STORY TITLE: parte seconda corretta 
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parte seconda corretta

by blurose8
Viewed: 98 times Comments 0 Date: 27-06-2025 Language: Language

Riparto da quel bacio. Alla mia richiesta di chiarimenti, le sue parole furono testuali:

> “È stato un bacio... sì, un bacio molto appassionato. E si sa, nei baci appassionati, il seno si tocca. Sì, lui mi ha palpato.”



Io ho incalzato:
“Da sopra o da sotto la maglia?”

E lei, senza esitazioni:

> “Da sopra e da sotto. Quando un bacio prende il sopravvento, l’uomo tocca, esplora. E lui mi ha toccata. Ma io, no... io non gli ho toccato il cazzo!”



Io:
“Ti sei lasciata scoprire praticamente il seno in una macchina parcheggiata davanti a una chiesa, proprio di fronte casa? Sei sempre stata così timorosa, riservata...”

E lei:

> “Non capivo più nulla. Ero travolta, persa. Non è che mi abbia tolto la maglia del tutto... ha solo slacciato il reggiseno da dietro e l’ha sollevato insieme alla maglia. Io... io ero così presa che non me ne sono neppure accorta. All’improvviso mi sono ritrovata con i seni scoperti e le sue mani su di me. Ma è durato poco, giuro.”



Io:
“Ma ti rendi conto? Eri sotto casa, con uno che ti baciava e ti accarezzava il seno a pelle — e tra l’altro non ero nemmeno io — e vuoi dirmi che non sei andata oltre?”

Lei:

> “È vero, ero fuori di me. Quando si è fermato, mi ha proposto di spostarci. Ci ho pensato un attimo… mi sono resa conto di essere scomposta. Mentre mi risistemavo il reggiseno, ho sentito le mammelle indolenzite... e mi sono ravveduta. Non ho accettato, ma dentro di me sapevo che non sarebbe stato l’ultimo incontro.”



Io:
“Cioè, te le ha praticamente strizzate! E poi gli hai fatto capire che vi sareste rivisti? Vi siete accordati per un altro appuntamento?”

Lei:

> “È ripartito... mi ha invitata un paio di volte a dormire a Roma. Ma tra impegni e incertezze ho sempre rimandato. Lo sai, non ho mai fatto sesso con nessuno oltre te… ma quella serata in macchina mi ha turbata profondamente. Mi ha eccitata. E lo fa ancora, ripensandoci. Mi ha riportato alla mente un’altra sera, tanto tempo fa, con uno dei miei ex, prima di conoscerti…”



Io:
“Ti ha palpato anche lui?”

Lei:

> “Guarda che io non ho mai avuto problemi a farmi toccare sopra. I miei ragazzi di allora... tutti mi hanno accarezzato, mi hanno baciato il seno… molti lo adoravano, mi leccavano e succhiavano i capezzoli…”



Io:
“Eccetera cosa significa?”

Lei, sorridendo appena:

> “Che altro vuoi che ti dica? Come si bacia un seno? Si accarezza, si stringe, si succhia... tutti adoravano farlo con me. E tu? Non facevi lo stesso con le tue ragazze? Anzi, penso facevi anche di più.”



Io:
“Allora che problema hai avuto con quel ragazzo? Non ha fatto ciò che avevi già vissuto tante volte?”

Lei:

> “No, quella volta era diverso. All’inizio sembrava tutto come al solito: baci, carezze leggere sopra la camicetta… poi me l’ha sbottonata, ha slacciato il reggiseno, ed io... ero già tesa, spaventata. Mezza nuda, sola in un posto isolato. Cercavo di restare lucida, di godermi il momento, ma quando ha cominciato a eccitarsi davvero, ha perso il controllo. Pensava che mi sarei concessa del tutto.”



Io:
“Quindi ti sei rivestita e sei scappata?”

Lei:

> “Ci ho provato. Ma lui è diventato insistente. Cercava di infilare la mano sotto la mia gonnellina… era qualcosa che accadeva spesso, ma stavolta c’era una foga diversa. Quando si è messo sopra di me, mi ha aperto le gambe con decisione. Io cercavo di oppormi, ma non avevo la forza. Mi ha sopraffatta… mi ha spostato le braccia, ha afferrato i miei seni con forza, facendomeli arrossare. Premuto il suo sesso contro il mio ventre. Mi baciava in modo vorace, mi succhiava i capezzoli fino a farmi male. Io non riuscivo più a liberarmi.”



> “A un certo punto, ho lasciato fare… non del tutto, ma quel tanto che bastava per non farmi male. Stringevo solo le gambe per impedire che andasse oltre. Poi, finalmente, si è staccato. Forse si era ravveduto. Forse aveva già raggiunto il piacere. Non lo so. Mi sono rivestita alla meglio, lui mi ha lasciata poco lontano. Sono rientrata a casa col reggiseno in borsa, scomposta, sconvolta... mi sentivo sporca.”



Io:
“Deve essere stato terribile. Quindi temevi che potesse succedere qualcosa di simile con quell’ex fiamma? Per questo non hai accettato di spostarvi?”

Lei:

> “A dirti la verità… con lui forse avrei lasciato fare. Lo desideravo da anni. Lo avrei voluto baciare ancora... e forse anche di più. Non ho accettato solo perché era troppo tardi. Dovevo rientrare in casa, mi stavano aspettando...”

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