile del piacere, unita alla rassicurazione di Matteo che non avrebbe perso Chiara, lo spinse ad accettare.
Non si trattava solo di accettare passivamente, ma di abbracciare attivamente questo nuovo ruolo. L'acquisto dei sex toy non fu un evento isolato, ma un rituale. Una sera, Matteo si presentò con una borsa discreta. All'interno, vibratore, plug anale, e infine, una piccola gabbietta di castità in metallo lucido.

Questa,

disse Matteo, il suo sguardo malizioso e intenso,

è per tenerti sempre sulle spine. E sempre eccitato.

Andrea la prese in mano, il peso freddo del metallo, una sensazione strana, aliena. Non era solo un oggetto, ma un simbolo della sua resa e della sua trasformazione. Sentiva una miscela vertiginosa di paura, fascinazione e un'imprevista ondata di potere, come se stesse assumendo il controllo di una situazione che sembrava averlo sopraffatto. Questa era la sua gabbia dorata, ma anche la chiave per una libertà proibita.
Le implicazioni future di questa scelta erano immense e sconosciute. Il loro matrimonio, un tempo un porto sicuro, era diventato un mare inesplorato. La fiamma che Chiara non voleva spegnere era ora una conflagrazione che, invece di distruggere, sembrava voler ricostruire, in un modo completamente nuovo. Il gioco era diventato più audace, più profondo, e per Andrea, Chiara e Matteo, sembrava impossibile tornare indietro. Erano complici in un patto proibito, e la loro storia era appena iniziata, promettendo un futuro incerto e innegabilmente eccitante.

POSTED 1 COMMENTS:
  • avatar Danilocuck70 Clamoroso.... uno dei racconti piu eccitanti mai letti

    10-09-2025 14:33:54